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L’ Evangelizzazione …Io sono con voi

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Presentazione sul tema: "L’ Evangelizzazione …Io sono con voi"— Transcript della presentazione:

1 L’ Evangelizzazione …Io sono con voi
… Andate e evangelizzate ogni creatura …Io sono con voi nanni.unisal.it

2 CRISTO, il primo e il più grande evangelizzatore (Giovanni Paolo II)
….il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi. A loro Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo alle genti: Cristo in voi, speranza della gloria. È lui infatti che noi annunciamo, ammonendo ogni uomo e istruendo ciascuno con ogni sapienza, per rendere ogni uomo perfetto in Cristo. Per questo mi affatico e lotto, con la forza che viene da lui e che agisce in me con potenza. (Colossesi, 1, 26-29) Gesù, soggetto, fonte, oggetto, energia (con il suo Spirito)

3 L’orizzonte e il fine dell’evangelizzazione
… perché i loro cuori siano consolati. intimamente uniti nell’amore, essi siano arricchiti di una piena intelligenza per conoscere il mistero di Dio, che è Cristo: in lui sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza (Colossesi 2, 2-3)  perché per mezzo di lui e in vista di lui siano riconciliate tutte le cose…, cielo e terra(Colossesi,1, 20)

4 La Chiesa evangelizza con la
*Primo annuncio *Iniziazione cristiana alla vita cristiana (non solo ai sacramenti della iniziazione cristiana Catechesi e catecumenato *cura/ formazione «mistagogica») per tutte le età, e stati e condizioni di vita, di tutte le dimensioni della vita personale, individuale, comunitaria, collettiva, in tutte le situazioni di vita Predicazione Liturgia = celebrando e attualizzando il «mistero» La Chiesa evangelizza con la Comunione = da come vi amerete… Carità = nel fare bene, nell’amare si vede concretamente Cristo e la forza del Vangelo

5 2. Fare tutto perché l’uomo creda e si ritrovi in Cristo
LA «SOSTANZA DELLA EVANGELIZZAZIONE» 1. Annunciare il Vangelo 2. Fare tutto perché l’uomo creda e si ritrovi in Cristo 4. Lavorare per il Regno di Dio 3. Immergersi in Cristo per comunicarlo ai fratelli 5. Divinizzare la cultura umana

6 «accresci in noi la fede» (LC 17,5)
EVANGELIZZAZIONE E FORMAZIONE Prima parte

7 autentici/che «…donec formetur Christus in vobis (Gal.4,19)
necessità PER L’EVANGELIZZAZIONE della formazione e di una vita – personale e comunitaria – che profumi di Vangelo «Come dunque avete accolto Cristo Gesù, il Signore, in lui camminate, radicati e costruiti su di lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato, sovrabbondando nel rendimento di grazie (Colossesi, 2,6-8) ….Per noi: sentire la gioia di essere salvati, grazie al fatto di essere stati evangelizzati ….Condizione per essere evangelizzatori/trici autentici/che

8 …i livelli del cammino formativo
CERCARE CRISTO …i livelli del cammino formativo IMPARARE CRISTO (Ef. 4.20) AMARE CRISTO

9 « Abbiate fede in Dio e abbiate fede in me» (Gv 14, 1)
= chiamati ad una profonda «conversione», ad una veritiera e verace revisione della nostra vita, ad una «terapia» di autenticità del nostro essere battezzati, del nostro essere cristiani, del nostro credere… «Ci credo veramente? Quanto? Fino a che punto?» … « Abbiate fede in Dio e abbiate fede in me» (Gv 14, 1)

10 ….ma senza paura e ossessione..
► di impulsi e intenzionalità volute (inconscio e conscio) come il palo a cui si legano le gondole a Venezia (una parte è al sole, colorata, l’altra parte è sotto, nell’acqua, nella melma, al buio, ma dà solidità e forza alla parte che è sopra) «Nell’amore non c’è timore» (1Gv 4,10) ►La prospettiva soteriologica “integrale” cristiana  Cristo è disceso nei nostri inferi e li ha salvati! Ha salvato tutto l’uomo!non solo l’anima o lo spirito “Ubi amatur, non laboratur; et, si laboratur, labor ipse amatur”, (sant’Agostino, De bono vid. 21, 26) In eo quod amatur, aut non laboratur, aut et labor amatur.

11 Il «MISTERO DELLA FORMAZIONE» = vivere e crescere nella «comune e diversificata figliolanza» all’interno della «vita e della comunicazione trinitaria» “Figli/E nel Figlio” L’etica della «figliolanza» = adeguare il proprio amore (la carità - agape) all’essere di ciascuna realtà, volendo bene, volendo il bene, volendolo bene, facendolo bene

12 EVANGELICA Nella crescita della fede è fondamentale una
“una VITA COMUNITARIA ecclesiale (= «la parrocchia comunità delle comunità») EVANGELICA realizzata nei 5 ambiti di Verona (relazioni, festa/lavoro, trasmissione culturale…, fragilità e aspirazioni, cittadinanza

13 EVANGELIZZAZIONE E EDUCAZIONE seconda parte:
nanni.unisal.it

14 «Senza educazione, non c’è evangelizzazione duratura e profonda, non c’è crescita e maturazione, non si dà cambio di mentalità e di cultura» (Benedetto XVI al Capitolo dei Salesiani, ) «Occorre preoccuparsi della formazione della sua intelligenza, senza trascurare quella della sua libertà e capacità di amare. E per questo è necessario il ricorso anche all’aiuto della Grazia. Solo in questo modo si potrà contrastare efficacemente quel rischio per le sorti della famiglia umana che è costituito dallo squilibrio tra la crescita tanto rapida del nostro potere tecnico e la crescita ben più faticosa delle nostre risorse morali » (Benedetto XVI a Verona, 19 ottobre 2006)

15 educare cos’è? Relazione di aiuto (mediazione, stimolo, sostegno, promozione)[etero/auto] per la formazione delle capacità fondamentali della vita personale (individuale, di gruppo, comunitaria, collettiva) al fine di essere coscienti, liberi, responsabili e solidali, e vivere una vita umanamente degna e un’ esistenza storica aperta alla trascendenza e a una visione religiosa della vita ( cristianamente: «vita buona secondo il Vangelo»)

16 Tenere conto dei contesti
Democrazia e diritti umani: “la svolta” mondiale del dopoguerra Carlo Nanni

17 1 Le 4 ondate la “RIVOLUZIONE SILENZIOSA» dei COMPORTAMENTI (Inglehart) degli anni ‘70 Enfasi sui diritti soggettivi e su quelli di “genere” ed ecologici l’autorealizzazione= religione dell’Io? il “noi”, l’istituzione?, il bene comune? Crisi della famiglia, scuola, società.. Fine anni ’90 RIVOLUZIONE “LIQUIDA” (Bauman) degli STRUMENTI e dei MODI DI COMUNICARE: dal Web1.0 al Web2 +comunicazione solitudine 2 3 Inizi secolo XXI: GLOBALIZZAZIONE imprenditoria internazionale, mercato mondializzato ..ma “globalizzati” anche cultura e vita: multiculturalismo, omologazione? Relativismo… 4 le neuroscienze e le BIOTECNOLOGIE … e l’umano? post-umano?

18 dell’educare/evangelizzare
1 il DIALOGO e della COMUNICAZIONE TRA LE GENERAZIONI, tra luoghi e non luoghi, ai tempi del Web2.0 essere figli, crescere e farsi persona oggi IN FAMIGLIA, difficoltà materiali, assenza paterna, permissivismo, poco “stare insieme”, dialogo 2 4 nodi dell’educare/evangelizzare 3 4 la formazione dell’identità e della progettualità personale in un MONDO FRAMMENTATO, multiculturale, relativistico/fondamentalistico, senza troppe speranze di futuro…SENZA DIO?..Desertificazione? L’ INTEGRAZIONE TRA RAZIONALITÀ ED EMOTIVITÀ, tra intelligenza ed affettività, tra impulso e intenzionalità, tra potere tecnico e potere morale

19 CHE FARE ?

20 con l’occhio buono del Vangelo
Vedere i ragazzi (e le cose). con l’occhio buono del Vangelo cercando il “punto accessibile al bene” (don Bosco) dando «voce»: ►al desiderio di libertà, di vita e di felicità… ► di trascendenza, di spiritualità… (di divino? di infinito?), = desiderium naturale videndi Deum ►alla ricerca di senso ► alle esperienze di amicizia e di amore, ► all’impegno volontario, fattivo e costruttivo, civile e ecclesiale per il bene vedere le sofferenze e le fragilità soli.. Nichilismo «ospite inquietante» «passioni tristi»… assetati, nel disagio ..e far gioco su essi

21 far gioco su tali aspirazioni
..collegandoli alla «PROPOSTA» del VANGELO = del mistero di Gesù e del suo Vangelo, «perché abbiano la vita e l’abbiamo in abbondanza»  Vissuto e da ARRICCHIRE nel mistero della Chiesa sacramento e comunità di salvezza di salvezza per il mondo PORTARLO AD ALTEZZA degli adolescenti, giovani, «gente» del loroLINGUAGGIO, dei loro SOGNI.. delle loro RELAZIONI, della loro VITA

22 Un processo, che è … quasi un decalogo….
1.in mezzo ai giovani: accoglienza, dialogo 3. a “casa propria” = spirito di famiglia 2.Partendo dal “punto accessibile al bene” 4. «Accendere» con gradualità le potenzialità, le risorse… 5. Con ragione, religione, amorevolezza… (anche nel rimprovero/castigo) 7.“senza di voi…promuovere il protagonismo 6. Indicazioni di senso: la proposta evangelica 8. Avviare a far fare pratica= corresponsabilizzare 9. Gestire il tempo= La quotidianità e la festa… il progetto, il patto educativo, il regolamento… 10.la guida, orientamento e accompagnamento educativo (“l’assistenza”)… exallievi

23 .. operare nei “non luoghi” giovanili…

24 ►esperienze di feste e di incontri comunitari che celebrino la comunione ecclesiale la sua fondazione nella Parola di Dio; ► una liturgia che permetta la integrazione tra rito e espressività giovanile, tra segno e mistero; ► momenti di riflessione di gruppo ma anche di solitudine-interiorità personale; ► pratiche caritative e di volontariato civile; …ma anche utilizzando bene i tradizionali “mezzi” educativi della fede: …il pellegrinaggio… … le GMG …e quelle parrocchiali e diocesane…

25 L’oratorio – «ponte» e «laboratorio»

26 D. Ricerca delle ALLEANZE
e operare IN RETE (ad es. con i genitori, con le famiglie, con la scuola, con i luoghi e le agenzie “locali” del divertimento e dello sport)

27 … come Gesù maestro 1) si fa prossimo Conclusione 1
2) accoglie personalmente 3) dialoga (“cosa leggi?”) 4) comprende, non condanna anche se non giustifica 5) stimola la “libertà”personale verso il di più, secondo i “talenti” di ognuno e le esigenze del “Regno” (la vocazione-missione):“non peccare più”, “fa questo e vivrai”, “vendi tutto… “vieni e seguimi”…”lascia le reti …ti farò pescatore di uomini”. 6) Testimonia, “beneficando”, il Vangelo dell’amore di Dio per il mondo…rischiando!!! 7) «…per loro santifico me stesso» Conclusione 1 27 27

28 Conclusione 2

29 Domande per l’approfondimento
contemplare … i misteri della Passione e della Croce, per diventare sequela del Cristo povero e crocifisso attraverso la testimonianza al mondo delle esigenze della conversione evangelica in “spirito di dolcezza, di umiltà, di abnegazione e mortificazione “essere informata dello Spirito di Gesù Cristo da farlo trasparire in ogni minima azione” (cfr. Cs 1874) e così far trasparire nel quotidiano il carattere distintivo delle Figlie Povere di San Pietro d’Alcantara: la carità fraterna. Domande per l’approfondimento Come la comunità religiosa (con quali modi, atteggiamenti, iniziative, può essere una risorsa per la crescita della fede nelle consorelle? per la evangelizzazione della gente? Cosa c’è da rinnovare, approfondire? Se e come rinnovare la presenza di «carità operativa» nella scuola, catechesi, pastorale giovanile, assistenza, vicinanza ai poveri, «coadiuvare i parroci»? Come (cor)rispondere alle nuove «sfide del contesto» alla trasmissione della fede?

30 GESÙ CRISTO nello Spirito evangelizzazione
Un modello «integrato» di unità della vita e dell’apostolato VITA nostra personale -comunitaria educazione GESÙ CRISTO nello Spirito evangelizzazione Vita dei giovani, della «gente»


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