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LE NOVITA’ PEDAGOGICO – DIDATTICHE DELLA RIFORMA

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Presentazione sul tema: "LE NOVITA’ PEDAGOGICO – DIDATTICHE DELLA RIFORMA"— Transcript della presentazione:

1 LE NOVITA’ PEDAGOGICO – DIDATTICHE DELLA RIFORMA
PECUP Obiettivi specifici di apprendimento Obiettivi formativi e piani di studio personalizzati Gruppi classe e gruppi laboratorio Portfolio delle competenze individuali

2 Dal Profilo all’immagine del bambino

3 Il profilo educativo, culturale e professionale
Esplicita ciò che ogni studente deve sapere e fare per essere l’uomo e il cittadino atteso al termine del primo ciclo d’istruzione Mette in luce il passaggio dalle conoscenze disciplinari/interdisciplinari e dalle capacità operative, apprese ed esercitate, alle competenze personali

4 Le articolazioni del profilo
Autonomia e identità: operare scelte personali e assumersi responsabilità Orientamento: fare piani per il futuro, verificare ed adeguare il proprio progetto di vita Convivenza civile: coesistere, condividere, essere corresponsabili Strumenti culturali per leggere e governare l’esperienza

5 Identità e autonomia Identità: preferenze, trasformazioni, immagine di sé Ricerca di senso e unità Accrescere fiducia e dominare dinamiche emotive e intellettuali Fare ipotesi su di sé e sul proprio futuro Porsi in modo attivo e critico di fronte alla quantità crescente di informazioni e sollecitazioni comportamentali Esercitare le proprie competenze in compiti significativi e socialmente riconosciuti

6 Orientamento Elaborare, esprimere e argomentare circa il proprio futuro esistenziale, sociale, formativo e professionale Conoscenza delle proprie capacità Collaborazione con scuola e famiglia per preparazione portfolio Disponibilità a verificare e rivedere le proprie decisioni circa il futuro scolastico e professionale

7 Convivenza civile L’altro come occasione per riconoscersi
Porsi problemi esistenziali, morali, politici e sociali Capacità di mettersi in relazione, di dialogare e cooperare Essere cooperativi nei gruppi di compito, affrontare costruttivamente le situazioni conflittuali Conoscere le regole e le ragioni della prevenzione del disagio e delle dipendenze Assumere comportamenti rispettosi delle regole nei diversi contesti Rispettare l’ambiente, curarlo, conservarlo e migliorarlo Riflettere sui propri diritti e doveri di cittadini Confrontarsi con i valori della Costituzione

8 Strumenti culturali Padroneggiare conoscenze e abilità motorie
Competenze nell’ambito linguistico, espressivo e comunicativo Competenza funzionale nelle lingue straniere Competenze nell’ambito artistico e musicale Competenze nell’ambito storico e geografico Competenze nell’ambito matematico e scientifico Competenze nell’ambito informatico e tecnologico

9 Traguardi conclusivi Riconoscere e gestire i diversi aspetti della propria esperienza motoria, emotiva e razionale nella consapevolezza di unità e interdipendenza Riflettere con spirito critico Concepire liberamente progetti di vario ordine Avere strumenti per valutare se stessi, le proprie azioni, fatti e comportamenti Avvertire, sulla base della coscienza personale, la differenza tra bene e male Essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli altri Avere consapevolezza adeguata di inclinazioni e capacità e progettare su questa base il proprio futuro Porsi domande sul mondo, sulle cose, su di sé e sugli altri

10 Quale immagine del bambino?
Autoconsapevolezza e orientamento Riflessione critica, problematizzazione, consapevolezza morale Identità e autonomia Competenze e strumenti culturali Abilità sociali e di cooperazione

11 Come usare il profilo? Disciplina a Disciplina b Disciplina c
Obiettivi formativi Obiettivi formativi Obiettivi formativi Competenze c Competenze a Competenze b Profilo educativo, culturale e professionale: unità delle dimensioni personali

12 Il profilo nella programmazione didattica
Dalle discipline agli obiettivi specifici di apprendimento Capacità personali Obiettivi formativi Profilo Competenze da certificare

13 Modelli di apprendimento e modelli di progettazione didattica

14 Un modello evolutivo dai campi di esperienza alle discipline
Grado scolastico Organizzazione disciplinare Punto di attenzione Trasversalità Scuola dell’infanzia Campi di esperienza educativa Rapporto fra esperienza e prime forme di simbolizzazione Educazione alla convivenza civile (organizzazione multidisciplinare) Primi tre anni della scuola primaria Nuclei esperienziali unitari Rapporto fra discipline ed esperienza Ultimo biennio della scuola primaria Ambiti disciplinari Rapporto fra discipline Scuola secondaria di primo grado Discipline

15 Questioni terminologiche
Discipline: intreccio costante fra dimensione esistenziale e logica di sviluppo del sapere scientifico, tra soggetto e verifica dell’identità epistemica, fra processi di conoscenza e prodotti sociali del pensiero scientifico Educazioni: dimensioni trasversali alle discipline, che realizzano la finalità morale dell’educazione Laboratori: situazione di apprendimento, di tipo disciplinare o multidisciplinare, che impegna conoscenze e abilità specifiche in compiti unitari e significativi per gli alunni, in una dimensione operativa, progettuale e cooperativa

16 Dalle Indicazioni Nazionali: caratteri dell’ apprendimento
Il bambino che viene a scuola possiede già una visione ingenua del mondo Ogni nuova conoscenza fa i conti con questa matrice cognitiva Ogni nuova conoscenza prende il via dal fare, dall’operare, dall’esperire Il corpo è tramite imprescindibile degli apprendimenti ed affermazione dell’integralità dei processi

17 Dalle Indicazioni Nazionali: caratteri dell’ apprendimento
Passaggio dalle categorie empiriche a quelle formali attraverso adattamento, integrazione o ristrutturazione Principio dell’ologramma e riferimento alla complessità e unità dell’esperienza Il gruppo di apprendimento potenzia i processi cognitivi e sociali

18 Modi e forme della “primarietà” didattica
A partire da temi significativi per gli alunni o comuni a più discipline A partire da obiettivi educativi A partire dallo sviluppo di abilità trasversali A partire dai bisogni degli alunni A partire da problemi o domande A partire da un progetto per realizzare un prodotto Percorsi di ricerca ambientale

19 Curricolo e modelli di progettazione
Articolazioni del curricolo Modelli di progettazione Curricolo di base Unità di apprendimento Primi 3 anni: nuclei esperienziali unitari Ultimo biennio: didattica per problemi o progetti e didattica narrativa Personalizzazione offerta formativa Laboratori LARSA (mastery learning) Trasversalità: educazione alla convivenza civile Matrice multidisciplinare

20 I nuclei esperienziali unitari: caratteri qualificanti
Riferimento all’esperienza del bambino Unitarietà della conoscenza e dell’attività Non assunzione precoce di prospettive disciplinari Approccio multi-inter-transdisciplinare Integralità educativa della proposta Funzionalità degli strumenti disciplinari

21 Progettare per nuclei: “L’autobiografia”
discipline Mi conosco Mi esprimo Mi descrivo Io conosco attraverso... Io sto bene/male quando... discipline discipline Comunico con gli altri Vivo nello spazio... Vivo nel tempo... discipline

22 L’educazione alla convivenza civile nelle Indicazioni Nazionali
Non è solo affidata agli enunciati ma si sostanzia di strumenti culturali Superamento di ogni formazione settoriale Fondamento etico di ogni conoscenza Trasversalità rispetto alle discipline Fine di ogni insegnamento scolastico

23 Tematiche dell’educazione alla convivenza civile
Il sé Le condizioni di salute e benessere del sé La relazione, la collaborazione, il gruppo Emozioni, sentimenti e affetti Le regole, i principi, le forme e l’organizzazione della convivenza civile Impegni e applicazioni: l’ambiente, la strada, le associazioni,la pace, l’intercultura

24 Il modello di progettazione multidisciplinare
obiettivi Contributi disciplinari: contenuti/attività italiano storia Arte e immagine scienze Tecn. Obiettivo 1 Obiettivo 2

25 Il modello progettuale del laboratorio: le condizioni didattiche
Utilizzo di conoscenze e abilità, dimensione operativa e progettuale Compiti unitari e significativi, problemi da risolvere, prodotti da realizzare Attivazione di saperi espliciti e conoscenze pregresse Situazione cooperativa Itinerario di ricerca: problematicità cognitiva e attualità dei saperi

26 Il modello progettuale del laboratorio: le condizioni organizzative
Organizzazione interclasse Tipologia: di livello, di compito, elettivo Personalizzazione dell’offerta formativa: insegnamenti facoltativi e/o opzionali Approfondimento di aspetti disciplinari; vocazione interdisciplinare

27 Il laboratorio: un modello progettuale
Il prodotto atteso: un CD, un giornalino, uno spettacolo teatrale, una ricerca, una mostra... Conoscenze ed abilità implicate: disciplinari e trasversali Fasi di sviluppo delle attività Tempi Organizzazione dei gruppi e compiti Materiali necessari e strumenti Modalità di apprezzamento delle competenze acquisite

28 Dalle unità didattiche alle unità di apprendimento: cosa cambia?
Individuazione di un compito di apprendimento unitario Obiettivi formativi,tra loro integrati, definiti con relativi standard di apprendimento relativi a conoscenze e abilità coinvolte Attività educative e didattiche unitarie, metodi, soluzioni organizzative Criteri e modalità di verifica, standard, valutazione delle competenze

29 Dagli obiettivi specifici di apprendimento agli obiettivi formativi

30 Obiettivi specifici di apprendimento
Art. 8 del D.P.R. 275/99: il ministero stabilisce … gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni … Si riferiscono a risultati attesi di apprendimento degli alunni Non vanno confusi con le competenze o con gli obiettivi formativi Vanno tradotti in obiettivi formativi dalle scuole Risultano dalla definizione operativa di conoscenze e abilità disciplinari e/o interdisciplinari Hanno un valore normativo nazionale e si riferiscono ad un alunno medio che non esiste Indicano standard di riferimento per la scuola, non per il singolo alunno

31 Gli obiettivi formativi
Sono contestualizzazione, nella scuola, degli obiettivi specifici di apprendimento Sono gli strumenti che i docenti usano per promuovere le competenze Sono compito di apprendimento accessibile, importante e significativo per un allievo concreto Sono una prerogativa esclusiva della comunità scolastica Obbediscono alla logica dell’ologramma Devono essere verificati: definizione di standard di prestazione attesi

32 Dagli obiettivi specifici di apprendimento agli obiettivi formativi (nella didattica per obiettivi)
Analisi degli obiettivi specifici di apprendimento: operazionalizzazione e definizione di standard di prestazione Ordinamento gerarchico mediante tassonomie (gerarchizzazione per livelli) Individuazione operativa dei prerequisiti logico-disciplinari Indagine sul possesso dei prerequisiti da parte degli alunni Identificazione degli obiettivi formativi per la classe e per ogni alunno di essa Elaborazione di unità di apprendimento

33 Dagli obiettivi specifici di apprendimento agli obiettivi formativi (secondo la didattica per concetti) Redazione della mappa concettuale di ciò che si vuole insegnare Attraverso la “conversazione clinica” con gli alunni emerge la mappa mentale Dal confronto emergono per carenza i concetti intorno ai quali saranno formulati gli obiettivi formativi

34 Come procedere nell’individuazione?
Obiettivi specifici di apprendimento: mappa delle conoscenze e abilità disciplinari Dall’ordine epistemologico all’ordine didattico: riorganizzare il percorso attraverso conoscenze ed abilità, da raccordare, secondo l’ordine dell’apprendimento Indagare conoscenze ed abilità (e la loro organizzazione) in possesso degli alunni Selezionare, nel percorso, le conoscenze ed abilità (obiettivi formativi) su cui progettare l’attività didattica Individuare le connessioni possibili fra obiettivi formativi disciplinari o interdisciplinari Organizzare le unità di apprendimento a partire da apprendimenti “interi”: gli obiettivi formativi indicano compiti di apprendimento significativi, non performance analitiche ed inesistenti Decidere la scansione dei tempi di svolgimento

35 Obiettivi formativi: personalizzare o individualizzare?
Individuare traguardi minimi comuni Adattare la didattica alle differenze individuali Differenziare i percorsi Personalizzare: Valorizzare eccellenze e originalità Valorizzare i punti di forza Differenziare i percorsi

36 Verificare e valutare …
Accertare Obiettivi formativi Valutare Personalizzazione Apprezzamento qualitativo Competenze Certificare Riconoscere Conferire valore legale Competenze

37 Problemi di “Portfolio”

38 Chiarire le funzioni Orientamento: stimolare l’autovalutazione e la conoscenza di sé, in vista dell’elaborazione di un personale progetto di vita Valutazione: verificare il conseguimento degli obiettivi formativi, valutare e certificare le competenze Continuità: rendere i genitori corresponsabili del processo educativo, favorire la continuità educativa nel percorso scolastico

39 Dalle funzioni alla struttura
Funzione Chi se ne occupa Quali materiali interessano Orientamento Alunno Famiglia Scuola/lavoro Produzioni dell’allievo, capaci di descrivere le più spiccate competenze Osservazioni dei docenti e della famiglia, relative alle caratteristiche originali Commenti su lavori ed elaborati significativi Valutazione Scuola Prove scolastiche significative Indicazioni di sintesi che emergono dall’osservazione sistematica Continuità Alunno, scuola, famiglia Indicazioni di sintesi che emergono dall’osservazione sistematica , da colloqui, test o questionari …

40 Definire una possibile struttura
Sezioni Materiali Chi li raccoglie Orientamento Elaborati significativi Prove scolastiche Commenti Scheda di sintesi Docenti Alunni Famiglie Valutazione Documento di valutazione Scheda di valutazione e certificazione delle competenze Continuità Docenti e alunni

41 Il portfolio e l’alunno
Promuove una maggiore autoconsapevolezza Partecipazione e motivazione Indirizza gli impegni Fa emergere la “vocazione”

42 Il portfolio e la didattica
Attenzione agli aspetti educativi Riflettori sull’interazione fra apprendimenti e formazione personale Centratura sulle competenze

43 Il portfolio e la famiglia
Partecipazione Corresponsabilità Sostegno educativo Maggiore e più articolata conoscenza dell’alunno

44 Riferimenti per il portfolio
Profilo educativo, culturale e professionale Obiettivi specifici di apprendimento Obiettivi formativi Valutazione e certificazione delle competenze Profilo di sintesi degli orientamenti


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