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La tutela della Salute come bene individuale e collettivo

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Presentazione sul tema: "La tutela della Salute come bene individuale e collettivo"— Transcript della presentazione:

1 La tutela della Salute come bene individuale e collettivo
La tutela della Salute come bene individuale e collettivo. L’Organizzazione mondiale della sanità(OMS) nata nel dà questa definizione: “stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non soltanto assenza di malattia.

2 L’art. 32 1° comma della Costituzione Italiana considera innanzitutto la salute, compresa quella sul lavoro, come “fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”.

3 Diritto dell’individuo alla salute sia affermato come diritto fondamentale. Sta a significare che esso ha un rilievo preminente rispetto ad altri diritti.

4 “Interesse della collettività” alla salute, compresa quella sul lavoro, anche per i costi sociali che un elevato numero di infortunati/ammalati comporta a carico di ciascun cittadino.

5 Lo scenario delle aziende In Italia più del 95% delle aziende è di piccole e piccolissime dimensioni (comprende da 0 a 5 addetti) e molte sono le ditte artigiane.

6 Ogni anno In Italia si verificano circa 1 milione di infortuni sul lavoro, di cui circa con esito fatale. (ricordando che molti infortuni non vengono denunciati)

7 2009: record di denunce per le malattie professionali: 34
2009: record di denunce per le malattie professionali: denunce complessive, il valore più alto degli ultimi 15 anni. Forti aumenti si sono registrati, in particolare, per le malattie dell’ apparato muscolo-scheletrico dovute a sovraccarico biomeccanico.

8 La legge L’articolo Codice Civile: l’obbligo del datore di lavoro di attenersi al principio della massima sicurezza tecnologicamente fattibile. Sicurezza tecnica, organizzativa e procedurale.

9 Norme precedenti “le più significative” DPR n. 547 del 1955
Norme precedenti “le più significative” DPR n. 547 del 1955 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro DPR n. 303 del 1956 Norme generali per l’igiene del lavoro DPR n. 164 del 1956 Uso delle attrezzature di lavoro Misure per la salute e sicurezza nei cantieri Norme per la prevenzione sul lavoro nelle costruzioni e lavori in quota D.lgs 626/ Tutte abrogate

10 Norma in vigore D.lgs 81/08 (testo unico sulla sicurezza) composto da 306 art. > 13 titoli >53 allegati successive modifiche D.lgs 106/09 (integrazioni – correttivi)

11 Aspetti normativi Il primo importante riferimento legislativo alla sicurezza sul lavoro a livello collettivo è contenuto nell’art. 9 della legge 300 del 1970 dello Statuto dei lavoratori.

12 Aspetti normativi Art. 9 legge 300 – Tutela della salute e dell’integrità fisica I lavoratori mediante i loro rappresentanti, hanno diritto di controllare l’ applicazione delle norme per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali.

13 Obiettivo del D.lgs 81/08 Testo Unico Il miglioramento della sicurezza e della salute di tutti i lavoratori durante il lavoro.

14 Decreto legislativo 81/08 SOGGETTI COINVOLTI. Datore di Lavoro
Decreto legislativo 81/ SOGGETTI COINVOLTI Datore di Lavoro Dirigente Preposto Rspp Medico Competente Responsabile Servizio Protezione e Prevenzione Spp Rls Servizio protezione e prevenzione per la sicurezza Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Lavoratori

15 Datore di Lavoro E’ la figura principale dell’ intero sistema aziendale in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro. Tale figura viene identificata come colui che può decidere e spendere per garantire la tutela nella realtà Lavorativa

16 Dirigente Persona che, in ragione delle competenze professionali e dei poteri gerarchici e funzionali, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa e vigilando su essa. E’ previsto obbligatoriamente un corso di formazione specifico.

17 Preposto Persona, che sulla base dell’ incarico conferitogli, sovrintende all’attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori E’ previsto obbligatoriamente un corso di formazione specifico.

18 Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione Persona, che dovrà individuare e gestire i rischi presente, cooperare con altre figure della prevenzione aziendale,proporre e programmare la formazione e informazione dei lavoratori, partecipa alle consultazioni in materia di salute e sicurezza Può essere anche il datore di lavoro fino a 30 lavoratori (aziende artigiane e industriali).

19 Medico competente E’ medico competente colui che, oltre ad essere laureato in medicina ed essere in possesso di determinati specialistici requisiti, collabora con il datore di lavoro e gli altri soggetti della prevenzione, per promuovere azioni e interventi adeguati al fine di garantire la massima tutela della salute e sicurezza sul lavoro.

20 IL “Medico competente” è senza dubbio una figura storica della
IL “Medico competente” è senza dubbio una figura storica della prevenzione negli ambienti di lavoro la tutela della salute di persone esposte a rischio eliminazione/riduzione controllo periodico del rischio dello stato di salute prevenzione primaria prevenzione secondaria

21 Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) è una persona eletta o designata in tutte le azienda, per rappresentare i lavoratori per quanto concerne la salute e sicurezza durante il Lavoro.

22 IL Lavoratore è coinvolto direttamente nell’ attività di prevenzione aziendale: infatti è chiamato obbligatoriamente a segnalare le inefficienze dei mezzi, dei dispositivi e le situazioni di pericolo; inoltre, è obbligato a contribuire agli adempimenti di tutela, per quanto di sua diretta competenza.

23 IL Lavoratore è chiamato, inoltre, a osservare le disposizioni sulla protezione collettiva e individuale, impartite dal datore di lavoro, dal dirigente e dal preposto.

24 IL Lavoratore deve utilizzare correttamente i macchinari, le apparecchiature, le sostanze pericolose, i mezzi di trasporto e i dispositivi di sicurezza, usando correttamente i mezzi di protezione individuale.

25 La legislazione italiana impone l’obbligo dell’ assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali a carico dei datori di lavoro, che occupino nelle proprie aziende lavoratori adibiti ad attività ritenute fonte di rischio lavorativo.

26 L’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali viene gestita dall’ Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro (INAIL)

27 Da luglio l’assicurazione garantisce ai lavoratori l’indennizzo dei danni psico - fisico (danno biologico) ed economici (danno patrimoniale), subiti a seguito di infortuni o malattie causati dal lavoro.

28 E’ opportuno che in caso di infortunio sul lavoro, oppure viene diagnosticata una malattia professionale da parte del medico competente o da un specialista, rivolgersi a un Patronato Sindacale. Questo per ottenere il riconoscimento da parte dell’INAIL di indennizzi o risarcimenti, ecc….

29 Alcune definizioni Pericolo:proprietà intrinseca di un fattore
Alcune definizioni Pericolo:proprietà intrinseca di un fattore (attrezzature, sostanze, pratiche di lavoro ecc…) di poter causare danni Rischio: probabilità che un pericolo determini eventi dannosi Valutazione dei rischi: tentativo di prevedere il danno che può essere provocato da un determinato pericolo.

30 Importante Conoscere alcuni aspetti che fanno parte dell’ambiente di lavoro: segnaletica di salute e sicurezza, movimentazione manuale dei carichi, agenti fisici, sostanze pericolose.

31 Segnaletica di sicurezza Indicazione e prescrizione Per mezzo di:
Segnaletica di sicurezza Indicazione e prescrizione Per mezzo di: > segnale di divieto > segnale di avvertimento > segnale di prescrizione/obbligo > segnale di salvataggio o di soccorso > segnale di informazione > simbolo o pittogramma > segnale luminoso > segnale acustico > comunicazione verbale > segnale gestuale

32 Movimentazione Manuale dei carichi (titolo VI) Norme che si applicano alle attività lavorative di movimentazione manuale dei carichi che comportano per i lavoratori rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso lombari.

33 Definizione > Movimentazione Manuale dei carichi: le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, compreso le azioni di sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico.

34 Movimentazione Manuale dei carichi: - Quanto sollevare - > Il D
Movimentazione Manuale dei carichi: Quanto sollevare - > Il D.lgs 81/08 non indica alcun valore, vanno considerati gli elementi di riferimento Fondamentale - > Condizioni fisiche, differenze di genere e di età > Informazione, formazione e addestramento > Sorveglianza sanitaria.

35 Movimentazione dei carichi Elementi di riferimento > Caratteristiche del carico > Sforzo fisico > Caratteristiche dell’ambiente di lavoro > Esigenze connesse all’attività

36 Agenti fisici (titolo VIII) Per agenti fisici si intendono il rumore, gli ultrasuoni, gli infrasuoni, le vibrazioni meccaniche, i campi elettromagnetici, le radiazioni ottiche, di origine artificiale, il microclima e le atmosfere iperbariche che possono comportare rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori

37 Il Rumore Campo di udibilità umana >> In termini di sensazione sonora: * da 0 dB (A) – minimo udibile * da 140 dB (A) – soglia del dolore >> In termini di frequenza: * da 20 Hz – toni bassi * da Hz – toni alti

38 EFFETTI del RUMORE Campo di udibilità umana >> In termini di sensazione sonora: * da 0 dB (A) – minimo udibile * da 140 dB (A) – soglia del dolore >> In termini di frequenza: * da 20 Hz – toni bassi * da Hz – toni alti

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40 Le vibrazioni meccaniche capo III Le vibrazioni meccaniche sono un fenomeno fisico, dovuto allo scuotimento di: * una macchina, * un impianto, * una attrezzatura. Che per trasmissione diretta, interessa varie parti del corpo umano, producendo disturbi e danni alla salute, talvolta permanenti.

41 Le vibrazioni meccaniche L’esposizione a vibrazioni mano-braccio può generare: lesioni vascolari, neurologiche e muscolo-scheletriche. L’esposizione a vibrazioni corpo intero può generare: disturbi e lesioni a carico del rachide Lombare.

42 Da non sottovalutare >Una forte attenzione merita il capitolo sostanze pericolose, Che va affrontata con estrema chiarezza nella formazione/informazione Essere consapevoli > Possono procurare infortuni o malattia.

43 Sostanze pericolose (titolo IX) >Ai fini del D
Sostanze pericolose (titolo IX) >Ai fini del D.lgs si intendono per agenti chimici: tutti gli elementi o composti chimici. Sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso lo smaltimento come rifiuti, mediante qualsiasi attività lavorativa, siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi nel mercato.

44 Obbligo IL Datore di Lavoro: > Deve fare la valutazione dei rischi; > Formazione e informazione; > La sorveglianza sanitaria; > Misure specifiche di prevenzione e protezione.

45 Definizione DPI Si intendono per Dispositivi di Protezione Individuali, qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo da uno o più rischi, che possono minacciare la sua sicurezza o la salute durante il lavoro.

46 DPI L’impiego di questi dispositivi deve essere considerato come l’”ultima barriera” disposta tra l’agente pericoloso e l’uomo che da esso viene minacciato.

47 IL D.lgs 81/ Prevede l’obbligo di costituire, all’interno delle aziende, un nucleo di vigilanza attiva per fronteggiare le situazioni di primo soccorso e di prevenzione incendio.

48 Cosa fare In caso di emergenza
Cosa fare In caso di emergenza. Innanzitutto non prendere nessuna iniziativa in merito agli interventi da farsi, quindi chiamare gli addetti alle emergenze interne. Seguire le disposizioni impartite.

49 Addetti alle emergenze Primo soccorso: coloro che sono addetti a questo servizio in pratica devono saper gestire ed intervenire, in caso di necessità, nei confronti di lavoratori infortunati. Rapportandosi se il caso con i servizi esterni es. il 118 numero delle emergenze (questi frequenteranno specifici corsi di formazione)

50 Addetti alle emergenze Prevenzione incendi: coloro che sono addetti al servizio sono chiamati ad intervenire, nel limite delle possibilità e sempre dopo attenta valutazione. Se è il caso richiede l’intervento dei Vigili del Fuoco. (questi frequenteranno specifici corsi di formazione)


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