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IL BILANCIO DELLA BANCA D’ITALIA Claudio Clemente

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Presentazione sul tema: "IL BILANCIO DELLA BANCA D’ITALIA Claudio Clemente"— Transcript della presentazione:

1 IL BILANCIO DELLA BANCA D’ITALIA Claudio Clemente
Roma, 16 giugno 2011

2 SOMMARIO Il bilancio come rappresentazione dell’attività di una banca centrale I rischi e la loro recente evoluzione Il patrimonio Le regole dell’Eurosistema e nazionali Il bilancio della Banca d’Italia: lo stato patrimoniale Il bilancio della Banca d’Italia: il conto economico La circolazione e il reddito monetario Roma, 16 giugno 2011

3 Il bilancio come rappresentazione dell’attività di una banca centrale
Roma, 16 giugno 2011

4 Bilancio di una banca centrale
finalità ‘ordinarie’ sintesi dell’attività fotografia della situazione economica, finanziaria e patrimoniale finalità ‘peculiari’ La situazione patrimoniale supporta le decisioni di politica monetaria e ne riflette l’azione strumento di disclosure e accountability Roma, 16 giugno 2011

5 Bilancio di una banca centrale
La struttura di bilancio è funzione delle attività svolte Alcune funzioni hanno un’immediata evidenza nella situazione patrimoniale politica monetaria (operazioni di rifinanziamento, ROB) gestione delle riserve ufficiali emissione di banconote servizi di pagamento (TARGET2) servizi di tesoreria per conto dello Stato Altre (non meno importanti) figurano solo fra i costi operativi vigilanza sul sistema bancario ricerca economica Roma, 16 giugno 2011

6 Stato patrimoniale di una BC dell’Eurosistema (macroaggregati)
Roma, 16 giugno 2011

7 Bilancio di una banca centrale
I bilanci delle banche centrali offrono informazioni dettagliate sull’utilizzo degli strumenti di politica monetaria e quindi sulle sue modalità di attuazione Le rilevanti modifiche che i bilanci hanno registrato a seguito della recente crisi dei mercati finanziari mostrano come le banche centrali hanno: utilizzato in modo innovativo gli strumenti esistenti introdotto nuovi strumenti offrendo un sostegno fondamentale al mercato finanziario con un conseguente aumento delle dimensioni, della complessità e dei rischi dei bilanci Roma, 16 giugno 2011

8 I rischi e la loro recente evoluzione
Roma, 16 giugno 2011

9 I Rischi Rischi di mercato Rischio operativo Rischio di credito
Roma, 16 giugno 2011

10 I Rischi Le categorie di rischio sono analoghe a quelle degli intermediari finanziari, ma le peculiarità delle banche centrali fanno sì che: i rischi di mercato (di tasso e di cambio) siano molto accentuati e in gran parte non coperti il rischio di liquidità sia nullo il rischio di credito sia di norma meno intenso che nelle banche commerciali ma suscettibile di forte crescita nei momenti di crisi (rischio di ELA, default di controparti di politica monetaria, titoli SMP) il rischio operativo sia non facilmente valutabile, a causa: 1) della spiccata eterogeneità di funzioni; 2) della forte rilevanza della componente reputazionale. Roma, 16 giugno 2011

11 STATO PATRIMONIALE EUROSISTEMA (mld. di euro)
Roma, 16 giugno 2011

12 STATO PATRIMONIALE FEDERAL RESERVE
(mld. di dollari) Roma, 16 giugno 2011

13 I rischi – quali presidi?
strumenti patrimonio (protezione ex-post) controlli (strumento di prevenzione) le banche centrali sono normalmente molto avverse al rischio forte attenzione ai controlli forte attenzione al patrimonio Roma, 16 giugno 2011

14 Il patrimonio Roma, 16 giugno 2011

15 L’indipendenza delle BC nel SEBC
Roma, 16 giugno 2011

16 Indipendenza Finanziaria
Non si può parlare di indipendenza se alle BCN non sono garantite le risorse finanziarie sufficienti a espletare il loro mandato SEBC e le altre funzioni previste dalle normative nazionali Roma, 16 giugno 2011

17 Il ruolo del patrimonio
Per una banca centrale il patrimonio è uno dei pilastri a presidio dell’autonomia e dell’indipendenza perchè offre copertura ai danni di natura finanziaria generati dai rischi contribuisce alla copertura dei costi dando un apporto stabile alla redditività aziendale Roma, 16 giugno 2011

18 Totale fondi patrimoniali: confronto a livello SEBC (dati 2009)
Roma, 16 giugno 2011

19 Composizione fondi patrimoniali: confronto a livello SEBC (dati 2009)
Eur million Roma, 16 giugno 2011

20 Livello dei fondi patrimoniali in rapporto al totale delle attività a rischio: confronto a livello SEBC (dati 2009) Rapporto tra attività esposte a rischi di mercato (attività nette in valuta + titoli in euro) e fondi patrimoniali Roma, 16 giugno 2011

21 Le regole dell’Eurosistema e nazionali
Roma, 16 giugno 2011

22 Le regole contabili Il framework contabile è coerente con la tutela dell’indipendenza finanziaria perchè evita la distribuzione di utili non realizzati ed è funzionale alla salvaguardia della solidità patrimoniale delle Banche centrali Roma, 16 giugno 2011

23 Quadro contabile dell’Eurosistema: finalità
Art. 26 dello Statuto del SEBC Sviluppo di norme contabili ad hoc al fine di armonizzare la reportistica contabile nell’ ambito dell’Eurosistema obiettivi Consolidamento a livello di Eurosistema distribuzione reddito monetario tra le BCN Roma, 16 giugno 2011

24 Normativa di riferimento per la Banca d’Italia
Atto di indirizzo della BCE (cd. Guideline contabile) Art. 8 del D.lgs. 10 marzo 1998, n. 43 (Adeguamento dell’ordinamento nazionale alle disposizioni del Trattato istitutivo della Comunità Europea in materia di politica monetaria e SEBC) Statuto BI Normativa nazionale Roma, 16 giugno 2011

25 Criteri di valutazione
Criteri di valutazione corrispondenti alla destinazione economica delle attività e delle passività sottostanti: Valutazione ai valori di mercato delle attività in valuta e dei titoli “negoziabili”; Valutazione al costo ammortizzato dei titoli detenuti sino a scadenza. Roma, 16 giugno 2011

26 Rilevazione dei risultati da valutazione: principio della prudenza
Criterio del valore di mercato applicato prudenzialmente Trattamento asimmetrico delle minus e plus da valutazione di fine esercizio PLUS MINUS CONTI DI RIVALUTAZIONE C/E Roma, 16 giugno 2011

27 Trattamento asimmetrico
Il trattamento asimmetrico riduce la volatilità dei risultati di esercizio e del rischio di perdite di esercizio in quanto: evita la distribuzione agli shareholders di utili non realizzati; consente la creazione di un buffer per la copertura di future perdite derivanti da andamenti avversi nelle variabili di mercato. In tal modo viene presidiata l’indipendenza finanziaria e garantito il corretto esercizio della politica monetaria. Roma, 16 giugno 2011

28 Le attività finanziarie in euro e in valuta (la valutazione al mercato)
Il punto principale di divergenza tra i principi internazionali e le regole dell’Eurosistema consiste nel trattamento contabile dei risultati da valutazione delle attività finanziarie espresse a valori di mercato (fair value). Roma, 16 giugno 2011

29 Le attività finanziarie in euro e in valuta (la valutazione al mercato)
IAS/IFRS Le variazioni del fair value delle attività è registrata in modo simmetrico: nel conto economico per quelle classificate come held for trading; a stato patrimoniale per quelle classificate come available for sale. Framework SEBC Le variazioni del valore di mercato sono registrate in maniera asimmetrica: le rivalutazioni sono imputate a stato patrimoniale; le svalutazioni di fine esercizio - eccedenti precedenti rivalutazioni - sono imputate a conto economico. Roma, 16 giugno 2011

30 Accantonamenti di utili lordi
Fondo rischi generali: fronteggia i rischi relativi alla gestione valutaria e al portafoglio titoli, nonché i rischi non singolarmente determinabili né oggettivamente ripartibili che riguardano la complessiva attività dell’Istituto. Roma, 16 giugno 2011

31 Armonizzazione delle regole contabili
Guideline contabile (ECB/2006/16) contiene la regole contabili per la redazione dei rendiconti periodici (giornalieri, trimestrali, annuali) da inviare alla BCE le regole contabili sono obbligatorie per il ‘core business’ (politica monetaria, riserve ufficiali, banconote, titoli, etc.) raccomandate per tutte le altre attività e passività (immobilizzazioni, patrimonio, fondi pensionistici, etc.) e per il conto economico i criteri di valutazione sono: prudenziali (ad es. le differenze da valutazione vengono trattate in maniera asimmetrica) non in linea con gli IAS (perché questi ultimi rispondono a logiche di mercato estranee alle banche centrali) Roma, 16 giugno 2011

32 Regole obbligatorie vs. Regole raccomandate
Armonizzazione delle regole contabili Regole obbligatorie vs. Regole raccomandate Roma, 16 giugno 2011

33 Ripartizione dell’utile netto (art. 39 Statuto BI)
6%+4% del capitale ai partecipanti = euro riserva ordinaria (fino al 20% degli utili netti) fondi speciali e riserva straordinaria (fino al 20%) = fino al 40% importo residuo allo Stato = almeno il 60% circa Roma, 16 giugno 2011

34 Rendimento degli investimenti delle riserve statutarie (art
Rendimento degli investimenti delle riserve statutarie (art. 40 dello Statuto) Fruttato degli investimenti Riserve % partecipanti Il reddito derivante dall’investimento delle riserve statutarie è attribuito alle riserve stesse; di tale reddito può essere distribuito agli shareholders sino al 4% delle riserve. Roma, 16 giugno 2011

35 Il bilancio della Banca d’Italia: lo stato patrimoniale
Roma, 16 giugno 2011

36 STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO
Roma, 16 giugno 2011

37 Roma, 16 giugno 2011

38 Roma, 16 giugno 2011

39 Roma, 16 giugno 2011

40 Roma, 16 giugno 2011

41 Roma, 16 giugno 2011

42 Roma, 16 giugno 2011

43 Roma, 16 giugno 2011

44 Il bilancio della Banca d’Italia: il conto economico
Roma, 16 giugno 2011

45 CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO
Roma, 16 giugno 2011

46 RIPARTIZIONE UTILE NETTO
Roma, 16 giugno 2011

47 Roma, 16 giugno 2011

48 Margine di interesse e componenti aleatorie
Roma, 16 giugno 2011

49 La circolazione e il reddito monetario
Roma, 16 giugno 2011

50 Banconote in circolazione (art. 16 Statuto SEBC)
Conformemente all'articolo 128, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, il consiglio direttivo ha il diritto esclusivo di autorizzare l'emissione di banconote in euro all'interno dell'Unione. La BCE e le banche centrali nazionali possono emettere banconote. Le banconote emesse dalla BCE e dalle banche centrali nazionali costituiscono le uniche banconote aventi corso legale nell'Unione. Roma, 16 giugno 2011

51 Ripartizione della circolazione
Decisione ECB/2001/15 (ex art. 16 Statuto del SEBC) Contiene la disciplina dell’emissione e della redistribuzione delle banconote in euro all’interno dell’Eurosistema Le banconote sono emesse dalle BCN e dalla BCE; la BCE è emittente legale ma non sostanziale (non avendo rapporti di conto con le banche commerciali) Alla BCE è assegnato una ammontare convenzionale pari all’8% del totale Eurosistema Il restante 92% è ripartito fra le BCN in base alle rispettive capital key (cd. Capital Share Mechanism - CSM) La differenza fra banconote emesse e banconote assegnate è contabilizzata in appositi saldi intra-Eurosistema Roma, 16 giugno 2011

52 Ripartizione del reddito monetario
Art. 32 Statuto del SEBC Art. 32.1: Reddito ottenuto dalle BCN nell’esercizio delle funzioni di politica monetaria. Art. 32.2: E’ pari al reddito annuo che le BCN ottengono dagli attivi detenuti in contropartita delle banconote e dei depositi costituiti dagli enti creditizi. Art. 32.5: la ripartizione del reddito monetario fra le BCN avviene in base alle rispettive quote di partecipazione al capitale della BCE (capital key). Decisione ECB/2001/16 (e successive modifiche) Date le difficoltà applicative dell’art. 32.2, il Consiglio direttivo ha optato per la redistribuzione in base ad un metodo semi-diretto vengono individuate alcune categorie di attivi detenuti a fronte delle banconote e dei depositi e su di esse viene redistribuito il reddito effettivo viene calcolato il cd. GAP (differenza fra attivi e circolazione+depositi) e su di esso viene calcolato e redistribuito un reddito convenzionale Roma, 16 giugno 2011

53 Partecipazione alle perdite della BCE
Art Statuto del SEBC In caso di perdita, qualora i fondi patrimoniali della BCE non siano capienti il Consiglio direttivo può decidere di coprirla utilizzando il reddito monetario delle BCN La BCE ha chiuso in perdita nel 1999 e nel 2004 In entrambi i casi la perdita è stata coperta anche con il reddito monetario delle BCN dal 2005 la BCE ha avviato un programma di rafforzamento patrimoniale che si è completato nel 2008 Nel 2010 è stata conclusa l’analisi di adeguatezza del patrimonio a fronte anche dei nuovi rischi che ha portato alla decisione di aumentare il capitale della BCE. Roma, 16 giugno 2011

54 Partecipazione alle perdite su operazioni di politica monetaria
Art Statuto del SEBC Il Consiglio direttivo può decidere di indennizzare le BCN per le perdite specifiche relative alle operazioni di politica monetaria realizzate per conto del SEBC La ratio è la stessa alla base della redistribuzione del reddito monetario: condivisione dei redditi (positivi e negativi) connessi con le funzioni condivise Nel 2009 il default di alcune controparti di politica monetaria ha generato perdite (presunte) ripartite fra le BCN in base alle rispettive capital Key Roma, 16 giugno 2011

55 Il reddito monetario secondo lo statuto del SEBC
Roma, 16 giugno 2011

56 Reddito da signoraggio = rendimento dell’investimento della circolazione
Situazione prima dell’Eurosistema Circolazione BI Il reddito da signoraggio della Banca aumentava se cresceva la circolazione in lire (oltre ai tassi) Situazione dopo l’Eurosistema BI Il reddito da signoraggio della Banca aumenta se cresce la circolazione dell’Eurosistema (oltre ai tassi) Circolazione Eurosistema Rispetto al passato un aumento della circolazione BI avvantaggia tutti i Paesi dell’Eurosistema ma un aumento della circolazione in qualsiasi Paese dell’Eurosistema avvantaggia anche BI

57 STRUTTURA DI BILANCIO Roma, 16 giugno 2011


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