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educazione alimentare

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Presentazione sul tema: "educazione alimentare"— Transcript della presentazione:

1 educazione alimentare
un'alimentazione sana e garantita a tutti?

2 INDICE Principi nutritivi diapositive 12-17
Apparato digerente diapositive 49-55 Alimentazione sana? diapositive 26-30 Dieta mediterranea e diete varie diapositive 35-39 Cibo in mensa diapositive 46-48 Alimentazione dello sportivo diapositive 22-25 Malattie:obesità,bulimia e anoressia diapositive 31-34 Carenza di cibo nel mondo diapositive 40-45 Alimentazione multiculturale diapositive 5-11 Commercio equo e solidale diapositive 18-21

3 Istituto Comprensivo Caponago
ESEGUITO DA: classe 2°A – Agrate B.za ANNO SCOLASTICO: 2005-6

4 FINE

5 alimentazione multiculturale: ecco alcune ricette
pollo tandori(india) polpette svedesi tortillas di frumento(messico)

6 Ingredienti: x cosce di pollo ruspante o un paio di galletti amburghesi 1 cucchiaino di: peperoncino rosso - pepe nero zenzero - cumino 3 spicchi di aglio pestati 2 cucchiaini di paprika 300 ml yogurt tipo greco 1 cucchiaio di succo di limone olio extra vergine (che loro non usano) sale q.b....

7 Questo piatto prende il nome da "Tandoor", un forno di argilla molto usato in India per cucinare anche salsicce, pesce e spiedini di montone. Preparazione Incidi la carne del pollo con la punta di un coltello affilato dopo aver eliminato la pelle. Strofinala con del sale e sistemala in una ciotola capiente. Mescola bene tutte le spezie e strofinale sui pezzi di pollo. Aggiungi il vasetto di yogurt, poco olio, mescola bene e lascia marinare per 12 ore o più. Trascorso questo tempo metti il pollo e la sua marinata in una teglia con coperchio. Fai cuocere in forno a 220° per circa 40 minuti. Mantieni umidi i pezzi di pollo rigirandoli spesso in modo che vengano ben dorati.

8 Ingredienti 600 g di carne macinata molto fine (vitello e maiale) 200 g di mollica ammollata nel latte tiepido 1 uovo sale pepe noce moscata brodo 1 confezione di besciamella 1 dl di panna da cucinaù prezzemolo

9 Preparazione Amalgamate tutti gli ingredienti in un impasto omogeneo, preparate quindi delle palline di circa 3 cm di diametro ed infarinatele leggermente. In una casseruola bassa fate bollire 2 dita di brodo, immergetevi le polpette e lasciatele cuocere coperte, poi toglietele dal brodo e mettetele da parte. Restringete il brodo ancora per 10 minuti, aggiungetevi la besciamella, la panna e la noce moscata. Riscaldate le polpette nella salsa e servitele con delle patate lesse.  

10 Ingredienti:x 4 220 g.r farina di tipo 00 1 cucchiaino di sale 120 ml di acqua 1 burro (noce)

11 Preparazione In una ciotola setacciate farina e sale e, con la punta delle dita, sfregateli con l'olio o il burro fino a ottenere un composto a briciole grossolane. Versate gradualmente l'acqua e formate un panetto morbido. Impastatelo con delicatezza, avvolgetelo a palla, rimettetelo nella ciotola, copritelo con un panno e lasciatelo riposare per 15 minuti in un ambiente caldo. Dividete il panetto in 14 palline, stendetele una alla volta sulla spianatoia infarinata e ricavate dei dischi da 15 cm. ciascuno. Scaldate a fuoco moderato una piastra antiaderente, senza aggiungere grassi, e cuocetevi una tortilla alla volta per 1-2 minuti per lato. Girate le tortillas con un coltello a lama piatta non appena prende colore, regolando la fiamma se scurissero troppo in fretta. Tenere in caldo le tortillas in uno strofinaccio. Potete servirle con carne, verdure e salse.

12 I principi nutritivi Il nostro organismo può essere paragonato ad una macchina: ha quindi bisogno di energia, di manutenzione e di fattori che ne regolino il corretto funzionamento. Il cibo fornisce le sostanze indispensabili alla macchina-uomo, sostanze in grado di svolgere queste funzioni. Le sostanze contenute nei cibi sono i principi nutritivi indispensabili: Proteine Lipidi Carboidrati Vitamine Sali minerali.

13 Le proteine Le proteine possono essere considerate come tanti mattoni che messi insieme formano la struttura del corpo umano. Servono a costruire, mantenere e rinnovare tutti i tessuti dell'organismo (FUNZIONE PLASTICA). Le proteine sono costituite da piccole unità dette aminoacidi. Con la digestione le proteine vengono scisse in aminoacidi i quali verranno utilizzati dall'organismo. In natura ci sono 8 aminoacidi che l'organismo non è in grado di produrre (vengono quindi definiti essenziali) e che devono quindi essere introdotti con i cibi. Gli alimenti contenenti proteine ad elevato valore biologico (cioè con gli aminoacidi essenziali) sono: carne, pesce, latte e derivati, uova. Cereali e legumi contengono proteine di medio valore biologico; tuttavia piatti tipo pasta e fagioli, riso e lenticchie sono in grado di fornire proteine di elevato valore biologico.

14 I carboidrati I carboidrati sono il "carburante" dell'organismo. Servono a fornire energia (4 kcal/g) I glucidi assunti in eccesso e non utilizzati subito vengono trasformati in lipidi ed accumulati nel tessuto adiposo. Con la digestione i glucidi sono convertiti in glucosio utilizzato dal cervello, dal sistema nervoso e dai muscoli. Sono suddivisi in due gruppi: CARBOIDRATI SEMPLICI: Vengono assimilati velocemente dall'organismo, forniscono subito energia ma si esauriscono velocemente. CARBOIDRATI COMPLESSI: Forniscono energia lentamente e per un periodo più lungo in quanto prima di essere assorbiti devono essere trasformati in carboidrati semplici.

15 I lipidi I grassi servono a fornire energia (9 Kcal/g) e a trasportare le vitamine liposolubili. Sono suddivisi in: GRASSI VEGETALI: olii (oliva, arachidi, mais, girasole) Tali grassi contengono prevalentemente acidi grassi mono e poli-insaturi che svolgono benefici effetti sui valori ematici del colesterolo. GRASSI ANIMALI: Lardo, strutto, burro, formaggi, uova, salumi, carni Tali grassi contengono acidi grassi saturi che se assunti in eccesso determinano un incremento del colesterolo ematico.

16 Le vitamine Servono a regolare le funzioni biochimiche dell'organismo. Le vitamine aiutano le proteine, i grassi ed i carboidrati a compiere le loro funzioni all'interno dell'organismo ed inoltre prevengono molte malattie. Sono suddivise in: Vitamine liposolubili: A, D, E, K, F si sciolgono nei grassi Vitamine idrosolubili: si sciolgono nell'acqua C, gruppo B, PP, Biotina, Acido Folico

17 I sali minerali Svolgono importanti funzioni nell'organismo, sono regolatori come le vitamine, intervengono nella formazione delle ossa e dei denti, controllano la contrazione muscolare e sono utili anche per il sistema nervoso. Vengono suddivisi in due categorie: MACROELEMENTI: presenti nell'organismo in quantità notevole Calcio, Fosforo, Magnesio, Potassio, Sodio, Cloro, Zolfo. MICROELEMENTI O MINERALI TRACCIA: presenti nell'organismo in piccole quantità Ferro, Iodio, Zinco, Rame, Manganese, Selenio, Cromo, Fluoro.

18 Il Commercio Equo e Solidale
Il Commercio Equo e Solidale e' un approccio alternativo al commercio convenzionale; esso promuove giustizia sociale ed economica, sviluppo sostenibile, rispetto per le persone e per l'ambiente, attraverso il commercio, la crescita della consapevolezza dei consumatori, l'educazione, l'informazione e l'azione politica. Il Commercio Equo e Solidale e' una relazione paritaria fra tutti i soggetti coinvolti nella catena di commercializzazione: produttori, lavoratori, Botteghe del Mondo, importatori e consumatori.

19 Il commercio equo e solidale tende a garantire:
un prezzo equo, tale da consentire ai lavoratori e alle loro famiglie il soddisfacimento dei bisogni essenziali ed un livello di vita dignitoso. Viene di preferenza stabilito assieme dal produttore e dall'importatore. la piena dignità del lavoro, che vuol dire un ambiente di lavoro salubre e la non discriminazione sul lavoro di alcuni gruppi della popolazione (ad esempio, donne o disabili); non viene assolutamente accettato, poi, il lavoro minorile. la democrazia nel processo di lavoro: tutti i prodotti provengono da comunità, villaggi ed organizzazioni attente alla reale partecipazione alle decisioni da parte di tutti i lavoratori, favorendo così la loro responsabilizzazione. il prefinanziamento dei propri partners commerciali: quando viene effettuato l'ordine, l'importatore anticipa fino al 50% del pagamento complessivo, così da consentire ai lavoratori di far fronte alle loro esigenze, senza essere dipendenti da usurai locali, eccessive oscillazioni dei mercati.

20 la sostenibilità ambientale: si privilegiano ed incentivano le lavorazioni non inquinanti e basate su metodi naturali, si ricorre sempre più spesso all'agricoltura biologica. la solidarietà attraverso progetti di rilevante impatto sociale di cui possa beneficiare tutta la comunità (es. scuole, ospedali, miglioramento delle tecnologie e condizioni di lavoro...) la trasparenza, perché il consumatore sia consapevole e pienamente informato di dove va a finire ogni lira del prezzo che paga . in concreto: Molti prodotti sono distribuiti dalla rete del commercio equo: caffè, cacao, tè, spezie, zucchero, miele, biscotti, frutta, riso, legumi, ornamenti, abbigliamento, tessuti, borse, altri oggetti di artigianato. Si possono trovare alcuni prodotti anche presso la grande distribuzione,

21 I prodotti del commercio
equo e solidale Nei negozi che praticano il commercio equo e solidale si possono trovare prodotti alimentari,artigianali,abbigliamento,libri,quadri…

22 La dieta dello sportivo
Cosa deve mangiare lo sportivo? Lo sportivo può e deve mangiare abitualmente di tutto. Le quantità saranno proporzionali al tipo di attività fisica che svolge. Inutile dire che quando l'attività fisica rallenta o cessa del tutto, è bene che l'ex‑atleta riduca proporzionalmente i suoi consumi alimentari, adeguandoli alle nuove abitudini. Esistono alimenti più importanti di altri per l'atleta? Tutti gli sportivi dovrebbero imparare che i cibi "speciali", ossia gli integratori e quant'altro la pubblicità propone in materia, non aggiungono nulla di veramente utile alla "normale" alimentazione. Una dieta variata, composta dai normali cibi scelti fra i diversi gruppi alimentari, fornisce un'adeguata quantità di vitamine e minerali. È vero che mangiando male qualsiasi atleta peggiora il suo rendimento ma non esistono alimenti "magici" capaci di migliorare le prestazioni fisiche oltre quello che possiamo attenderci dalle nostre caratteristiche personali e soprattutto dall'allenamento. L'atleta ha bisogno di quantità extra di proteine o grassi? No. L'apporto medio di 1,1 ‑ 1,5 grammi/kg di proteine è sufficiente a mantenere il perfetto funzionamento delle masse muscolari.  

23 L'ALIMENTAZIONE DEL GIOVANE SPORTIVO
Fare tutto i giorni una buona prima colazione Fare almeno cinque pasti nella giornata L'alimentazione deve essere varia Se l'allenamento è nel primo pomeriggio, subito dopo la scuola, la scelta migliore è un piatto di pasta condito in modo leggero e digeribile, accompagnato da verdura cotta e frutta Se tra il pranzo e l'allenamento ci sono almeno tre-quattro ore, insieme alla pasta si può consumare anche una piccola porzione di carne bianca o di pesce, verdura cotta e frutta, oppure una piccola porzione di un dolce al forno Bere spesso, prima ancora di avere sete, è indispensabile per stare bene e fare sport La frutta fresca e le verdure vanno consumate tutti i giorni e in buona quantità Latte, yogurt e formaggi sono importanti per la crescita dei ragazzi e vanno consumati tutti i giorni Non consumare bevande alcoliche! Limitare il consumo di bibite gassate e zuccherate, di alimenti fritti o troppo ricchi di grasso.

24 L'ACQUA Acqua fuggita dalla sorgente Chiudo le dita e non stringo niente Acqua canzone fatta di fresco Voglio cantarti ma non ci riesco Acqua leggera, vento da bere Stai prigioniera nel mio bicchiere Scivola in bocca, scivola in gola Sei filastrocca ma senza parola Scivola giù per le gole segrete Non c'è più acqua, ma non c'è più sete

25 Fabbisogno energetico giornaliero in giovani sportivi
fabbisogno energetico di giovani sportivi Fabbisogno energetico giornaliero in giovani sportivi età (anni) femmine maschi peso (kg) Kcal (per kg) Kcal (giornaliere) 6 21 87 1827 21,1 85 1794 7 23,2 83 1926 23,6 80 1888 8 25,6 79 2022 26,3 76 1999 9 28,2 2143 28,9 73 2110 10 30,9 74 2287 32,5 68 2210 11 34,1 71 2421 36,9 62 2288 12 38,3 67 2566 41,9 57 2388 13 43,5 61 2654 46,8 52 2434 14 49,6 56 2778 50,5 50 2525 Valori riferiti a giovani che si trovano nel giusto peso e che effettuino una regolare e ben organizzata attività fisica.

26 mangiare cibo spazzatura: una brutta abitudine americana
Junk food e fast food mangiare cibo spazzatura: una brutta abitudine americana

27 Eating junk food: a bad American habit
Most young Americans are totally hooked on “junk food”. They consume large quantitaties of candies,sweets,cookies and ice-cream all the time. According to a recent survey on TIME magazine, almost 50% of American childeren are overweight or obese. Notwithstanding the fitness-mania they are big consumers of hamburgers,French fries and sodas. Doctors point out that such products can be harmful if consumed on large scale. Moreoverobese children may have health problem when they become adults. So remember: 1. Eating junk food is unhealty It is high in fats,sugars and chemical compuds Apart from giving energy,sugar has no nutritional value at all. If you eat too many candies,chewing-gum or ice-cream you will undoubtedly get too fat or rot your teeth. Try to give them up or you may develop problems with your health.

28 Con il termine cibo spazzatura sono indicati quei prodotti (per lo più commercializzati da multinazionali) praticamente privi di valori nutrizionali: merendine monodose, snack, hamburger, bibite sintetiche, caramelle… Sono i prodotti dell'alimentazione "fast food", ricchi di calorie, conservanti, coloranti e sostanze chimiche. L'alimentazione "fast food" va di pari passo con la cultura dell'"usa e getta", producendo montagne di spazzatura ogni giorno. Le bibite sono una vera truffa miliardaria. Sono per la quasi totalità acqua con l'aggiunta di bollicine, coloranti, zucchero o edulcoranti artificiali, additivi e acido fosforico. Calorie senza vitamine e valori nutritivi. E anche qui lattine e plastica ad ingrassare le discariche di tutto il mondo. La cultura alimentare della nostra società è molto carente, e ad esempio i genitori ignorano che un bambino, con due aranciate al giorno, ha già superato la sua dose giornaliera di acido benzoico

29 AGRICOLTURA BIOLOGICA:
Un’alternativa intelligente Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un rapido sviluppo dell'agricoltura biologica, a cui ha contribuito una maggiore consapevolezza dei consumatori in materia di ambiente e sicurezza alimentare.

30 BIOLOGICO E' NATURALE Signori,tutti a tavola che è ora di mangiare, riempite il vostro piatto con quello che vi pare. Il cibo,se biologico,è sano e genuino,c’è del latte oppure un buon panino,formaggio marmellata, c’è l’olio, c’è la frutta,verdura ed insalata,bistecca, pastasciutta. Signori,tutti a tavola,che il pranzo è ormai servito,passato è mezzogiorno perciò... BUON APPETITO

31 Anoressia, bulimia e obesità
Ne vale proprio la pena?

32 Nelle donne può verificarsi la perdita dei cicli mestruali.
ANORESSIA Il termine anoressia significa in senso letterale "perdita di appetito" ed è quindi usato in una accezione errata poiché il disturbo non comporta una perdita dell'appetito, bensì il rifiuto di mangiare. Elemento centrale del disturbo è un'abnorme riduzione del peso corporeo rispetto all'età, all'altezza ed al sesso dell'individuo. I soggetti sofferenti di anoressia presentano inoltre un comportamento che tende a conservare la riduzione ponderale. Nelle donne può verificarsi la perdita dei cicli mestruali.

33 La bulimia si configura come l'esaltazione patologica della fame.
I soggetti sofferenti di bulimia presentano ricorrenti episodi di abbuffate e sperimentano una sensazione di mancanza di controllo sul proprio comportamento alimentare. Le persone bulimiche - come anche le anoressiche - hanno una persistente ed eccessiva preoccupazione riguardante la forma ed il peso del corpo. Questi soggetti si dedicano regolarmente al vomito auto indotto e ricorrono frequentemente a lassativi e diuretici. Spesso le persone bulimiche adottano diete ristrette od anche il digiuno, oppure ricorrono a forme di rigorosa disciplina finalizzata al fatto di evitare gli aumenti del peso.

34 OBESITA' L’obesità è una malattia complessa dovuta a fattori genetici, ambientali ed individuali con conseguente alterazione del bilancio energetico ed accumulo eccessivo di tessuto adiposo nell’organismo. Esistono poi fattori individuali che possono contribuire all’eccessiva introduzione di cibo: si tratta solitamente di comportamenti impulsivi o compulsivi secondari a depressione e\o ansia.Anche alcuni farmaci possono, se utilizzati a lungo, facilitare l’insorgenza dell’obesità. In molti paesi industrializzati colpisce fino ad un terzo della popolazione adulta. Rappresenta,senza dubbio, l’epidemia di più vaste proporzioni del terzo millennio e, al contempo, la più comune patologia cronica del mondo occidentale. L’obesità costituisce un serio fattore di rischio per mortalità e morbilità, sia di per sé (complicanze cardiovascolari e respiratorie) sia per le patologie ad essa frequentemente associate quali diabete mellito, ipertensione arteriosa, iperlipidemia, calcolosi della colecisti, osteoartrosi.

35 DIETA MEDITERRANEA E DIETA VEGETARIANA

36 DIETA MEDITERRANEA La dieta mediterranea non è uno specifico programma dietetico, ma un insieme di abitudini alimentari tradizionalmente seguite dai popoli della regione mediterranea.  Essa si basa su: Un elevato consumo di frutta, verdura, patate, fagioli, noci, semi, pane e cereali   Uso dell’olio d’oliva per cucinare e per condire   Moderate quantità di pesce, ma poca carne   Piccole/moderate quantità di formaggio grasso e yogurt intero   Consumo moderato di vino, di solito ai pasti   Alimentazione basata su prodotti locali, stagionali, freschi   Stile di vita attivo  

37 dieta mediterranea Il termine dieta mediterranea è stato coniato dagli americani agli inizi degli anni '60. Tutto comincia alla fine della seconda guerra mondiale, quando il medico americano Ancel Keys si accorse che le popolazioni povere di alcune zone dell'Italia meridionale presentano un tasso di mortalità dovuto a malattie cardiovascolari molto inferiore rispetto alla popolazione americana.

38

39 DIETA VEGETARIANA Aumenta la resistenza fisica grazie ad una notevole presenza di amidi, nei cereali, nei legumi secchi, nella manioca e nelle patate, che vengono depositati come riserva energetica sotto forma di glicogeno nel fegato e nei muscoli; Evita la stitichezza grazie all'elevata presenza di fibre che regolarizzano il transito intestinale; Riduce i rischi di malattie cardiocircolatorie e cancro grazie ad una percentuale di lipidi meno elevata e più equilibrata; riduce il rischio di altre malattie degenerative fra le più comuni della nostra società, come: artrite, artrosi, diabete, obesità, osteoporosi; Spostando l'equilibrio acido-base dell'organismo verso l'alcalinità può prevenire il riacutizzarsi delle patologie cronico-degenerative.

40 CARENZA DI CIBO NEL MONDO

41 MAPPA DELLA FAME NEL MONDO

42 Carenza di cibo nel mondo
La grande maggioranza delle persone sottoalimentate vive in paesi in via di sviluppo, che rappresentano il 95% (798 milioni) di tali persone; 34 milioni di persone nei paesi in via di transizione e 10 milioni in paesi industrializzati. A livello regionale, l’Asia e il Pacifico rappresentano tre quinti (505 milioni) delle persone sottoalimentate del mondo. L’India, da sola, ha 214 milioni di persone sottoalimentate. Circa un quarto (198 milioni) delle persone sottoalimentate si trova nell’Africa Sub-Sahariana, rendendola la regione con la più alta proporzione di popolazione sottoalimentata.

43 Per mettere fine alla fame è necessario cominciare a garantire che gli alimenti siano prodotti in quantità sufficiente e diventino accessibili per tutti. Deve essere garantito l'accesso di ogni individuo, e in ogni momento, ad alimenti sicuri e sufficienti dal punto di vista nutritivo, necessari per una vita attiva e sana . È necessario che ognuno di noi contribuisca, attraverso la condivisione delle informazioni, l'attenzione e la partecipazione alle attività, a garantire il diritto fondamentale di tutti gli esseri umani ad essere 'liberi dalla fame'

44 LA MALNUTRIZIONE La malnutrizione è una delle principali cause della nascita di bambini con insufficienza di peso e con crescita ritardata. I bambini con insufficienza di peso alla nascita che sopravvivono, tendono a soffrire di ritardi nella crescita e di malattie durante l'infanzia, l'adolescenza e fino alla maggiore età. Le donne adulte che soffrono di crescita ritardata tendono verosimilmente ad incrementare il cerchio vizioso della malnutrizione partorendo bambini con peso insufficiente già alla nascita. Stanno anche emergendo dei legami tra malnutrizione nella prima età, compreso lo stato fetale, e lo sviluppo di successive malattie croniche come la cardiopatia, il diabete e l'ipertensione. Ogni anno, nei Paesi in via di sviluppo, circa 30 milioni di bambini nascono con crescita menomata a causa della malnutrizione durante la gravidanza.

45 Quali le ragioni? Se ne possono distinguere tre cause principali:
la mancanza di calorie (il valore energetico associato ai diversi alimenti) la mancanza di componenti specifici di certi alimenti (aminoacidi, vitamine e minerali, che fanno tutti parte di ciò che si chiama "micro-nutrienti") la malattia, con una perdita di appetito e di peso che può essere importante in caso, per esempio, di diarrea

46 CIBO IN MENSA

47 MENSA SCOLASTICA Il servizio di mensa nella scuola sia pubblica che privata è generalmente regolato da un contratto in cui si stabiliscono : tipologia di servizio (in genere legame fresco-caldo, cioe' cottura espressa di derrate alimentari fresche), menu' e grammature per fasce di eta'. I contratti piu' evoluti trattano specificatamente anche particolari esigenze dietetiche per allergie ed intolleranze Le aziende serie hanno anche in staff delle dietiste in grado di comprendere problemi ed esigenze di un bambino celiaco.

48 Cibo in mensa L’impegno di tutti coloro che si occupano di alimentazione infantile deve mirare a far sì che i pasti a scuola siano adeguati. Tale impegno non si esaurisce nel momento del pasto, ma riguarda anche la sua preparazione, il suo trasporto, la sua conservazione fino al consumo. Tutte queste tappe devono rispettare ben precise regole che assicurino cibi privi di inquinamento batterico e quindi con un bassissimo rischio di tossinfezioni alimentari, pur conservando il più possibile le loro caratteristiche organolettiche.

49 LA BOCCA Le due labbra, che proteggono l'apertura della bocca, hanno al loro interno i muscoli che aiutano a trattenere il cibo in bocca, ad emettere i suoni e a parlare. Dietro alle labbra si trovano i denti, la cui funzione è masticare il cibo.

50 L’ESOFAGO L'esofago è un tubo lungo circa 25 cm situato dietro la trachea, che collega la faringe allo stomaco. La parete dell'esofago è composta da diversi strati, di cui i due più esterni sono muscolari. Quando si deglutisce, i muscoli della parete dell'esofago si contraggono, spingendo il cibo nello stomaco in un processo chiamato peristalsi. Di solito l'esofago è appiattito, ma si allarga per far passare il cibo.

51 L’ADDOME SUPERIORE L'addome è separato dal torace da un muscolo largo e sottile, il diaframma. La parte superiore dell'addome contiene alcuni degli organi più grandi: lo stomaco, il fegato, la milza, il pancreas e i reni. Nel linguaggio comune l'addome è spesso detto "pancia". L'addome inferiore si trova tra l'ombelico e le anche. In gran parte è occupato dall'intestino: un lungo tubo arrotolato nel quale viene digerito il cibo e si producono i materiali di rifiuto (feci). Contiene anche la vescica che conserva ed espelle il liquido di rifiuto, l'urina.

52 LO STOMACO Lo stomaco ha la forma di un sacco allungato ed è l'organo più ampio dell'apparato digerente. Grazie alla muscolatura localizzata delle pareti, lo stomaco rimescola ed impasta il cibo con gli acidi e gli enzimi che produce, fino a formare il chimo, un liquido cremoso, che, attraverso una valvola: il piloro, raggiunge la prima parte dell'intestino tenue, il duodeno.

53 INTESTINO L'intestino è lungo circa 8 metri ed è diviso in due parti: l'intestino tenue, un lungo tubo avvolto su se stesso che rappresenta la più grande superficie di digestione e assorbimento, e l'intestino crasso, che lo circonda in alto e lateralmente, le cui funzioni sono riassorbire l'acqua ed i sali ed espellere le scorie (feci)

54 INTESTINO TENUE L'intestino tenue è un tubo arrotolato lungo 6-7 metri che occupa larga parte dell'addome inferiore. E' il segmento più lungo dell'apparato digerente e collega lo stomaco all'intestino crasso. Quasi tutto il cibo ingerito viene digerito nell'intestino tenue grazie a sostanze chimiche chiamate enzimi. Il cibo digerito viene assorbito dalla parete dell'intestino tenue. L'intestino tenue si divide in: Duodeno, Digiuno e Ileo. Internamente l'intestino tenue è ricoperto da migliaia di piccole pieghe, i villi. Nei villi il sangue rimuove le particelle di cibo assorbito per distribuirle alle cellule

55 INTESTINO CRASSO L'intestino crasso, un tubo lungo 1.5 m, è la parte terminale dell'apparato digerente. La sua estremità superiore è collegata all'intestino tenue e quella inferiore sbocca all'esterno del corpo, tramite l'ano. La parte principale dell'intestino crasso, il colon, assorbe l'acqua del cibo che non è stato digerito. Nel retto, la sezione più corta, si depositano le feci, i prodotti di rifiuto, prima di esser espulse con la defecazione.  


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