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Prof. Mauro Fasano mauro.fasano@uninsubria.it L’Organizzazione Strutturale delle Proteine: dalla Termodinamica alla Bioinformatica Prof. Mauro Fasano.

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1 Prof. Mauro Fasano mauro.fasano@uninsubria.it
L’Organizzazione Strutturale delle Proteine: dalla Termodinamica alla Bioinformatica Prof. Mauro Fasano

2 Proteine Composti polimerici formati per condensazione di aminoacidi
La traduzione funzionale del messaggio codificato all’interno della cellula

3 I sistemi viventi seguono una logica molecolare
Una cellula è un sistema isotermo di molecole, in grado di autoassemblarsi e autoperpetuarsi, che estrae energia libera e materiali grezzi dal suo ambiente. Nella cellula avvengono reazioni chimiche regolate da catalizzatori che essa stessa produce. La cellula mantiene il suo stato stazionario di non-equilibrio rispetto all’ambiente attraverso il massimo risparmio energetico.

4 I sistemi viventi seguono una logica molecolare
L’autoreplicazione è consentita da un sistema che contiene l’informazione codificata in modo lineare ed in grado di ripararsi. L’informazione lineare è sufficiente a definire una struttura tridimensionale che determina la funzione biologica. La struttura tridimensionale delle biomolecole e dei complessi supramolecolari è stabilizzata dalla sinergia di interazioni deboli (non covalenti) che agiscono in modo cooperativo.

5 Un semplice dipeptide

6 Ci sono venti aminoacidi diversi

7 Ci sono venti aminoacidi diversi

8 Ci sono venti aminoacidi diversi

9 Ci sono venti aminoacidi diversi

10 Ci sono venti aminoacidi diversi

11 Ci sono venti aminoacidi diversi

12 Una proteina è una combinazione di N aminoacidi presi tra 20 possibili?
NO!  Una proteina è caratterizzata da una precisa forma nello spazio che ne garantisce la funzione (Folding)

13 La struttura di una proteina può essere descritta attraverso quattro livelli di organizzazione

14 Primo livello: la sequenza (struttura primaria) formata da legami covalenti
Phe-Leu-Ser-Cys-Pro-Gly FLSCPG

15 Secondo livello: l’organizzazione nello spazio dello scheletro della catena attraverso legami idrogeno

16 Che cos’è il legame idrogeno?!?

17 Legame idrogeno

18 Quale conformazione dello scheletro permette di ottenere il maggior numero di legami idrogeno?

19 Due conformazioni prevalenti: α-elica e foglietto β

20 Quale delle due? Alcuni aminoacidi preferiscono assumere una delle due strutture Alcuni aminoacidi non possono assumere una delle due strutture Abbiamo considerato solo lo scheletro!!

21 Terzo livello: l’interazione nello spazio di elementi di struttura secondaria attraverso legami non covalenti Interazioni elettrostatiche Interazioni dipolari Forze di dispersione Effetto idrofobico Unica eccezione covalente: il ponte disolfuro

22 Energie di legame Covalente > 300 kJ/mol Non covalente:
ioniche legame idrogeno 20 dipolo-dipolo London < 1

23 L’effetto idrofobico Formazione di un clatrato
Debole contributo entalpico intramolecolare favorevole Debole contributo entropico intramolecolare sfavorevole Forte contributo entropico intermolecolare favorevole

24 Quindi...

25 Quarto livello: catene polipeptidiche autonomamente strutturate interagiscono tra loro a formare un’unica supramolecola

26 L’interazione tra le subunità in una struttura quaternaria riduce la libertà conformazionale di ciascuna subunità Si formano così interruttori molecolari (trasportatori, recettori, enzimi, ecc.)  REGOLAZIONE!!

27 Esempio: il recettore del GABA

28 Possiamo prevedere la struttura di una proteina?
Calcolare ab initio: NO, troppi gradi di libertà Allora: Apprendere dall’evidenza. È possibile determinare sperimentalmente la struttura delle proteine attraverso metodi fisici (risonanza magnetica nucleare e diffrazione dei raggi X in cristalli singoli)

29 Similarità di struttura e similarità di sequenza
Coppie di proteine con struttura simile Coppie di proteine con struttura diversa

30 Similarità di sequenza e omologia
Y I _ D O M E : N K P G / 8 H B V L 1 U S C A Q W - F 4 9 5 6 7 3 2 L’evoluzione molecolare di proteine omologhe garantisce la conservazione dei residui essenziali per il mantenimento della funzione (e quindi della struttura).

31 Per approfondire... Elementi essenziali di chimica della Vita: Un buon testo a livello di laurea triennale: Voet, Voet, Pratt. Fondamenti di Biochimica. Zanichelli Qualcosa in più sugli aspetti bioinformatici:


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