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Caso 2: Piano rigido Secondo la norma un solaio può essere considerato rigido nel proprio piano quando (7.2.6) In tal caso è necessario applicare anche.

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1 Caso 2: Piano rigido Secondo la norma un solaio può essere considerato rigido nel proprio piano quando (7.2.6) In tal caso è necessario applicare anche un momento torcente, per tenere conto dell’eccentricità accidentale del punto di applicazione dell’azione sismica In tal caso è necessario applicare anche un momento torcente, per tenere conto dell’eccentricità accidentale del punto di applicazione dell’azione sismica. Sisma principale lungo x Sisma principale lungo y

2 A titolo di esempio, nel caso di sisma principale lungo x, si ha:
distanza fra la coordinata del baricentro del maschio murario e il baricentro delle rigidezze Ipotesi alla base del metodo: -pareti elastiche lineari -variazione “affine” della rigidezza sull’altezza -le pareti assorbono solo azioni secondo il loro piano medio

3 (N.B. Secondo voi è sbagliato ripartire il taglio di piano utilizzando per i maschi la rigidezza flessionale incastro-incastro???) Sisma principale lungo x – piano rigido

4 Sisma principale lungo y – piano rigido
N.B. Nel caso di piano rigido, se avessi approfondito le indagini e le prove sull’edificio (livello LC3) la verifica sarebbe stata soddisfatta!!! In merito all’entità delle sollecitazioni nei maschi, posso anche sfruttare una parziale ridistribuzione delle sollecitazioni

5 Secondo la norma, qualora faccia un’analisi lineare, posso ridistribuire i tagli lungo le pareti di un allineamento entro certi limiti. Naturalmente occorre che i maschi siano collegati tra loro da cordoli o tiranti. Dall’ analisi: Per la verifica posso utilizzare Si ammette una variazione massima (sulla duttilità) del 25% sul singolo maschio, del 10% sull’intero allineamento (piano). Il limite sulla risultante si pone per evitare situazioni: Deve comunque essere

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7 RIALZAMENTO DI DUE PIANI DELL’EDIFICIO ORDINARIA RIALZATO

8 -Intervento di adeg. sismico
-I solai devono essere rigidi -Le nuove pareti non possono avere spess.<24cm -Rinforzo le pareti interne con betonc. armato -Ipotizzo di essere ancora in LC1

9 Analisi dei carichi edificio rialzato
Peso proprio solaio piano 1° e solaio piano 2°  2.2 kN/mq Peso proprio solaio di sottotetto  2.2 kN/mq Peso proprio solaio di copertura  2.2 kN/mq Carichi permanenti * solaio piano 1° e solaio piano 2°  1.8 kN/mq Carichi permanenti solaio di sottotetto  1.0 kN/mq Carichi permanenti solaio di copertura  1.0 kN/mq Carico accidentale solaio piano 1° e solaio piano 2°  2.0 kN/mq Carico accidentale solaio sottotetto  1.0 kN/mq Carico accidentale solaio di copertura  1.0 kN/mq Pareti in mattoni a doppia testa con intonaci (p. terra)  5.2 kN/mq Pareti in mattoni a singola testa con intonaci (p. terra)  2.8 kN/mq Pareti in Poroton sp.25cm con intonaci (p. terra)  3.75 kN/mq * Carichi permanenti di piano 1° e 2° comprensivi del peso delle pareti di tamponamento interne W = kN F h = 367 kN S d (T1) = 0.182g

10 Di seguito si riportano le tabelle di verifica con le sollecitazioni ottenute ripartendo le forze sismiche per ciascun piano. I momenti sollecitanti sono ottenuti facendo riferimento allo schema statico “incastro – bipendolo”. Nell’analisi a telaio con nodi rigidi, i tratti deformabili non presenterebbero uno sviluppo significativo, pertanto tale approssimazione risulta corretta, in particolar modo per il piano terra.

11 Rialzamento - Sisma principale lungo x – piano rigido: verifica a taglio (fessurazione diagonale)
Stessa orditura dei solai ai vari livelli Orditura dei solai “alternata”

12 Rialzamento - Sisma principale lungo x – piano rigido: verifica a taglio (scorrimento)
Stessa orditura dei solai ai vari livelli Orditura dei solai “alternata”

13 Rialzamento – Sisma principale lungo x – piano rigido: verifica a pressoflessione nel piano
Stessa orditura dei solai ai vari livelli Orditura dei solai “alternata”

14 Rialzamento - Sisma principale lungo y – piano rigido: verifica a taglio (fessurazione diagonale)
Stessa orditura dei solai ai vari livelli Orditura dei solai “alternata”

15 Rialzamento - Sisma principale lungo y – piano rigido: verifica a taglio (scorrimento)
Stessa orditura dei solai ai vari livelli Orditura dei solai “alternata”

16 Rialzamento - Sisma principale lungo y – piano rigido: verifica a pressoflessione nel piano
Stessa orditura dei solai ai vari livelli Orditura dei solai “alternata”

17 -La verifica sarebbe soddisfatta se anziché in LC1, fossi in LC3.
-Posso ugualmente sfruttare la ridistribuzione dei tagli -I solai devono essere rigidi -Le nuove pareti non possono avere spess.<24cm -Rinforzo le pareti interne con betonc.armato -Ipotizzo di essere ancora in LC3 -Posso ugualmente sfruttare la ridistribuzione dei tagli -Devo ugualmente verificare le fasce di piano

18 Verifica della fasce di piano di piano terra (all. y1)
(Sollecitazioni ottenute dall’analisi del telaio riportato a lato) Verifiche non soddisfatte!!!!! Se fossi in LC3 (FC=1) e rinforzassi le pareti con betoncino: Verifiche soddisfatte!!!!!

19 Resistenza caratteristica a compressione muratura POROTON
Resistenza caratteristica a taglio muratura POROTON Modulo elastico longitudinale muratura POROTON Modulo elastico muratura in mattoni in LC1 Modulo elastico muratura in mattoni in LC1 rinforzata con betoncino N.B. Le analisi fatte non hanno senso, l’edificio non è regolare in altezza. Devo andare in LC3 dove posso avere al più 1500x1.5x1.54500N/mm2. Altrimenti non posso utilizzare l’analisi lineare, bensì devo fare altri tipi di analisi, utilizzando q=2.25 e non q=3!!!!!

20 Ipotizziamo un sistema di due pareti, di cui una presenti un cavedio interno per impianti, magari non conosciuto. Caso A) Ho dimensionato le pareti sfruttando la duttilità. L’azione sismica totale pari a 2Fs è “incassata” su ciascun maschio attraverso Caso B) Ho dimensionato le pareti NON sfruttando la duttilità. L’azione sismica totale pari a 2Fs è “incassata” su ciascun maschio attraverso

21 GRAZIE PER L’ATTENZIONE!!!!
Se il secondo maschio presenta il cavedio di area Ac= α Atot, nel caso B) la riduzione di resistenza del sistema è pari a ovvero sbaglio del 10% sul dimensionamento. Nel caso A) invece,per il secondo maschio è μ=0, quindi la riduzione è ovvero sbaglio del 55% sul dimensionamento!!!!!!! GRAZIE PER L’ATTENZIONE!!!!


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