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1 COLORI della DISABILITÀ 25 GIUGNO 2010 Il percorso verso il lavoro della persona con disabilità intellettiva Stefania Bargagna -UFSMIA UONPI LIVORNO.

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1 1 COLORI della DISABILITÀ 25 GIUGNO 2010 Il percorso verso il lavoro della persona con disabilità intellettiva Stefania Bargagna -UFSMIA UONPI LIVORNO ASL6

2 2 Caratteristiche diagnostiche secondo il DSM IV Criterio A: Funzionamento intellettivo generale al di sotto della media: QI inferiore a 70 sulla base di test cognitivi specifici Criterio B: Significative limitazioni nel funzionamento adattivo in almeno due delle seguenti aree : -comunicazione - vita in famiglia -autodeterminazione -cura della persona -tempo libero -capacità sociali/interpersonali -uso delle risorse della comunità -salute e sicurezza -capacità di funzionamento scolastico/lavoro Criterio C: Esordio prima dei 18 anni Criterio 1

3 3 QI inferiore a 70 Rallentamento e stasi Difficoltà nel passaggio di stadio Apprendimento anche tardivo (sopra 20 anni) Differenze QN Differenze QL (strategie) Pre- operatorio Rappresen tativo. Senso- motorio (RM grave) Operatorio concreto CRITERIO1

4 4 Deficit in almeno due delle funzioni adattive Motricità Comunicazione: ricezione espressione scrittura Abilità quotidiane: abilità personali, domestiche, di vita comunitaria Socializzazione: relazioni interpersonali, gioco e tempo libero, regole sociali CRITERIO 2

5 5 Come impara un bambino RM - tendenza alla rigidità - più meccanico addestrativo che riflessivo - difficoltà a processare più stimoli - stasi e rallentamenti - perseverazione

6 6 Sappiamo che nel RM sono presenti: - difficoltà a compiere legami associativi - difficoltà strategiche - difficoltà nel pensiero operativo - difficoltà percettive, visuo-motorie - difficoltà prassiche - difficoltà di organizzazione spazio-temporale - difficoltà attentive, di memoria - difficoltà linguistiche

7 7 Disturbi intriseci della Disabilità Intellettiva: Il sintomo più importante è limpossibilità di sviluppo del pensiero astratto. Si associano il difetto di autocoscienza, di autonomia, e di adattamento allambiente (core comune). Reazioni incongrue ed esagerate

8 8

9 9 Tipologia dei disturbi estrinseci associati alla Disabiltà Intellettiva: Disturbi dellumore Disturbi dansia Disturbi della condotta Disturbi psicotici Disturbi della personalità - Sono 3/4 volte più frequenti rispetto alla popolazione normale. -

10 10 Clinica: disturbi psichiatrici (segue) Lespressività è condizionata dal livello di sviluppo cognitivo. A seconda della gravità del ritardo, diversi saranno i sintomi di diversi quadri clinici. Nel RM più grave i sintomi sono aspecifici (es. irritabilità-aggressività in depressione, disturbo bipolare, psicosi, disturbo di panico, reazione a contesti sfavorevoli, sindromi dolorose, ecc.).

11 11 Non più BAMBINI

12 12 Esiste ancora un trattamento possibile? E vero che Con l'adolescenza: le possibilità abilitative si assottigliano le terapie si riducono, limitate a trattamenti di mantenimento o al controllo dei comportamenti….

13 13 Si può fare ancora molto a SCUOLA - Orientamento scolastico professionale - Esperienze di alternanza scuola-lavoro - Stage formativi far acquisire unattitudine al lavoro sensibilizzazione del mondo produttivo

14 14 Sviluppo cognitivo sviluppo linguistico sviluppo motorio Italiano Matematica storia scienze geografia inglese Finalità e mezzi

15 15 NON SOLO….. SCUOLA

16 16 AMBIENTE Intelligenza Adattamento Prestazioni Strategie Utilizzo Funzioni comunicative Funzioni motorie Autonomia Capacità regolative Psicopatologia

17 17 - Facilitare la conoscenza attraverso fattori esterni e fattori interni - Promuovere le competenze specifiche - Favorire il trasferimento delle competenze acquisite - Promuovere la motivazione allapprendimento OBIETTIVI DEL TRATTAMENTO

18 18 Piano Educativo Riabilitativo P.E.R normalità del processo educativo unito ad aspetti che richiedono cure particolari per quel bambino, per quel gruppo di bambini il processo educativo è quel processo che è proprio di tutti gli esseri umani che devono crescere e necessitano di guida, di mediazione con lambiente ci sono nello sviluppo delle persone, in particolare delle persone con RM, delle aree che necessitano cure particolari, aree di vulnerabilità.

19 19 percorsi di trattamento centrati al potenziamento delle capacità adattive e di autonomia personale, una modalità di approccio al problema di tipo metacognitivo, il potenziamento delluso di strategie cognitive, con progressiva autonomizzazione e consapevolezza delle proprie competenze.

20 20 Indicazioni di trattamento Etiologia definita Conoscenza sindromi Definizione rischi somato-psichici Equipe medico sociale Osservazione PER ??????????

21 21 Nuovi bisogni legati al passaggio alletà adulta inserimento sociale e lavorativo qualità di vita educazione alla salute e sessualità cambiamenti nelle relazioni intrafamiliari opportunità di vivere fuori dalla famiglia disturbi psichiatrici deterioramento abilità invecchiamento precoce passaggio ai servizi di assistenza per adulti problemi finanziari e legali

22 22 Raggiungere una vita autonoma è un traguardo sempre più realizzabile Buoni risultati da quando sono nati percorsi per lautonomia nella vita reale Ostacoli: difficoltà legate al deficit paure e ambivalenze dell'ambiente Ricadute: qualità di vita, integrazione sociale e lavorativa, riduzione del carico di assistenza

23 23 DIVENTARE GRANDI :è POSSIBILE? un autonomia avanzata CASA SCUOLA LAVORO Autonomia per tutti Allargare lesperienza a un numero più grande di persone anche con disabilità maggiori obiettivi più complessi

24 24 Aspettativa di vita stimata: Uomini: 61,6 anni -Donne: 57,8 anni (Vianello 2006) 1 persona su 10 raggiunge i 70 anni Si ritiene che l'aspettativa di vita si allineerà con la popolazione normale

25 25 Perché lavorare? –determinante per la qualità della vita –ricaduta positiva su sviluppo mentale –su autostima, identità, riconoscimento del Sè, senso di competenza, di partecipazione, controllo della propria emotività –garantisce lintegrazione di una persona che altrimenti sarebbe emarginata …significa fare una scommessa …..ed essere disposti a cambiare di nuovo….

26 26 conoscere le caratteristiche della persona disabile Grado di adattamento e adattabilità Psicopatologia Grado di disabilità

27 27 Adattamento sociale In un nostro studio il profilo rispetto alle scale principali della scala Vineland risulta armonico, con prestazioni riferibili ad unetà equivalente tra i 7 e gli 8 anni eq in tutte le scale. Nelle modalità di adattamento sociale oltre alla concordanza tra il deficit linguistico e il dominio della comunicazione si deve segnalare come punto di forza non solo larea domestica, ma anche le strategie di coping. Le persone che avevano fatto più anni di trattamento e scuola erano migliori nelladattamento.

28 28 Adattamento sociale nel ritardo mentale Individui DS con Ritardo mentale di pari grado confrontati con altre etiologie maggiore socievolezza non rilevanti alterazioni comportamentali maggiori capacità adattive Due ipotesi: 1. parte della loro struttura genetica 2. migliore interazione precoce con lambiente

29 29

30 30 Adattamento Sociale

31 31 Niente senza la famiglia deve essere coinvolta nel progetto di orientamento determinante latteggiamento che assume disponibilità a un nuovo cambiamento per l'avviamento di un nuovo stile di vita

32 32 Prospettive IQ riserve capacità adattive psicopatologia struttura cognitiva mantenimento capacità metacognitive utilizzo variabili ambientali

33 33 E considerata unarea importante dellassistenza Obiettivo fondamentale diventa raggiungere la massima autonomia personale Occorre prevedere interventi per tutto larco della vita, interventi precoci verso letà adulta Qualità di vita

34 34 QUALITA DI VITA Condizioni obiettive di vita Benessere soggettivo Soddisfazione personale e condizioni di vita

35 35 L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Art. 4 La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

36 36 Necessità di /per lavoro un ruolo e il diritto allessere cittadini Mediazione Impresa / produttività Tirocinio di formazione Borsa di lavoro Inserimento lavorativo socio assistenziale

37 37 Diventare grandi lavoro sostegno alla personania Sostegno famiglia autonomia

38 38


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