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Uno statista senza stato

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Presentazione sul tema: "Uno statista senza stato"— Transcript della presentazione:

1 Uno statista senza stato
GEORGE SOROS Uno statista senza stato

2 Il suo pensiero Un mondo migliore
Suo sistema filosofico: Una società aperta e globale basata su due livelli 1)Intervenire a livello mondiale ) Intervenire in singoli paesi (Strategia migliore per una apertura sociale) Strategia utilizzata dagli Stati Uniti. Governo Bush e le false metafore “L’uso della forza e la guerra al terrore” Grandi responsabilità da parte degli Stati Uniti nella difesa degli interessi nazionali e dell’umanità

3 Il suo passato Influente su molte vicende finanziarie mondiali (Crisi banca d’Inghilterra) Accuse infondate (responsabile delle così dette “rivoluzioni colorate” in Georgia e Ucraina). Accuse portate avanti dal presidente russo Vladimir Putin Creatore di Fondazioni che agirono come ammortizzatori nel campo della cultura, istruzione, scienza. Citazione del primo ministro Branko Crvenkovski che lo definì: “ Statista senza stato”. “Gli stati hanno intesessi , ma non principi. Lei ha principi ma non stati”

4 Pensiero e realtà L’errore della società americana in relazione alla realtà.
CHE COS’E’ LA REALTA’? Reltà è tutto ciò che esiste o accade. La realtà non è una variabile indipendende, ma è influenzata dalle nostre scelte. La relazione fra pensiero e realtà non è fra due entità, ma separata fra una parte e il tutto. Non è plausibile credere di poter acquisire una conoscenza obiettiva di qualcosa di cui apparteniamo. La realtà è qualcosa di indipendente dal nostro pensiero. LA RIFLESSIVITA’ Un interferenza tra funzione cognitiva e funzione partecipativa. 1) Funzione cognitiva ) Funzione partecipativa Cerca di migliorare la nostra comprensione Cerca di migliorare il mondo La realtà può discostarsi molto da ciò che sarebbe se le decisioni venissero fondate esclusivamente sulla conoscenza.

5 La ricerca di un equilibrio in una conoscenza perfetta
Conoscenza perfetta non è realistica. Oggi è pienamente riconosciuto che l’ipotesi della conoscenza perfetta non è realistica, ma l’idea che l’ordine delle preferenze e la gamma delle opportunità siano indipendenti l’uno dall’altra non è stata abbandonata Gli economisti sono ancora alla ricerca del punto di equilibrio. Quando non riescono a trovarlo parlano di equilibri multipli. Spesso anche situazioni riflessive possono divergere notevolmente dall’equilibrio teorico. La realtà esiste, ma si trova al di là della nostra portata.

6 La fallibilità Termine che “suona negativo”, perché ci allontana dalla perfezione. Essa stessa è una interpretazione della nostra fallibilità. Ciò che è imperfetto può esser migliorato non solo nel pensiero ma anche nella realtà. Elaborazione di una visione del mondo consequenziale e coerente, basata su due principi: riflessività e fallibilità Suo sistema si scontra con alcune teorie generalmente accettate. Come ad esempio: 1)I mercati finanziari tendono all’equilibrio 2)La guerra al terrore

7 L’influenza di Karl Popper
Il pensiero di Soros ha seguito l’esperienza di Popper, il quale focalizzava la sua analisi sulla similarità tra regime nazista e comunista. Ambedue i sistemi sostenevano di possedere una verità suprema Ciò che Popper elaborò fu il concetto di società aperta, ridefinita ciclicamente da chi la vive senza mai sconfinare in un progetto definitivo assolutistico Per evitare la concentrazione di potere fine a sé stesso propose la divisione dei poteri

8 Limite del pensiero di Popper
La società aperta Collegata ai concetti di fallibilità e responsabilità offre una visione coerente del mondo MA Ignora le relazione di potere Utilizzo di stessi metodi per lo studio e la misurazione di questioni sociali, influenzate dal pensiero umano e fenomeni naturali, atti esterni Limite del pensiero di Popper

9 Processi di sviluppo-crisi
Fra i primi studi di Soros va citato il boom delle conglomerate, negli anni ’60; le società di difesa, in vista della fine della Guerra del Vietnam implementarono i loro profitti acquisendo altri settori slegati dal core business dell’azienda Le conglomerate furono poi identificate come un gruppo unico e fecero ingresso nel mercato i Fondi Comuni di Investimento L’errore di tale sistema era la convinzione di poter valutare le aziende indipendentemente dal modo in cui venivano conseguiti gli utili per azione La soluzione era l’imputazione della crescita di utili alla sopravvalutazione finanziaria

10 Sopravvalutazione dei primi FCI
L’andamento previsto da Soros per i fondi comuni immobiliari prevedeva lo stesso ciclo sviluppo crescita in quattro fasi: Sopravvalutazione dei primi FCI Emissione di nuove azioni a prezzi gonfiati Ingresso nel mercato di imitatori Elevato numero di fallimenti Soros personalmente era in possesso di partecipazioni rilevanti che mantenne ed aumentò anche nei periodi di crisi pronto poi a rivenderle quando il mercato si dimostrò favorevole

11 La situazione “attuale”
La Federal Reserve Bank nel 2001 ha utilizzato delle misure per prevenire una disfatta del mercato azionario costruendo una “bolla del mercato immobiliare” Le manovre attuate spinsero al consumo, alla speculazione nel mercato edilizio residenziale e ad una conseguente sensazione di ricchezza La norma alla base di tale sistema è quindi la riflessività; ragione e realtà non seguono le leggi dell’Illuminismo e non risultano quindi separate

12 Coscienza ed Errori Fertili
Creare una immagine reale significa distorcere la realtà stessa, significa anche elaborare nella coscienza ogni informazione Gli studi recenti della politica si appigliano sempre meno al comportamento razionale e sempre più al comportamento emotivo, guidato dagli istinti e dalle sensazioni Questa separazione fra pensiero e realtà è quindi un errore fertile, produttivo di effetti positivi prima che le sue carenze siano scoperte Alla base di questa teoria della riflessività sta quindi il non pretendere spiegazioni o previsioni precise e definite ma lasciarsi abbandonare dalle forme di conoscenza imperfetta, erronea ma capace di plasmare la realtà

13 Il modello di Popper Il filosofo Popper costruì un modello del metodo scientifico composto da tre elementi e da tre operazioni. ELEMENTI OPERAZIONI - condizioni iniziali - previsione - condizioni finali - spiegazione - generalizzazione di carattere - sottoposizione a universale (o leggi scientifiche) verifica Ciò che manca in questo schema è la verifica della validità delle leggi; le leggi scientifiche non possono essere verificate: possono solo essere falsificate.

14 Per esempio, Popper sostiene che una teoria è tanto più valida quanto più resiste ai tentativi di falsificazione, ma questa teoria è stata ampiamente criticata dai filosofi; mentre per l’autore queste affermazioni sono sensate. L’unico aspetto, dal quale si discosta Soros è quello che Popper definisce la dottrina dell’unità del metodo scientifico; egli afferma cioè che gli stessi metodi e criteri si applicano alle scienze sociali e alle scienze naturali. Ma il “principio di indeterminazione umana”, introdotto da Soros, rappresenta un ostacolo caratteristico unicamente delle scienze sociali; dunque le scienze sociali si trovano ad affrontare un ostacolo, ovvero il principio di indeterminazione umana, assente nelle scienze naturali.

15 Il postulato di fallibilità radicale
Popper afferma che possiamo sbagliare; Soros assume come ipotesi di lavoro che siamo destinati a sbagliare: questo assunto viene definito come “postulato di fallibilità radicale”. A prima vista questo concetto appare negativo, ma non lo è; ciò che è imperfetto può essere migliorato, la fallibilità radicale lascia aperti spazi di miglioramento infiniti. E qui entra il concetto di “società aperta”, la quale è una società imperfetta che si mantiene aperta al miglioramento. Il problema della morte Afferma Soros che l’idea della morte è inaccettabile per la coscienza umana, perché rappresenta l’annientamento di quella stessa coscienza. L’idea della morte si distingue dal fatto della morte. L’idea della morte è la negazione della coscienza, mentre il fatto della morte non è la negazione della vita, ma la sua naturale conclusione.

16 Il significato di società aperta

17 Karl Popper: La società aperta e i suoi nemici
Accettazione della fallibilità umana Capacità di generare una diffusa sensazione di progresso Sprigiona “energie creative” Incertezza della realtà Mercati finanziari Società chiusa Dogma Stretto controllo sulla libertà di parola e di pensiero Varie forme di coercizione Versione “ufficiale” sull’interesse dei singoli cittadini

18 L’Open Society Foundation
Incontro con Popper Aprire le società chiuse Rendere le società aperte più vitali Promuovere il pensiero critico Sud Africa Europa dell’Est Stati Uniti d’America Ungheria:progetti culturali e di ricerca Cina:feudalesimo menatle Unione sovietica

19 Operare in condizioni lontane dall’equilibrio
“Al culmine di una rivoluzione quasi tutto è possibile” Crescita esplosiva Mega-progetti “Big Bang” in Polonia:repentina transizione all’economia di mercato (1990) Svyazinvest (compagnia telefonica pubblica russa)

20 George Soros Nato a Budapest il 12 agosto 1930, è un imprenditore, politico, filosofo, filantropo ungherese naturalizzato statunitense. Istituì nel 1993 l’Open Society Foundation, un fondo con i seguenti obiettivi: Aprire le società chiuse; Rendere le società aperte più vitali; Promuovere il pensiero critico.

21 L’applicazione del mio schema concettuale
Nel 1990 pubblica il libro Opening the Soviet System, in cui combina i modelli statistici di società aperta e chiusa con la sua teoria della riflessività per fornire un’ interpretazione dell’ascesa e del declino del sistema sovietico. Il suo lavoro lo portò a una modifica della teoria dei cicli di sviluppo- crisi, in cui il processo di cambiamento inizialmente si autorafforza fino al punto di autodistruggersi.

22 La sua teoria è la seguente:
In una società chiusa, il dogma imperante è molto lontano dalla realtà , ma il sistema è in grado di reggere finchè esiste il modo di ritoccare il dogma quando se ne discosta troppo. Es. Un regime totalitario ha bisogno di avere un dittatore al vertice. A testimonianza del genio di Stalin, il sistema raggiunse la sua massima estensione a livello non solo territoriale, ma anche ideologico.

23 Persino la genetica seguiva la dottrina di Stalin e gli scienziati dovevano limitarsi nei contatti con i giovani i quali dovevano essere relegati negli istituti delle Accademia impedendo loro di insegnare nelle università. Terrore, paura e coercizione giocavano un ruolo fondamentale nel sistema. Questo sistema con a capo Stalin durò per circa 35 anni , con una flessibilità tale da permettere possibili manovre secondo i capricci del dittatore.

24 Finchè vi era un vero tiranno al timone, il sistema godeva di una certa manovrabilità . Ma questa flessibilità andò perduta, lasciando posto alla rigidità tipica di una società chiusa. Nel contempo iniziò a svilupparsi un sottile processo di deterioramento determinato da imprese ed istituzioni spinte dal desiderio di migliorare la propria posizione. Da qui un elaborato sistema di contrattazione istituzionale sostituì la pianificazione e il controllo centralizzato tipiche di un sistema in mani totalitarie. Questo nuovo sistema prese avvio dall’esigenza di imprese ed istituzioni di recuperare tutte quelle risorse necessarie per sopravvivere.

25 La promozione della società aperta
Nello stesso periodo in cui Soros scriveva Opening the Soviet System , egli metteva in pratica le sue idee sulla società aperta. Le sue fondazioni si espandevano con grande rapidità, ma non c’era un programma e neppure un budget. Si procedeva per tentativi ed errori. Un esempio fu il “colpo di stato” che Soros dovette organizzare in Russia per riacquistare il controllo all’interno di una sua fondazione. Si rese conto che le persone che lo aiutarono nella fondazione erano diventate incontrollabili per cui era necessario allontanarle.

26 Il suo obiettivo era quello di rendere le sue fondazioni dei prototipi di società aperte. Capì bene che si trattava di un’operazione difficile da realizzazione, in quanto Una società aperta doveva essere in grado di sostenersi da sola, mentre la sopravvivenza delle fondazioni dipendeva dal suo sostegno finanziario.

27 Conclusione: In una società aperta, ogni cittadino deve formarsi la sua visione personale del mondo, e la società necessita di istituzioni che consentano a persone con punti di vista differenti di convivere pacificamente. Il compito è così immane da rendere impossibile la transizione da società chiusa ad aperta senza aiuti esterni. L’intuizione che ebbe Soros fu proprio quella dedicare tutte le sue energie e risorse per fornire tale assistenza.

28 La revisione dello schema concettuale
Se Soros aveva considerato la società aperta e la società chiusa come alternative , i fatti dimostravano che la società chiusa non conduce automaticamente a una società aperta: può innescare un processo di disgregazione progressiva seguito da qualche forma di restaurazione o stabilizzazione. La società aperta era esposta a minacce provenienti da due direzioni opposte:

29 Direzioni opposte L’eccesso di libertà, l’anarchia e la disgregazione dello stato; Le ideologie dogmatiche e ogni genere di regime autoritario o dittatoriale.

30 La società aperta rappresenta condizioni di quasi-equilibrio, precariamente in bilico fra il disequilibrio statico della società chiusa e quello dinamico del caos e del disorientamento. Questa tripartizione fra disequilibrio statico, quasi-equilibrio e disequilibrio dinamico può essere paragonata ai 3 stadi dell’acqua:ghiacciata, liquida e gassosa. La società chiusa è rigida; La società aperta è fluida; La rivoluzione è caotica.

31 Realizzato da: Giusi Criscione Polì Cristina Fiscella Valeria Valenti Carlo Guardiano Giovanni


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