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PubblicatoGeltrude Fantini Modificato 10 anni fa
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Cattedra di Storia Economica Facoltà di Economia - Palermo
Enrico Camilleri I divari internazionali Lo sviluppo italiano dal secondo dopoguerra ad oggi
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Lo sviluppo diverso DISTRIBUZIONE DELLA PRODUZIONE MANIFATTURIERA NEL MONDO ( ) 1913 1928 1938 1953 1963 1973 1980 Paesi sviluppati 92,5 92,8 93,5 91,5 90,1 88,0 Economie di mercato 76,7 80,3 76,5 77,5 70,5 70 66,9 Europa 40,8 35,4 37,3 26,1 26,5 24,5 22,9 * FRA 6,1 6,0 4,4 3,2 3,8 3,5 3,3 * DEU 14,8 11,6 12,7 5,9 6,4 5,3 * ITA 2,4 2,7 2,8 2,3 2,9 * UK 13,6 9,9 10,7 8,4 4,9 4,0 Primi quattro paesi 36,9 30,2 30,6 19,8 19,5 17,2 15,5 Fuori Europa 35,9 44,9 39,2 51,5 44,0 45,5 * CAN 0,9 1,5 1,4 2,2 2,1 2,0 * USA 32,0 39,3 31,4 44,7 35,1 33,0 31,5 * JPN 5,2 5,1 8,8 9,1 Primi tre paesi 35,6 44,1 38 49,8 42,3 43,9 42,6 Economie socialiste 15,8 12,5 16,3 16,0 20,9 20,1 21,1 * USSR 8,2 9 14,2 14,4 Terzo Mondo 7,5 7,2 6,5 8,5 12,0 * IND 1,9 1,7 1,8 * BRA 0,5 0,6 0,8 1,1 * MEX 0,3 0,2 0,4 * CHN 3,6 3,4 3,1 3,9 5,0 MONDO 100,0 G 8 80,7 79,6 77,6 76,0 75,5 72,9
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La nuova struttura dell’economia mondiale
1944: il sistema di Bretton Woods 1944 – 1971 Gold Exchange Standard Aiuti dell’ERP (European Recovery Plan), meglio conosciuto come Piano Marshall (Italia terzo paese dopo FRA e UK per dimensione d’aiuti) Nascono la Banca Internazionale per la Ricostruzione e Sviluppo (BIRS) Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale (FMI)
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La nuova struttura dell’economia mondiale
Consumi di massa Mobilità sociale ed emigrazione Nasce il welfare state (Piano Beveridge) Crescita inflattiva Aree di libero scambio es. EFTA Crescita del commercio mondiale crescita delle multinazionali nuove forme di organizzazione da impresa familiare ad impresa manageriale
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La nuova struttura dell’economia mondiale
La crescita dell’estremo oriente: Il Giappone Produttività del lavoro Vantaggi del late comer Crescita qualitativa della forza lavoro: produttività modelli di compartecipazione La modernizzazione del paese
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La nuova struttura dell’economia mondiale
Le economie pianificate: il blocco sovietico I piani quinquennali Il Comecon e la cooperazione internazionale La modernizzazione della Cina La riforma dell’agricoltura L’urbanizzazione e la crescita industriale
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La nuova struttura dell’economia mondiale
Il Terzo Mondo Il problema demografico dell’America Latina L’influenza degli investimenti statunitensi I paesi del Medio Oriente Il ruolo del petrolio L’OPEC gli shock petroliferi La crescita indiana Economia mista Eccessiva variabilità dei raccolti Le difficoltà demografiche
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La globalizzazione Cos’è la globalizzazione Le crisi energetiche
Quando comincia con gli scambi internazionali Come gestire la globalizzazione cooperazione internazionale vs neo colonialismo Le crisi energetiche Gli shock petroliferi La contrazione nei consumi fine del periodo di crescita ininterrotta Il ruolo dell’ambiente e la scarsità di risorse naturali
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La globalizzazione La New Economy L’integrazione mondiale
Terziarizzazione dell’economia La tecnologia da bene di lusso a bene di massa Le Biotecnologie e soluzioni per i problemi demografici L’integrazione mondiale Le istituzioni internazionali WTO NAFTA - MERCOSUR Il predominio della finanza Il persistere degli squilibri
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I cambiamenti strutturali
Fine del mondo diviso in due blocchi : il termine del blocco sovietico La leadership solitaria degli USA La nascita ed il consolidamento dell’Unione Europea I paesi emergenti Il colosso cinese Lo sviluppo indiano
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Ricostruzione e miracolo economico (1945 – 1962)
Sistema industriale sostanzialmente non distrutto dalla guerra Aiuti dell’ERP (European Recovery Plan), meglio conosciuto come Piano Marshall (Italia terzo paese dopo FRA e UK per dimensione d’aiuti) Linea Einaudi stabilità nello sviluppo Le basi per il grande decollo economico italiano
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Ricostruzione e miracolo economico (1945 – 1962)
Il Piano Marshall Trasferimento gratuito di beni sulla base di un piano quadriennale di sviluppo e prestiti a lungo termine Piano Saraceno: investimenti in infrastrutture e beni capitali come pre – condizione per lo sviluppo Risultati eccellenti. Crescita della popolazione, del reddito nazionale, di consumi, investimenti, import ed export
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Ricostruzione e miracolo economico (1945 – 1962)
Il Boom economico Base: aumento degli investimenti pubblici e privati, crescita nella stabilità monetaria e finanziaria Inoltre… Cambio fisso verso il $ dal 1949 al 1971 Bilancia corrente attiva dal 1957 Bilancia dei pagamenti in attivo dal 1955 Tasso di sviluppo 5,4% Inflazione 2,4% Disoccupazione 6,3% Deficit/PIL 3,2% Debito pubblico/PIL 45,4% Pressione fiscale 23,8% Tasso di crescita del PIL 22,5% Alcuni indici Valori medi annui
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Il dualismo nord sud Un problema “vicino”: il dualismo Nord – Sud e l’intervento straordinario nel Mezzogiorno Andamento dei divari regionali del PIL pro-capite, (Italia=100) Nord-Ovest Nord-Est Sud Centro 1911 136 101 75 1928 147 98 69 1938 152 95 67 1951 156 65 1971 132 105 1987 123 115 68
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1950: Nasce la Cassa per il Mezzogiorno: obiettivi
Andamenti ciclici e politiche economiche dagli anni ’60 ai giorni nostri L’intervento straordinario nel Mezzogiorno 1950: Nasce la Cassa per il Mezzogiorno: obiettivi migliorare le condizioni di vita delle popolazioni del Centro Sud ridurre il divario regionale
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Andamenti ciclici e politiche economiche dagli anni ’60 ai giorni nostri
Fasi dell’intervento straordinario 1950 – 55 investimenti in agricoltura e infrastrutture 1955 –70: industrializzazione Approccio TOP Down Incentivazione Grandi Imprese Private Investimenti diretti di Imprese Pubbliche Creazione di POLI DI SVILUPPO
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Andamenti ciclici e politiche economiche dagli anni ’60 ai giorni nostri
Fasi dell’intervento straordinario 1971 Rifinanziamento dell’intervento straordinario 1971 – 76: Incentivi alle PMI Fiscalizzazione Oneri sociali Credito Agevolato 1980 – 1984: lento declino, 1984 posta in liquidazione Conclusioni: miglioramento delle condizioni di vita raggiunto, restringimento dei divari regionali no
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Andamenti ciclici e politiche economiche dagli anni ’60 ai giorni nostri
I difficili anni ‘70 Riduzione “fisiologica” del tasso di crescita Squilibri nella bilancia dei pagamenti, specie nelle partite correnti 1971: fine del sistema di Bretton Woods Squilibrio nei conti pubblici Crescita dell’inflazione inflazione a due cifre shocks petroliferi (1973 – 1979) Crescita dell’inflazione vertenze sindacali (fine anni ’60 inizio anni ’70) aumento del costo del lavoro
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Andamenti ciclici e politiche economiche dagli anni ’60 ai giorni nostri
I difficili anni ‘70 1976: tentativo di stabilizzazione monetaria aumento del tasso di sconto dal 8 al 12% 1978: adesione allo SME sistema di cambi semi fissi reciproca assistenza fra le Banche Centrali per mantenere stabile il valore delle monete nazionali
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Andamenti ciclici e politiche economiche dagli anni ’60 ai giorni nostri
Gli anni Ottanta Influenza del secondo shock petrolifero (1979) rallentamento della produzione industriale Conflitti nel mondo del lavoro: introduzione di scala mobile e cassa integrazione peggioramento dei conti pubblici ed aziendali Enorme crescita del debito pubblico spinto anche dalla spesa per interessi Necessità di una graduale restrizione monetaria inflazione: 22% (1980), 9% (1984), 5% (1987) 1986: notevole ribasso dei prezzi del petrolio contro shock petrolifero
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Andamenti ciclici e politiche economiche dagli anni ’60 ai giorni nostri
Gli anni Ottanta Fortissimo apprezzamento del dollaro: 856 lire (1980) (1985) boom export, danno per import e bilancia capitali peggioramento della bilancia dei pagamenti Riprende la crescita solo a fine anni ’80: tasso di crescita del PIL da 1986 a 1990 3% medio
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Andamenti ciclici e politiche economiche dagli anni ’60 ai giorni nostri
Gli anni Novanta Esplosione del debito pubblico: nel 1991 supera il 100% del PIL Rallentamento degli investimenti dovuto agli altissimi tassi d’interesse Rallentano gli investimenti industriali nel terziario non compensati dal terziario aumento del costo del lavoro + apprezzamento della lira = minore competitività delle imprese
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Andamenti ciclici e politiche economiche dagli anni ’60 ai giorni nostri
Gli anni Novanta Luglio 1992: Patto sociale fra governo, sindacati ed imprenditori per il contenimento dei costi del lavoro 1992: Adesione al trattato di Maastricht vincoli alla politica fiscale e monetaria Settembre 1992: attacco speculativo alla lira Banca d’Italia intacca le riserve per la difesa della moneta abbandono dello SME
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Andamenti ciclici e politiche economiche dagli anni ’60 ai giorni nostri
Gli anni Novanta 1992 – 1995: rigidissime manovre di bilancio pubblico e politica monetaria restrittiva = risanamento Crescita del mercato mobiliare Inizio del processo di privatizzazione delle aziende statali Conti pubblici in miglioramento: base per la diminuzione dei tassi d’interesse e quindi per la ripresa degli investimenti 1993: Nuova legge bancaria ritorno alla despecializzazione 1997 – 2000: Lento miglioramento dell’occupazione
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Andamenti ciclici e politiche economiche dagli anni ’60 ai giorni nostri
Le sfide del presente, le strade per il futuro Competitività del sistema Italia: dimensione d’impresa medio piccola in tutti i settori economici Ricerca e sviluppo: nuove tecnologie Ripresa dei conflitti sociali Governare la globalizzazione Persistenza di un’Italia a due velocità
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