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DECRETO 10.5.2001 Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e di sviluppo dei musei, di cui all’art. 150 comma.

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1 DECRETO Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e di sviluppo dei musei, di cui all’art. 150 comma 6 del D.LGS. N. 112/1998

2 Cos’è un museo Il museo è un’istituzione permanente senza scopi di lucro al servizio della società e del suo sviluppo, aperta al pubblico, che compie ricerche sulle testimonianze materiali dell’uomo o del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, le comunica e soprattutto le espone a fini di studio, di educazione e di diletto

3 In seguito all’art. 150 del D. Lgs. N
In seguito all’art. 150 del D.Lgs. N. 112/1998 è stata prevista l’individuazione dei musei che restavano allo Stato e di quelli che per il principio di sussidiarità passavano a regioni, province e comuni. Tale individuazione è stata affidata ad una commissione paritetica composta da 5 membri del MiBac e da 5 membri della Conferenza unificata stato Regione L’articolo 150 del D.Lgs. N. 112/1998 prevedeva anche che il Ministero definisse i criteri tecnico-scientifici e gli standard minimi da osservare nell’esercizio delle attività trasferite in modo da garantire un adeguato livello di fruizione collettiva dei beni, della loro sicurezza e prevenzione I musei statali italiani non sono stati per lo più dichiarati autonomi, ma dipendenti da una soprintendenza e diretti da un funzionario delegato dal capo d’istituto.

4 Standard per i musei italiani
Una apposita commissione ha predisposto un programma di qualità dei musei redatto sulla base di quanto stabilito dall’American Association of Museums (USA)

5 La materia dei musei è stata suddivisa in 8 ambiti
I) Status giuridico, II) Assetto finanziario, III) Struttura, IV) Personale, V) Sicurezza, VI) Gestione delle collezioni, VII) Rapporti con il pubblico e relativi servizi, VIII) Rapporti con il territorio

6 I STATUS GIURIDICO Ogni museo deve essere dotato di uno statuto e/o regolamento. Lo statuto deve indicare finalità e funzioni, compiti e attività, diritti e doveri, ordinamento e assetto finanziario, risorse umane e organizzazione interna, principi e norme di gestione amministrativa, patrimoniale, delle collezioni e dei servizi al pubblico

7 L’obbligo di adottare nei musei un regolamento era previsto dalla legge n. 1089/1960 per tutti i musei diversi dallo Stato entro un anno dalla loro classificazione in musei multipli, grandi, medi e minori La Commissione non ha ritenuto opportuno di predisporre un facsimile di regolamento o di statuto

8 Statuto o regolamento tipo
Denominazione e sede Finalità (cioè rapporto tra museo, collettività e territorio) Funzioni (collezioni: incremento, inventariazione, catalogazione, ordinamento, conservazione dei beni e della struttura, restauro, documentazione, ricerca e studio; servizi al pubblico: esposizione, attività didattica, promozione, valorizzazione, informazione) Ordinamento interno (figure, competenze e responsabilità gestionali) Patrimonio (devono essere specificati i diversi titoli di possesso o godimento del patrimonio)

9 Statuto o regolamento Personale (dotazioni organiche, forme di reclutamento e inquadramento contrattuale, eventuale volontariato, formazione e aggiornamento del personale) Assetto finanziario (deve indicare le risorse finanziarie, il bilancio, i responsabili) Gestione e cura delle collezioni (deve contenere la responsabilità e le modalità per acquisizioni, prestito, esposizioni, registrazione, consultazione pubblica ecc.) Servizi al pubblico (apertura, accesso alle collezioni e ai servizi museali, il museo si può dotare in una carta di servizi)

10 II ASSETTO FINANZIARIO
L’utilizzo di un bilancio in un museo è correlato all’autonomia finanziaria. Il bilancio deve essere preventivo e consuntivo. I musei devono disporre di risorse economiche adeguate alle loro dimensioni. Le risorse possono essere di autofinanziamento ed esterne

11 Le spese sono dovute: Funzionamento, manutenzione ordinaria, spese del personale, gestione amministrativa Gestione delle collezioni, attività scientifica Servizi al pubblico (mostre, conferenze, attività didattica) Manutenzione straordinaria

12 Assetto finanziario I musei devono disporre di risorse economiche adeguate alle loro dimensioni, i flussi finanziari dovrebbero essere regolari. Stato patrimoniale: l’inventariazione registrazione deve riportare il valore economico dei beni immobili e mobili aggiornato con i valori di mercato

13 III STRUTTURE DEL MUSEO
I musei forniscono un servizio di carattere culturale. Le qualità del museo devono essere valutate in base alla capacità di fornire un servizio soddisfacendo le esigenze di gestione del museo, di cura delle collezioni e di servizio al pubblico

14 III Strutture del Museo
I musei devono operare in garanzia di qualità, perseguendo obiettivi di qualità. Sarebbe auspicabile che fossero istituite delle agenzie regionali con il compito di espletare il controllo di qualità del servizio museale. Si deve garantire la disponibilità di strutture adeguate in termini tipologici, dimensionali, flessibili, attrezzabili e funzionali

15 IV Personale Il personale si divide in p. a tempo determinato, a tempo indeterminato e p. volontario. Deve essere conforme alla tipologia e alle dimensioni del museo e all’importanza delle collezioni. La scelta del direttore deve essere improntata a criteri e a procedure di trasparenza e deve avere piena responsabilità per le scelte tecnico-scientifiche

16 IV PERSONALE Altre professionalità sono:
I conservatori, i restauratori, gli addetti al servizio educativo, responsabili della sicurezza, addetti alla vigilanza e all’accoglienza al pubblico Accertamento di una formazione adeguata alle funzioni da svolgere Il personale deve essere adeguatamente formato e riqualificato periodicamente

17 IV PERSONALE La responsabilità delle collezioni e dell’attività di ogni struttura museale deve essere affidata a una figura qualificata di comprovata esperienza In Italia esistono tre tipi di musei: Statali Pubblici locali Aziende e società di diritto privato

18 IV PERSONALE Ipotesi di organico:
Direttore – responsabilità complessiva Conservatore – Invent. Catal., acquisizioni, studio ricerca Responsabile del servizio educativo – divulgazione scientifica Esperto in comunicazione – Promozione e informazione Funzionario amministrativo Responsabile tecnico – gestione tecniche – strutture edilizie e impiantistiche – allestimenti Restauratore – controllo e esecuzione di interventi di restauro Responsabile della sicurezza – sicurezza delle persone e delle collezioni Assistente al pubblico e operatore museale Addetto alla sorveglianza e vigilanza Personale operativo di supporto

19 V SICUREZZA Nella locuzione sicurezza del Museo si intendono le problematiche di conservazione, tutela, restauro, sicurezza sul lavoro, sicurezza antincendio, ecc. La sicurezza si basa su un’analisi del rischio mirata a definire misure preventive, protettive ed organizzative capaci di perseguire obiettivi appunto di sicurezza Si tratta di un approccio che non esclude il rischio ma lo riduce alla sua residualità minima Il Museo deve: 1) mitigare le azioni che l’ecosistema territoriale può provocare con interventi di analisi, monitoraggio e bonifica, 2) consolidare il contenitore delle collezioni, 3) tutelare le collezioni anche in condizioni di emergenza, 4) garantire la sicurezza del personale e dei visitatori, anche in condizioni di emergenza

20 V SICUREZZA Il progetto di sicurezza deve soddisfare le seguenti condizioni: Idoneità Tempestività Efficacia (che sappia cioè raggiungere l’obiettivo) Disponibilità (deve poter intervenire quando è richiesto) Protezione contro il sabotaggio Grado di automazione Esente da falsi allarmi Facilità di manutenzione per fare una diagnosi precoce dei guasti

21 VI GESTIONE E CURA DELLE COLLEZIONI
Le collezioni rappresentano l’elemento costitutivo e la ragion d’essere di ogni museo. Il Museo deve garantirne: L’incremento se ciò è previsto dal suo statuto, per gli acquisti deve essere sempre garantita la legittima provenienza L’inalienabilità, salvo casi eccezionali La conservazione, la gestione e la cura (devono essere collocate in spazi sufficientemente idonei e devono essere definite misure di prevenzione dai rischi)

22 VI GESTIONE E CURA DELLE COLLEZIONI
Devono essere curate l’inventariazione e la catalogazione, promosse la conoscenza, l’interpretazione, e sviluppati lo studio e la ricerca

23 VI GESTIONE E CURA DELLE COLLEZIONI
Nella gestione delle collezioni si devono armonizzare due esigenze: Conservazione Fruizione Per cui dovrebbe essere realizzata una struttura museale organizzata con percorsi che contestualizzino i manufatti in un complesso di dati e di informazioni fruibili dal pubblico La catalogazione ha lo scopo di georeferenziare il bene anche storicamente, individuando le relazioni specifiche tra i beni, i loro contenitori e l’ambito territoriale.

24 VI GESTIONE E CURA DELLE COLLEZIONI
Devono essere selezionate le opere da destinare all’esposizione e quelle destinate ai depositi, devono essere programmate mostre e stabiliti i prestiti Il Museo deve anche eseguire interventi di ricerca e studio e curare le pubblicazioni con Università e enti di ricerca

25 VI GESTIONE E CURA DELLE COLLEZIONI
Prestito: le condizioni e le modalità di prestito esterno devono essere fissate nel rispetto della normativa vigente e delle misure generali di sicurezza

26 VI GESTIONE E CURA DELLE COLLEZIONI
Ogni opera deve essere dotata di scheda conservativa che deve riportare tecniche di esecuzione e sullo stato di conservazione

27 Tracciato scheda Dati identificativi dell’opera (mutuato dalla scheda di catalogazione ICCD) Dati identificativi della scheda (numero d’archivio, nomi e qualifiche dei redattori, data di compilazione, revisione, aggiornamento, modalità d’ispezione) Caratteristiche della collocazione (illustrerà le caratteristiche attuali della collocazione e gli spostamenti subiti nell’ambito del Museo (sale, depositi ecc.). Dovranno essere riportate anche informazioni riferite ai sistemi di protezione e di sicurezza, nonché ai fattori ambientali di rischio da esposizione pertinenti il manufatto schedato) Descrizione tecnica del manufatto e dello stato di conservazione (riporterà informazioni sulle tecniche di esecuzione, sullo stato di conservazione relativo al manufatto – es. tela: struttura di sostegno, supporto, strati preparatori, pellicola pittorica) Indicazioni per la conservazione (dovranno essere indicati gli interventi di manutenzione, conservazione e restauro e la loro urgenza, i criteri da adottare per l’esposizione, l’immagazzinaggio e il prestito

28 VI GESTIONE E CURA DELLE COLLEZIONI
La scheda conservativa deve essere integrata da una scheda relativa all’ambiente per quanto riguarda il microclima, l’illuminazione, la qualità dell’aria e le condizioni operative di gestione. I compilatori di tale sk devono essere un restauratore e un team formato da biologo, chimico e fisico

29 Luce Gli apparecchi di illuminazione dovranno essere collocati in modo da non produrre effetti termici dannosi su opere o decorazioni adiacenti Anche la luce naturale andrà controllata posizionando quei filtri che riducono la componente UV

30 VETRINE Le vetrine devono proteggere dai furti, dai danneggiamenti e devono completare la manutenzione del manufatto Devono essere strutturate in modo da garantire un’atmosfera controllata e un facile monitoraggio Devono prevenire eventuali sollecitazioni fisiche come urti ecc Devono assicurare una facile accessibilità nel controllo diretto del manufatto Quindi l’aspetto estetico deve essere secondario e prioritario l’aspetto della conservazione

31 Restauro Se gli interventi indiretti di prevenzione non riducono il degrado del manufatto, è necessario intervenire con un restauro, che deve essere eseguito da restauratori qualificati sulla base della normativa vigente con materiali e metodologie conformi alle indicazioni fornite dall’ICR Linee guide di un intervento di restauro: Analisi dei dati obiettivi del manufatto Indagine storico-artistica e scientifica Progetto di restauro improntato al principio del minimo intervento Adeguata documentazione fotografica, grafica e scritta che descriva le varie fasi del restauro Impiego di materiali e di tecniche sperimentali che siano compatibili con i materiali originali e reversibili

32 Catalogazione Permette di ottenere elementi cognitivi funzionali utili per: Programmare gli interventi conservativi Per la storia delle collezioni del museo Per i movimenti delle opere all’interno di un museo Per allestire mostre Per organizzare percorsi didattici e formativi

33 Catalogazione La scheda deve essere redatta secondo gli standard ICCD, deve essere corredata di documentazione grafica e fotografica e informatizzata secondo le linee guida dell’ICCD per la definizione di un sistema informativo che permetta l’intercambialità dei dati

34 Catalogazione Il museo è tenuto ad avere gli spazi per il catalogo con personale tecnico scientifico che programma le campagne di schedatura, verifica delle schede che sono redatte da catalogatori (storici dell’arte)

35 Movimentazione La movimentazione comprende gli spostamenti all’interno di un museo e all’esterno con idoneo imballaggio e trasporto. Durante la movimentazione l’opera deve essere accompagnata da una scheda (corredata di fotografie) che documenti lo stato di conservazione Non tutte le opere possono essere spostate. Perciò bisogna definire quelle escluse dal trasporto. La manipolazione delle casse deve essere fatta da personale specializzato sotto il controllo di un restauratore Imballaggio – Le casse devono essere costruite con materiale stagionato e impermeabilizzato; se il trasporto è via mare le casse dovranno essere doppie zincate all’interno con serbatoi d’aria all’esterno. I materiali devono essere tecnicamente isolanti. Il coperchio deve essere agevolmente agibile per controlli. Per le opere grandi (es. sculture in pietra) è meglio trasportarle nella posizione naturale di esposizione con fermatura e con sagomati riempitivi di protezione Disegni, arazzi, tessuti devono essere arrotolati su cilindri di diametro minimo di 400 mm. Con foglio di separazione di carta velina e di carta giapponese

36 Esposizione permanente
Gli oggetti in esposizione permanente sono quelli stabilmente mostrati al pubblico e che per questo scopo vengono selezionati, ordinati, installati e presentati entro spazi appositamente allestiti. La presentazione deve essere leggibile facilmente, deve valorizzare gli oggetti, garantendo allo spettatore le migliori condizioni di visibilità

37 Ordinamento L’ordinamento è la sequenza delle opere negli spazi espositivi che deve essere: Logica e scientificamente corretta Comunicabile cioè comprensibile dal pubblico Flessibile cioè adattabile alle esigenze di visita del pubblico

38 Ordinamento L’ordinamento deve essere definito attraverso un progetto scritto La disposizione fisica degli oggetti negli spazi espositivi deve avere i seguenti obiettivi: Leggibilità, valorizzazione individuale e contestuale degli oggetti, assenza di danno, garantendo allo spettatore le migliori condizioni di visibilità

39 Pubblico La fruizione da parte del pubblico va garantita orientando la visita attraverso percorsi facilitati dalla segnaletica, e con una rapida identificazione degli oggetti mediante didascalie dal contenuto corretto e chiaro

40 Depositi Costituiscono la riserva del museo e devono essere organizzati privilegiando le esigenze di conservazione e l’uso razionale degli spazi

41 Esposizioni temporanee
Hanno come fini: Migliore conoscenza delle collezioni Approfondimento di temi con la presentazione di opere avute in prestito Vanno progettate con sufficiente anticipo, devono assicurare il rigore scientifico ma anche la comunicabilità col pubblico

42 Organizzazione di una mostra
Collaborazione con altri musei, in caso di mostre coprodotte o itineranti Gestione dei prestiti Ricerca di sponsor Definizione di un preventivo di spesa Definizione di un piano di promozione e di comunicazione

43 Prestiti Prestiti in uscita – il museo presta purché la richiesta venga effettuata con sufficiente anticipo, vengono fissate le modalità e le condizioni del prestito con la riserva della restituzione delle opere in caso di inadempienza

44 Prestiti Prestiti in entrata – il museo è richiedente e richiede un prestito con l’impegno di garantire le necessarie condizioni di conservazione e di sicurezza, di stipulare una polizza di assicurazione adeguata, di sostenere tutti i costi connessi con il prestito

45 Prestiti La decisione di concedere o no un prestito viene presa dal direttore che valuta l’idoneità del trasporto, la permanenza in un ambiente diverso da quello abituale, gli effetti sul museo della temporanea assenza dell’opera, l’adeguatezza della sede espositiva, la validità del progetto scientifico Il prestito deve essere fatto previo contratto, che prevede di solito la possibilità di far accompagnare l’opera da un proprio funzionario tecnico o restauratore

46 Prestiti L’accompagnatore deve essere informato sulle problematiche dell’opera, deve assistere alle operazioni di imballaggio e di allestimento e deve verificare lo stato di conservazione all’arrivo e alla partenza. Spetta al museo prestatore chiedere la licenza temporanea di esportazione o di spedizione

47 Prestiti in entrata Il museo richiedente è tenuto a stipulare una polizza assicurativa che copra tutti i rischi da chiodo a chiodo e deve inviarla al prestatore almeno dieci giorni prima della partenza dell’opera. All’arrivo l’opera dovrà essere verificata e firmata da un funzionario tecnico o da un restauratore in accordo con l’accompagnatore e la scheda conservativa deve essere inviata al prestatore. Se ci sono danni, dovrà essere redatto un verbale e il prestatore dovrà essere immediatamente informato

48 VII Rapporti del Museo con il pubblico e relativi servizi
Ogni museo oltre a conservare il proprio patrimonio deve anche renderlo fruibile a diversificate fasce di utenti, a scopo educativo, culturale, ricreativo. Il museo deve essere accessibile ai visitatori, devono essere eliminate le barriere architettoniche

49 Orario di apertura Il numero di ore di apertura sarà definito in relazione alle dimensioni del museo, obbligatoriamente il sabato e la domenica. Bisogna privilegiare le fasce orarie serali e notturne. Calendario e orario devono essere definiti e resi pubblici in più lingue (obbligatorio è l’inglese) all’esterno del museo, presso gli uffici del turismo e sulla stampa cittadina

50 Prezzo del biglietto Le tariffe del biglietto dovranno essere commisurate all’offerta e prevedere riduzioni e agevolazioni per particolari fasce di utenti

51 Accoglienza e servizio informazioni
Deve essere organizzato uno sportello o un punto per le informazioni con personale qualificato in più lingue, in grado di orientare i visitatori sulle collezioni, tariffe, orari, servizi disponibili Il servizio di biglietteria deve garantire tempi di attesa ragionevoli

52 Regolamento Il regolamento deve essere affisso in più lingue e deve contenere i diritti e i doveri dei visitatori, modalità della visita, norme di sicurezza vigenti nel museo. Le segnalazioni devono essere chiare con icone internazionali

53 Segnaletica esterna Con le autorità competenti il museo concorda l’installazione lungo i percorsi principali stradali di indicazioni chiare che facilitino l’accesso

54 Segnaletica interna All’interno ci deve essere:
1) una pianta di orientamento affissa all’ingresso o in distribuzione come stampato, con la numerazione o denominazione delle sale 2) indicazione evidente dei percorsi in ogni ambiente 3) segnalazione dei servizi (ascensore, bagni, aree di sosta, bookshop, caffetteria)

55 Identificazione delle opere
Ciascuna opera deve essere corredata da informazioni essenziali per la sua identificazione (autore, manifattura, civiltà, soggetto, tipologia, data, periodo della sua realizzazione)Il sussidio informativo deve essere chiaro e leggibile anche in ordine al supporto (carta, cartoncino, plexiglas)

56 Sussidi alla visita Pannelli di numero contenuto con lunghezza dei testi ragionevole, corpo tipografico leggibile ecc. Schede mobili da leggere e da ricollocare nell’apposito contenitore

57 Guide brevi In più lingue, devono contenere notizie introduttive essenziali sull’origine e formazione del museo, sui percorsi principali, sui luoghi e le opere più importanti, corredate da un apparato illustrativo

58 Catalogo del museo E’ uno strumento più completo rispetto alle precedenti, può presentarsi corredato da un prodotto multimediale. Alcune copie devono essere disponibili alla consultazione controllata e gratuita

59 Autoguide Sussidi di visita sempre più diffusi e apprezzati. Sarà opportuno rendere disponibile questo servizio organizzandone in spazi adeguati il prelievo e la restituzione

60 Visite guidate Periodiche o su richiesta. Possono essere organizzate sia dal personale del museo, sia da operatori esterni

61 Servizio educativo E’ indispensabile attivare un servizio educativo all’interno oppure in comune con altri musei, i cui destinatari sono fasce diversificate di pubblico, tanto in età scolare che adulto Il ricevimento del pubblico sarà assicurato ad orari determinati perlomeno un giorno alla settimana. Il servizio deve essere dotato di personale specializzato coordinato da un responsabile stabile all’interno del museo

62 Biblioteca e centro di documentazione
Dovrà raccogliere la produzione editoriale e multimediale scientifica e divulgativa relativa alle collezioni, agli artisti presenti nel museo. Dovrà essere consultabile a titolo gratuito indipendentemente dalla visita

63 Fototeca Dovrà essere consultabile in giorni e orari definiti; devono essere regolamentate e pubblicizzate modalità e tariffe per la richiesta di copie

64 Servizi accessori Parcheggio nelle immediate vicinanze per consentire l’arrivo in auto o bus Punto vendita interno per pubblicazioni e oggettistica museale. La direzione del museo dovrà verificarne – con controlli periodici – l’idoneità a far parte dell’offerta commerciale del museo Ristorazione – la gestione può essere delegata ad un concessionario esterno. Può essere una caffetteria o un vero e proprio ristorante

65 Promozione e divulgazione delle attività
La promozione è molto importante e si attua attraverso diversi strumenti: Organizzazione di visite a tema, conferenze, eventi culturali, mostre Promozione e pubblicità sulle collezioni permanenti e le attività del museo Fidelizzazione del pubblico – il museo può incoraggiare forme associative come gli Amici del museo, associazione a pgamento

66 Valutazione dell’offerta e verifica del gradimento del pubblico
Il museo, per impostare le proprie politiche e verificare i risultati, deve conoscere il proprio pubblico individuandone con strumenti adeguati le caratteristiche e le esigenze e quindi verificare il livello di gradimento dei servizi offerti

67 Affluenza del pubblico
Il numero di visite deve essere registrato attraverso la rilevazione quotidiana delle presenze. I dati devono essere raccolti giornalmente ed elaborati per mese e per anno, distinguendo i visitatori per nazionalità, fasce di età ecc.

68 Gradimento da parte del pubblico dei servizi offerti
Gli strumenti di verifica sono molteplici: Osservazioni e reclami dei visitatori, all’ingresso ci dovrà essere una cassetta per le critiche e suggerimenti, che la direzione dovrà esaminare periodicamente

69 Gradimento da parte del pubblico dei servizi offerti
Verifiche periodiche del grado di soddisfazione del pubblico: compatibilmente con le proprie risorse finanziarie e umane il museo organizzerà indagini periodiche attraverso interviste dirette ai visitatori e ola compilazionie di questionari predisposti a mano o tramite computer

70 PUBBLICO POTENZIALE Ambito di indagine nuovo è il pubblico che non si reca al museo per esempio il pubblico giovanile

71 VIII Rapporti con il territorio
Il museo può sviluppare progetti sul territorio per quanto riguarda le attività di studio e di ricerca e di valorizzazione del patrimonio storico-artistico del territorio di riferimento

72 Attività di studio e di ricerca
Con il proprio personale scientifico o con esperti qualificati nelle materie di volta in volta interessate, il museo può attuare progetti di studio estesi al complesso degli aspetti rilevanti del territorio, anche in collaborazione con biblioteche, archivi, università ecc. Il museo il questo modo può stimolare la crescita delle conoscenze sul territorio, certificandone la qualità scientifica.

73 Documentazione Lo sviluppo di studi e ricerche deve prevedere la conservazione e l’organizzazione della documentazione prodotta, garantendone la permanenza sul territorio. La documentazione raccolta deve essere accessibile con modalità definite

74 Informazione Il museo può assumere impegni di informazione mirata a fini di salvaguardia delle opere nei confronti della comunità locale che degli enti locali

75 Salvaguardia Qualora il museo assuma la responsabilità estesa al territorio e disponga di personale qualificato, può svolgere con gli enti preposti alla tutela attività di inventariazione, precatalogazione, catalogazione del patrimonio mobile e immobile. Gli può essere affidato il compito di monitoraggio sullo stato di conservazione del patrimonio mediante ispezioni periodiche, in collegamento con i soggetti operativi del territorio.

76 Pronto intervento I musei diventano luoghi idonei di ricovero temporaneo di beni mobili in caso di emergenza

77 Gestione e valorizzazione
Il museo può anche assumere la gestione dei luoghi di interesse culturale nel territorio, sulla base di specifiche convenzioni. Può apprestare percorsi culturali, realizzare esposizioni ed apparati informativi per la conoscenza.


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