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Laurea Magistrale Pier Francesco Bortignon

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Presentazione sul tema: "Laurea Magistrale Pier Francesco Bortignon"— Transcript della presentazione:

1 Laurea Magistrale Pier Francesco Bortignon
Dipartimento di Fisica, Università degli Studi di Milano e INFN

2 Introduzione Le Laurea Magistrale in Fisica della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali sono attivate in ottemperanza a quanto disposto dall’art. 11, comma 2, della legge 19 novembre 1990, n. 341, dall’art. 12 del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270 e dalle linee guida definite con D.M. 26 luglio 2007, n Il loro Regolamento che specifica, nel rispetto della libertà di insegnamento e dei diritti doveri dei docenti e degli studenti, gli aspetti organizzativi del corso di laurea deve essere conforme al relativo Ordinamento didattico, nel rispetto della classe LM-17, di cui al D.M. 16 marzo 2007, alla quale il corso afferisce.

3 LM-17 Classe delle lauree magistrali in FISICA
Gli OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI delle lauree magistrali (LM) della classe sono così descritti nei documenti sopra citati: I laureati devono: • possedere una formazione approfondita e flessibile, attenta agli sviluppi più recenti della ricerca scientifica e della tecnologia; • avere una solida preparazione culturale nei vari settori della fisica moderna e nei suoi aspetti teorici, sperimentali e applicativi, nonché una solida padronanza del metodo scientifico di indagine; • avere un'elevata preparazione scientifica ed operativa nelle discipline che caratterizzano la classe; • avere un'approfondita conoscenza delle strumentazioni di misura e delle tecniche di analisi dei dati; • avere un'approfondita conoscenza di strumenti matematici ed informatici di supporto; • essere in grado di operare con ampia autonomia, anche assumendo responsabilità di progetti e strutture, nel campo della ricerca e dell'innovazione scientifica e tecnologica; • essere in grado di utilizzare le conoscenze specifiche acquisite, a seconda del curriculum, o per l'utilizzazione e la progettazione di sofisticate strumentazioni di misura o per la modellizzazione di sistemi complessi nei diversi campi delle scienze ed anche in ambiti diversi da quello scientifico; • essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari e tecnici.

4 In funzione delle competenze acquisite i laureati della classe potranno svolgere, con funzioni di responsabilità, attività professionali in tutti gli ambiti che richiedono padronanza del metodo scientifico, specifiche competenze tecnico-scientifiche e capacità di modellizzare fenomeni complessi. In particolare, tra le attività che i laureati della classe svolgeranno, si indicano: la promozione e sviluppo dell'innovazione scientifica e tecnologica, la partecipazione, anche a livello gestionale, alle attività di enti di ricerca pubblici e privati, nonché la gestione e progettazione delle tecnologie in ambiti occupazionali ad alto contenuto scientifico, tecnologico e culturale, correlati con le discipline fisiche, nei settori dell'industria, dell'ambiente, della SANITA’, dei beni culturali e della pubblica amministrazione; la divulgazione ad alto livello della cultura scientifica, con particolare riferimento agli aspetti teorici, sperimentali ed applicativi dei più recenti sviluppi della ricerca scientifica. Ai fini indicati, in relazione agli obiettivi specifici dei curricula, i corsi di laurea magistrale della classe : • comprendono attività finalizzate all'acquisizione di conoscenze approfondite della meccanica quantistica, della struttura della materia, della fisica nucleare e subnucleare, dell'astronomia e astrofisica, dei processi che coinvolgono il sistema terra nei loro aspetti teorici e sperimentali e di altri aspetti della fisica moderna; • prevedono sufficienti attività di laboratorio, in particolare dedicate alla conoscenza operativa delle più recenti e sofisticate metodiche sperimentali, alla misura e all'analisi ed elaborazione dei dati e alla conoscenza di tecniche di calcolo numerico e simbolico; • possono prevedere attività esterne come tirocini formativi presso laboratori di enti di ricerca, industrie, aziende, strutture della pubblica amministrazione, oltre a soggiorni di studio presso altre università italiane ed estere, anche nel quadro di accordi internazionali.

5 Le ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI, indispensabili a raggiungere tali obiettivi, si suddividono nei seguenti Ambiti Disciplinari: Sperimentale applicativo (Fisica sperimentale, Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina)); Teorico e dei fondamenti della fisica (Fisica teorica, modelli e metodi Matematici, Didattica e storia della fisica); Microfisico e della struttura della materia (Fisica della materia, Fisica nucleare e subnucleare); Astrofisico, geofisico e spaziale (Astronomia e astrofisica, Fisica per il sistema terra e per il mezzo circumterrestre, Geofisica della terra solida, Geofisica applicata, Oceanografia e fisica dell'atmosfera). Lo studente deve acquisire un minimo di 40 crediti formativi (CFU) seguendo corsi in almeno tre degli ambiti sopra riportati. Almeno 12 CFU sono riservati ad attività formative affini ed integrative, mentre almeno 8 CFU sono a libera scelta dello studente. Gli Ordinamenti possono indicare numeri maggiori, mentre i Regolamenti riportano le tabelle dei corsi, esclusi i liberi. La prova finale consiste nella presentazione e discussione di una tesi elaborata dallo studente in forma originale sotto la guida di un relatore. Tale tesi deve essere relativa ad una attività di ricerca di carattere teorico o sperimentale rivolta alla soluzione di un problema fisico e svolta in autonomia presso gruppi di ricerca, enti o imprese. La tesi dovrà documentare gli aspetti progettuali e realizzativi della ricerca svolta, nonché le sue relazioni con lo stato corrente della conoscenza nel settore. La complessità di questo lavoro comporta spesso l'attribuzione ad esso di un elevato numero di crediti (qualche decina di CFU). I corsi di LM contemplano spesso diversi curricula, indirizzi ecc. che chiamerò “percorsi”. In quanto segue, descriverò un tipico percorso di nostro interesse nell’occasione odierna:

6 Percorso di Fisica Medica
Il percorso di Fisica Medica e Sanitaria si inserisce, con la sua offerta formativa, proprio in quei settori di ricerca, sviluppo e applicazioni della Fisica che possono dare contributi per una migliore qualità della vita e dell'ambiente, per la salute e la sicurezza nell'ambiente lavorativo (si pensi a titolo d’esempio a tutta la serie di applicazioni delle radiazioni ionizzanti e non ionizzanti in ambito medico). Tali settori riguardano studi per lo sviluppo di tecniche diagnostiche, terapeutiche, radiofarmaceutiche, analitiche e dosimetriche, la radiobiologia, la tossicologia e l'impiego di tecniche alternative nel controllo dei processi industriali. Riguardano inoltre, la radioprotezione operativa e problematiche di più ampio raggio che, anche sulla base dell'analisi di aspetti sociali, etici ed economici, forniscono il supporto per gli aspetti decisionali relativi alla valutazione dei rischi e alla stesura di linee guida nella gestione dei problemi di radioecologia, gestione rifiuti, sicurezza nel settore alimentare e in quello della produzione di energia.

7 I corsi proposti devono: i) introdurre le metodiche fisiche e matematiche necessarie per sviluppare ricerche nel settore della fisica applicata alla MEDICINA, all'ambiente, all'industria; ii) approfondire le conoscenze dell' interazione della radiazione con la materia e rendere lo studente autonomo nell' uso della strumentazione e delle tecniche di rivelazione e del loro impiego per scopi dosimetrici e radioprotezionistici; iii) fornire le conoscenze di base biologiche, fisiologiche e morfologiche dell'organismo umano e le conoscenze degli effetti dell'interazione della radiazione con strutture biologiche; iv) applicare tecniche di calcolo per la valutazione del trasferimento energetico delle radiazioni alla materia; v) introdurre le conoscenze relative alla chimica dei radioelementi e composti radioattivi, le metodiche per la produzione, mediante acceleratori e reattori, di radionuclidi e radiofarmaci e le relative applicazioni; vi) utilizzare modelli per la descrizione della diffusione degli inquinanti nell'ambiente e il loro metabolismo nell'uomo; vii) presentare le raccomandazioni delle istituzioni internazionali e la normativa vigente nel settore delle radiazioni ionizzanti e non ionizzanti e la gestione delle contaminazioni dell'ambiente.

8 I laureati saranno così portati ad un livello di qualificazione tale che consentirà loro di lavorare in condizione di ampia autonomia, assumendo responsabilità di progetti e strutture nel campo della sanità, della ricerca, della promozione e sviluppo dell'innovazione scientifica e tecnologica, anche in ambito interdisciplinare. Questa preparazione consente il proseguimento degli studi nel Dottorato di Ricerca ed è particolarmente consigliata per coloro che intendano accedere alla carriera di Fisico Sanitario presso aziende ospedaliere e che pertanto dovranno conseguire la Specializzazione post-laurea in Fisica Medica. Consente inoltre l'inserimento in qualificate attività lavorative, nel campo della ricerca, sviluppo e produzione industriale, nell'Università, negli Istituti di Ricerca, nella Sanità pubblica e privata, nelle Agenzie per la protezione e il controllo ambientale Conclusioni Quanto sopra riportato costituisce il quadro legislativo e dei contenuti fisici che saranno sviluppati nella relazione, con riferimento ad esempi concreti ad indirizzi o simili di Fisica Medica o assimilabili presso Università italiane. Ringraziamenti Un grazie particolare al gruppo di Fisica Medica e Sanitaria dell’Università degli Studi di Milano, a cui si deve essenzialmente la seconda parte di questo scritto.

9 Fisica Medica e Sanitaria a MILANO
PRIMO ANNO (*) Obbligatorio (°) A libera scelta tra tutti quelli proposti dall’Ateneo. Sono particolarmente coerenti con il progetto formativo del percorso di Fisica Medica e Sanitaria tutti i corsi di Tabella A ed inoltre Fisica nucleare e Fisica degli acceleratori. Le tipologie di attività formative (TAF) sono le seguenti: b) Caratterizzanti c) Affini o integrative d) A scelta dello studente e) Prova finale f) Altre attività

10 TABELLA A ( TAF c , 6 CFU / Corso)
SECONDO ANNO (*) Obbligatorio (°) A libera scelta tra tutti quelli proposti dall’Ateneo. Sono particolarmente coerenti con il progetto formativo del percorso di Fisica Medica e Sanitaria tutti i corsi di Tabella A ed inoltre Fisica nucleare e Fisica degli acceleratori. Le tipologie di attività formative (TAF) sono le seguenti: b) Caratterizzanti c) Affini o integrative d) A scelta dello studente e) Prova finale f) Altre attività TABELLA A ( TAF c , 6 CFU / Corso)

11 A Pavia: FISICA BIOSANITARIA
Nell'ambito della laurea specialistica esiste un curriculum di fisica biosanitaria che si avvale essenzialmente della presenza a Pavia del reattore LENA, tuttora operante, e impegnato nella BCNT (terapia con neutroni) e dello CNAO (adroterapia) in avanzata fase di completamento. Curriculum proposto secondo la 270***. ***Per ogni corso il primo numero si riferisce ai CFU, il secondo al semestre, M significa magistrale e T indica che il corso può essere seguito anche nella laurea triennale. FISICA BIOSANITARIA 48 CFU acquisiti o acquisibili con i seguenti insegnamenti obbligatori: Fisica delle radiazioni ionizzanti - FIS/ I - T Biologia generale, anatomia e fisiologia umana - BIO/ I - M Tecniche diagnostiche I - FIS/ I - M Tecniche diagnostiche II - FIS/ I - M Elementi di radioprotezione - FIS/ II - M Metodi computazionali della fisica - FIS/ II - M Radiobiologia - MED/ II - M Strumentazione fisica biosanitaria - FIS/ II - M Qualora l’insegnamento di Fisica delle radiazioni ionizzanti sia già stato sostenuto nella laurea in Fisica deve essere sostituito scegliendo tra gli insegnamenti dell’ultimo elenco di questo curriculum, appartenenti al settore FIS/04.

12 6 CFU acquisibili con 1 insegnamento scelto dal seguente elenco:
Tecniche digitali di acquisizione dei dati - FIS/ I - T Acustica con applicazioni - FIS/ II - M Metodi statistici della fisica - FIS/ II - M Procedimenti informatici di simulazione - FIS/ II - M Rivelatori di particelle - FIS/ II - M Simulazione in campo biosanitario - FIS/ I - M Macchine acceleratrici - FIS/ I - M Radioattività I - FIS/ II - M Radioattività II - FIS/ II - M 12 CFU acquisibili con 2 insegnamenti a scelta libera.

13 Torino: è partito nell'A.A il primo anno della LS in Fisica Ambientale e Biomedica con intersezione molto piccola tra i due indirizzi in termini di CFU. Per quanto riguarda l'indirizzo Biomedico, esso era caratterizzato dai seguenti corsi: Fisica Medica, Laboratorio di Fisica Sanitaria e Reti Neurali tenuti da fisici, Elementi di Anatomia e Fisiologia, tenuto da biologi con programma dedicato, Biofisica e Laboratorio di Biofisica mutuati da biologia. Per gli altri crediti venivano usati corsi delle altre LS in Fisica come:Metodi matematici 2, Meccanica Quantistica 2, Interazione della radiazione con la materia, Rivelatori di particelle, Acceleratori, Tecniche del vuoto e biomateriali, Fisica dell'ambiente, Tecnologie Object Oriented, etc...Con la 270, compatibilmente con i sui vincoli, sostanzialmente lo stesso piano di studi va a costituire l'Indirizzo di Fisica Biomedica della LM in Fisica, di cui a breve dovrebbero essere in rete regolamento ed ordinamento. Il numero di iscritti dal 2002 ad oggi, e' stato circa 60, buona parte di loro si sono laureati con una tesi in Fisica medica o, solo alcuni, in Biofisica. Le tesi sono state svolte nell'Universita' e/o in ospedale, alcune in enti di ricerca (INFN, CNAO, ENEA, ESR, DKFZ) e nell'industria biomedica (Sorin, Bracco). Almeno 4 tesi sono state svolte o sono in corso all'estero.Una decina di laureati ha completato o sta completando la Scuola di Specializzazione in Fisica Sanitaria di Torino.

14 ROMA

15

16 MODENA e REGGIO EMILIA Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia
Modulo di Fisica e Matematica (Prof. T. Carazzari , docente di Fisica Applicata alla Medicina in ( Obiettivi: collocare le conoscenze acquisite nel contesto di una coniugazione tra i principi e le metodiche sperimentali di tipo fisico con le fenomenologie di interesse clinico- medico. Tra gli argomenti di Matematica: …. teorema di Fourier, legge della diffusione secondo Fick, Divergenza e Laplaciano come operatori per lo studio delle distribuzioni di cariche cellulari, neurotiche, ecc. Fisica Medica: ……..legge di Bernoulli, caratterizzazione dettagliata dell’onda elettromagnetica, fotoni, assorbimento da parte di materiale biologico, altri elementi di Mecc. Quantistica, laser con indicazioni di possibili impieghi clinici, “tutto ” su radioattività e radioisotopi in medicina e scopo diagnostico……


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