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ESAMI FEBBRAIO Lunedì 04/02/08 Lunedì 25/02/08 8:30-11:00 16:30-18:00

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Presentazione sul tema: "ESAMI FEBBRAIO Lunedì 04/02/08 Lunedì 25/02/08 8:30-11:00 16:30-18:00"— Transcript della presentazione:

1 ESAMI FEBBRAIO Lunedì 04/02/08 Lunedì 25/02/08 8:30-11:00 16:30-18:00
Prof Gianluca Perseghin 10 lezioni Esame orale a partire da Febbraio 2008 Libro di testo: Igiene Generale della Scuola e dello Sport di A Boccia e G Ricciardi Idelson-Gnocchi Ed ESAMI FEBBRAIO Lunedì 04/02/08 8:30-11:00 16:30-18:00 Recupero Giovedì 16:30-18:30 Venerdì 8:30-11:30 Lunedì 25/02/08

2 CALENDARIO DELLE LEZIONI
1) 16/10/07 Definizione di Igiene e principi di Epidemiologia 2) 23/10/07 Epidemiologia malattie infettive 3) 30/10/07 Epidemiologia malattie cronico degenerative: Obesità 4) 6/11/07 Diabete 5) 13/11/07 Diabete e Malattie cardiovascolari 6) 20/11/07 Epidemiologia malattie cronico degenerative: Tumori 7) 27/11/07 Infortuni nello sport e osso 8) 4/12/07 Infortuni nello sport Alimentazione e sport 9) 11/12/07 Igiene negli impianti sportivi Impianti natatori artificiali 10) 18/12/07 Tutela sanitaria delle attività sportive e il doping nello sport

3 INFORTUNI NELLO SPORT Nel corso degli allenamenti
Nel corso della prestazione agonistica Imprevisto Di origine traumatica (contrasto, o senza contatto per esecuzione impropria del movimento) Patologia da sovraccarico

4 LEGISLAZIONE Legge 626/94 (19 settembre) e successive modificazioni
Miglioramento della sicurezza e la salute dei lavoratori sul luogo di lavoro Gli sportivi professionisti devono essere considerati: “tutti gli atleti, gli allenatori, i direttori tecnico-sportivi, ed i preparatori atletici i quali esercitano a titolo oneroso e con carattere di continuità nell’ambito delle discipline regolamentate dal CONI e che conseguono la qualificazione dalle federazioni sportive nazionali, secondo le norme emanate dalla federazioni stesse, con l’osservanza delle direttive stabilite dal CONI per la distinzione dell’attività dilettantistica da quella professionistica”

5 LEGISLAZIONE Art 34 DPR 2 agosto 1974, n 530
“L’atleta non professionista deve praticare lo sport senza trarne profitto materiale direttamente o indirettamente, in conformità alle regole della Federazione internazionale” quindi al contrario è atleta professionista colui che pratica lo sport come lavoro primario Se il lavoro è quindi subordinato, alle società sportive incombono gli obblighi derivanti dalla 626/94

6 LEGISLAZIONE 626/94 Al Datore di lavoro spettano una serie di adempimenti formali e sostanziali per il miglioramento della sicurezza e salute dei lavoratori durante tutti i lavori nell’ambito privato e pubblico. In particolare: Redigere un Documento sulla valutazione dei rischi in ambiente lavorativo Annotare infortuni su apposito registro Denuncuare gli eventi all’INAIL

7 LEGISLAZIONE 626/94 Prevenzione = complesso delle misure adottate e previste in tutte le fasi dell’attività lavorativa per evitare e diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione Per gli atleti professionisti: valutazione dei rischi e loro eliminazione (o per lo meno riduzione) in base alle conoscenze acquisite

8 METODO EPIDEMIOLOGICO
Descrive Le caratteristiche personali, temporali, spaziali dell’infortunio I postumi di tipo invalidante temporaneo o permanente Costituisce quindi uno strumento per la gestione della preparazione atletica pre e durante evento agonistico perché individua: Fattori predittivi di rischio Fattori correlati

9 LEGISLAZIONE Documento sulla valutazione
Relazione sulla valutazione dei rischi per la sicurezza e salute durante l’espletamento dell’attività sportiva (gara e allenamento) Individuazione delle misure di prevenzione e protezione e dei dispositivi di protezione individuale Misure che vengono adottate a migliorare i livelli di sicurezza nel tempo

10 LEGISLAZIONE Documento sulla valutazione
Il documento viene preparato dal Datore di lavoro con il Servizio di Prevenzione e Protezione – deve essere presente un rappresentante degli atleti della società Il documento deve essere custodito nella sede della Società sportiva

11 SCHEDA di REGISTRAZIONE dell’INFORTUNIO

12 Cenni di Fisiopatologia
L'osso è un tessuto dinamico sensibile agli stimoli meccanici esterni soggetto a un costante rimodellamento interno, consistente in riassorbimento e formazione di nuovo tessuto. Nella genesi e nel riassorbimento dell'osso sono implicati 3 tipi di cellule: osteoblasti, che producono la matrice organica; osteociti, che sintetizzano la matrice inorganica e la liberano all'esterno per esocitosi; osteoclasti, che attivano il riassorbimento osseo.

13 Si distinguono 2 tipi di ossificazione:
endocondrale: consiste nella sostituzione di cartilagine con osso nei centri di ossificazione. E' il tipo di ossificazione che interessa le ossa degli arti, la colonna, le coste e la base cranica; intramembranosa: cellule mesenchimali differenziate in senso osteoblastico producono la matrice organica nella quale gli osteociti sintetizzano la matrice inorganica. E' il tipo di ossificazione che interessa la volta cranica, la mascella e la mandibola. L'osso è composto per circa il 65% da una fase minerale formata da cristalli di idrossiapatite Ca10(PO4)6(OH)2 e da ioni sodio, magnesio, carbonato e citrato, e per il restante 35% da una fase organica costituita per il 95% da fibre collagene e per il 5% da mucopolisaccaridi

14 L’OSTEOPOROSI è una patologia ad eziopatogenesi multifattoriale, causata da una patologica riduzione della massa ossea (componente minerale + osteoide) e da alterazioni microarchitetturali del tessuto osseo, che diventa fragile e maggiormente esposto al rischio di frattura. Osteoporosi Osso normale

15 OSTEOPOROSI: FATTORI DI RISCHIO
età razza bianca o asiatica storia personale di fratture dopo i 45 anni storia familiare di osteoporosi o fratture immobilizzazione prolungata o inattività fisica indice di massa corporea < 19 Kg/m2, o condizione di sottopeso o perdita di peso deficit estrogenico alcolismo, tabagismo, abuso di caffeina scarso apporto di calcio e vitamina D3 terapie prolungate con cortisonici (es più di 3 mesi al dosaggio minimo di 7.5 mg/die di prednisolone), tiroxina a dosi TSH soppressive, anticonvulsivanti disendocrinie di lunga durata: ipercortisolismo, tireotossicosi, iperparatiroidismo

16 OSTEOPOROSI SECONDARIA
OSTEOPOROSI PRIMARIA • tipo 1 - osteoporosi postmenopausale - associata alla ridotta secrezione di estrogeni - riscontrabile nel 5-29% delle donne dopo la menopausa - la perdita ossea, molto accelerata nel periodo perimenopausale, può raggiungere una perdita del 5% della massa ossea totale all’anno - interessa prevalentemente l'osso trabecolare con effetti particolarmente evidenti a livello della colonna vertebrale, dove il turn-over osseo é elevato - le fratture vertebrali rappresentano la situazione clinica più comune in questi casi. • tipo 2 - osteoporosi senile - può colpire entrambi i sessi dopo i 70 anni di età - può interessare fino al 6% della popolazione anziana - la perdita di massa ossea interessa sia l'osso trabecolare che quello corticale - le fratture possono interessare non solo la colonna vertebrale, ma anche le ossa lunghe, il bacino e altre sedi - le tipiche complicanze sono rappresentate dalle fratture del collo femorale, dell'estremità distale del radio, dell'omero. OSTEOPOROSI SECONDARIA

17 Fratture da STRESS Definizione • Storia naturale • Patofisiologia • Epidemiologia • Fattori di rischio • Diagnosi clinica • Diagnostica per immagini • Prevenzione e trattamento • Terapia

18 Definizione Incapacità dell’osso di sopportare sforzi ritmici e ripetitivi da carico meccanico sotto-soglia Risultato Fatica ossea strutturale con sintomi clinici

19 Storia Primo report nel 1855 in Germania
• Dolore e gonfiore al piede anteriore a seguito delle marce nei soldati Prussiani

20 Patofisiologia 1 Carico meccanico Sensitività meccanica
Feed-back scheletro Carico meccanico Feed-back scheletro Sensitività meccanica Sensitività meccanica Trauma osseo Danno osseo Alterata geometria Alterate proprietà meccaniche Rimodellamento da danno Nessun danno Rimodellamento determinato dallo sforzo Riparazione del danno Alterato bilancio danno/rimodellamento Danno d’accumulo Reazione da stress Frattura da stress

21 Patofisiologia 2 Il trauma
Variazione in lunghezza per unità di lunghezza dell’osso • Microtraumi Velocità: con che velocità viene applicato il trauma ? Intensità: con che intensità viene applicato il trauma ? Rischio di frattura da stress: velocità + intensità del trauma Burr Bone 1996

22 Patofisiologia 3 • Rimodellamento
- Adattamento alla meccanica dell’ambiente - Rimozione del danno osseo da parte degli osteoclasti - Formazione di nuovo osso da parte degli osteoblasti • Alterato bilancio nel rimodellamento - Danno da accumulo - Reazione allo stress • Frattura da stress • Frattura completa » Burr Bone 2002

23 Istologia

24 Patofisiologia 4 • Clinicamente - Attività fisica causa il carico
- Carico pesante per brevi periodi - Carico leggero per periodi di tempo prolungati Tempo necessario per riparare il danno » Bruckner 2001

25 Epidemiologia 1 Atleti e militari • Incidenza negli Atleti
– 0.7% - 20% di tutti gli infortuni sono fratture da stress – Runners 8.3% - 52% ha una storia di frattura da stress – Atletica leggera - 21% dopo 12 mesi » Bennell CJSM 1995, AJSM 1996 » Brunet JSMPF 1990 • Incidenza – nei militari con un training di base – US 3.3% - 8.5% » Armstrong B 2004 – Israele 3.6% % » Milgrom Bone 2004, AJSM 2000

26 Epidemiologia 2 Sito specificità – ~ 95% nei punti di carico
• Tibia, metatarso, fibula » Brukner CJSM 1996 Allenamento • Atleti di potenza - ie. sprinters – piede, metatarso • Atleti di endurance - ie maratoneti – tibia, femore, pelvi (+ prossimali) » Bennell Bone 1997, AJSM 1996

27 Epidemiologia 3 • Atleti - 320 fratture da stress
– Sito + comune: Piede (~25-35% di tutte le fratture da stress) • corsa ad ostacoli, sprinters, saltatori, pattinatori – Ossa più comuni: Tibia (~50% di tutte le fratture da stress) • Tennis, pallavolo, pallacanestro, calcio, maratona – ~16% bilaterali » Matheson AJSM 1987

28 Epidemiologia 4 – ~ 5% in aree non tipicamente di carico
• 1° costa – lanciatori (baseball), sollevatori di pesi, “schiacciatori” di pallacanestro • coste intermedie - ginnasti, tennisti, nuotatori, golfisti, canottieri • Omero e ulna - lanciatori • Ogni osso può essere vittima di una frattura da stress » Brukner CSM 2001

29 Epidemiologia 5 Fratture da stress in Osteoporosi
Carichi ripetuti durante normali attività quotidiane • Colonna vertebrale lombare • A livello pelvico: sacro e pube • Bacino: collo del femore Fratture da fatica Fratture da insufficienza • atleta • non atleta • attivo • sedentario • alto carico • basso carico • ossa forti • ossa deboli • normale densità ossea • ridotta densità ossea • non osteoporosi • osteoporosi

30 Fattori di rischio • Estrinseci – Tipo di attività sportiva
– Programma di allenamento (eccessivo carico, distanze, intensità e progressione eccessiva) – Attrezzature (equipaggiamento inadeguato) – Ambiente (buio, freddo(caldo, umidità, ventilazione, altitudine) • Intrinseci (abilità del corpo di rispondere al carico) – Scheletro – Muscolo (debolezza e o squilibrio muscolare) – Articolazioni (iperpronazione/ipopronazione del piede, piede cavo/piatto, ginocchio valgo/varo, lassità e instabilità legamentosa) – Biomeccanica – Forma fisica (dismetria arti inferiori) – Fattori nutrizionali (sovrappeso) – Sesso

31 Tipo di attività sportiva
Programma di allenamento • Impatto su terreno – Jogging, running, sprinting • Cyclic loading – canottaggio, lancio, nuoto – corsa lunga distanza • Intermedio – Balletto, ginnastica • Aumento dell’intensità o della velocità • Aumento del numero delle sessioni di allenamento • Aumento della durata delle sessioni • Riduzione del tempo di recupero tra una sessione e l’altra

32 Programma di allenamento
Il rimodellamento osseo è tempo-dipendente e un nuovo equilibrio si raggiunge in 3-4 mesi » Frost Laws of Bone Structure 1964 & Parfitt Bone Histomorphometry 1983 Fino all’86% della fratture da stress si hanno quando la routine di allenamento è stata recentemente modificata » Goldberg PS 1994 » Sullivan CO 1984

33 Attrezzature Ambiente - scarpe - racchetta, remo, pesi Treadmill e sabbia Milgrom BJSM 2003 ? meno fratture da stress ?

34 Fattori di rischio • Estrinseci – Tipo di attività sportiva
– Programma di allenamento – Attrezzature – Ambiente • Intrinseci (abilità del corpo di rispondere al carico) – Scheletro – Muscolo – Articolazioni – Bio-meccanica – Forma fisica – Fattori nutrizionali – Sesso

35 • Nutrizione - Calcio - Menopausa – riduce il turnover e perdita - Abitudini alimentari nelle giovani • Introito calorico ristretto • Basso BMI • Sesso - Donne ? > Uomini - Militari X - Disturbi del ciclo mestruale

36 - diagnostica per immagini
Diagnosi Clinica - anamnesi - insorgenza graduale - esame obiettivo - diagnostica per immagini • Fattori di rischio – Storia pregressa di frattura da stress – Biomeccanica muscolare debolezza, instabilità, diametro osseo, forma delle ossa – Storia di cambiamento di allenamento - Quantità, intensità, superficie di allenamento,equipaggiamento, tecnica - Disordini alimentari (peso) - Disordini mestruali - Malattie e farmaci

37 Diagnosi Radiografica
• Accessibile • Basso costo • Tradizionale – Può escludere altre patologie – Poco sensibile • Planare • Bassa risoluzione • Falsi negativi Poco utile come indagine iniziale

38 Diagnosi Radiografica
• Utile – di solito – più avanti nel tempo – 2-3 settimane • Fase di iniziale riassorbimento • Linea di frattura visibile – settimane • Formazione di nuovo osso periostale • Sclerosi • Callo osseo – ~20% non determinabile

39 Diagnosi Scintigrafica
• Diagnosi radiologica negativa - permane sospetto Step diagnostico successivo alla Rx • Sensitività circa 100% • Positiva precocemente (48-72 ore) • Specificità – Alcuni falsi positivi • Tumori, infezioni, infarti • Periostiti (+ spesso in immagini acquisite a distanza nel tempo) • Danno tessuti molli (+ spesso in immagini acquisite precocemente)

40 Tomografia computerizzata
• Specificità elevata per elevata risoluzione spaziale • Utile in diagnosi differenziale di osteoma osteoide, osteomielite, neoplasie maligne fratture da stress • Identifica difetti corticali, neoformazione ossea periostale • Molto utile per: fratture tarsali, tibiali, femorali, spinali

41 Ecografia Ecografia del second metatarsale in un paziente con dolore al secondo dito del piede e RX negativa Deformazione focale della superficie corticale dorsale dell’osso metatarsale

42 RMN • Specificità – risoluzione ad ampio contrasto
• Osso e tessuti molli – Aspetto e orientamento – edema osseo – reazione da stress senza linea di frattura

43 Prevenzione e trattamento
• Obiettivi della prevenzione – Multi-fattoriale: difficile – Controllo del trauma scheletrico • Intensità, velocità e numero dei cicli • Periodi di riposo • Obiettivi della terapia – Ritorno dell’atleta all’attività agonistica – Accelerare la guarigione senza compromettere i tessuti

44 Prevenzione e trattamento
• Esercizio • Nutrizione • Calzature • Tutori Farmacologica – Bifosfonati – PTH – FANS

45 Trattamento chirurgico

46 Fratture Fratture a legno verde (nei bimbi e adolescenti)
con rigonfiamento circoscritto dell’osso, periostio non è leso e linea di frattura molto sottile

47 Distacco epifisario, quando esiste ancora la cartilagine di
coniugazione; distacco nucleo ossificazione

48 Frattura spiroide della diafisi femorale
In proiezione frontale a sx e laterale a dx. La frattura è ben evidente solo nella proiezione laterale

49 Frattura da schiacciamento di L1 con depressione a cuneo del corpo

50 Frattura della clavicola al III medio

51 Frattura della rotula con
diastasi marcata dei frammenti

52 Frattura spiroide della tibia

53 Calcagno normale Calcagno frattura a più frammenti

54 Periartrite della spalla con voluminosa calcificazione

55 Take home message In ambito traumatologico:
Le indagini diagnostiche radiografiche, grazie al contrasto radiologico, sono particolarmente utili per lo studio dell’apparato scheletrico L’immagine radiografica è sempre bidimensionale e quindi è necessario ricorrere a più proiezioni


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