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Le emozioni nella prospettiva dell’Appraisal Theory di K. Scherer

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Presentazione sul tema: "Le emozioni nella prospettiva dell’Appraisal Theory di K. Scherer"— Transcript della presentazione:

1 Le emozioni nella prospettiva dell’Appraisal Theory di K. Scherer

2 APPRAISAL THEORIES (1) Definizione di emozione di KLAUS SCHERER
L’EMOZIONE ASSUME LA FUNZIONE DI MEDIATORE TRA I BISOGNI DELL’ORGANISMO E LE RICHIESTE DELL’AMBIENTE

3 (2) Definizione di emozione di KLAUS SCHERER
L’emozione è l’esito di un processo di valutazione che comporta dei cambiamenti piuttosto ampi e interrelati in vari sottosistemi dell’organismo, e che si verifica in risposta a un evento scatenante che ha un significato fondamentale per l’individuo

4 Modello processuale-componenziale delle emozioni Klaus Scherer (1984, ’93)
I 5 sottosistemi che compongono l’organismo Cognitivo Fisiologico Motorio/Espressivo Esecutivo (Motivazionale) Soggettivo

5 Modello processuale-componenziale delle emozioni
Modello processuale-componenziale delle emozioni Klaus Scherer (1984, ’93) I 5 Controlli valutativi dello stimolo Novità Piacevolezza/spiacevolezza Conduttività agli scopi Potenzialità nel far fronte all’evento Conformità alle norme

6 CVS 1 Novità Determina se c’è cambiamento nella forma di una qualche stimolazione interna o esterna e, in particolare, se un qualche evento nuovo è accaduto o ci si attende che accada. Suddenness subcheck (quanto è improvviso) 2. Familiarity subcheck (quanto è consueto)

7 CVS 2 Piacevolezza intrinseca
Determina se un evento stimolo è piacevole, inducendo tendenze all’avvicinamento, o spiacevole, inducendo tendenze all’allontanamento. Tale tipo di controllo si basa sia su sistemi di rilevazione innata della valenza, intrinseca all’evento o all’oggetto in questione, sia su associazioni apprese

8 CVS 3 conduttività agli scopi
Controllo del significato dello stimolo in rapporto alle mete o ai bisogni dell’individuo. Sottocontrolli ad esso subordinati: 1. RILEVANZA (relevance subcheck): determina se lo stimolo è rilevante rispetto a importanti obiettivi o bisogni dell’individuo

9 CVS 3 conduttività agli scopi
2. Esito (outcome subcheck): Determina se e in quale misura l’esito dell’evento stimolo influirà sugli obiettivi che l’individuo si pone.

10 CVS 3 conduttività agli scopi
3. Aspettativa (expectation subcheck): Verifica se l’esito dell’evento è conforme o discrepante rispetto allo stato che ci si attendeva dovesse essere raggiunto , in quel dato momento, all’interno della sequenza obiettivo/piano.

11 CVS 3 conduttività agli scopi
4. CONDUTTIVITA’ (Conduciveness subcheck): la conduttività rispetto allo scopo permette di valutare se l’evento favorisca oppure ostacoli il raggiungimento di un obiettivo o il soddisfacimento di un bisogno

12 CVS 3 conduttività agli scopi
5. Urgenza (Urgency Subcheck): verifica se e in quale misura ciò che sta accadendo è urgente rispetto ai miei bisogni/scopi sia nel caso favorisca o ostacoli l’obiettivo o il soddisfacimento di un bisogno.

13 CVS 4 Potenzialità nel far fronte a un evento (COPING POTENTIAL)
Sottocontrolli: CAUSA (cause subcheck): individuare la causa di un evento (nel senso di identificare chi è l’ “agente”) e il motivo per cui riteniamo esso si sia verificato (“motive”)

14 CVS 4 Potenzialità nel far fronte a un evento (COPING POTENTIAL)
CONTROLLO (control subcheck): monitoraggio di quali sono le capacità potenziali disponibili all’organismo in quel momento per farvi fronte, in particolare verificando qual è il grado di controllo sull’evento o sulle sue eventuali conseguenze

15 CVS 4 Potenzialità nel far fronte a un evento (COPING POTENTIAL)
3. POTERE (power subcheck): quantificare il potere relativo dell’organismo di esercitare un’azione finalizzata a modificare il corso dell’evento o ad evitarne l’esito attraverso l’attacco o la fuga 4. ADATTAMENTO (adjustment subcheck): comprendere quali sono le potenzialità presenti nell’individuo per adattarsi all’esito finale dell’evento mediante una ristrutturazione cognitiva interna.

16 CVS 5 Conformità alle norme
Controllo della compatibilità alle norme interne/esterne: 1. NORME ESTERNE (external subcheck): determina se l’evento, in particolare l’azione propria o altrui, è conforme rispetto alle norme sociali, culturali, convenzionali, o rispetto alle attese delle persone significative per il soggetto.

17 CVS 5 Conformità alle norme
2. NORME INTERNE (Internal subcheck): valuta quanto l’evento è conforme rispetto alle norme e gli standards interiorizzati come parti del concetto di sé o del proprio sé ideale.

18 Esperienza pratica: Valutare le seguenti situazioni, in gruppo:
Raggiungo il parcheggio e… mi hanno rubato l’auto Una sera in discoteca con una musica eccezionale Non avrei dovuto essere così schietto sui suoi difetti Un capello in un piatto di pasta al ristorante Vedere un adulto che maltratta un bambino Un mio caro amico si è tolto la vita Devo parlare in pubblico di fronte a 100 persone Il mio primo 30 e lode ad un esame Davanti ad un magnifico paesaggio… Riunione di condominio: impossibile decidere! Una zingara mi chiede l’elemosina: niente da fare! Ho dimenticato di spegnere il cellulare a teatro Un camion mi taglia la strada, corro a 140 Km/h Mi sfrattano e devo lasciare la mia casa amata

19 Esperienza pratica: … valutando ogni singola situazione in base ai 5 CVS: QUANTO CONTA ciascun CVS?
CVS 1: Novità CVS 2: Piacevolezza intrinseca CVS 3: Conduttività agli scopi: Rilevanza Esito Aspettativa Conduttività Urgenza CVS 4: Potenzialità nel far fronte a un evento: Causa/motivo Controllo Potere Adattamento CVS 5 Conformità alle norme: Norme esterne Norme Interne

20 Età di comparsa (in mesi)
Prerequisiti della valutazione dello stimolo per lo sviluppo ontogenetico delle emozioni Espressione emotiva Età di comparsa (in mesi) Controllo valutativo dello stimolo richiesto trasalimento Novità Dispiacere Piacevolezza Intrinseca Sorpresa 1-3 Conduttività rispetto allo scopo Gioia 3-5 Rabbia 4-6 Potenziale di adattamento Paura 5-9 Vergogna/colpa 12-15 Conformità a norme (int) Disprezzo 15-18 Conformità a norme (est)

21 La teoria unificata di Leventhal e Scherer(1987): aspetti evolutivi
Il sistema di conoscenza emozionale evolve seguendo 3 stadi: Livello senso-motorio Livello schematico Livello concettuale

22 I 3 stadi 1. Novità 2. Piacevolezza 3. Conduttività a Scopi
4. Coping potential 5. Compatibilità a norme Senso-motorio Stimolazione intensa ed improvvisa Preferenza/avversione innata Bisogni di base Energia disponibile Sche matico Familiarità: appaiamento con dati in memoria Preferenze o avversioni apprese Bisogni/ motivazioni acquisiti Schema corporeo Chemi sociali e schemi del sè Concet tuale Aspettative sulla relazione caus/effettoprobabilità stimata Valutazioni positive/negative ricordate, anticipate o derivate Opiani ed obiettivi pienamente coscienti Abilità di problem-solving Ideale del sé Valutazioni morali


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