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Prof. Barbieri Omar Università degli Studi di Macerata

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Presentazione sul tema: "Prof. Barbieri Omar Università degli Studi di Macerata"— Transcript della presentazione:

1 Prof. Barbieri Omar Università degli Studi di Macerata
Laboratorio di tecnologie multimediali per l’apprendimento/insegnamento linguistico (settore disabilità) Prof. Barbieri Omar Università degli Studi di Macerata

2 Lezione n. 1 Presentazione del programma e delle modalità d’esame
BES: Bisogni Educativi Speciali DSA: Disturbi Specifici di Apprendimento DSL: Disturbi Specifici del Linguaggio Discenti normodotati La ricerca di un consenso Una diagnosi difficile Certificazioni diagnostiche di DSA Alcune esperienze concrete Tecnologie informatiche a supporto di disabili per la navigazione e l’apprendimento Dragon Naturally Speaking Dibattito, Q&A

3 BES: Bisogni Educativi Speciali
"Un bisogno educativo speciale è qualsiasi difficoltà evolutiva, in ambito educativo ed apprenditivo, espressa in funzionamento (nei vari ambiti della salute secondo il modello ICF dell'OMS) problematico anche per il soggetto, in termini di danno, ostacolo o stigma sociale, indipendentemente dall'eziologia, e che necessita di educazione speciale individualizzata" (Dario Ianes,

4 BES: Bisogni Educativi Speciali
Gli alunni con BES vivono una situazione particolare, che li ostacola nell’apprendimento e nello sviluppo, e può essere a livello organico, biologico, familiare, sociale, ambientale, contestuale o in combinazioni di queste. Tali difficoltà possono essere globali e pervasive (si pensi all’autismo) oppure più specifiche (ad esempio, nella dislessia), settoriali (ad esempio, disturbi del linguaggio, disturbi psicologici d’ansia); gravi o leggere, permanenti o transitorie. In questi casi, i normali bisogni educativi che tutti gli alunni hanno (bisogno di sviluppare competenze, di appartenenza, di identità, di valorizzazione, di accettazione, solo per citarne alcuni) si «arricchiscono» di qualcosa di particolare, di «speciale». Il loro bisogno normale di sviluppare competenze di autonomia, ad esempio, è complicato dal fatto che possono esserci deficit motori, cognitivi, oppure difficoltà familiari nel vivere positivamente l’autonomia e la crescita, e così via. In questo senso, il Bisogno Educativo diventa «Speciale». Per lavorarci adeguatamente, occorrono dunque competenze e risorse «speciali», migliori, più efficaci. (

5 BES: Bisogni Educativi Speciali
L’espressione “Bisogni Educativi Speciali” (BES) è entrata nel vasto uso in Italia dopo l’emanazione della Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica“. (

6 DSA: Disturbi Specifici di Apprendimento
Definiti anche con la sigla F81 nella Classificazione Internazionale ICD-10 dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), compresi nel capitolo 315 del DSM-IV americano e annoverati dalla Legge 8 ottobre 2010, n. 170, "Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale N. 244 del 18 ottobre Fanno parte della famiglia dei Disturbi Evolutivi Specifici (DES). Si tratta di disturbi nell'apprendimento di alcune abilità specifiche che non permettono una completa autosufficienza nell'apprendimento, poiché le difficoltà si sviluppano sulle attività che servono per la trasmissione della cultura, come, ad esempio, la lettura, la scrittura e/o il far di conto. I disturbi specifici di apprendimento si verificano in soggetti che hanno intelligenza almeno nella norma, con caratteristiche fisiche e mentali nella norma, e la capacità di imparare.

7 DSA: Disturbi Specifici di Apprendimento
I disturbi specifici di apprendimento più solitamente riscontrati sono: - dislessia; - disgrafia; - disortografia; - disturbo specifico della compitazione; - discalculia. Nei Paesi anglosassoni, la definizione comprende anche: - disturbo specifico del linguaggio; - disprassia; - disturbo dell'elaborazione auditiva; - disturbo dell'apprendimento non verbale. In un soggetto, si possono verificare anche più disturbi insieme, poiché si ritiene che abbiano la stessa origine di tipo neuropsicologico e solitamente hanno carattere ereditario.

8 DSA: Disturbi Specifici di Apprendimento
La Legge 8 ottobre 2010, n° 170 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento. L’art. 7, comma 2, della Legge 170/2010 definisce le modalità di formazione dei docenti e dei dirigenti scolastici, le misure educative e didattiche di supporto utili a sostenere il corretto processo di insegnamento/apprendimento fin dalla scuola dell’infanzia, nonché le forme di verifica e di valutazione per garantire il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con diagnosi di DSA, delle scuole di ogni ordine e grado del sistema nazionale di istruzione e nelle università. Gli Uffici Scolastici Regionali attivano tutte le necessarie iniziative e procedure per favorire il rilascio di una certificazione diagnostica dettagliata e tempestiva da parte delle strutture preposte.

9 DSA: Disturbi Specifici di Apprendimento
La CM n° 18 del 9 febbraio 2012 obbliga le scuole ad adottare libri di testo redatti in forma mista (cartacea e digitale). Tale normativa, volta soprattutto a contenere i costi per le famiglie, offre la possibilità di avere a disposizione un testo digitale che potrebbe essere utilizzato in modo proficuo dagli alunni con DSA. Tuttavia, non tutti i libri di testo in formato digitale prodotti dalle case editrici si prestano ad essere utilizzati con quei software (sintesi vocale, programmi che permettono di modificare un file PDF ai fini di sottolineare, prendere appunti, ecc.) che normalmente consentono alle persone con DSA un accesso facilitato al testo scritto. Qualora il libro di testo digitale proposto dalle case editrici risultasse non idoneo, si può ricorrere al servizio (offerto ora dall'Associazione Italiana Dislessia "Giacomo Venuti" in collaborazione con Telecom Italia) LibroAID che, durante questi anni, oltre ad aver sempre sollecitato gli editori a fornire copie digitali dei testi adeguatamente realizzate, si è occupato di convertire i libri di testo in formato accessibile agli strumenti che le nuove tecnologie mettono a disposizione.

10 DSA: Disturbi Specifici di Apprendimento
I libri possono essere letti impiegando software di sintesi vocale (screen reader) che leggano file in formato PDF, diversamente dovranno essere prima commutati da tali file con un software OCR. Per accedere al servizio, è necessario, la prima volta, compilare una autocertificazione e la dichiarazione sulla privacy, online sul sito. Il servizio è riservato ad alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento. L'autocertificazione per la richiesta di accesso al servizio LibroAID viene resa da uno di questi soggetti: - dal genitore o dal tutore di utente minorenne; - da utente singolo maggiorenne; - da enti (scuole). (

11 DSA: Disturbi Specifici di Apprendimento
DSA nell’apprendimento delle lingue straniere Secondo il decreto attuativo Legge 170/2010, art. 6, comma 4: “Le Istituzioni scolastiche attuano ogni strategia didattica per consentire ad alunni e studenti con DSA l’apprendimento delle lingue straniere. A tal fine valorizzano le modalità attraverso cui il discente meglio può esprimere le sue competenze, privilegiando l’espressione orale, nonché ricorrendo agli strumenti compensativi e alle misure dispensative più opportune. Le prove scritte di lingua straniera sono progettate, presentate e valutate secondo modalità compatibili con le difficoltà connesse ai DSA”. Alcuni alunni possono essere dispensati dalle prove scritte, sia durante l’anno che in sede di esame, in particolare quando si presentino i seguenti casi: - in presenza di un grave DSA con esplicita richiesta di esonero dalle prove scritte; - qualora sia la famiglia a richiedere la dispensa dalle prove scritte; - decisione del consiglio di classe sulla base della diagnosi e delle risultanze degli interventi di natura pedagogico-didattica.

12 DSA: Disturbi Specifici dell’Apprendimento
Esami di stato: le commissioni stabiliranno le modalità delle prove orali in sostituzione delle prove scritte. Solamente in presenza di particolare gravità di DSA, l’alunno o lo studente possono essere esonerati dall’insegnamento delle lingue straniere e seguire un percorso didattico differenziato. Per individuare quale lingua straniera privilegiare, bisognerà tener conto di quella con maggiore trasparenza linguistica, ovvero la corrispondenza fra come una lingua si scrive e come si legge. È possibile consegnare il testo scritto alcuni giorni prima della lezione per permettere all’allievo una lenta e graduale decodifica. Strumenti compensativi: audio-libri e sintesi vocale, computer con correttore automatico e dizionario digitale. Misure dispensative: tempi aggiuntivi, adeguata riduzione del carico di lavoro.

13 DSA: Disturbi Specifici di Apprendimento (
Norme vigenti per la valutazione degli alunni D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122 – Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA) Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell'attività didattica e delle prove di esame, sono adottati, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami, non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove.

14 DSA: Disturbi Specifici di Apprendimento
Strategie metodologiche e didattiche Valorizzare linguaggi comunicativi altri dal codice scritto (linguaggio iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e riepiloghi a voce; Utilizzare schemi e mappe concettuali; Insegnare l’uso di dispositivi extra-testuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini); Promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline; Dividere gli obiettivi di un compito in “sotto-obiettivi”; Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all’argomento di studio, per orientare l’alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali; Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica laboratoriale; Promuovere processi metacognitivi per sollecitare nell’alunno l’autocontrollo e l’autovalutazione dei propri processi di apprendimento; Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari; Promuovere l’apprendimento collaborativo.

15 DSA: Disturbi Specifici di Apprendimento
Misure dispensative All’alunno con DSA è garantito l’essere dispensato da alcune prestazioni non essenziali ai fini dei concetti da apprendere. Esse possono essere, a seconda della disciplina e del caso: la lettura ad alta voce; la scrittura sotto dettatura; prendere appunti; copiare dalla lavagna; il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti; la quantità eccessiva dei compiti a casa; l’esecuzione di più prove valutative in tempi ravvicinati; lo studio mnemonico di formule, tabelle, definizioni; sostituzione della scrittura con linguaggio verbale e/o iconografico.

16 DSA: Disturbi Specifici di Apprendimento
Strumenti compensativi Consentono di compensare le carenze funzionali determinate dal disturbo. Aiutandolo nella parte automatica della consegna, permettono all’alunno di concentrarsi sui compiti cognitivi oltre che avere importanti ripercussioni sulla velocità e sulla correttezza. Tra questi vanno annoverati: sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di apprendimento; tabella delle misure e delle formule geometriche; computer con programma di videoscrittura, correttore ortografico; stampante e scanner; calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante; registratore e risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri digitali); software didattici specifici; computer con sintesi vocale; vocabolario multimediale.

17 DSA: Disturbi Specifici di Apprendimento
Attualmente, i bambini e i ragazzi affetti da DSA non hanno diritto all'insegnante di sostegno e non sono contemplati nella legge sui diversamente abili. Hanno però diritto, grazie alle Legge 170/10, a strumenti didattici e tecnologici di tipo compensativo (sintesi vocale, registratore, programmi di video-scrittura e con correttore ortografico, calcolatrice) e a misure dispensative, per permettere loro di sostituire alcuni tipi di prove valutative con altre equipollenti più adatte (cfr. file “MIUR_Linee guida DSA”).

18 DSL: Disturbi Specifici del Linguaggio
Disturbi evolutivi del linguaggio, detti "specifici" poiché non sono collegati o causati da altri disturbi evolutivi del bambino, come ad esempio ritardo mentale o perdita dell'udito. Fanno parte della famiglia dei Disturbi Evolutivi Specifici (DES). Sono indicati dalla sigla F80 nella classificazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e si trovano nel capitolo 315 del manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali americano DSM-IV. “Una condizione in cui l’acquisizione delle normali abilità linguistiche è disturbata sin dai primi stadi dello sviluppo. Il disturbo linguistico non è direttamente attribuibile ad alterazioni neurologiche o ad anomalie di meccanismi fisiologici dell’eloquio, a compromissioni del sensorio, a ritardo mentale o a fattori ambientali. È spesso seguito da problemi associati, quali le difficoltà nella lettura e nella scrittura, anomalie nelle relazioni interpersonali e disturbi emotivi e comportamentali”.

19 DSL: Disturbi Specifici del Linguaggio
3 tipi di disfasie: della comprensione, della produzione e dell’articolazione. 4 possibili cause: - linguaggio troppo veloce; - memoria implicita del linguaggio compromessa; - anomalie del sonno paradossale (REM, movimento rapido degli occhi che avviene durante la fase del sonno); - disturbi della memoria procedurale. Batterie di valutazione del linguaggio >> 5 dimensioni chiamate “compiti”: - articolazione e controllo oro-motorio; - controllo fonemico; - denominazione; - ripetizione; - fluenza verbale.

20 Discenti normodotati Definizione globale di intelligenza: “Capacità generale dell’individuo di mettersi in contatto con l’ambiente e di affrontare risolutamente le differenti esigenze che da esso provengono.” (Wechsler) Valutata attraverso test d’intelligenza: WISC = Wechsler Intelligence Scale. QIV= Quoziente Intellettivo Verbale; QIP= Quoziente Intellettivo Performance >>> QIT= Quoziente Intellettivo Totale. Fasce di intelligenza: - QIT maggiore di 85 = soggetti normali o dotati; - QIT compreso tra 85 e 70 = soggetti borderline intellettivi; - QIT inferiore a 70 = soggetti intellettivamente deficitari.

21 La ricerca di un consenso
Dal 2007, in Italia, i rappresentanti delle principali organizzazioni di professionisti che si occupano di disturbi di apprendimento, attraverso una Consensus conference sono pervenuti all’elaborazione delle “Raccomandazioni per la pratica clinica sui disturbi specifici dell’apprendimento. Vari tipi di difficoltà e disturbi a livello linguistico: livello articolatorio, livello espressivo, livello ricettivo, farfugliamento, balbuzie.

22 Una diagnosi difficile
Un’indagine condotta dall’Associazione Italiana Dislessia sottolinea come, su circa alunni iscritti nelle scuole superiori italiane, presentino caratteristiche assimilabili alla dislessia. Si calcola che circa il 4% della popolazione italiana sia colpito da questo “impedimento” che, riducendo l’abilità di codificazione e decodificazione della parola scritta, pregiudica il rendimento scolastico. Disabilità invisibile. Incapacità di riconoscere i sintomi della dislessia e tendenza a etichettare i discenti come distratti, pigri o svogliati. Avanzamento degli studi negli Stati Uniti. Necessità di una diagnosi precoce univoca. (cfr. file “A. Chiarenza, V. Coniglione – Istituto Tecnologico Statale “Alessandro Volta” di Perugia”).

23 Certificazioni diagnostiche di DSA
Il Settore Servizi studenti disabili e studenti con DSA del Servizio Orientamento facente capo all’Università degli Studi di Genova, a seguito dell’entrata in vigore della legge n. 170/2010, eroga i servizi necessari a garantire l’accoglienza e il supporto agli studenti con certificazione di disturbo specifico di apprendimento. Le certificazioni diagnostiche di DSA debbono essere effettuate da: - strutture sanitarie pubbliche; - strutture accreditate; - soggetti operanti nell’area dei DSA e non accreditati, ma in possesso dei requisiti previsti dalla Delibera della Giunta Regionale per svolgere la funzione diagnostica e consulenziale nei confronti della scuola. La diagnosi per dimostrare il proprio stato di DSA non deve superare, all’atto della presentazione, i tre anni dalla data del rilascio. (

24 Alcune esperienze concrete
CILA Università di Napoli Linguistica computazionale per abilità di apprendimento e di comunicazione presso il Politecnico di Milano – Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria (cfr. file “Linguistica computazionale Politecnico”) Riferimenti a centri per una diagnosi corretta e tempestiva( Elenco di libri di testo utili

25 Ulteriori spunti di approfondimento
“Tecnologie informatiche e di supporto a disabili per la navigazione e l’apprendimento”, Dott. Ing. Thimoty Barbieri (cfr. file “Tecnologie informatiche e di supporto a disabili”) Dragon Naturally Speaking

26 Grazie per l’attenzione!


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