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ADOLESCENTI E SICUREZZA STRADALE

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Presentazione sul tema: "ADOLESCENTI E SICUREZZA STRADALE"— Transcript della presentazione:

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2 ADOLESCENTI E SICUREZZA STRADALE
M. NADDEO A. ALFERO ASSOCIAZIONE NAZIONALE ONLUS BIP BIP PREVENZIONE TRAUMI CRANICI E SPINALI

3 BIP BIP L’Associazione BIP BIP rappresenta l’evoluzione in ambito nazionale del progetto preventivo omonimo sviluppato nel 1996 al fine di coagulare gli interessi delle figure professionali che operano su pazienti, traumatizzati cranici e spinali, dalla prevenzione alla riabilitazione e reinserimento sociale (Prevenzione dal I al IV Livello).

4 BIP BIP Si è pertanto sviluppato un programma di prevenzione NAZIONALE del trauma cranico e spinale Esteso simultaneamente a tutti i possibili recettori del messaggio. Sensibile , adatto cioè alla attitudini comunicative di ogni recettore. Coordinato ai Progetti Regionali di Educazione Sanitaria ed alle attività degli Ospedali per la Promozione della Salute. Fornito di indicatori che consentano di stabilire un valore basale, la cui variazione potrà essere valutata come misura di efficacia.

5 BIP BIP L’obiettivo è quello di
Informare, usando un taglio diretto, ricco dell’esperienza di chi lavora in ambulanza in pronto soccorso, in sala operatoria, in rianimazione, in reparti di degenza. Con l’aiuto di chi è più esperto nell’arte della comunicazione (psicologi, riabilitatori, pedagoghi, pubblicitari) si è cercato di modulare la complessità del messaggio ed il tono del linguaggio adattandolo ai vari interlocutori. Modificare i comportamenti ( per effetto di una corretta informazione ) Diminuire l’incidenza dell’evento traumatico. Diminuire l’entità del danno quando l’evento si verifica. Istituire una sorveglianza epidemiologica del trauma cranio spinale.

6 BIP BIP L’Associazione è strutturata in : Gruppo di Formazione
Gruppo di Controllo Gruppo di Comunicazione Segreteria

7 BIP BIP Gruppo di Formazione
Questo settore prepara la “lezione” sulla prevenzione adattando al target prescelto il linguaggio, il grado di complessità e gli strumenti di comunicazione più idonei.

8 BIP BIP Gruppo di Controllo Ricerca ed analizza gli indicatori epidemiologici quali: Incidenza di traumi cranio spinale Dati commerciali: indici di vendita di alcuni articoli per la protezione (es. caschi ), indici di omologazione Dati demografici Analisi dei Tests conoscitivi Analisi dei costi di gestione e delle previsioni di spesa.

9 BIP BIP Gruppo di Comunicazione
Si è creata una redazione che attraverso un sito web ( sta diventando il punto di comunicazione e di informazione sulle attività della Associazione. L’altro compito redazionale è quello di navigare tra le numerose attività di prevenzione attive nel mondo per imparare e cercare punti di contatto. THINK FIRST A questo aggiungiamo la presenza in numerose manifestazioni sportive e culturali come punto di contatto.

10 BIP BIP Segreteria Nazionale
L’Ufficio è il centro di controllo di tutti i moduli operativi, che mantiene ed alimenta le informazioni tra gli stessi e con il pubblico, raccoglie i feed-backs che derivano da questa attività. E’ aperta dal lunedì al venerdì dalle ore alle – Telefono. 011/ – Fax : 011/ –

11 PREVENZIONE I LIVELLO azioni volte a far si che l’incidente non accada
II LIVELLO azioni volte a minimizzare le conseguenze dell’incidente durante il suo svolgimento III LIVELLO azioni volte a minimizzare le conseguenze dell’incidente dopo che questo ha avuto luogo (breve medio termine) IV LIVELLO azioni volte a minimizzare gli esiti dell’incidente

12 CAUSE DI TRAUMA CRANICO

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14 TRAUMA CRANICO IN ITALIA
300 CASI / /ANNO PREVALENZA NEGLI UOMINI 25 DECESSI/100000/ANNO PRIMA CAUSA DI MORTE FASCIA ETA’ TRA ANNI

15 Trauma cranico e sesso Gli uomini sono più esposti delle donne al trauma cranico.

16 TRAUMA CRANICO IN ITALIA
300 CASI / /ANNO PREVALENZA NEGLI UOMINI 25 DECESSI/100000/ANNO PRIMA CAUSA DI MORTE FASCIA ETA’ TRA ANNI

17 FREQUENZA FASCIA D’ETA’

18 CAUSE DI MORTE

19 INCIDENTI STRADALI IN ITALIA 2002
6736 MORTI 18 MORTI AL GIORNO UNO OGNI ORA E 18 MINUTI FERITI

20 SOGGETTI COINVOLTI

21 FREQUENZA FASCIA D’ETA’

22 16,8 TC 26,6% TC 25% TC 18% TC 19% TC

23 TRAUMI CRANICI ED INCIDENTI STRADALI
LUGLIO MESE PIU’ A RISCHIO VENERDI’ MAGGIOR NUMERO INCIDENTI MAGGIOR PICCO ORE 18 INDICE DI MORTALITA’ NOTTURNA 5% CON IL 3% DELL’INTERA GIORNATA NOTTI VENERDI’ E SABATO 45% INTERA SETTIMANA

24 INCIDENZA NOTTURNA

25 CAUSE ERRATO COMPORTAMENTO GUIDA
TASSO MORTALITA’ 2,2% ALTERATO STATO PSICO FISICO CONDUCENTE TASSO MORTALITA’ 6,6%

26 TRAUMI - INCIDENTI STRADALI AUTO

27 TRAUMI - INCIDENTI STRADALI MOTO

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29 Riduzione 48% mortalità da Incidente Stradale dal 1980
Miglioramento sistema emergenza urgenza Progressi in anestesiologia e rianimazione Auto e strade più sicure Uso del casco, delle cinture e seggiolini per bimbi Introduzione del limite legale dell’alcolemia e controlli sulla strada Controlli rispetto limiti di velocità Patenti a punti

30 Trauma cranico e giovani -2003-
Il trauma cranico rappresenta la prima causa di morte fra i giovani. MAGGIORE ACQUISIZIONE DEL RISCHIO RISPETTO AL PASSATO

31 Cause La principale causa di trauma cranico è costituita dagli incidenti stradali.

32 Distribuzione per classi di età e per tipo di incidente automobilistico

33 Distribuzione generale per cause
TRAUMA CRANICO Distribuzione generale per cause

34 L’IMPORTANZA DI UN CAPILLARE ED EFFICACE PROGRAMMA DI PREVENZIONE DI I° E II° LIVELLO SULLA POPOLAZIONE GIOVANILE

35 PREVENZIONE PRIMARIA I LIVELLO
l’educazione stradale dalla scuola elementare l’addestramento ad una guida difensiva ed “INSICURA” realizzazione di interventi strutturali stradali (l’eliminazione dei punti neri sulla strada), maggior controllo dell’alcolemia dei conducenti il controllo periodico dello stato del veicolo maggior controllo del rispetto dei limiti di velocità

36 PREVENZIONE PRIMARIA II LIVELLO
Adozione ed uso corretto dei dispositivi di sicurezza casco, cinture, child restraints, poggiatesta, air bags etc.

37 LA PREVENZIONE DEI TRAUMI CRANICI E SPINALI: SCUOLA GIOVANI
LEZIONE DATI EPIDEMIOLOGICI DATI DI NATOMIA E FISIOLOGIA DATI CLINICI NOZIONI DI PREVENZIONE DI I E II LIVELLO ANALISI SITUAZIONI A RISCHIO COMPORTAMENTI PER PREVENIRE MISURE PREVENTIVE DA ADOTTARE NOZIONI DI SOCCORSO DESCRIZIONE DEGLI ESITI NEUROLOGICI E COMPORTAMENTALI DEL TRAUMA CRANIO

38 Misure di sicurezza per prevenire il trauma cranico
Attenzione perché una serie di usi consolidati tende a sottovalutare il rischio di trauma cranico. Ad esempio, perché: in moto sì e in bici no? In caso di incidente i ciclisti hanno la testa più dura?

39 LA PREVENZIONE DEI TRAUMI CRANICI E SPINALI: SCUOLA GIOVANI
Ogni incontro di formazione è preceduto e seguito da questionari per raccogliere la percezione che il campione ha del problema trauma cranico e la capacità di modificare questa percezione con l’intervento stesso

40 LA PREVENZIONE DEI TRAUMI CRANICI E SPINALI SCUOLA GIOVANI
L’ATTIVITA’ DI FORMAZIONE HA PORTATO AD UN CONTATTO DAL 1998 AL MAGGIO 2004 CON OLTRE STUDENTI

41 SCUOLA ATTIVITA’

42 ANALISI INFORMAZIONI QUESTINARIO

43 PERCEZIONE SITUAZIONE RISCHIO
42% MOTOVEICOLI 38% CADUTE 16% BICICLETTA 0.5% PEDONE

44 PERCEZIONE SITUAZIONE RISCHIO
CIRCA 85% DEGLI INTERVISTATI USA LA BICICLETTA L’INCONTRO DI FORMAZIONE HA AUMENTATO L’ATTENZIONE SULLA BICICLETTA COME SISTUAZIONE A RISCHIO AL 45%

45 PERCEZIONE SITUAZIONE RISCHIO
AUMENTO DELLA PERCEZIONE DEL RISCHIO SU SE STESSI L’IDEA CHE L’EVENTO TRAUMA POTESSE INTERESSARE ANCHE L’INTERVISTATO PASSA DAL 67 ALL’ 85%

46 PERCEZIONE SITUAZIONE RISCHIO
AUMENTO DELLA PERCEZIONE DEL RISCHIO SU SE STESSI LA CONSAPEVOLEZZA DI POSSIBILI DIFFICOLTA’ SENSORIALI DOPO TRAUMA CRANICO PASSA DAL 3 AL 25% DIFFICOLTA’ DEL LINGUAGGIO PASSA DAL 4 AL 18% DIFFICOLTA’ PSICOLOGICHE PASSA DAL 27 AL 65% DIFFICOLTA’ SOCIALI PASSA DAL 2 AL 22%

47 PERCEZIONE SITUAZIONE RISCHIO
AUMENTO DELLA PERCEZIONE DEL RISCHIO SU SE STESSI IL 74% HA DICHIARATO CHE LE INFORMAZIONI AVUTE AVREBBERO CAMBIATO IL LORO COMPORTAMENTO IL 26% NE HA PARLATO CON GLI AMICI IL 50% IN FAMIGLIA UN POTENTE VALORE DEL MESSAGGIO DI PREVENZIONE BEN CALIBRATO E’ L’AMPLIFICAZIONE CHE NE PUO’ DERIVARE DAI SUOI STESSI UTENTI

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49 BIP BIP Programma 2004 LA PREVENZIONE DEL TRAUMA CRANIO SPINALE SCUOLA GIOVANI LA PREVENZIONE TRAUMA CRANIO SPINALE PRESSO LE DISCOTECHE PUBS BIRRERIE RICERCA SUGLI EFFETTI DA DISCOTECA PREVENZIONE TRAUMA CRANIO SPINALE GIOVANI MONITORAGGIO NEO PATENTATI

50 BIP BIP Programma 2004 LA PREVENZIONE DEI TRAUMI CRANICI E SPINALI SCUOLA GIOVANI Programma rivolto alla popolazione scolastica (dalla V elementare alla scuola media superiore) con “lezioni” in classe. Protocollo con Ministero dell’Istruzione per la promozione del programma preventivo nella scuola tramite gli Uffici Regionali Scolastici. Da Ottobre il programma sarà attivato in Lombardia, Liguria, Veneto, Lazio, Campania, Sardegna. Per il 2005 si dovrebbe completare il piano Nazionale.

51 BIP BIP Programma 2004 LA PREVENZIONE TRAUMA CRANIO SPINALE PRESSO LE DISCOTECHE PUBS BIRRERIE CON PROIEZIONE DI VIDEO-CLIPS programma rivolto ai giovani che frequentano tali luoghi di ritrovo. I video-clips, della durata di 1,5 minuti promuovono in modo divertente l’uso del casco e delle cinture di sicurezza. Scopo è informare i giovani sul trauma cranio spinale, sui danni irreversibili che questo provoca e sensibilizzandoli ad una maggiore prudenza alla guida di auto e motocicli al termine della serata. Utilizzare la testa per difendere il proprio corpo.

52 BIP BIP Programma 2004 RICERCA SUGLI EFFETTI DA DISCOTECA rivolto ai giovani che frequentano la discoteca, in collaborazione con l’Università di Torino, Facoltà di Psicologia. Scopo di tale ricerca è di identificare e quantificare gli effetti alcolici, dei rumori e dell’affaticamento da discoteca.

53 BIP BIP Programma 2004 PREVENZIONE TRAUMA CRANIO SPINALE GIOVANI rivolto ai giovani del terzo anno scuola media inferiore e primo biennio scuola media superiore si propone di insegnare alcune basi e tecniche di guida dei ciclomotori. NOZIONI ALLA “GUIDA INSICURA” E COME CERCARE DI RIDURRE IL DANNO.

54 CONCLUSIONI L’epidemiologia e la prevenzione non sono scienze disgiunte. Se non esploriamo le realtà che ci circonda per progettare i nostri interventi e non ne valutiamo poi la ricaduta non possiamo imparare evitando così dogmi ed errori. Occorre una sorveglianza continua del fenomeno trauma con un osservatorio epidemiologico permanente.

55 CONCLUSIONI Dai dati che ne derivano è possibile trarre informazioni indispensabili sia per una razionale opera di progettazione dei nostri interventi sia di prevenzione sia terapeutici la loro validazione

56 CONCLUSIONI Per raggiungere questi obiettivi è importante una fattiva collaborazione di tutte le discipline coinvolte: Prevenzione, emergenza, area critica e riabilitazione devono operare di concerto e gli educatori, le forza sociali ed il loro rappresentanti a livello istituzionale devono essere coinvolti.

57 www. Bip-Bip.org www.brividamnente.it
Per saperne di più… Per saperne di più sulla prevenzione del trauma cranico e sulle iniziative dell’ ASSOCIAZIONE BIP BIP visita www. Bip-Bip.org


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