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MUOVIAMOCI Fotografie, poesie e racconti a sostegno di URSLA-Novara per la ricerca sulla SLA.

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Presentazione sul tema: "MUOVIAMOCI Fotografie, poesie e racconti a sostegno di URSLA-Novara per la ricerca sulla SLA."— Transcript della presentazione:

1 MUOVIAMOCI Fotografie, poesie e racconti a sostegno di URSLA-Novara per la ricerca sulla SLA

2 Obiettivo - Coinvolgere le persone alla conoscenza della SLA nelle implicazioni che crea negli ammalati ed alle famiglie - Dare una scossa emozionale ai visitatori - Aumentare la consapevolezza della necessità della ricerca scientifica sulle staminali - Raccogliere fondi per la ricerca scientifica

3 Strumenti La mostra fotografica è volutamente insolita, diversa dal consueto, perché coinvolgerà la mente ed il cuore sia attraverso gli occhi sia attraverso l’udito, ci prefiggiamo possa essere un momento emozionale Le foto saranno corredate alcune da poesie, altre saranno base visiva per una storia, altre ancora avranno stimolato un pensiero, una novella Anche la musica farà la sua apparizione nella mostra facendo da scenario sonoro ai racconti che saranno letti ed interpretati da professionisti conosciuti tra cui Luca Ward, Francesco Pannofino o Massimo Lodolo

4 Temi della mostra I temi portanti della mostra saranno I temi portanti della mostra saranno gli ALBERI, che rappresentano idealmente un ammalato di SLA che vive, pur essendo immobile come gli alberi. Come gli alberi è in balia del vento e degli eventi, e deve essere aiutato dalla sensibilità che la nostra società deve dimostrare per una malattia estremamente impattante sul tessuto familiare gli ALBERI, che rappresentano idealmente un ammalato di SLA che vive, pur essendo immobile come gli alberi. Come gli alberi è in balia del vento e degli eventi, e deve essere aiutato dalla sensibilità che la nostra società deve dimostrare per una malattia estremamente impattante sul tessuto familiare il CIELO ed i panorami con le sue nuvole, il sole, il vento che scende verso la terra ad incontrare gli alberi rappresentando la voglia e la ricerca della libertà dalle costrizioni…dalla malattia

5 Le voci del mondo di Robert Schneider All'orecchio di Elias si schiudeva un mondo di suoni, di voci e rumori che non aveva mai udito prima con tanta chiarezza. Non basta dire che li udiva: li vedeva. Vide l'aria condensarsi e poi di nuovo espandersi con ritmo incessante. Vide le valli dei suoni e le loro montagne gigantesche. Vide il ronzio del proprio sangue, il fruscio dei capelli tra le mani strette a pugno... continua.

6 di Paolo Longo Questo giorno di Paolo Longo Sempre uguale in questo immobile latte la mia giornata si distende al sole e non ricordo più se sono vivo o morto, se la mia stanza ha un angolo segreto. Ma dalla mia finestra vedo solo silenzio e mi dimentico l'attesa che bussava per ingannarmi o per farmi felice..

7 Grazie di Riccardo Bonvicini Con gli occhi risalì il tronco dell’albero e ne percorse i rami, sino alla cima. Poi lo sguardo si spostò sul boschetto in fondo alla discesa, prima di tornare a guardare la pianta sotto cui aveva trovato refrigerio. «Eh, no! Non è così!». Trasalì. Era l’albero a parlare, e stava rispondendo al pensiero balenato in mente all’uomo che si godeva la frescura con la schiena appoggiata al tronco. «Non sono affatto solo. Sono isolato, questo sì, ma non sono solo». L’uomo tacque. «Sei solo se guardi, ma non vedi. Sei solo se senti, ma non ascolti. Io non sono solo. Sento la pioggia che mi accarezza scivolandomi addosso; sento il vento regalarmi brividi quando attraversa i rami e spettina le foglie e sento il calore del sole. Sai, quando sbuca dietro la collina riserva a me, proprio a me, il suo primo raggio». Non mi mancano neppure gli amici. Vedo il tasso che ha scavato la tana tra le mie radici e lo sento quando corre nel labirinto delle sue gallerie; vedo i passerotti posarsi sui rami e li sento scatenare, all’alba, la loro festosa gazzarra quando si chiamano l’un l’altro». L’uomo non aprì bocca, ma i suoi pensieri ora correvano. «Può sembrare poco, ma è tantissimo: se sai vederlo e se sai sentirlo». L’uomo si alzò e prima di incamminarsi verso il paese si girò ancora una volta e fu in quel momento che lo notò. Lassù, tra due piccoli ramoscelli piegati sotto il suo peso, c’era un nido dal quale facevano capolino due uccellini appena nati. L’uomo sorrise. «Ora vedi anche tu». Grazie, rispose l’uomo.

8 Qualcuno pensa di Paolo Longo Qualcuno pensa, forse non a torto, che gli alberi vivano una vita parallela a quella degli uomini. Spesso più longeva, quasi sempre benefica, ma forse a senso unico. Gli uomini, si sa, non brillano per altruismo e gli alberi non hanno voce per recriminare. Si lasciano tagliare, trapiantare, abbattere, per fare posto a qualche inutile posteggio o rotatoria o assurdo capannone. Gli uomini si muovono, si ammazzano, si vendono. Gli alberi stanno. Non c'è bisogno, in fondo, di vedere gran che: nella parabola si legge che un certo genere di seme secca rapidamente, perché non ha radici. Tutto questo mi suggerisce che gli uomini, anche loro, senza radici muoiono e che il movimento è l'illusione di chi non sa placare con un po' di radici l'inquietudine vuota che si ingegna di chiamare vita.

9 Per quella strada di Paolo Roversi Svoltammo per quella strada senza pensarci. Ci piacevano i campi, il canto dei grilli che rompeva il silenzio, ci intrigava ignorare dove ci avrebbe condotti e poi c'era quel cielo minaccioso ma splendido che ci attendeva. La pioggia sarebbe arrivata come un sollievo. Non avevamo bisogno di altro: una strada, la radio sintonizzata su una stazione che trasmetteva rock e un taccuino, nero e sgualcito, su cui raccogliere i nostri pensieri.

10 Basta guardare un momento una fotografia ed eccolo lì, stampato su carta un pezzo di vita che molti presenti scorrendo han costretto a chiamarsi passato, ed ho sempre pensato che lo spazio ai ricordi si dovrebbe negare, perché solo al presente la vita raccoglie il suo senso reale, che è fatto di gesti, che è fatto di volti, di storie, di luoghi ma anche di umori e, presenza costante, persino rumori. Giusto come il passato che è un presente che è andato Una fotografia di Claudio Rocchi

11 Tipologia esposizione Le immagini previste in mostra saranno indicativamente 36, il formato sarà visivamente impattante di cm 70x100 Le immagini saranno stampate su carta di alta qualità fotografica, montate con cornice e con passe-partout Multimedialità: le poesie ed i racconti saranno disponibili per il pubblico sia scritti sia letti ed interpretati da professionisti, tra cui Lodolo, Massimo e Riccardo Rossi, Francesco Prando, registrati e corredati da idonee musiche originali di Jamie Lawrence così da poter diventare una componente della proiezione che si terrà in un’area dedicata della Mostra

12 Organizzazione, autori, collaboratori Ideazione e curatore : Roberto Besana Fotografi : Roberto Besana e Cristiano Vassalli Presentazione : Nello Rossi Autori : Cristina Comencini, Erri De Luca, Mauro Corona, Paolo Rumiz, Sebastiano Vassalli, Beppe Mecconi, Claudio Rocchi, Elena Mearini, Bea Buozzo, Eleonora Molisani, Fausto Ciuffi, Fortunato D’Amico, Giuliana Battipede, Greta Ropa, Iago Corazza, Luca Pollini, Luca Ragagnin, Marta Morazzoni, Mimmo Sorrentino, Paolo Longo, Paolo Roversi, Paolo Tofani, Riccardo Bonvicini, Robert Schneider, Sabina Spada, Serena Fiocchi, Simona Diodovich, Marco Buticchi. Simona Sparaco Musiche : Jamie Lawrence NY e Patricio Morales

13 Organizzazione, autori, collaboratori Interpreti Doppiatori : Interpreti Doppiatori : Massimo Lodolo, Francesca Fiorentini, Giacomo Zito, Massimo Rossi, Riccardo Rossi, Guido Ruberto, Massimo Braccialarghe, Gea Riva,Alex Poli, Francesca Cassola, Luca Catanzaro, Dania Cericola, Vittorio Bestoso, Cinzia Massironi, Tania De Domenico, Francesco Prando, Simone d’Andrea, Luca Bottale, Ilaria Stagni Video : Anteprimavideo – Milano Sound Designer: Davide Grecchi Montaggio video: Francesco D’Angelo Registrazioni : Tapeless- Milano e General Jingle - Roma Registrazioni : Tapeless- Milano e General Jingle - Roma Catalogo : Studio 27 – Novara Stampa immagini : Color 2 – Milano Sonorizzazione: NONSOLOMUSICA – Novara Trattamenti acustici : Stefano Mascia


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