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LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI Oderzo, 26 novembre 2012 Montebelluna, 11 dicembre 2012 Vittorio Veneto, 18 gennaio 2013.

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1 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI Oderzo, 26 novembre 2012 Montebelluna, 11 dicembre 2012 Vittorio Veneto, 18 gennaio 2013

2 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 2 Di cosa si parlerà in questa serata… 1.Uno sguardo all’Italia e agli Paesi: cosa sta succedendo? 2.La crisi più da vicino: cosa succede in Veneto e a Treviso 3. Le professioni: l’andamento attuale e, in clima di incertezza, qualche ipotesi per il futuro 4.Fin qui i numeri…

3 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 3 1. Uno sguardo all’Italia e agli Paesi: cosa sta succedendo?

4 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 4 IL QUADRO CONGIUNTURALE INTERNAZIONALE IL RALLENTAMENTO DEL PIL Il vecchio continente rallenta... Fonte: elaborazioni su dati FMI (ottobre 2012). Nota: dati provvisori 2010-2011 e stime 2012-2013 Il 2011 registra un rallentamento della crescita mondiale legato in larga parte all’indebolimento dell’attività economica nell’area euro e nei paesi emergenti. Nel 2012 la crescita dell’Area euro segnerà una battuta d’arresto. Proseguirà la crescita delle economie emergenti anche se a tassi più contenuti.

5 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 5 IL QUADRO CONGIUNTURALE INTERNAZIONALE IL RALLENTAMENTO DEL PIL L’Italia segna la più lenta risalita ai livelli pre-crisi. Nota: variazioni sul trimestre precedente, valori concatenati con anno di riferimento il 2005; dati provvisori. Fonte: elaborazioni su dati Eurostat (ottobre 2012) e Istat (conti economici nazionali, ottobre 2012). Tra la fine del 2011 e il I trimestre 2012 il Pil ha arrestato la sua crescita in alcune economie avanzate appartenenti all’Area euro. Spagna, Italia e Gran Bretagna sono entrate in recessione. L’Italia rimane fanalino di coda in termini di entità della ripresa pur avendo segnato la stessa profonda flessione della Germania.

6 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 6 LA PRODUZIONE INDUSTRIALE In termini di produzione industriale, nel II trimestre 2012 si osserva una contrazione dell’indice per tutte le principali economie europee. Per molte questo calo segue quello realizzatosi nell’ultimo trimestre del 2011. Fonte: elaborazioni su dati Eurostat (settembre 2012).

7 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 7 Nelle previsioni 2012-2013 il brusco calo del Pil si compone dal ristagno della domanda interna: solo le esportazioni rimangono su un terreno positivo. Fonte: elaborazioni su stime Confindustria (scenari economici, settembre 2012). Nota: quantità a prezzi reali (anno di riferimento 2005); variazioni stimate sulla base di dati destagionalizzati e corretti per il numero di giornate lavorative. IL QUADRO CONGIUNTURALE INTERNAZIONALE IL RALLENTAMENTO DEL PIL

8 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 8 Fonte: elaborazioni su dati Istat (ottobre 2012). Nota: dati destagionalizzati. Le esportazioni italiane hanno continuato a sostenere la crescita anche nei primi mesi del 2012. LA DOMANDA ESTERA

9 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 9 LA DOMANDA ESTERA Fonte: elaborazioni Fondazione Edison su dati Istat. Export dei principali distretti del settore, 1995-2012; dinamica delle esportazioni cumulate degli ultimi 4 trimestri in miliardi di euro a prezzi correnti. La componente della domanda estera. Abbigliamento-moda Arredo-casa Automazione-meccanica-gomma-plastica Alimentare-vini

10 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 10 IL MERCATO DEL LAVORO Dopo una fase di stagnazione dalla seconda metà del 2010, nei mesi autunnali del 2011 il tasso di disoccupazione è ritornato a crescere nell’Area Euro e in particolare in Spagna e Italia. Nel secondo trimestre 2012 ha segnato valori record toccando nella media dell’Eurozona l’11%. Fonte: elaborazioni su dati Eurostat (ottobre 2012). Nota: dati destagionalizzati.

11 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 11 Tasso di disoccupazione giovanile (15-24) nei paesi UE. Anno 2010. CONFRONTO INTERNAZIONALE TASSO DI DISOCCUPAZIONE CONFRONTO TRA PAESI AL 2010 Per l’Italia tasso nettamente al di sopra della media europea (UE 27): 27,8% contro il 20,9%. Solo il Nord ha un tasso al di sotto (20,6%). Il Sud arriva al 38,8%, secondo solo alla Spagna. L’Olanda presenta il tasso minore (8,7%). La Germania si ferma al 9,9%. Fonte: elaborazioni su dati Eurostat (sezione “Labour market”, novembre 2011) e Istat. Note: il tasso di disoccupazione giovanile è calcolato come il rapporto tra disoccupati tra i 15 e i 24 anni e la forza lavoro tra i 15 e i 24 anni.

12 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 12 CONFRONTO INTERNAZIONALE GIOVANI PER CONDIZIONE Fonte: elaborazioni su dati Eurostat (sezione “Education e training”, novembre 2011) e Istat. Composizione della popolazione 15-24. Anno 2010. L’Italia ha la più alta quota di studenti non occupati e di NEET. Molto basso è il peso degli studenti lavoratori (2,9%) e degli occupati (17,6%). Al Sud si accentua la quota di NEET e cala quella di occupati. La Germania presenta una quota consistente di studenti lavoratori; la Gran Bretagna mostra una quota bassa di studenti ed elevata di occupati, sia studenti che non. Note: con l’acronimo NEET (not in education, employment or training) si intende la popolazione che non studia e non lavora.

13 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 13 CONFRONTO INTERNAZIONALE NEET NEET (Not in Education, Employment or Training). Anni 2000-2010. L’Italia ha il tasso più elevato di giovani che non studia e non lavora (22,1% nel 2010), in crescita nel periodo di crisi. La Germania ha un tasso dimezzato e pari al 10,8%. Note: con l’acronimo NEET (not in education, employment or training) si intende la popolazione che non studia e non lavora sul totale popolazione nella stessa fascia d’età. Fonte: elaborazioni su dati Eurostat (sezione “Education e training”, novembre 2011).

14 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 14 CONFRONTO INTERNAZIONALE SCOLARIZZAZIONE Quota di studenti per classi d’età sulla popolazione. Fonte: elaborazioni su dati Eurostat (sezione “Education e training”, novembre 2011). Nel tempo è cresciuta la quota di studenti 15-24 sul totale della popolazione, ma i livelli sono ancora inferiori a Francia e Germania. Non è più tempo di scelte disimpegnate o facili: per avere un lavoro, per guadagnare, è necessario studiare (in tutti gli ordini di scuola!)

15 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 15 Abbandoni scolastici (early school leavers). Anno 2010. CONFRONTO INTERNAZIONALE SCOLARIZZAZIONE Note: si intende la quota di popolazione in età 18-24 che ha abbandonato gli studi senza aver conseguito un titolo superiore al livello 3C short (cioè diplomi d’istruzione secondaria superiore che non permettono l’accesso all’università) della classificazione internazionale sui livelli di istruzione (ISCED). Fonte: elaborazioni su dati Eurostat (sezione “Education e training”, novembre 2011). Target 2020 (10%) Il target degli abbandoni scolastici al 2020 è fissato al 10%. L’Italia al 2010 supera questo valore attestandosi al 18,8%. Fa peggio la Spagna. L’Europa a 27 è a quota 14,1%.

16 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 16 CONFRONTO INTERNAZIONALE STUDENTI LAVORATORI Alternanza scuola-lavoro. Anno 2010. Note: si intende la quota di studenti che lavorano (anche con contratti di apprendistato e altre forme di studio-lavoro) tra i 15 e i 24 anni sul totale studenti nella stessa fascia d’età. Fonte: elaborazioni su dati Eurostat (sezione “Education e training”, novembre 2011) e Istat. La transizione scuola-lavoro risulta più semplice in quei paesi in cui l’integrazione col mondo del lavoro è più frequente. Quote elevate di studenti-lavoratori sono presenti in Olanda e Danimarca (sopra 55%), ma anche in Gran Bretagna e Germania dove è molto sviluppato l’apprendistato. L’Italia si colloca nelle ultime posizioni (solo il 4,6% degli studenti lavora).

17 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 17 2. La crisi più da vicino: cosa succede in Veneto e a Treviso

18 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI Le dinamiche del manifatturiero trevigiano Fonte: Indagine Veneto Congiuntura-Unioncamere del Veneto, Camera di Commercio di Treviso. Struttura campione: circa 500 imprese manifatturiere intervistate con 10 dipendenti e più (19.000 addetti) + circa 200 imprese 2-9 dip. Come si può osservare, è la domanda estera che dà respiro agli ordinativi e quindi al fatturato delle imprese intervistate. IL MANIFATTURIERO TREVIGIANO

19 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI Demografia d’impresa in provincia di Treviso al 30 settembre 2012. Fonte: elaborazioni Ufficio studi e statistica CCIAA su dati Infocamere. Andamento per numeri indice e per macro comparti economici (anno 2008=100). -880 imprese edili -870 imprese manifatturiere, di cui: -350 nella carpenteria -256 nel legno arredo -156 nel sistema moda DEMOGRAFIA D’IMPRESA Andamento per numeri indice per comparto servizi (anno 2008=100). Andamento per numeri indice per comparto commercio e PE (anno 2008 = 100)

20 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI L’impatto della crisi sull’occupazione in provincia di Treviso. Forze di lavoro in provincia di Treviso per genere (in migliaia). Anni 2009-2011. Fonte: elaborazioni Veneto Lavoro per Osservatorio Economico su dati Istat Rcfl. Anche a Treviso, in questa nuova fase recessiva si osserva un forte incremento della forza lavoro [= persone occupate + persone in cerca di lavoro] e del tasso di attività [rapporto tra popolazione attiva e popolazione in età lavorativa], fenomeno opposto a quanto ci si attende in una fase di contrazione. A questo si aggiunge un repentino aumento del tasso di disoccupazione (nel 2008 era del 3,4). Vista la sostanziale stabilità dell’occupazione questi segnali indicano un incremento della forza lavoro legata al passaggio da uno stato di inattività ad uno di ricerca attiva di occupazione, soprattutto nel caso delle donne, per rimpinguare il reddito familiare e difendere lo standard di vita. L’OCCUPAZIONE

21 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI L’occupazione in provincia di Treviso: gli occupati dipendenti. 2008 Fonte: elaborazioni Veneto Lavoro per Osservatorio Economico su dati Istat Rcfl. 2011 Totale occupati dipendenti = 302.252 Totale occupati dipendenti = 297.285 Tra 2008 e 2011 si registrano: Agricoltura: +1.815 Manifatturiero: +263 Costruzioni: +623 Servizi: -7.689 Tra 2010 e 2011 si registrano: Agricoltura: +815 Manifatturiero: +3.915 Costruzioni: +2.220 Servizi: +3.624 L’OCCUPAZIONE

22 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI L’occupazione in Veneto: gli occupati dipendenti. 2008 Fonte: elaborazioni Veneto Lavoro per Osservatorio Economico su dati Istat Rcfl. 2011 Totale occupati dipendenti = 1.669.826 Totale occupati dipendenti = 1.639.918 Tra 2008 e 2011 si registrano: Agricoltura: +4.070 Manifatturiero: -43.578 Costruzioni: -11.084 Servizi: +20.672 Tra 2010 e 2011 si registrano: Agricoltura: +601 Manifatturiero: +25.488 Costruzioni: -2.883 Servizi: +7.266

23 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI La struttura produttiva in provincia di Treviso. Attività economiche iscritte alla Camera di Commercio di Treviso Fonte: elaborazioni Camera di Commercio di Treviso su dati Infocamere LA STRUTTURA PRODUTTIVA

24 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI La struttura produttiva in provincia di Treviso: lo spaccato del manifatturiero. Attività economiche iscritte alla Camera di Commercio di Treviso Fonte: elaborazioni Camera di Commercio di Treviso su dati Infocamere IL MANIFATTURIERO

25 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 25 3. Le professioni: l’andamento attuale e, in clima di incertezza, qualche ipotesi per il futuro

26 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 26 Previsioni di assunzione (non stagionale) in provincia di Treviso in base all’indagine Excelsior nel periodo 2005-2012. Fonte: elaborazioni su dati Excelsior –CCIAA Tv (2005-novembre 2012).

27 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 27 Previsioni di assunzione in provincia di Treviso per macrosettori e livelli di studio. LE PREVISIONI DI ASSUNZIONE A TREVISO Su 100 nuove assunzioni previste nel 2012, 33 provengono dal settore manifatturiero, 19 circa dal settore dei servizi alle imprese e altre 18 circa dal settore del commercio. Fonte: elaborazioni CCIAA di Treviso su dati Unioncamere-Ministero del Lavoro. Sistema Informativo Excelsior (novembre 2012). La previsione di domanda di professioni è generata dal manifatturiero e terziario, in particolare servizi alle imprese Manifatturiero e servizi alle imprese cercano di inglobare competenze che possono portare innovazione Le imprese cercano anche “saper fare”, persone con “esperienza”

28 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI Previsioni di assunzione (non stagionale) in provincia di Treviso per livelli di istruzione, come emerge dall’indagine Excelsior Fonte: elaborazioni su dati Excelsior –CCIAA Tv (novembre 2012). 28 LE PREVISIONI DI ASSUNZIONE A TREVISO

29 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI Previsioni di assunzione (non stagionale) in provincia di Treviso per gruppi professionali in base all’indagine Excelsior. Fonte: elaborazioni su dati Excelsior –CCIAA Tv (novembre 2012). 29 LE PREVISIONI DI ASSUNZIONE A TREVISO

30 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 30 Previsioni di assunzione in provincia di Treviso per il 2012. Industria. LE PREVISIONI DI ASSUNZIONE A TREVISO Fonte: elaborazioni CCIAA di Treviso su dati Unioncamere-Ministero del Lavoro. Sistema Informativo Excelsior (novembre 2012).

31 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 31 Previsioni di assunzione in provincia di Treviso per il 2012. Commercio e turismo. LE PREVISIONI DI ASSUNZIONE A TREVISO Fonte: elaborazioni CCIAA di Treviso su dati Unioncamere-Ministero del Lavoro. Sistema Informativo Excelsior (novembre 2012).

32 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 32 Previsioni di assunzione in provincia di Treviso per il 2012. Servizi alle imprese per diplomi e lauree. LE PREVISIONI DI ASSUNZIONE A TREVISO Fonte: elaborazioni CCIAA di Treviso su dati Unioncamere-Ministero del Lavoro. Sistema Informativo Excelsior (novembre 2012).

33 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 33 Previsioni di assunzione in provincia di Treviso per il 2012. Servizi alle imprese per qualifiche o diplomi professionali o senza titolo. LE PREVISIONI DI ASSUNZIONE A TREVISO Fonte: elaborazioni CCIAA di Treviso su dati Unioncamere-Ministero del Lavoro. Sistema Informativo Excelsior (novembre 2012).

34 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 34 Previsioni di assunzione in provincia di Treviso per il 2012. Servizi alla persona. LE PREVISIONI DI ASSUNZIONE A TREVISO Fonte: elaborazioni CCIAA di Treviso su dati Unioncamere-Ministero del Lavoro. Sistema Informativo Excelsior (novembre 2012).

35 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 35 Previsioni di assunzione in provincia di Treviso per il 2012 per livelli di studio. LE PREVISIONI DI ASSUNZIONE A TREVISO Fonte: elaborazioni CCIAA di Treviso su dati Unioncamere-Ministero del Lavoro. Sistema Informativo Excelsior (novembre 2012).

36 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 36 Previsioni di assunzione in provincia di Treviso per il 2012 per livelli di studio. LE PREVISIONI DI ASSUNZIONE A TREVISO Fonte: elaborazioni CCIAA di Treviso su dati Unioncamere-Ministero del Lavoro. Sistema Informativo Excelsior (novembre 2012).

37 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 37 Previsioni di assunzione in provincia di Treviso per il 2012 per livelli di studio. LE PREVISIONI DI ASSUNZIONE A TREVISO Fonte: elaborazioni CCIAA di Treviso su dati Unioncamere-Ministero del Lavoro. Sistema Informativo Excelsior (novembre 2012).

38 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 38 Numero di iscrizioni alla prima classe nei diversi ordini di scuola secondaria. LE SCELTE DELLE FAMIGLIE A TREVISO Fonte: elaborazioni Osservatorio Economico su dati Ufficio Scolastico Territoriale di Treviso (giugno 2012). È una scelta consapevole delle famiglie?

39 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 39 4. Fin qui i numeri…

40 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI La «top ten» delle richieste delle ultime settimane a «In Job» :  il tecnico commerciale in ambito metalmeccanico e chimico  il programmatore  l'ingegnere collaudatore o addetto al controllo qualità  l'impiegata contabile  il direttore tecnico in ambito metalmeccanico  il manutentore elettromeccanico  il controller  l'export manager  l'operaio specializzato  il project manager 40 Fonte: Corriere della Sera, 26 novembre 2012. Carlo De Paoli, fondatore e presidente del gruppo «In Job», agenzia di lavoro con sede a Verona, che in dieci anni di attività ha trovato un impiego a 50mila persone in tutt'Italia.

41 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 41 …MA l’elenco non dice tutto …la cosa che oggi bisogna sottolineare è infatti un'altra. Quando un'azienda cerca un'impiegata contabile, in realtà non si accontenta di una collaboratrice che sappia gestire la contabilità, ma vuole un'amministrativa esperta nel ciclo passivo che sappia utilizzare il software Sap. Questo esempio vale in tutti i campi, perché le figure generiche non servono più, c'è bisogno di personale specializzato supportato da forti competenze. Fonte: Corriere della Sera, 26 novembre 2012.

42 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 42 Ad esempio, i requisiti di una segreteria “assistente al direttore” 1.Gestire l’agenda (negoziare le priorità) 2.Stesura verbali di riunione (attenzione e sintesi) 3.Attività di corrispondenza (conoscenza lingue) 4.Capacità di pubbliche relazioni e di “standing” 5.Conoscenza dei protocolli di ricevimento 6.Stesura report (anche confidenziali, anche inclusivi di percezioni di clima) 7.Utilizzare internet, programmi di scrittura, fogli di calcolo

43 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 43 Nemmeno il terziario classico delle attività commerciali e dei servizi rimarrà quello che conosciamo oggi… Sono professioni che oggi gestiscono esperienze e significati e non forniscono solo un servizio ad un generico cliente Lo store Diesel nella Fifth Avenue Spazi ludici, wi-fi, una vetrina dove ogni venerdì sono invitati a cena dei newyorkesi… Una «settimana da re» Lusso nella via del lusso. Per esempio: un personal shopper che aiuti a scegliere i regali di Natale, un autista a disposizione dall'aeroporto fino al negozio preferito, un calice di vino o una tazza di cioccolata calda mentre si provano golf, scarpe e pantaloni. Fonte: Corriere della Sera, 11 dicembre 2011. IL “CLASSICO” RIVISTO

44 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 44 Gli addetti alle vendite sono ultimamente molto richiesti ma anche in questo caso non è sufficiente avere semplici competenze di marketing… Ad esempio…  un'azienda trevigiana metalmeccanica che produce componenti per le cucine, ha raccontato nel corso di un incontro come abbia sostituito i suoi responsabili marketing senza formazione tecnica con tecnici interni che ha formato con competenze di marketing. Aveva bisogno che chi incontra i clienti avesse ben chiaro in mente se alcune modifiche richieste potessero essere fatte o meno, cosa costituissero in termini di organizzazione interna aziendale, di qualcuno che può parlare con cliente e capire subito il problema che ha necessità di risolvere. L’imprenditore aveva bisogno di qualcuno che conoscesse tutto su: - l’oggetto in sé - le esigenze del cliente - le possibilità di modificare l’oggetto - l’organizzazione produttiva aziendale - i costi delle modifiche introdotte … La vendita del prodotto viene fatta da tecnici che capiscono nel dettaglio ciò che stanno offrendo al cliente

45 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 45 I requisiti di un tecnico commerciale (o specialista di prodotto) sono… 1. Saper trasmettere al cliente in modo profondo: le funzionalità e il significato esperienziale di un prodotto le potenzialità tecniche dei processi, le capacità di adattamento alle diverse esigenze (problem solving attivo) 2. Saper gestire il cliente prima, durante, dopo la vendita 3. Saper interagire in diversi contesti socio-culturali 4. Saper strutturare report di vendite 5. Saper intercettare nei mercati (e saper interpretare) segnali deboli utili per le strategie dell’azienda 6. Saper dialogare con gli altri reparti aziendali Progettazione Controllo qualità Programmazione produzione 7. Conoscere tecnicamente il prodotto

46 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 46 Questo avviene in tutti i settori. Anche nel manifatturiero. Conduttori di impianti. Analisi (sommaria) delle competenze 1.Condurre la macchina 2.Saper leggere i manuali tecnici (in inglese) 3.Farne la manutenzione (o addirittura prevenire i problemi) 4.Assicurare controllo qualità 5.Espletare funzioni connesse sicurezza 6.Espletare funzioni connesse alla logistica Competenza è una risorsa (conoscenze, abilità, esperienze) da mobilizzare in funzione di ottenere un risultato atteso rispetto a delle attività assegnate.(ISFOL) Funzioni variano da settore a settore Comprendere e saper applicare conoscenze e procedure tecniche Problem setting e problem solving Saper responsabilizzarsi Essere in grado di interfacciarsi con la funzione subito a monte o valle  Il lavoro non è più su base esperenziale ma è necessario avere un approccio cognitivo LA “VOCAZIONE” DEL TERRITORIO

47 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 47 Un esempio: conduttori impianti di materie plastiche 1.Condurre la macchina 2.Saper leggere i manuali tecnici (in inglese) 3.Farne la manutenzione (o addirittura prevenire i problemi) 4.Assicurare controllo qualità 5.Espletare funzioni connesse sicurezza 6.Espletare funzioni connesse alla logistica Saper settare la macchina in base proprietà materiali Saper sperimentare nuovi materiali Saper gestire attrezzaggi rapidi e flessibili Saper usare simulatori e saper interfacciarsi con funzioni R&S LA “VOCAZIONE” DEL TERRITORIO

48 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI …e le new shopping experience Ricerca su tessuti tecnici e bio-tessuti a)Prestazioni b)Sicurezza c)Nuove funzioni d’uso (t-shirt usa e getta con fibre biodegradabili) d)Applicazioni bio-medicali (dalla miscela da cui si forma la seta, ricavata bio-plastica) e)Applicazioni nell’agricoltura L’addetto tessile, evoluzione del settore…

49 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 49 COSTRUZIONI? Non ci sono solo “aziende che chiudono”. In un settore a tecnologia matura si stanno aprendo anche possibilità di sviluppo con nuove funzioni e conoscenze chiamate in gioco dalla bioedilizia. Standard energetico-ambientali Impianti termo-idraulici ed energie rinnovabili (fotovoltaico, geotermia), come ad esempio il generatore eolico per uso domestico di un’impresa veneziana già installato al Parlamento inglese e che in Gran Bretagna si sta diffondendo anche nelle case private Materiali per la costruzione come le piastrelle combinate con celle fotovoltaiche frutto di studi e messa a punto delle proprietà dei materiali più idonei per realizzare un riporto, funzionante come una cella fotovoltaica, da applicare su piastrelle di ceramica in sostituzione dell'attuale smalto, che possono ricoprire le pareti esterne degli edifici ricavandone energia Installatori condizionatori e uso del verde, come ad esempio, le pareti verdi, pannelli che contengono terreno nel quale le piante trovano l'ambiente adatto per crescere e che vengono applicati alle pareti esterne degli edifici che sviluppano comparti verdi sulle facciate degli edifici. Geotermia Intonaci e microclima  Si può ancora parlare di semplici muratori? Ristrutturazioni e restauri LA “VOCAZIONE” DEL TERRITORIO

50 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI Quando le competenze tecniche “manifatturiere” possono sbocciare in agricoltura… 50 Fonte: Osservatorio Economico e Sociale di Treviso, Le sfide per il futuro dell’agricoltura: qualità, filiere, dimensioni, Collana Studi e Ricerche n. 19, novembre 2011. In agricoltura per caso Un quarantenne di Treviso inizia la sua avventura imprenditoriale quasi per caso. Circa 20 anni fa è perito elettronico: in attesa di partire per la leva si ferma a lavorare presso la piccola azienda agricola del padre. A sorpresa arriva il congedo, così decide di continuare nell’impresa di famiglia. Adoperando le sue competenze imparate negli anni scolastici, progetta e realizza un capannone dotato di una particolare sala per la frigo-conservazione del radicchio rosso di Treviso: lui ci mette le conoscenze elettroniche, la famiglia quelle sul ciclo di maturazione dei prodotti; il finanziamento viene ottenuto avvalendosi di fondi dell’Unione Europea. Dall’unione delle tre competenze (tecniche elettriche, di agronomia e amministrative) nasce un sistema innovativo di lavorazione del prodotto che permette all’azienda di estendere il periodo di conservazione e quindi di commercializzazione del radicchio con una conseguente produzione di reddito e di lavoro. LA “VOCAZIONE” DEL TERRITORIO

51 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI Un caso emblematico di bioarchitettura. 51 La riconversione a parco di una vecchia ferrovia sopraelevata di NY. Da notare non solo l’architettura urbana, ma fa riflettere sulle connessioni con l’industria di arredo urbano, presente con realtà importanti anche nel trevigiano (ad esempio, le contaminazioni con l’agricoltura urbana…) LA “VOCAZIONE” DEL TERRITORIO

52 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 52 Altro esempio, l’operatore turistico: Il processo di arricchimento “in orizzontale” delle professionalità 1.Conoscere bene le lingue (…scontato…) 2.Sapere relazionarsi con le persone con disponibilità e motivazione 3.Saper essere pazienti 4.Saper costruire uno “standing” decoroso ed educato 5.Saper adattarsi 6.Saper sviluppare autonomia operativa 7.Saper generare significati attorno ad un’esperienza turistica

53 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 53 Cosa emerge da una ricerca dell’Osservatorio Economico (2010) proprio nel settore turistico-alberghiero? Le competenze dei neo- assunti come emergono dalle interviste ad imprenditori del settore alberghiero. Il ritratto che viene dipinto dai direttori degli alberghi rispetto ai neoassunti non è molto ottimista: il giudizio ricorrente è che questi spesso non posseggono le competenze professionali che gli imprenditori si aspetterebbero. Le uniche che sembrano essere state, almeno in parte, assimilate dai giovani durante il percorso scolastico sono quelle linguistiche, amministrative e di relazione con il cliente. Agli occhi dei gestori alberghieri intervistati a Treviso, i giovani risultano spesso discutibili sul piano dell’educazione, del decoro, della pazienza; e sul piano organizzativo, appaiono molto impacciati per elasticità, adattamento, autonomia operativa.

54 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 54 E IL TALENTO? LA VOCAZIONE? La scelta scolastica deve rispettare le “vocazioni forti”: una ragazzo/a super-appassionato di storia che fa un percorso di studio in linea con questa passione ha buone probabilità di successo perché darà sempre il massimo e cercherà le occasioni giuste. Ma, nella scelta, non trascurare di guardarsi intorno! Non bisogna dimenticare la “vocazione del territorio”: il manifatturiero è l’asse portante dell’Italia e di Treviso e il Veneto in particolare. Sarà un nuovo manifatturiero: le vecchie professioni sono destinate a cambiare. Più responsabilità, più competenze anche da campi non direttamente collegabili al solo lavoro (competenze linguistiche, di scrittura, organizzative, relazionali ecc.), con una continua crescita attraverso la formazione continua del lavoratore.

55 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 55 Il mercato del lavoro non è esaurito, come qualcuno crede, ma si è fatto molto competitivo Il primo passaggio fondamentale è: acquisire immediatamente quelli che sono i pre-requisiti INGLESE («Chi non parla inglese come fosse la prima lingua tra cinque anni non avrà alcuna speranza di entrare in una azienda italiana») ITALIANO !!! PROBLEM SOLVING Le aziende vogliono persone curiose e analitiche, capaci di risolvere autonomamente i problemi GIOCO DI SQUADRA Le aziende vogliono chi sa fare gruppo, cioè chi sa far emergere la propria individualità all'interno del gruppo, arricchendo il gruppo con i propri contributi Fonte: ancheCorriere della Sera, 26 novembre 2012.

56 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 56 Quali competenze disposizionali chiedono le imprese trevigiane? Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2010. CCIAA di Treviso. LE PREVISIONI DI ASSUNZIONE A TREVISO

57 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 57 Quali possono essere i consigli? Per acquisire questo tipo di pre-requisiti il consiglio è dedicarsi allo sport, alla musica etc. ad attività come gli scout o il volontariato, in modo da imparare da subito a stare in relazione con gli altri. D’estate o per chi fa l'università, trovarsi anche un lavoretto, al limite come cameriere, ma comunque qualcosa che permetta subito di capire come gira il mondo al di là dei libri di testo. (Approfittare delle occasioni di stage, di lavoro offerte dalla scuola…) Fonte: ancheCorriere della Sera, 26 novembre 2012. Carlo De Paoli, fondatore e presidente del gruppo «In Job».

58 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 58 I quindicenni europei: internet e le lingue straniere Fonte: Commissione europea, Eurobarometro, (2011), User language preferences online. Analytical report. Indagine realizzata a gennaio 2011 e pubblicata nel mese di maggio. Campioni nazionali: 500 casi. INTERNET E LINGUE STRANIERE TRA I QUINDICENNI EUROPEI Un’indagine promossa dalla Commissione Europea approfondisce il rapporto dei 15enni europei con Internet e con l’uso delle lingue straniere. In Italia la percentuale di 15enni che per leggere o guardare i contenuti di Internet utilizza solo la propria lingua madre è la più alta nell’Europa a 27: solo la Repubblica Ceca ha un risultato peggiore (61%). Anche per quanto riguarda la scrittura in Internet (email, comments, messaggi postati sui siti) l’utilizzo dell’inglese è ancora poco diffuso tra i 15enni. Ancora una volta ha un risultato peggiore la sola Repubblica Ceca (18,% chi utilizza l’inglese per scrivere in Internet).

59 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 59 La disponibilità dei giovani a trascorrere un periodo all'estero per lavoro. Fonte: Commissione europea, Eurobarometro, (2011), Youth on the move. Analytical report. Indagine realizzata a gennaio 2011 e pubblicata nel mese di maggio. In paesi come la Spagna questa percentuale sfiora il 70%, in Francia è del 60%, in Germania del 54%. Sì, in generale 68% 60% 57% 54% 53% 38% L’indagine della Commissione Europea evidenzia come i giovani italiani siano tra i più restii a recarsi all'estero per studio o lavoro: solo il 38% dei giovani di età tra i 15 i 35 anni è disposto a trasferirsi all'estero e comunque, la maggior parte, per un periodo di tempo limitato. LA MOBILITÀ NEI GIOVANI: UN CONFRONTO TRA I DIVERSI PAESI EUROPEI Attenzione: anche in tempo di crisi, le aziende continuiamo ad avere serissimi problemi nel trovare il personale di cui c'è davvero bisogno. Tra questi, l'export manager: trovare persone che conoscano la lingua e la cultura cinese o russa e che siano disposte a partire e trasferirsi per un periodo, è tutt'altro che semplice.

60 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI Costruirsi una personalità professionale dentro un’organizzazione. Ruoli, saperi e abilità PIANO DELL’INFORMAZIONE ­ Programmare, progettare, strutturare ­ essere centro nevralgico dell’unità ­ controllare/monitorare ­ valutare risultati ­ comunicare/disseminare ­ Motivare/energizzare le persone ­ far crescere le persone ­ sviluppare i team ­ rafforzare la cultura organizzativa ­ gestire le connessioni (reti di team) ­ rappresentare/interporsi ­ Gestire progetti ­ occuparsi dei problemi ­ trattare (costruire consenso sul fare) PIANO DELLE PERSONE PIANO DELL’AZIONE 60 Fonte: Mintzberg, 2009.

61 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 61 Le organizzazioni chiedono personalità professionale multidimensionale. COMPETENZE PERSONALI COMPETENZE INTERPERSONALI ­ Gestire se stessi (avere pensiero strategico, saper riflettere, saper imparare ad imparare, saper gestire il tempo) ­ programmare, stabilire le priorità, destreggiarsi nelle diverse situazioni, sapere entusiasmarsi, saper credere ­ Selezionare le persone ­ insegnare, fare da coach, ispirare ­ amministrare le risorse (obiettivi, valutaz.prestazioni, delega…) ­ trattare con gli esperti ­ condurre riunioni ­ coordinare e sviluppare i gruppi ­ risolvere/mediare i conflitti ­ sviluppare la cultura dell’organizzazione ­ collegare l’organizzazione/l’unità (rappresentare, proteggere, promuovere, collaborare)

62 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI 62 Le organizzazioni chiedono personalità professionale multidimensionale. COMPETENZE DI INFORMAZIONE COMPETENZE DI AZIONE ­ Saper parlare nelle diverse situazioni ­ saper ascoltare ­ saper scrivere (relazioni, progetti, offerte, contratti…) ­ saper raccogliere informazioni (saper esplorare) ­ saper disseminare le informazioni ­ saper analizzare (elaborare, modellizzare, misurare, valutare) ­ saper comunicare non verbalmente (comprendere visivamente, percepire, comprendere visceralmente) ­ Progettare, pianificare, dare forma alle idee ­ gestire i progetti ­ negoziare ­ governare l’incertezza (gestire/anticipare i problemi, la concatenazione delle variabili) ­ gestire il cambiamento (processi di feed-back e anticipazione)

63 LE FUTURE PROFESSIONI E I NUOVI SCENARI ECONOMICI Per riepilogare La crisi attuale è un cambio radicale di scenario e va letta con sguardo strabico: 1. Per gestire le emergenze (occupazionali, sociali) 2. Per cogliere le opportunità del cambiamento L’accesso a queste nuove opportunità è più selettivo: in tempi di “vacche grasse” c’era posto per tutti, ora serve fare la differenza. Per questo è necessario stimolare i ragazzi e infondere fiducia Questa differenza, a livello di sistema, si gioca su tre livelli o assi del futuro: 1. Intreccio strutturale tra manifatturiero e servizi, per la risoluzione di problemi tecnici complessi 2. Evoluzione delle produzioni classiche del Made in Italy verso l’autenticità, la tipicità (che abbia un significato nel mercato mondo!), le esperienze inedite di consumo 3. Sviluppando le filiere della qualità sociale e del “ben-vivere” (servizi socio-sanitari, edu-tainment, energia-ambiente-edilizia sostenibile, cultura). Questa differenza, a livello di persone, deve essere supportata da forti competenze e da una forte “personalità professionale”, costruita a partire da: 1. Impegno nello studio (= impegno a costruirsi un futuro) 2. Alternanza studio-lavoro (= per scoprire anche come teoria e pratica si richiamino a vicenda) 3. Curiosità (= voglia di approfondire, di guardarsi attorno, di scoprire percorsi fuori dagli schemi)


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