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Strumenti di coordinamento e collaborazione. Necessaria collaborazione Ogni soggetto che interviene nel turismo è mosso da scopi diversi: interesse pubblico/profitto.

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Presentazione sul tema: "Strumenti di coordinamento e collaborazione. Necessaria collaborazione Ogni soggetto che interviene nel turismo è mosso da scopi diversi: interesse pubblico/profitto."— Transcript della presentazione:

1 Strumenti di coordinamento e collaborazione

2 Necessaria collaborazione Ogni soggetto che interviene nel turismo è mosso da scopi diversi: interesse pubblico/profitto Tali obiettivi però per poter essere pienamente realizzati necessitano di indispensabili di momenti di incontro e collaborazione per mettere insieme energie e idee. Le possibili forme di dialogo e collaborazione sono le più svariate

3 Tipi di aggregazione Possiamo trovare forme di collaborazione – tra soggetti dello stesso livello – tra soggetti che si collocano su piani diversi

4 Reti tra soggetti di pari livello

5 Associazioni private Nel settore turismo operano tantissime associazioni private Touring Club associazione non profit, che si occupa di turismo, cultura e ambiente CAI si occupa dell'alpinismo in ogni sua forma. La struttura centrale del Club Alpino Italiano si configura come un Ente pubblico non economico, mentre tutte le sue strutture periferiche (Sezioni, raggruppamenti regionali e provinciali) sono soggetti di diritto privato.

6 Associazioni di associazioni Esistono associazioni di secondo livello composte da più associazioni. A.I.T.R. è un’associazione che raggruppa associazioni, organizzazioni e cooperative che svolgono attività nel campo del turismo responsabile in modo che il turismo sia ideato e realizzato in maniera tale da non generare dei fenomeni di iniquità sociale ed economica, soprattutto a danno delle popolazioni delle regioni ospitanti il turismo stesso

7 Reti di imprese Il tessuto sociale italiano si caratterizza dalla presenza di piccole e media imprese e questo le pone spesso in una lotta impari con le multinazionali, per la loro ridotta capacità ricettiva, la difficoltà di ammodernare le vecchie strutture alberghiere o di investire nell'innovazione tecnologica.

8 Leggi regionali/ordinarie Per questo spesso le leggi regionali, oltre agli aiuti per la competitività delle microimprese turistiche singolarmente considerate, incentivano la collaborazione tra gli operatori del settore, finanziando progetti presentati da reti di imprese. Lo stesso avviene spesso a livello nazionale.

9 RETI Possono essere reti di imprese dello stesso settore che si aggregano per sfruttare la grande dimensione; reti caratterizzate da aziende distinte ma orientate all’offerta di un prodotto turistico complesso e facenti parte della stessa filiera turistica.

10 Contratto di rete Con il contratto di rete più imprenditori perseguono lo scopo di accrescere la propria capacità innovativa e la propria competitività sul mercato; e a tal fine collaborano in forme e in ambiti predeterminati in base a un programma concordato, svolgendo insieme alcune attività oppure scambiandosi informazioni o prestazioni anche di tipo tecnologico.

11 I consorzi E’ un contratto con cui più imprenditori creano un'organizzazione per disciplinare o svolgere in comune determinate fasi delle loro imprese. ad es. creano un sito comune dove forniscono informazioni sulle risorse turistiche del territorio e dove si possono fare prenotazioni nelle varie strutture

12 associazioni tra più Comuni UNIONI DEI COMUNI per migliorare la qualità di determinati servizi. ad es. l'Umbria ha disposto che determinate funzioni in materia di informazione, accoglienza turistica, classificazione delle strutture ricettive, raccolta di dati statistici e realizzazione di progetti di valorizzazione turistica locale siano svolti in forma associata dalle unioni speciali di Comuni

13 associazioni tra Comuni ASSOCIAZIONE DEI PAESI BANDIERA ARANCIONE a cui aderiscono i Comuni che hanno ottenuto dal Touring Club Italiano il riconoscimento della Bandiera arancione. Si tratta di un marchio di qualità per i piccoli borghi in base a diversi criteri: la valorizzazione del patrimonio culturale, la tutela dell'ambiente, la cultura dell'ospitalità, l'accessibilità, la qualità della ricettività, della ristorazione e dei prodotti.

14 SOCIETA’ D’AREA TERRE DI FAENZA Società consortile che ha per oggetto lo sviluppo economico e turistico dei territori dei comuni di Brisighella, Casola Valsenio, Castelbolognese, Faenza, Riolo Terme, Solarolo

15 Iniziative inter provinciali Anche le Province possono assumere iniziative a carattere interprovinciale per progetti che cadono all'interno di un percorso turistico che scavalca i confini tra Provincia e Provincia.

16 Iniziative inter-regionali I Sistemi Turistici Locali possono riferirsi a diverse aree geografiche, con dimensione che può andare oltre il territorio di una sola Regione In questo caso Regioni diverse programmano un'offerta integrata di servizi e di attrazioni turistiche, con il coinvolgimento anche di vari enti e soggetti, dai Comuni alle Camere di commercio, dalle proloco alle organizzazioni di settore.  Questi STL presentano un valore aggiunto per lo sviluppo territoriale anche perché sono in grado di costruire rete tra territori più marginali e altri contesti sviluppati.

17 accordi tra Stati Come le Regioni a maggior ragione lo Stato può stipulare accordi internazionali per lo sviluppo e la cooperazione turistica tra Stati. Es. Albania, argentina, Messico Romania

18 Reti tra soggetti multilivello

19 Collaborazioni tra soggetti diversi – collocati su piani differenti dell'amministrazione – Oppure appartenenti alcuni al settore pubblico e altri a quello privato. In questi casi si parla di CONCERTAZIONE: i diversi soggetti coinvolti raggiungono soluzioni condivise, prese insieme e in modo armonico

20 Forme di concertazione Sono forme di concertazione che coinvolgono solo enti pubblici di diverso livello ad es. i TAVOLI ISTITUZIONALI per concorrere a definire le politiche turistiche regionali, come quello composto dall'assessore regionale competente, dagli assessori al turismo delle Province e dei Comuni capoluogo e da un presidente di comunità montana per ogni Provincia. La loro funzione è trovare dei punti di sintesi tra i diversi enti coinvolti.

21 Conferenza permanente Stato Regioni ll più importante tra gli strumenti di raccordo tra enti pubblici, compreso lo Stato è la Conferenza permanente tra Stato, Regioni e Province autonome.

22 Composizione Organo misto: composto da rappresentanti del Governo nazionale e dai 20 Presidenti delle Regioni 2 Presidenti delle Province autonome di Trento e di Bolzano. La Conferenza promuove il raccordo delle attività tra centro e periferia attraverso accordi e intese oppure semplici pareri.

23 Compiti promuove il coordinamento della programmazione statale e regionale, assicura lo scambio di dati ed informazioni tra il Governo e le Regioni; determina i criteri di ripartizione delle risorse finanziarie assegnate dalla legge alle Regioni; è obbligatoriamente sentita sugli schemi di disegni di legge e di decreti legislativi o di regolamento del Governo nelle materie di competenza regionale.

24 codice del Turismo art. 22 Per superare la frammentazione dell'offerta turistica il cod.tur prevede che con decreto del Presidente del consiglio (o ministro delegato) e «d'intesa con la Conferenza permanente... si definiscono i circuiti nazionali di eccellenza: percorsi, prodotti e gli itinerari tematici omogenei che collegano Regioni diverse lungo tutto il territorio nazionale.

25 circuiti d'eccellenza turistica a) turismo della montagna; b) turismo del mare; c) turismo dei laghi e dei fiumi; d) turismo della cultura; e) turismo religioso; f) turismo della natura e faunistico; g) turismo dell'enogastronomia; h) turismo termale e del benessere; i) turismo dello sport e del golf; l) turismo congressuale; m) turismo giovanile; n) turismo del made in Italy e della relativa attività industriale ed artigianale; o) turismo delle arti e dello spettacolo.

26 Conferenza Nazionale del turismo La Conferenza Nazionale del turismo favorisce il confronto tra gli operatori pubbilci e privati: – esprime pareri per la definizione del documento nazionale con le linee guida del piano strategico del settore turistico – verifica l’attuazione delle linee guida Convocata ogni due anni

27 Composizione partecipano i rappresentanti del Governo, dei Presidenti delle regioni, i rappresentanti dei comuni e delle province d’Italia, i rappresentanti delle associazioni maggiormente rappresentative degli imprenditori turistici, dei consumatori, delle associazioni pro loco, delle associazioni senza scopo di lucro operanti nel settore del turismo, delle associazioni ambientaliste e animaliste, delle organizzazioni sindacali dei lavoratori.

28 Comitato permanente di promozione del turismo Istituito dal Ministero dei Beni culturali e del turismo d'intesa con la Conferenza delle Regioni, nell'ottobre 2014 Composto da rappresentanti di vari Ministeri, dell’Enit, delle Regioni, dei Comuni e delle Associazioni economiche avrà il compito di coordinare le politiche del settore e di strutturare la strategia di promozione turistica del paese diventando la “cabina di regia” nel pieno rispetto delle prerogative regionali

29 La concertazione nei STL Uno strumento per eccellenza di collaborazione tra pubblico e privato sono i STL. Previsti – dalla l.135/2001 – l'art. 23, c. 1. cod. tur dichiarato parzialmente incostituzionale in parte. E’ sopravvissuto il c. 3, il quale prevede che siano le Regioni a riconoscere questi Stl nell'ambito delle proprie funzioni di programmazione e per favorire l'integrazione tra turismo, governo del territorio e sviluppo economico.

30 La concertazione nei STL Il “Sistema” indica la necessità di integrare un insieme di attività tra di loro e al territorio, con il coordinamento ed il coinvolgimento del maggior numero degli attori locali il localismo esprime il carattere specifico del sistema che risiede in uno spazio definito e da questo assume caratteri peculiari che derivano dalla valorizzazione della cultura e dei fattori di attrazione che lo caratterizzano; l'offerta turistica, costituita dalla gamma di prodotti turistici, o meglio dalle diverse parti di un unico prodotto turistico

31 I STL sono un progetto condiviso di sviluppo territoriale al quale partecipano congiuntamente soggetti pubblici e privati. La loro sorte però, nonostante fossero un’intuizione geniale, non è stata sempre felice. Non tutte le regioni li hanno realizzati, Governo non li ha finanziati e la mancanza di risorse ha fatto si che molti STL siano stati ridimensionati, altri addirittura chiusi.

32 Conclusioni Esiste insomma una serie molto fitta di strutture operative, sedi istituzionali, momenti di incontro tra i soggetti coinvolti a vario titolo nel turismo, all'interno di ambiti territoriali più o meno ampi o ristretti. Occorre però dire che che manca una supervisione unitaria e centrale per guidare il turismo, di cui molti denunciano la mancanza o l'eccessiva debolezza a livello nazionale.

33 Piano strategico Turismo Italia 2020 Nel 2013 il Ministro senza portafoglio per gli Affari Regionali - Turismo e Sport, Gnudi (Governo Monti) ha commissionato il primo Piano strategico per lo sviluppo del turismo in Italia, denominato 'Turismo Italia 2020'. Il documento è stato realizzato da un gruppo di esperti: professori universitari, consulenti, amministratori e dirigenti pubblici che hanno analizzato il settore in profondità, mediante ricerche di mercato, interviste, analisi, elaborazioni e simulazioni, al fine di sviluppare il turismo in Italia.

34 Il Piano evidenzia tra le varie criticità del settore La mancanza di una governance centrale forte. L’assenza di meccanismi strutturati di coordinamento tra Governo, Regioni e Associazioni di categoria Il ruolo insufficiente dell’Agenzia Nazionale del Turismo (ENIT) rispetto alle migliori agenzie internazionali per il turismo. L’assenza di una promozione coordinata a livello di “Sistema Italia”. La mancanza di una strategia digitale del Paese per il Turismo.

35 AZIONI Rilancio del Comitato Permanente per il Turismo come strumento decisionale in una logica di efficace collaborazione tra stato e Regioni. Creazione di tavoli di lavoro permanenti con Regioni e Associazioni di Categoria Avvio del processo di revisione del Titolo V della Costituzione e revisione della governance del settore facendo rientrare il Turismo tra le materie a legislazione concorrente

36 Attribuzione di portafoglio al Ministro per il Turismo e istituzione del Ministero del Turismo per incidere realmente sullo sviluppo del settore Creazione di una banca dati del turismo unificata sotto Ministero/Agenzia Nazionale del Turismo rifondando l'Osservatorio Nazionale che gestisca una “banca dati unica” completa, affidabile e finalizzata a fornire non solo dati, ma anche analisi e messaggi di rilievo per gli operatori

37 Rilancio dell’Agenzia Nazionale del Turismo, trasformando mandato e organizzazione e dotandola di risorse con competenze specifiche per diventare propulsore dello sviluppo del settore. Attuazione di una strategia digitale

38 Tavoli di lavoro Il piano prevede nuove forme di sinergia pubblico- privato nella consapevolezza che le scelte condivise hanno maggiori probabilità di successo. Il piano prevede la creazione di Tavoli di lavoro permanenti con le Regioni e le associazioni di categoria: sul "prodotto mare Sul sistema alberghiero italiano perincentivare la creazione di reti d'impresa per trovare accordi con i tour operator e le compagnie aeree internazionali al fine di aumentare le rotte e i voli turistici per il nostro Paese

39 Tavoli Per favorire la "rottamazione" delle strutture ricettive malandate sono previsti tavoli di coordinamento tra enti pubblici - dal Governo all'Anci e tavoli di lavoro con i soggetti privati Tavoli con i principali istituti di credito, per favorire gli investimenti Un tavolo di lavoro quello che si vorrebbe lanciare tra Governo, Regioni, ferrovie, autostrade, associazioni di categoria, banche e investitori per definire una decina o quindicina di collegamenti da potenziare tra le "Città top"(Roma, Venezia, Firenze, Milano) e i poli turistici secondari meritevoli di essere valorizzati

40 Forme di partenariato Altre forme di partenariato pubblico-privato diffuse e valorizzate a livello normativo – la sponsorizzazione di progtti di restauro di opere pubbliche: per trovare alternative alle ridotte risorse pubbliche lo stato incentiva l'intervento dei privati attraversolo sponsor che eroga una somma di denaro per vedere abbinato il proprio nome, il proprio marchio o la propria immagine all'iniziativa culturale che finanzia.

41 Forme di partenariato Rapporti tra amministrazioni locali e i gruppi di cittadini, in particolare con le Pro loco. Le Pro Loco sono associazioni senza scopo di lucro disciplinate dalle l. reg. Quasi tutte le Regioni hanno istituito gli Albi delle Pro Loco disciplinando le modalità di tenuta e iscrizione, e i benefici derivanti dall ’ iscrizione all ’ Albo.

42 Forme di partenariato In molte Regioni le pro Loco se iscritte in appositi albi o registri possono ricevere contributi pubblici e concorrono a pieno titolo alle attività di promozione turistica, operando gomito a gomito con gli enti locali e, in particolar modo, con i Comuni. Ognuno può parteciparvi, divenendo così un piccolo tassello nel vasto mosaico dell' organizzazione del turismo.


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