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I contratti collettivi nazionali e la loro applicazione Dott. Marco Peruzzi 18 novembre 2015 Sala Convegni ANCE - Verona.

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Presentazione sul tema: "I contratti collettivi nazionali e la loro applicazione Dott. Marco Peruzzi 18 novembre 2015 Sala Convegni ANCE - Verona."— Transcript della presentazione:

1 I contratti collettivi nazionali e la loro applicazione Dott. Marco Peruzzi 18 novembre 2015 Sala Convegni ANCE - Verona

2 Art. 39 Costituzione L'organizzazione sindacale è libera. Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge. E’ condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica. I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.

3 Principio di libertà sindacale ed efficacia negativa dell’art. 39 Cost. Pluralità di organizzazioni sindacali/datoriali e di CCNL per la medesima categoria La definizione della categoria è determinata dalla contrattazione collettiva Obbligo di applicazione del CCNL solo per datore iscritto all’organizzazione firmataria Possibilità di iscrizione a organizzazione di altra categoria Possibilità di applicare volontariamente il CCNL di altra categoria (se non iscritto) Possibilità di non applicare alcun CCNL (se non iscritto) La maggiore rappresentatività comparata come criterio di selezione delle OOSS (ad es. definizione di «organismo paritetico», art. 2 d.lgs. 81/2008) e dei CCNL (ad es. art. 90.9 lett. b, d.lgs. 81/2008) Quali limiti?

4 La determinazione del trattamento retributivo Art. 36.1 Cost. Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa. I limiti La determinazione della retribuzione imponibile ai fini previdenziali (L. 389/89) Le clausole sociali di equo trattamento nelle normative che disciplinano la concessione di benefici pubblici e gli appalti pubblici Dall’art. 36 Statuto dei lavoratori all’art. 118.6 d.lgs. 163/06 (recepimento delle dir. 2004/17/CE, dir. 2004/18/CE)

5 Art. 36 St. Lav. «Nei provvedimenti di concessione di benefici […] e nei capitolati di appalto attinenti all'esecuzione di opere pubbliche, deve essere inserita la clausola esplicita determinante l'obbligo per il beneficiario o appaltatore di applicare o di far applicare nei confronti dei lavoratori dipendenti condizioni non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi di lavoro della categoria e della zona» Art. 118.6 d.lgs. 163/2006 (Codice degli appalti) L'affidatario è tenuto ad osservare integralmente il trattamento economico e normativo stabilito dai contratti collettivi nazionale e territoriale in vigore per il settore e per la zona nella quale si eseguono le prestazioni; […] L'affidatario e, per suo tramite, i subappaltatori, trasmettono alla stazione appaltante prima dell'inizio dei lavori la documentazione di avvenuta denunzia agli enti previdenziali, inclusa la Cassa edile, assicurativi e antinfortunistici […] Ai fini del pagamento delle prestazioni rese nell'ambito dell'appalto o del subappalto, la stazione appaltante acquisisce d'ufficio il documento unico di regolarità contributiva in corso di validità relativo all'affidatario e a tutti i subappaltatori. 6-bis. Al fine di contrastare il fenomeno del lavoro sommerso ed irregolare, il documento unico di regolarità contributiva è comprensivo della verifica della congruità della incidenza della mano d'opera relativa allo specifico contratto affidato. Tale congruità, per i lavori è verificata dalla Cassa Edile in base all'accordo assunto a livello nazionale tra le parti sociali firmatarie del contratto collettivo nazionale comparativamente piu' rappresentative per l'ambito del settore edile ed il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali.

6 Le clausole sociali di equo trattamento negli appalti pubblici Quale funzione? (Corte Cost. 226/98) Quale contratto? Quale categoria? Quali parti firmatarie? Quale parte del contratto? Quale compatibilità con l’art. 39 Cost.?

7 Clausole sociali ed enti bilaterali: il rispetto del trattamento economico-normativo stabilito dal CCNL comprende anche il rispetto delle clausole sugli enti bilaterali? Le prestazioni erogate dagli enti bilaterali hanno natura retributiva? L’attività prevista nella clausola obbligatoria realizza un effetto diretto sui singoli rapporti di lavoro? La garanzia del trattamento implica l’iscrizione all’ente bilaterale o sono consentite anche modalità di erogazione alternative ? Cass. 6530/01 Cass. 16014/06 d.lgs. 314/97, art. 6.6 L. 341/95 Art. 118.6 d.lgs. 163/06

8 L’applicazione del CCNL e l’obbligo legale di equo trattamento negli appalti privati in edilizia Art. 3.8 d.lgs. 494/96 (testo in g.u.) Il committente o il responsabile dei lavori, nelle ipotesi di cui all'art. 11, comma 1: … b ) chiede alle imprese esecutrici … l'indicazione dei contratti collettivi applicati ai lavoratori dipendenti e una dichiarazione in merito al rispetto degli obblighi assicurativi e previdenziali previsti dalle leggi e dai contratti. Art. 3.8. modificato dal d.lgs. 276/2003 Il committente o il responsabile dei lavori, anche nel caso di affidamento dei lavori ad un'unica impresa : … b) chiede alle imprese esecutrici una dichiarazione dell'organico medio annuo, distinto per qualifica, nonché una dichiarazione relativa al contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, applicato ai lavoratori dipendenti; b-bis) chiede un certificato di regolarità contributiva. Tale certificato può essere rilasciato, oltre che dall'INPS e dall'INAIL, per quanto di rispettiva competenza, anche dalle casse edili le quali stipulano una apposita convenzione con i predetti istituti al fine del rilascio di un documento unico di regolarità contributiva; b-ter) trasmette all'amministrazione concedente prima dell'inizio dei lavori, oggetto del permesso di costruire o della denuncia di inizio di attività, il nominativo delle imprese esecutrici dei lavori unitamente alla documentazione di cui alle lettere b) e b-bis)....

9 L’applicazione del CCNL negli appalti privati in edilizia (segue) Art. 90.9, d.lgs. 81/2008 Il committente o il responsabile dei lavori, anche nel caso di affidamento dei lavori ad o ad un lavoratore autonomo: … b) chiede alle imprese esecutrici una dichiarazione dell'organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata dagli estremi delle denunce dei lavoratori effettuate all'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), all'Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro (INAIL) e alle casse edili, nonche' una dichiarazione relativa al contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente piu' rappresentative, applicato ai lavoratori dipendenti. […] c) trasmette all’amministrazione concedente, prima dell’inizio dei lavori oggetto del permesso di costruire o della denuncia di inizio attività, copia della notifica preliminare di cui all’articolo 99, il documento unico di regolarità contributiva delle imprese e dei lavoratori autonomi, fatto salvo quanto previsto dall’articolo 16- bis, comma 10, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, e una dichiarazione attestante l’avvenuta verifica della ulteriore documentazione di cui alle lettere a) e b)

10 Quale compatibilità tra la disciplina di cui all’art. 90.9 d.lgs. 81/2008 e l’art. 39 Cost? Impossibilità di ricorrere alla teoria dell’onere, come nel caso di appalti pubblici L’obbligo giuridico è limitato all’osservanza degli standard minimi di riferimento? La mancata verifica delle condizioni applicate ai lavoratori non è direttamente sanzionata nel testo unico

11 Quali considerazioni se l’impresa appaltatrice è un’impresa stabilita in un altro stato membro? La necessità del confronto con il diritto Ue, il principio di libera circolazione dei servizi, la direttiva sul distacco dei lavoratori nell'ambito di una prestazione di servizi 96/71/CE (implementata in Italia con il d.lgs. 72/2000) L’impresa straniera è obbligata ad applicare il CCNL italiano e ad iscriversi alla Cassa edile? Il caso della Legge Provinciale della Provincia autonoma di Bolzano n. 6/98 e la sentenza del Consiglio di Stato 11 marzo 2006, n. 928


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