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Il Genere. 2 Definizioni Sesso : distinzione biologica tra femmine e maschi comportamenti e identità sessuale sono anche un costrutto sociale la sessualità.

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1 Il Genere

2 2 Definizioni Sesso : distinzione biologica tra femmine e maschi comportamenti e identità sessuale sono anche un costrutto sociale la sessualità è fortemente influenzata dalle norme e dalle aspettative che variano da una cultura all’altra e si modificano nel tempo

3 3 Genere : insieme delle aspettative socialmente definite che si associano a donne e uomini (comportamenti, qualità che si associano alla maschilità e alla femminilità)

4 4 il concetto entra a far parte del dibattito scientifico dalla metà degli anni Settanta, in piena “seconda ondata” del femminismo (Gayle Rubin “The Traffic In Women”) risponde “all’esigenza di attribuire il massimo peso a quanto vi è di socialmente costruito nella disuguaglianza sessuale, a quanto vi è di non biologicamente dato nella relazione di disparità tra uomini e donne” (Piccone Stella, Saraceno 1996, p 11)

5 5 Cosa si intende per identità di genere? Identificazione della persona in una donna o in un uomo: processo prevalentemente appreso va oltre il sesso definito dai caratteri primari e secondari

6 6 Teorie sulla costruzione dell’identità di genere Freud: maschilità e femminilità si definiscono biologicamente e simbolicamente in base all’assenza o alla presenza del pene durante la fase edipica (4-5anni) sono fondamentali i rapporti con i genitori con dinamica diversa per maschi e femmine

7 7 Critiche Centralità della questione dei genitali a scapito di qualsiasi altro fattore La figura paterna compare come unica e determinante

8 8 Chodorow: la percezione della maschilità e della femminilità dipende dall’attaccamento del bambino alla madre per i maschi la rottura è più netta e fatta di un rifiuto radicale della vicinanza materna la maschilità è appresa da ciò che non è femminile (materno)

9 9 Critiche modello di riferimento della sua riflessione è quello della famiglia della classe media nelle società occidentali non spiega le lotte delle donne per l’autonomia, l’indipendenza … non spiega come la femminilità possa nascondere aggressività

10 10 Espressività di genere : è il modo con cui la persona comunica agli altri la propria identità di genere

11 11 Ruolo di genere: riguarda le aspettative relative al comportamento e agli atteggiamenti che si basano sul sesso di una persona (Es. le donne fanno il bucato – gli uomini fanno lavori di riparazione)

12 12 Socializzazione di genere Processo di apprendimento dei ruoli di genere attraverso agenti sociali come la famiglia, la scuola, i media, il lavoro l’individuo (in modo quasi automatico e spontaneo) vuole rispondere e adeguarsi alle definizioni di maschilità e di femminilità date dalla cultura di riferimento

13 13 La famiglia bambini e bambine sono sottoposti a una diversa socializzazione di genere che risponde alle aspettative che si hanno nei loro confronti (giochi, sport, abbigliamento, comportamenti)

14 14 I ruoli di genere sono costantemente rinegoziati e messi alla prova nelle interazioni di coppia (chi prende le decisioni …)

15 15 Approccio funzionalista di Parsons Socializzazione primaria e stabilizzazione della personalità (sostegno emotivo) per svolgere queste funzioni al suo interno ci deve essere una precisa distinzione di ruoli di genere

16 16 All’uomo spettano i ruoli strumentali di mantenimento economico (“male breadwinner”) Alla donna spettano i ruoli affettivi/espressivi di cura e supporto emotivo di tutti i membri della famiglia

17 17 Critiche approccio femminista Famiglia come luogo di sfruttamento, disuguaglianza e solitudine divisione domestica del lavoro, disuguaglianza dei rapporti (violenze domestiche), studio delle attività di cura (che pesano principalmente sulla donna)

18 18 Squilibrio di potere come violenza Delitto d’onore “ Chiunque cagiona la morte del coniuge, della figlia o della sorella, nell'atto in cui ne scopre la illegittima relazione carnale e nello stato d'ira determinato dall'offesa recata all'onor suo o della famiglia […]”

19 19 Matrimonio riparatore “[…]il matrimonio, che l’autore del reato contragga con la persona offesa, estingue il reato, anche riguardo a coloro che sono concorsi nel reato medesimo; e, se vi è stata condanna, ne cessano l’esecuzione e gli effetti penali” Queste norme sono state abrogate sono nel 1981

20 20 La violenza domestica si declina non solo come violenza fisica ma anche psicologica, emotiva, economica … Non è solo domestica (es. molestie sul posto di lavoro) ma è nell’ambito familiare che si compie la maggior parte di questi atti La violenza sulle donne

21 21 Femminicidio “… implica norme coercitive, politiche predatorie e modi di convivenza alienanti che, nel loro insieme, costituiscono l'oppressione di genere, e nella loro realizzazione radicale conducono alla eliminazione materiale e simbolica delle donne e al controllo del resto. […] Nel femminicidio c'è volontà, ci sono decisioni e ci sono responsabilità sociali e individuali.” (Marcela Lagarde, 1997)

22 22 Giornata contro la violenza sulle donne Istat 6 milioni 788 mila donne hanno subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni

23 23 Maggiore consapevolezza più spesso considerano la violenza subìta un reato (dal 14,3% al 29,6% per la violenza da partner) la denunciano di più alle forze dell'ordine (dal 6,7% all'11,8%) più spesso ne parlano con qualcuno (dal 67,8% al 75,9%)

24 24 cercano aiuto presso i servizi specializzati, centri antiviolenza, sportelli (dal 2,4% al 4,9%) Dati Istat disponibili su http://www.istat.it/it/archivio/161716

25 25 Indagine “Rosa Shocking 2”* 32% dei ragazzi tra i 18 e i 29 anni ritiene che la violenza domestica sia un “fatto privato” Il 25% della stessa fascia d’età giustifica l’aspetto istintivo legato alla violenza e il raptus momentaneo * www.weworld.it/pubblicazioni/2015/Rosa-Shocking-2

26 26 Prevenzione Campagne di sensibilizzazione: pubblicità articoli, blog, riviste rassegne convegni indagini programmi di educazione Rafforzamento “professionalità” coinvolte: Centri antiviolenza Case rifugio Consulenza psicologica Interventi forze dell’ordine Formazione personale sanitario Attività tribunali minorili

27 27 Da ricordare: (articolo disponibile su ingenere.it a cura di Barbara Leda Kenny) 1) La violenza contro le donne riflette la disuguaglianza tra gli uomini e le donne 2) Un fenomeno diffuso 3) Non solo violenza domestica 4) “Per amore!” 5) Riguarda tutti 6) “Avere un piano”

28 28 La scuola … Durante tutto il percorso educativo la scuola tende a rafforzare e confermare ciò che già si è appreso in famiglia

29 29 Cosa è l’ “ideologia gender” ??? Strumentalizzazione Disinformazione l’ideologia gender non esiste

30 30 Programmi di educazione al genere contrastare fin dall’infanzia il sedimentarsi di stereotipi sui rapporti tra i generi contrastare il bullismo, l’omofobia, le disuguaglianze sociali

31 31 … l’Università la presenza degli studi di genere per l’anno accademico 2011-2012: Insegnamenti Corsi di laurea Dottorati Master Centri di ricerca

32 32 0,001% dell’offerta formativa delle Facoltà potenziali (Economia, Giurisprudenza, Lettere e Filosofia, Lingue, Medicina e Chirurgia, Psicologia, Scienze della Formazione, Scienze Politiche, Sociologia) Assoluta mancanza Corsi di Laurea dedicati a queste tematiche 4 Dottorati (Antonelli, Sarra, Sorrentino 2013)

33 33 Diffusione cultura sensibile alle tematiche di genere? Formazione figure professionali specializzate? NO! marginalizzazione Incoerenza Frammentazione Poca attenzione alla partecipazione politica e al mercato del lavoro

34 34 Media e genere Global Media Monitoring Project (GMMP) : 1) definire una “geografia” di come sono rappresentate le donne nei media 2) fornire una base di strumenti di ricerca 3) costruire una rete di solidarietà 4) creare una maggiore consapevolezza 5) sviluppare la capacità di monitorare i media a livello internazionale

35 35

36 36 persistenza di un’impronta maschile ma emerge una maggiore sensibilità sull’argomento “società non ancora in grado di includere a pieno titolo le donne, specialmente nella vita pubblica” aumento della presenza femminile dal 1995 al 2015: 7% 21% Diverse tendenze

37 37 Monitoraggio di una giornata d’informazione a fare notizia sono gli uomini su un totale di 603 persone rilevate nelle notizie di stampa, radio e TV monitorate in una giornata campione, le donne sono il 21%; su un totale di 445 persone nelle news online di Internet e Twitter il 27%

38 38 Monitoraggio di una giornata d’informazione Media tradizionali (aree tematiche): notizie di politica (15%) notizie di economia (10%) Media digitali internet è più inclusivo (oggetto di notizia – 68%) gli esperti sono solo per il 16% donne

39 39 Notizie che rafforzano o sfidano gli stereotipi Media tradizionali: 52% delle notizie rinforza gli stereotipi (su 176 notizie) Media digitali: 84% delle notizie rinforza gli stereotipi (su 99 notizie)

40 40 Prospettive future e azioni 1) favorire dibattito e discussione con altre ricerche 2) promuovere una maggiore consapevolezza e pubblicità delle iniziative 3) diffusione percorsi di formazione e attività didattiche ad hoc

41 41 Immagini proposte Spettacolarizzazione del corpo (maschile e femminile): bellezza, cura … Logiche di mercato: cosmesi, moda, fitness, chirurgia estetica Veicolati e valorizzati sono alcuni modelli di bellezza

42 42 Interpretazioni corpo femminile - oppressione (politica): enfatizzare la bellezza a scapito di intelligenza, qualità morali e creative permetterebbe di riproporre l’asservimento delle donne a figure maschili che le giudicano e dalle quali quindi dipenderebbe la propria autostima

43 43 l’ideale della cura del corpo in relazione con spinte di autonomia, autodeterminazione, potere (Ruspini, Capecchi, 2009)

44 44 …. corpo maschile Creazione del consenso (forza, virilità, carisma, potere) “uomo nuovo”

45 45 Il lavoro Ruoli di genere – disparità di potere Stratificazione – discriminazioni donne lavoratrici

46 46 Karen Davies studia i rapporti di lavoro tra medici e infermiere 1) Medici e infermiere definiscono precise visioni di maschilità e femminilità e ciò influenza le dinamiche di interazione 2) La percezione dei ruoli di genere è presente in ogni interazione 3) Dinamiche del posto di lavoro

47 47 Medici (uomini) abituati ad assumere un atteggiamento di dominio Infermiere inclini a eseguire gli ordini degli uomini più delle donne Medici (donna) a disagio nel dare ordini, più inclini a creare un clima di collaborazione

48 48 Stratificazione di genere 1 segregazione occupazionale 2 concentrazione nel part time 3 divario retributivo (Giddens, 2006)

49 49 “Soffitto di cristallo” barriera invisibile che impedisce, o rende particolarmente difficile, alle donne di raggiungere livelli elevati nella struttura manageriale

50 50 Conciliazione famiglia-lavoro “doppia presenza” (Balbo, 1978): doppio carico di lavoro dentro e fuori la casa la maternità resta una dimensione critica

51 51 Gender pay gap Età Profilo lavorativo (full time – part time) Settore di attività Differenze nel panorama europeo

52 52 In Europa l’indice si attesta intorno al 16% In Italia cala al 5,3% (dati forniti da eurostat)

53 53 Secondo il rapporto “Noi Italia 2015” (Istat) l’Italia è il paese europeo con il minor numero di donne nel mercato del lavoro (49,9% - nella fascia 20-64 anni) (69,8% gli uomini)

54 54 Strategia Europa 2020 1. il raggiungimento di una quota di impiego pari al 75% per donne e uomini nella fascia di 20-64 anni di età 2. aumentare il numero di donne nell’ambito della ricerca scientifica 3. aumentare il numero di donne in ruolo manageriale sempre nell’ambito della ricerca scientifica

55 55 Patto Europeo per le pari opportunità 2011-2020 1. eliminazione di stereotipi di genere che ostacolano la piena partecipazione femminile nel lavoro 2. sviluppo di servizi accessibili e di alta qualità per l’infanzia 3. rafforzamento di politiche di prevenzione contro la violenza di genere

56 56 Indagine Almalaurea 2015: Oltre 240 mila laureati di primo livello, oltre 180 mila laureati magistrali e oltre 57 mila magistrali a ciclo unico degli anni 2013, 2011 e 2009 intervistati a uno, tre e cinque anni dal titolo In una prospettiva di genere come incide la laurea sulla situazione occupazionale?

57 57 Condizione occupazionale a tre anni dalla laurea Stabilità lavorativa prerogativa maschile (59% uomini, 51% donne) Differenziale retributivo del 17% a favore degli uomini Non influisce il gruppo disciplinare

58 58 Condizione occupazionale a 5 anni dalla laurea: (laureati magistrali) 78% donne – 85% uomini non vi è correlazione col gruppo disciplinare Il lavoro stabile è prerogativa maschile (77% contro il 64% delle donne) Gender pay gap del 21% (dati disponibili su www.almalaurea.it/universita/occupazione/)

59 59 Fonte Almalaurea 2015

60 60 Istruzione Lavoro Partecipazione politica Sanità Global Gender Gap

61 61 Global Gender Gap Report Italia al 41° posto nella classifica generale su 145 con un punteggio di 0,726 (valore massimo 1) 111° per partecipazione economica 58° per l’istruzione 74° per la salute 24° partecipazione politica (donne in parlamento 30%)

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64 64 Ordine di genere di Connell 1. il lavoro 2. il potere 3. la dinamica dei rapporti affettivi

65 65 Gerarchia di genere Maschilità egemone Maschilità complice Femminilità subordinate Maschilità subordinate Maschilità omosessuale Femminilità enfatizzata Femminilità resistente

66 66 La gerarchia può modificarsi 1. crisi dell’istituzionalizzazione 2. crisi della sessualità 3. crisi della formazione di interessi Crisi del male breadwinner

67 67 Due tendenze 1. Uomo castigatore: difende la tradizione 2. Uomo nuovo: forte ma attento alle esigenze emotive

68 68 Teorie femministe 1. “prima ondata”metà del XIX secolo – inizio XX: rivendicazione diritti politici e civili 2. “seconda ondata” attivismo tra gli anni ’60 e ’70: disuguaglianze di genere, discriminazioni nel lavoro, nell’istruzione, stereotipi, ruoli di genere, diritti riproduttivi

69 69 www.istat.it www.almalaurea.it http://ec.europa.eu/eurostat http://whomakesthenews.org/ www.weforum.org www.weworld.it


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