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SERVIZI PER L’IMPIEGO DELLA PROVINCIA DI RAVENNA Ravenna, 3 dicembre 2015 NUOVI STRUMENTI PER L'INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE SVANTAGGIATE Presentazione.

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Presentazione sul tema: "SERVIZI PER L’IMPIEGO DELLA PROVINCIA DI RAVENNA Ravenna, 3 dicembre 2015 NUOVI STRUMENTI PER L'INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE SVANTAGGIATE Presentazione."— Transcript della presentazione:

1 SERVIZI PER L’IMPIEGO DELLA PROVINCIA DI RAVENNA Ravenna, 3 dicembre 2015 NUOVI STRUMENTI PER L'INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE SVANTAGGIATE Presentazione e riflessioni sulla Legge regionale n. 14/2015

2 Art. 2 Persone in condizioni di fragilità e vulnerabilità 1. Ai fini della presente legge la condizione di fragilità e vulnerabilità delle persone è caratterizzata dalla compresenza di problematiche afferenti la dimensione lavorativa e nel contempo sociale o sanitaria. Legge regionale n. 14/2015

3 Gestione integrata degli interventi Art. 8 Modalità di gestione integrata 1. La gestione integrata dei servizi del lavoro, sociale e sanitario costituisce la modalità d'intervento per sostenere le persone in condizione di fragilità e vulnerabilità.

4 Legge regionale n. 14/2015 Art. 9 Accesso alle prestazioni integrate dei servizi pubblici del lavoro, sociali e sanitari 1. Le persone destinatarie delle prestazioni integrate, erogate attraverso i servizi pubblici del lavoro, sociali e sanitari, possono rivolgersi indifferentemente al centro per l'impiego, al servizio sociale territoriale ovvero al servizio sanitario presso i quali si svolge il primo accesso alle prestazioni integrate. 2. Il centro per l'impiego, il servizio sociale territoriale e il servizio sanitario prevedono l'intervento di un'equipe multiprofessionale, a beneficio della persona, se ritengono possano sussistere le condizioni di fragilità e vulnerabilità di cui all'articolo 2, comma 2.

5 Legge regionale n. 14/2015 Art. 11 Equipe multiprofessionale 1. La presa in carico unitaria viene realizzata da parte di un'equipe multiprofessionale, di cui fanno parte operatori appartenenti ai diversi servizi specificamente coinvolti. 2. Nell'equipe multiprofessionale è sempre presente un operatore del centro per l'impiego; sono inoltre presenti un operatore dei servizi sociali nonché dei servizi sanitari, anche cumulativamente, in relazione alle problematiche concernenti la persona. Art. 12 Attività dell'equipe multiprofessionale 1. L'equipe multiprofessionale opera considerando la persona in maniera globale e unitaria e utilizzando le distinte competenze specialistiche degli operatori componenti. 2. L'equipe multiprofessionale, una volta accertata la condizione di fragilità e vulnerabilità della persona e realizzata la presa in carico unitaria, predispone un programma personalizzato d'interventi, ne rileva e verifica gli effetti, provvedendo, ove necessario, a ridefinire il programma personalizzato.

6 Legge regionale n. 14/2015 Art. 13 Programma personalizzato d'interventi 1. Il programma personalizzato d'interventi individua l'insieme delle azioni finalizzate all'inserimento lavorativo e all'inclusione sociale delle persone in condizione di fragilità e vulnerabilità. 2. Le azioni nonché gli interventi stabiliti nel programma personalizzato sono quelli offerti dai soggetti istituzionali e dai servizi pubblici e privati, selezionati con procedure ad evidenza pubblica, coinvolti, ai sensi della disciplina vigente, secondo le previsioni dei programmi di attuazione annuale di cui all'articolo 4, comma 5. 3. Il programma personalizzato d'interventi viene elaborato in coerenza con i bisogni, le conoscenze, le competenze e le propensioni delle persone in condizioni di fragilità e vulnerabilità, tenendo altresì conto del supporto personale ed economico su cui le medesime possono contare.

7 Una richiamo al DLGS 151/2015 Art 1 collocamento mirato comma 1 Definizione di linee guida sulla base dei seguenti principi: a.promozione di una rete integrata con i servizi sociali, sanitari, educativi e formativi del territorio, nonchè con l'INAIL, in relazione alle competenze in materia di reinserimento e di integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro, per l'accompagnamento e il supporto della persona presa in carico al fine di favorirne l’inserimento lavorativo ; b.promozione di accordi territoriali con le organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro, le cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381, le associazioni delle persone con disabilità e i loro familiari, con le altre organizzazioni del terzo settore rilevanti, al fine di favorire l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità; c. individuazione, nelle procedure di accertamento della disabilità di modalità di valutazione bio-psico-sociale della disabilitaà definizione dei criteri di predisposizione dei progetti di inserimento lavorativo che tengano conto delle barriere e dei facilitatori ambientali rilevati, definizione di indirizzi per gli uffici competenti funzionali alla valutazione e progettazione dell'inserimento lavorativo in ottica bio-psico-sociale; …………………………………………………………………………………. f. individuazione di buone pratiche di inclusione lavorativa delle persone con disabilità.

8 RIFLESSIONE SULLE PAROLE EQUIPE Nella seconda metà anni 70 l’equipe è strumento di realizzazione del processo di deistituzionalizzazione e promozione della partecipazione servizi territoriali. L’equipe è un piccolo gruppo che opera in forma cooperativa per il raggiungimento di un fine comune. Dalla metà degli anni ’80 si parla di approccio di rete. La strategia di rete mira a una ridefinizione del territorio che integri in unico sistema le risorse formali e quelle informali al fine di massimizzare l’efficacia nell’affrontare i problemi. In ambito organizzativo la rete è definita come un insieme di attori, dotati di un relativo grado di autonomia, che realizzano attività o scambi di informazione in funzione di un obiettivo comune, attraverso forme di collegamento e secondo modalità e strumenti definiti.

9 RIFLESSIONE SULLE PAROLE La legge regionale 14/2015 parla di equipe multiprofessionale. L’equipe è orientata verso il compito. Ha lo scopo di elaborare e/o modificare una realtà esterna al gruppo Il lavoro in equipe implica: - elevata condivisione degli obiettivi - valorizzazione delle differenze individuali -gestione del conflitto con il metodo del confronto - relazioni prevalentemente simmetriche ma flessibili

10 RIFLESSIONE SULLE PAROLE In sintesi Il lavoro in equipe implica: alta finalizzazione alta differenziazione alta integrazione

11 L’esperienza del SIIL E’ nata alla fine degli anni ’90 ed ha consolidato la sua organizzazione dal 2000, accogliendo le sollecitazioni del clima culturale del momento. Concetto di rete Inteso come la capacità di dar vita ad una rete “organizzativa”costituita dall’intreccio tra i vari servizi sociali/sanitari del territorio. Nasce dal bisogno sentito dagli operatori di superare la frammentazione di lavorare in modo settoriale, cioè evitare che ogni servizio “tratti” l’utente separatamente e unicamente per il proprio ambito di competenza. Legge 68/99 collocamento mirato serie di strumenti tecnici e di supporto per valutare adeguatamente le persone con disabilità nelle loro capacità lavorative e per inserirle nel posto adatto, attraverso analisi di posti di lavoro, forme di sostegno, azioni positive e soluzioni dei problemi connessi con gli ambienti, gli strumenti e le relazioni interpersonali sui luoghi quotidiani di lavoro e di relazione

12 Obiettivo del SIIL è la promozione dell’inserimento lavorativo delle persone con disabilità attraverso: - azioni specifiche di mediazione al lavoro - l’integrazione di risorse umane ed economiche in una logica di rete. La metodologia consiste : nella progettazione individualizzata di percorsi di transizione e accompagnamento nel mondo del lavoro attraverso tirocini per valorizzare le potenzialità di ogni lavoratore disabile; nel considerare l’ Azienda come luogo formativo di crescita professionale e sociale e volano di integrazione civile. L’esperienza del SIIL

13 Il SIIL si basa su una rete formale sostenuta da protocolli di intesa come cornice istituzionale attraverso cui si sono definiti i compiti e le funzioni istituzionali di ciascun partener. Una rete operativa realizzata attraverso il lavoro dei nuclei di valutazione Le caratteristiche strutturali della rete sono:dimensione, composizione, densità, interconnessione e settorialità. Le caratteristiche interazionali invece sono: durata, frequenza e regolarità del contatto e il contenuto.

14 L’esperienza del SIIL I nuclei di valutazione hanno condensato le caratteristiche del lavoro di rete e del lavoro di equipe. - Sono piccoli gruppi centrati sul compito dell’inserimento lavorativo - Condividono un obiettivo - Valorizzano le differenze - Affrontano il conflitto interno con il metodo del confronto - Si fondano sulla creazione di legami interistituzionali per risolvere problemi complessi e valorizzano le risorse del contesto territoriale.

15 L’esperienza del SIIL Il nucleo di valutazione si riunisce ogni mese, nei tre territori. Nel 2014: -gli incontri del SIIL con i referenti dei servizi sono stati 753 - gli incontri con le famiglie sono stati 164 - le verifiche in azienda 2305.

16 L’esperienza del SIIL La realizzazione dei percorsi di inserimento “mediato” in azienda avviene attraverso la proposta, di una tra le varie tipologie di tirocinio, che hanno finalità diverse le une dalle altre : - Tirocinio osservativo riservato alle persone con disabilità che non hanno avuto esperienze lavorative; - Tirocinio formativo volto alla verifica delle competenze possedute. Non sono immediatamente finalizzati all’assunzione; - tirocinio mediatore all’occupazione, specifico per quelle persone che hanno acquisito competenze trasversali e professionali. Si pongono esplicitamente l’obiettivo dell’assunzione; - azioni di sostegno all’occupazione rivolte agli utenti già assunti che necessitano per conservare il posto di lavoro di una azione di monitoraggio frequente, per contenere eventuali criticità.


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