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Pedagogista, consulente coniugale e familiare. 2.

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Presentazione sul tema: "Pedagogista, consulente coniugale e familiare. 2."— Transcript della presentazione:

1 Pedagogista, consulente coniugale e familiare

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3  Gli STRUMENTI sono le argomentazioni :  Positive (del proprio punto di vista)  Negative (sul punto di vista dell’altro)  Distruttive (dell’altra persona)  Il COMPORTAMENTO è funzionale a vincere :  Argomentazioni, giudizi, accuse, non ascolto  Emotività mal gestita, scarico di responsabilità, mancanza di fiducia  Identificazione della posizione dell’altro con la persona Il modo di percepire il conflitto è Pericolo, distruzione, trappola

4  Gli STRUMENTI sono la ricerca dei fondamenti e la trascendenza del conflitto:  Dal Mio punto di vista a quello dell’Altro  Decentramento, ascolto, empatia  Comprendere la sofferenze sia di sé che dell’altro  Il COMPORTAMENTO è funzionale a comprendere:  Ascolto, empatia  Assunzione di responsabilità, rendersi parte attiva  Rispetto, anche se non si condividono le idee  Comunicazione nonviolenta  Dialogo

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6  evidenziare ciò che divide  polarizzarsi sulle differenze di interessi, di sistemi di valori

7 interni al soggetto sopravvivenza Benessere = assenza di violenza strutturale Sicurezza = assenza di violenza diretta identità Appartenenza = avere ‘radici’ Autostima = realizzare il senso della propria esistenza individuale di relazione con gli altri autonomia Indipendenza = soddisfacimento dei bisogni e sperimentazione dei propri limiti riconoscimento Essere accettati per come si è e stabilire relazioni significative

8 Relazione di violenza M – m Logica del vincere Relazione di equivalenza E- E Logica del comprendere Sentimenti di rabbia e indignazione … legati a un conflitto Buttare addosso all’altro le emozioni, argomentare per aver ragione, giudicare, accusare, ricattare … Gestire le emozioni con una presa di distanza; elaborare, simbolizzare, accettare … Escalation dell’intensità: aggressione / vittimizzazione Decentramento, ascolto, comunicazione, dialogo maieutico Uno vince l’altro perde Ricerca dei FONDAMENTI e TRASCENDENZA del conflitto

9 Vince ATrascendenza Compromesso Fuga Vince B

10 Conoscere tutti i fatti Affliggersi troppo fallimento Incolpare se stessi e gli altri Distruggersi cinismo Rinunciare disperazione Promettere di ricominciare

11 Definire obiettivi raggiungibili Intraprendere compiti limitati Conoscere i fatti necessari successo Senso di fiducia Confidenza Fantasiaenergia

12  Interrompere  Attaccare  Colpevolizzare  Parlare troppo  Ironizzare  Esercitare pressione  Minacciare

13  Ascoltare attivamente  Porre domande  Effettuare brevi sintesi  Fornire informazioni  Rispondere senza  aggressività

14 14 All’interno di ogni gruppo di persone (di lavoro, di volontariato, sportivo, ecc…) la vita si svolge secondo ritmi che si ripetono: Il processo decisionale nel gruppo Forming StormingPerformingNorming Si crea un gruppo Il gruppo si confronta (e si scontra) Si stabiliscono obiettivi comuni Si passa all’azione progettuale Il processo è circolare e retroattivo

15 15 All’interno di un gruppo la dimensione conflittuale può manifestarsi essenzialmente attraverso due tipologie: Per evitare l’elemento distruttivo bisogna trasformare il conflitto di relazione in conflitto di contenuto 1.Conflitto di contenuto perché alimenta il confronto e lo scambio tra i partecipanti 2.Conflitto di relazione perché assimilabile ad un gioco di potere Positivo Negativo

16 16  Abuso di autorità, Mobbing  Diversa percezione dei problemi e delle situazioni  Scarsa comunicazione  Scarsa chiarezza delle aspettative dei membri verso i loro colleghi, superiori o subordinati Fattori interpersonali:Conflitto sugli obiettivi da raggiungere

17 17  Coinvolgere i membri nelle decisioni; le persone tendono a opporre resistenza al cambiamento nella misura in cui sentono il cambiamento come imposto su di loro, mentre sono più propense ad accettarlo se sentono di aver partecipato a determinarlo  Ridurre l'ambiguità dei ruoli. l'ambiguità si riferisce alla mancanza di chiarezza relativamente ai compiti assegnati ad ogni individuo, al modo in cui tali compiti sono in relazione con i compiti degli altri individui e con gli obiettivi del gruppo  Migliorare la comunicazione e l'accesso alle informazioni; quando l'accesso alle informazioni è difficile, i componenti del gruppo tenderanno a creare essi stessi le informazioni, diffondendo voci sorgenti di conflitto

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19 Per una grammatica dei conflitti, atteggiamenti da ricordare sempre: 1 Individua il problema e chiamalo per nome:devi attaccare il problema, non la persona 2 Aspetta il momento giusto: lasciar decantare le emozioni è efficace, scaricare sull’altro la tensione è inutile 3 Cerca le ragioni dell’altro (ogni altro, tutti gli altri): negoziare è pacificante 4 Scegli un vocabolario di comprensione: ne verrà una critica costruttiva 5 Non provare a vincere (potresti perdere): cerca un accordo tra interessi comuni


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