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John Searle John Austin Paul Grice. Pragmatics is the study of linguistic acts and the contexts in which they are performed. Il contesto: come individuarlo?

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Presentazione sul tema: "John Searle John Austin Paul Grice. Pragmatics is the study of linguistic acts and the contexts in which they are performed. Il contesto: come individuarlo?"— Transcript della presentazione:

1 John Searle John Austin Paul Grice

2 Pragmatics is the study of linguistic acts and the contexts in which they are performed. Il contesto: come individuarlo? quanto è rilevante?

3 contesto Diverse definizioni: per es. Ogden-Richards: insieme entità correlate Herrero: contesto situazionale, linguistico ed enciclopedico Givòn: focus generico, deittico, discorso Bazzanella: attivato, condiviso, dato a priori, discorsivo, duso, di situazione, extralinguistico, legittimo; componenti del contesto, importanza del contesto; context space theory e contextualisation

4 Il modello SPEAKING (Hymes, 1980) S(ituation)il contesto ambientale (definizione spazio-temporale della situazione),la scena (sua definizione culturale) P(articipants)il parlante,il mittente (fonte del messaggio),l'ascoltatore (eventualmente, il ricevente o luditorio),il destinatario E(nds)gli scopi-risultati (della comunità),gli scopi-fini (strategie dei partecipanti) A(ct sequences)la forma del messaggio,il contenuto del messaggio K(ey)la chiave (tono, modo, o spirito, con cui un atto viene compiuto) I(nstrumentalities)i canali di comunicazione,le forme di parlato N(orms)le norme di interazione,le norme di interpretazione G(enres)i generi (cioè, i tipi di testo messi in opera) -Il contesto

5 speaking Situation>> setting (tempo e luogo)/scene (situazione psicologica) Participants>>speaker /sender /addressor/ hearer/addressee Ends>>goals/outcomes Acts>>form/content Keys>> tono scherzoso/ serio Instrumentalities>>channel/form of speech Norms>>interaction/interpretation Genres>>poema, mito, ecc.

6 Gnerre Partecipanti Atti Risultati Localizzazione Agenti strumentali Norme Tipi Espressione

7 Altre proposte di analisi : es. Herrero Analizzare i tre livelli contestuali considerati da Juan Herrero nel seguente slogan accompagnato da unimmagine di montagne e valli innevate: Ahora, con el Ave, Andorra más cerca de Madrid que nunca

8 Situazionale: quando ( ahora) e dove (nella stazione di Madrid di Atocha, dove sta esposto il cartellone pubblicitario); Linguistico: AVE non si riferisce solo ad un volatile, ma anche a Alta Velocidad Española; ecc. Cognitivo ed enciclopedico: dove sta Andorra, sui Pirenei; che cosa è un treno ad alta velocità, ecc.

9 contesto Givòn (1989)> Focalizzazioni Generico: condivisione mondo, cultura, lessico Deittico:condivisione situazione enunciativa (deissi, relazioni socio-personali e informazioni sugli scopi) Discorso: condivisione cotesto, dati precedenti e inferenze

10 Bazzanella Attivato (Sperber-Wilson 1986; Gumperz) vs Dato a priori (Firth 1935: quando conversiamo partecipiamo a un rito e non possiamo dire liberamente quello che vogliamo: è a monte che siamo condizionati dal contesto) Globale (format: governato da fattori sociolinguistici) vs Locale (relativo a componenti cognitive, come le implicature, e linguistiche, come le commutazioni di codice) condiviso discorsivo duso di situazione extralinguistico legittimo componenti del contesto importanza del contesto context space theory e contextualisation

11 DEISSI> what La deissi rappresenta il modo più evidente in cui la relazione tra lingua e contesto è riflessa nella struttura delle lingue stesse. Dal gr. déiksis "indicazione(derivato da deiknýmai, «indicare»), si tratta di una delle più importanti operazioni di ANCORAGGIO dell'enunciazione, in quanto innesta il discorso rispetto al locutore, ai suoi destinatari e al contesto della situazione

12 DEISSI> who il primo a parlare di origo deittica è stato il linguista Karl Bühler il concetto di ancoraggio deittico è da attribuire a Charles Fillmore

13 Campo indicale I termini deittici non qualificano né caratterizzano il loro oggetto, ma lo indicano, ovvero indicano un referente all'interno di un campo indicale [Karl Bühler, 1934, "Zeigfeld"]. CAMPO INDICALE = sistema di coordinate spaziali, temporali, personali il cui centro è rappresentato dal momento e dalle circostanze dell'enunciazione. Quindi: ogni parlante, nel compimento d'un atto di enunciazione, diviene il centro (l'origo) d'un campo indicale. Es. Ora sono le…. Questa città è magnifica (= Venezia).

14 Classificazione elementi deittici deissi spaziale: codifica per i verbi andare e venire (soprattutto venire e non come ausiliari del passivo dei tempi semplici, tipo: «è andato distrutto» non è deittico) e gli avverbi di luogo qui, qua, lì, là (topodeissi) deissi temporale: codifica che permette di attribuire un significato ad espressioni come prima, dopo, adesso (cronodeissi), ma anche di punti e intervalli di tempo in relazione al momento dellenunciazione deissi personale: codifica che riguarda i rispettivi ruoli nel corso di uno scambio verbale (di parlante e interlocutore), per esempio coloro ai quali si riferiscono i pronomi personali di prima e seconda persona cambia in relazione a chi li usa (devo partire io e non tu) deissi sociale: codifica dello status sociale dei partecipanti (lei allocutivo vs tu)


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