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17 dicembre 2015Asso Corce - Modulo Innovazione 2015 - Roma - www.assocorce.it 1 Asso Corce – Modulo Innovazione – Introduzione CHE COS’E’ ASSO CORCE ?

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1 17 dicembre 2015Asso Corce - Modulo Innovazione 2015 - Roma - www.assocorce.it 1 Asso Corce – Modulo Innovazione – Introduzione CHE COS’E’ ASSO CORCE ? Asso Corce – Global Trade & Web Association è una associazione non profit nata nel 1989 per iniziativa di diplomati ai Masters di internazionalizzazione d’impresa ICE e diventata successivamente un punto di riferimento per tecnici ed esperti nel campo in Italia Ci sono circa 3000 professionisti tra quelli di scuola ICE o equipollenti in Italia, recensiti sinteticamente da Asso Corce in diversificate posizioni dell’internazionalizzazione d’impresa, in Italia e all’estero, nel settore privato così come nel pubblico

2 17 dicembre 2015Asso Corce - Modulo Innovazione 2015 - Roma - www.assocorce.it 2 Asso Corce – Modulo Innovazione – Introduzione IL NETWORK E’ l’attività portante e prevede, mediante l’estensione della membership, una mappatura completa (il DB Asso) di tecnici ed esperti nel campo, dotati sia di qualifiche educative che esperienziali. Lo Statuto permette anche di federare organizzazioni ed enti. La mappatura è gestita con tools informatici open source interattivi web 2.0 Il progetto è operativo dal 2015 Asso Corce sviluppa tre linee di attività con ampio ricorso a tools virtuali: Network Formazione - informazione Pubblicistica – editoria

3 17 dicembre 2015Asso Corce - Modulo Innovazione 2015 - Roma - www.assocorce.it 3 Asso Corce – Modulo Innovazione – Introduzione La mappatura (DB Asso) è il presupposto delle attività informative esterne alla rete Asso Corce: per opportunità professionali da quelle di semplici stage per studenti a quelle strutturate in organico o consulenziali; di stimolo di aggiornamento e dibattito sulle attualità e i grandi temi dell’internazionalizzazione economica e culturale; di promozione di un elenco professionale Il workshop di oggi, inserito nel Programma «Innovazione» teso a proporre nuove vie per il rilancio della competitività internazionale dell’Italia, è una iniziativa rivolta sia ai soci che al «network», ovvero ad una più vasta audience di soci potenziali o di semplici realtà «simpatizzanti». Nel 2016 sono in programma altri appuntamenti «Innovazione»: Trasparency 2016 e Spazio allo spazio (sulle potenzialità del settore spaziale) Oltre al DB Asso altri strumenti informatici per supportare il network sono: una piattaforma documentale (GTWP) nella quale i soci possono caricare ed aggiornare i propri CV o altri documenti, realizzare posters e pagine web, configurare forum su temi di loro interesse; la newsletter bidirezionale moderata ASSO CORCE (assocorce@assocorce.it ) alla quale tutti coloro si iscrivono possono contribuire; lo stesso sito web www.assocorce.it che presenta aree aperteassocorce@assocorce.itwww.assocorce.it

4 17 dicembre 2015Asso Corce - Modulo Innovazione 2015 - Roma - www.assocorce.it 4 Asso Corce – Modulo Innovazione – Introduzione FORMAZIONE Assocorce ha realizzato numerosi progetti formativi sin dalla sua costituzione: docenze specialistiche per l’ICE, per Associazioni industriali nazionali e internazionali, enti locali, camere di commercio, ecc. Assocorce è sempre pronta a proporsi per esigenze specialistiche e attualità, forte della diversificata e pluriennale esperienza dei professionisti che rappresenta. Sono allo studio alcune ipotesi di assistenza a «Distretti» produttivi Anche in materia di formazione Assocorce può avvalersi di strumenti informatici innovativi quali piattaforme di e-learning (sistema Adobe Connect)

5 17 dicembre 2015Asso Corce - Modulo Innovazione 2015 - Roma - www.assocorce.it 5 Asso Corce – Modulo Innovazione – Introduzione PUBBLICISTICA E EDITORIA L’attività è stata intensa nel corso degli anni. Iniziata con la testata storica ASSOCORCE NEWS si è poi articolata in numerose pubblicazioni a carattere tecnico ma anche culturale. Tra le principali possiamo menzionare: La revisione e sponsorizzazione del Dizionario del Commercio Internazionale pubblicato da IPSOA – Wolters Kluwer (www.ipsoa.it ) – autore F.Tempesta (2004) Gli articoli dei soci sulla rivista “Commercio Internazionale” (IPSOA – Wolters Kluwer) La sponsorizzazione tecnico – organizzativa del Iibro digitale “Colours”, prodotto dalla NICCIN (Nigeria Italy Chamber of Commerce), finanziato dall’Assessorato Cooperazione della Regione Lazio (2007)

6 17 dicembre 2015Asso Corce - Modulo Innovazione 2015 - Roma - www.assocorce.it 6 Wireless technologies Nell’attuale scenario globale la competitività internazionale è il principale indicatore della salute economica di uno Stato. Il rilancio dell’Italia parte dal potenziale dei suoi distretti produttivi, in una grande sfida innovativa. Bioscienze Nanotecnologie Hi Mech Aerospazio Piattaforme web Monitoraggio e difesa ambientale Materiali speciali Sistemi logistici Microelettronica Asso Corce – Modulo Innovazione – Introduzione AGROALIMENTARE TURISMO MADE IN ITALY

7 17 dicembre 2015Asso Corce - Modulo Innovazione 2015 - Roma - www.assocorce.it 7 Asso Corce – Modulo Innovazione – Introduzione A CHE PUNTO E’ L’ITALIA NELLO SCENARIO ECONOMICO GLOBALE ? Abbiamo ancora buone potenzialità, ma dobbiamo coordinare e organizzare l’innovazione sia di prodotto che di processo Il terreno della competitività internazionale è cruciale in una economia come la nostra dove l’interscambio estero vale il 50% del PIL La situazione ci impone uno sforzo urgente; più che gli indicatori della bilancia commerciale, vanno analizzate le partite correnti e i movimenti di capitali e finanziari E’ a questo livello, infatti, più che sui “manufatti” dove si gioca la competitività di un paese avanzato

8 17 dicembre 2015Asso Corce - Modulo Innovazione 2015 - Roma - www.assocorce.it 8 Asso Corce – Modulo Innovazione – Introduzione L’”interscambio” (ovvero la somma di export e import) vale quasi il 50% del PIL (1542Mld nel 2014). Ciò testimonia la fondamentale importanza dell’economia “giocata” oltre frontiera. La fonte dei dati sulle slides è la Sintesi del Rapporto ICE 2014-15 «L’Italia nell’economia internazionale» Commercio estero dell’Italia per settori Fob Cif (M€)

9 17 dicembre 2015Asso Corce - Modulo Innovazione 2015 - Roma - www.assocorce.it 9 Assocorce – Modulo Innovazione – Introduzione Migliora la competitività esportativa dell’Italia come dimostra il saldo commerciale. Anche i dati provvisori per il 2015 lo confermano. Cosa importante: il saldo corrente, dopo la crisi del 2010 ritorna gradualmente e ampiamente positivo trainato soprattutto da export e turismo Bilancia dei pagamenti dell’Italia: Sezione partite correnti (M€)

10 17 dicembre 2015Asso Corce - Modulo Innovazione 2015 - Roma - www.assocorce.it 10 Asso Corce – Modulo Innovazione – Introduzione La situazione globale vede un assestamento e ripresa della competitività “esportativa” delle economie mature. Dopo anni di scalata da parte della Cina, della Russia, dell’India e di altre economie asiatiche I primi 20 esportatori mondiali di merci (M$ prezzi correnti)

11 17 dicembre 2015Asso Corce - Modulo Innovazione 2015 - Roma - www.assocorce.it 11 Asso Corce – Modulo Innovazione – Introduzione La situazione dell’Italia è complessa per una serie di motivi: L’export dopo anni di difficoltà si è ripreso ma il saldo commerciale positivo è dovuto soprattutto alla svalutazione dell’euro che ha grandemente aiutato la competitività del Made in Italy e penalizzato i prodotti di importazione. E’ comunque indubbio l’inizio di un deciso processo di innovazione (upgrade tecnologico e di processo, delocalizzazioni) delle nostre imprese, e di diversificazione dai segmenti «alti» di consumo. In ogni caso il saldo positivo delle partite correnti è al di sotto della media EU in termini di % di PIL (oltre il 2%) e lontano da quello di altri paesi come Germania e Paesi Bassi Inoltre a questo saldo positivo crescente di parte corrente corrisponde un crescente saldo negativo ben superiore dei movimenti valutari di capitale e finanziari. Alla tradizionale debolezza degli investimenti diretti esteri in Italia rispetto ai movimenti inversi, si aggiungono infatti i saldi stagnanti o negativi dei movimenti di portafoglio e immobiliari Occorre approfondire la riflessione su questi elementi di criticità e le possibili contromisure per preservare le posizioni dell’Italia in un contesto economico internazionale complesso

12 17 dicembre 2015Asso Corce - Modulo Innovazione 2015 - Roma - www.assocorce.it 12 Asso Corce – Modulo Innovazione – Introduzione CHE COSA POSSIAMO FARE COME SISTEMA ? Sul piano delle partite “visibili” abbiamo una prevalenza di settori “maturi” (che sono quelli più piccoli e con i tassi di crescita più modesti sul totale export mondiale) Occorre quindi organizzare la R&S come ingrediente essenziale del management (innovazione permanente dei prodotti), colmando il divario con l’Europa, così come crescere nei processi innovativi e nella relativa certificazione (qualità, ecc.) Sul piano delle partite “invisibili” abbiamo saldi negativi diffusi (redditi di capitale, trasporti, servizi tecnologici, royalties) ed è necessario tutelare e sviluppare tutte le nicchie promettenti Un discorso a parte merita il turismo che potrebbe diventare il principale settore “esportativo” mediante una politica nazionale coerente

13 17 dicembre 2015Asso Corce - Modulo Innovazione 2015 - Roma - www.assocorce.it 13 Asso Corce – Modulo Innovazione – Introduzione Per brevità non si considerano qui le operazioni valutarie passive: importazioni, remunerazione investimenti e, indebitamento estero, ecc. Esse sono altrettanto importanti (si veda per esempio la “bolletta energetica”) ma molto complesse. Ci si limita ad analizzare le operazioni valutarie attive. Cominciando dalle ESPORTAZIONI, si rileva una certa difficoltà italiana sui settori tecnologici più rilevanti ad eccezione della meccanica Quota di export Italiano sul totale dell’export UE (Area Euro) nel mondo – Fonte Sintesi Report ICE 2014-15

14 17 dicembre 2015Asso Corce - Modulo Innovazione 2015 - Roma - www.assocorce.it 14 Asso Corce – Modulo Innovazione – Introduzione L’Italia è viceversa più presente nei settori cosiddetti “maturi”: metal-meccanica, casa-persona, ecc. Nei settori più innovativi e dinamici spesso l’Italia è “importatore netto” ovverosia importa più di quanto esporti. Più nel dettaglio, si nota: Insufficiente investimento in Ricerca e Sviluppo (R&S) – ovvero per creazione di nuovi prodotti - e nella relativa organizzazione aziendale. L’investimento in R&S complessivo è pari al 1,29%. del PIL nel 2014 dati EUROSTAT), conto la media UE28 dell’2,12 %. (3,16% in Svezia, 2,84% in Germania). Esso deriva in maggioranza da fondi pubblici mentre nella media europea è preponderante la spesa privata. L’esito di tale investimento in termini di deposito di brevetti è di 1,8 brevetti / 1mld PIL contro 4 / 1mld PIL in Francia e 7,5 / 1mld in Germania (dati UEB – OCSE) Ritardo nelle certificazioni di qualità o similari dei prodotti già commercializzati: documentazioni agroalimentari (DOC, DOP, IGP), ISO, UNI, registrazioni di marchi e brevetti a livello europeo e internazionale, tutela anticontraffazione per il Made in Italy Occorre strutturare a livello capillare nelle aziende una funzione R&S stabile. Una funzione preposta a creare nuovi prodotti, che abbia capacità di gestire tutti gli aspetti collegati: disciplina contabile e fiscale delle spese, agevolazioni finanziarie, seed e venture capital, tutela, registrazione e vendita della proprietà intellettuale (marchi, brevetti, know-how). Analoga azione deve essere fatta per quanto riguarda la certificazione e la tutela dei prodotti già sul mercato.

15 17 dicembre 2015Asso Corce - Modulo Innovazione 2015 - Roma - www.assocorce.it 15 Asso Corce – Modulo Innovazione – Introduzione Turismo incoming fino 2014 – Bankitalia (valutazione campionaria annuale con 150.000 interviste face to face alle frontiere per accertare tutte le spese nel viaggio – vedi Tourist satellite account WTO e relativa accezione estesa di importazione di consumatore per motivi plurimi, diporto, cura, studio, famiglia). Il dato è in ripresa ma ancora non soddisfacente rispetto ai trend di crescita di paesi come la Spagna o la Francia che hanno minore potenziale turistico ma lo sfruttano meglio. Il turismo vale quote similari per le 3 aree Nord Ovest, Nord Est e Centro. Ad una certa distanza seguono Sud e Isole. Per quanto riguarda le PARTITE INVISIBILI (trasporti, servizi, viaggi all’estero, redditi di capitale, ecc.) l’analisi di dettaglio è più difficile poiché non esistono statistiche quali quelle di fonte doganale. Possiamo proporre per esempio i dati relativi al settore turistico: AnnoIncomingOutgoingSaldo 200830.09020.92210.168 200928.856200158.841 201029.25720.4168.841 201130.89120.58310.308 201232.05620.51211.543 201333.06420.30912.755 201434.24021.71312.572

16 17 dicembre 2015Asso Corce - Modulo Innovazione 2015 - Roma - www.assocorce.it 16 Asso Corce – Modulo Innovazione – Introduzione Nell’ambito delle partite invisibili, un altro campo sul quale esiste un monitoraggio sistematico è quello degli IDE (investimenti diretti all’estero). I flussi attivi che da essi derivano sono censiti come “redditi di capitale” nella bilancia corrente. In quanto paese originario di IDE l’Italia ha una performance media (14° posto nel Mondo), tuttavia Il saldo di questi redditi è negativo poichè è condizionato dalla preminenza, costruitasi nel tempo, delle acquisizioni da parte di paesi sviluppati (in cui l’Italia è target più che protagonista). Investimenti diretti in uscita per paese di provenienza – valori in M$

17 17 dicembre 2015Asso Corce - Modulo Innovazione 2015 - Roma - www.assocorce.it 17 Asso Corce – Modulo Innovazione – Introduzione L’Italia appare quindi in generale deficitaria sul terreno delle partite invisibili. Più nel dettaglio, sui due settori statisticamente indagabili, si può notare RIASSUMENDO: Per quanto riguarda il turismo occorre diffondere a livello capillare una cultura di accoglienza nuova, nella quale il viaggiatore o turista extranazionale sia anche visto come un consumatore importato di cultura, beni e servizi (che poi può rimanere “fidelizzato” dopo il ritorno a casa con ovvi benefici di immagine per ’Italia). Il turismo, quindi, è in questo senso una attività “export” atipica e nobile in cui beni e servizi non vengono trasferiti oltrefrontiera ma consumati in loco, da acquirenti esteri. Per quanto concerne gli IDE l’incremento delle reti organizzative e delle dimensioni, così come la scelta di nuovi campi più remunerativi, in alternativa ai settori maturi, sono tra le soluzioni possibili per aumentare la redditività. Il turismo, paragonato ad un settore esportativo, sarebbe già oggi al quinto posto in termini di performance attiva, dopo meccanica, tessile abbigliamento, metallurgico, mezzi di trasporto. Ma i risultati sono molto al di sotto del potenziale dell’Italia, che è unico al mondo Circa gli IDE la performance in valore è soddisfacente. Da tempo i fatturati delle partecipate estere superano quelli dell’export diretto da casa-madre. La risultante sulla nostra bilancia valutaria però non è positiva. Infatti pur avendo stock di IDE all’estero largamente eccedenti gli IDE esteri in Italia il saldo dei relativi redditi è negativo. Segno che la scala organizzativa e finanziaria degli IDE in uscita non assicura una redditività in media europea.

18 17 dicembre 2015Asso Corce - Modulo Innovazione 2015 - Roma - www.assocorce.it 18 Asso Corce – Modulo Innovazione – Introduzione COME DEVE OPERARE LA PRODUZIONE ? La chiave operativa sono i “distretti produttivi” la cui organizzazione permette di superare la struttura italiana basata su PMI e microimprese. Questo per fare, su base comune, quegli investimenti innovativi altrimenti non sostenibili: R&S, certificazioni di qualità e simili, delocalizzazioni, accesso alla finanza, politiche di marketing, ecc. Molto c’è da fare (per esempio l’osservatorio ICE sui distretti ci dice che meno del 30% dell’”export” totale è originato dai distretti e prevalgono in campo internazionale le imprese di dimensioni più grandi) in termini di: Superare la differenza competitiva tra Nord e Sud del paese Aiutare i distretti potenziali (protodistretti, aree di competenza) a riconoscersi e organizzarsi, anche con più ampie accezioni (multiregionali, servizi, turismo, macrosettori)

19 17 dicembre 2015Asso Corce - Modulo Innovazione 2015 - Roma - www.assocorce.it 19 Asso Corce – Modulo Innovazione – Introduzione Tra le criticità da affrontare c’è la struttura produttiva italiana, con l’evidente squilibrio competitivo tra il Nord, il Centro e il Sud-Isole. Inoltre va considerata la preponderanza di PMI (oltre il 50% dell’export)) che però hanno difficoltà ad affrontare i mercati internazionali con le sole proprie forze Esportazioni di merci delle Regioni italiane – in M€

20 17 dicembre 2015Asso Corce - Modulo Innovazione 2015 - Roma - www.assocorce.it 20 Asso Corce – Modulo Innovazione – Introduzione L’Italia sconta quindi distonie geografiche del suo tessuto produttivo, nonché l’eccessiva frammentazione e numero delle realtà produttive. In parte, un incremento della concentrazione industriale si è già registrato negli ultimi anni ed è stato il presupposto per importanti processi riorganizzativi in vari settori. Questo fenomeno deve essere aiutato con decisione anche con politiche di aggregazione e rete tra PMI per la gestione comune di servizi, promozione, marketing, ecc. E’ infatti comprovato a livello statistico che gli incrementi di fatturato export sono positivamente correlati alle dimensioni delle imprese (per numero di addetti). Le dimensioni sono tra l’altro i presupposti per gestire business in modo innovativo: inserirsi in offsets biltaterali, organizzare stabilmente investimenti di R&S, campagne pubblicitarie e marketing territoriale, procurare finanza, gestire delocalizzazioni, gestire la formazione specializzata, gestire la tutela dei marchi e la difesa legale. Il punto di partenza delle politiche di rilancio deve quindi partire dalla individuazione dei “distretti produttivi” di un territorio (Regione) per certificarli e riconoscerli se non lo sono ancora, supportarli e valorizzarli al meglio. L’incidenza di queste realtà sull’export regionale varia dal 20 al massimo del 40% (vedi Osservatorio distretti industriali ICE). Si registrano circa 200 aree in Italia che verificano i parametri del distretto industriale, e circa 20 altre realtà individuate dalle Regioni. Bisogna poi considerare i distretti di alte tecnologie riconosciuti da MUR (circa altri 20). In Italia ogni Regione ha poi il patrimonio dei propri prodotti agroalimentari e proprie peculiari risorse turistiche. Queste aree possono essere assimilate a “distretti produttivi” connaturati al territorio, ma troppo spesso non inseriti in cicli di qualità. Altro asset trasversale è il Made in Italy dei prodotti per la casa e la persona.

21 17 dicembre 2015Asso Corce - Modulo Innovazione 2015 - Roma - www.assocorce.it 21 Asso Corce – Modulo Innovazione – Introduzione COME SI PUO’ MIGLIORARE IL FUNZIONAMENTO DEL MERCATO E DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ? Una Pubblica Amministrazione efficiente a tutti i livelli è un elemento cruciale di competitività di un Sistema Paese. Basti pensare agli effetti immediati sull’ingresso e la fidelizzazione di IDE, alla capacità di incubare innovazione, al turismo nelle sue più ampie accezioni (generico, business, di studio, cura, ecc.) Noi, tra gli Stati OCSE, abbiamo i più alti rapporti Spesa pubblica /PIL (51,1% nel 2014) e debito pubblico / PIL (133,8%); d’altro canto l’indice di apprezzamento del servizio è il più basso. Ciò indica scarsa efficienza Anche nella P.A. è necessario innovare prodotti e processi: nuovo approccio di servizio al cittadino, cicli di qualità. La virtualità è leva attuativa cruciale e vanno trovate modalità non ostiche per fidelizzare l’utenza e rientrare in media OCSE Le imprese a loro volta devono scoprire il loro ruolo etico

22 17 dicembre 2015Asso Corce - Modulo Innovazione 2015 - Roma - www.assocorce.it 22 Asso Corce – Modulo Innovazione – Introduzione SUL FRONTE PUBBLICO E’ indubbio che la «trasparenza», oggetto di questo workshop, è un ingrediente indispensabile verso la massima efficienza, in quanto implica una possibilità pervasiva di controllo sui comportamenti amministrativi (e della regolarità dei loro fini), da parte sia degli interni alla P.A. che degli utenti finali, le imprese, i cittadini, i contribuenti Nella trasparenza è implicita la condivisione dei comportamenti da parte della collettività e da ciò deriva finalmente una «etica» del funzionamento della P.A. Nel rating internazionale della Trasparenza (Transparency International) l’Italia occupa una posizione assolutamente non consona al suo status Per essere perseguita la trasparenza necessita di strumenti articolati ai vari livelli normativi: disposizioni, sanzioni, monitoraggi, controllo diffuso. Ma è altrettanto importante un nuovo approccio culturale senza il quale le norme rischiano di restare sterili formalismi Dal dopoguerra alla fine degli anni ‘70 lo scenario degli scambi internazionali, in tumultuosa crescita e in un mondo in cui ancora i ¾ della popolazione mondiale viveva in paesi sicuramente «in via di sviluppo», era un fattore di ostacolo alla trattazione dei temi della trasparenza e dell’etica da parte degli operatori esteri; essi si trovavano infatti a competere spesso in contesti politico economici arretrati e instabili ……. Un primo segnale, durante la fase successiva caratterizzata dalla crisi petrolifera e dall’ingresso massiccio della finanza nelle transazioni internazionali, venne dagli USA con il «Foreign Corruption Act» (1977), che introduceva il reato di corruzione di pubblici funzionari esteri in quanto distorsivo della concorrenza

23 17 dicembre 2015Asso Corce - Modulo Innovazione 2015 - Roma - www.assocorce.it 23 Asso Corce – Modulo Innovazione – Introduzione SUL FRONTE PUBBLICO Bisognerà però attendere il post Tangentopoli nostrano e per la precisione il 2001 perché l’OCSE raccolga i principi del FCA USA in una Convenzione. Essa viene nello stesso anno ratificata dagli Stati Membri EU e quindi dall’Italia SIAMO QUINDI IN QUESTI ANNI ANCORA IN UNA FASE IN CUI IL FOCUS E’ SULLA SOLA CORRUZIONE DEI PUBBLICI FUNZIONARI ESTERI QUALE FATTORE DISTORSIVO DELLA CONCORRENZA INTERNAZIONALE E QUINDI SANZIONATO DAGLI ORDINAMENTI DEI PAESI FIRMATARI DELLA CONVENZIONE ASSO CORCE INIZIA LE SUE ATTIVITA’ SUI TEMI ETICI: PRODUZIONE DI UN DOSSIER SU TEMI DI FINANZA E ASSICURAZIONI INTERNAZIONALI NELL’AMBITO DEL PROGETTO «ETHIQUE ET FINANCE» PUBBLICATO DALLA ASSOCIATION d’ECONOMIE FINANCIERE (AEF – ABI FRANCESE) NEL 1995 La fase successiva si apre in un quadro economico internazionale in rapido cambiamento: l’economia, ivi comprese le commesse pubbliche, è diventata globale, con gli Accordi WTO del 1995, la crisi debitoria dei Pvs ha marginalizzato le aree più arretrate (soprattutto in Africa), sono entrati in scena con forza fino a toccare le prime posizioni nelle transazioni internazionali i Paesi emergenti: Cina, India, Russia, Brasile, Cile, Messico, Turchia, l’Europa ha adottato l’Euro con i suoi vincoli di politica monetaria L’allargamento a molti nuovi Paesi del circuito dei grandi scambi internazionali ha imposto, quasi per compensazione, l’adesione degli stessi a più elevati parametri di trasparenza e di etica della P.A., finora tipici del mondo occidentale: le regole del gioco. Su questo presupposto i principi della Convenzione OCSE 2001 sono stati estesi alla corruzione comunque perpetrata nei confronti delle P.A. locali

24 17 dicembre 2015Asso Corce - Modulo Innovazione 2015 - Roma - www.assocorce.it 24 Asso Corce – Modulo Innovazione – Introduzione SUL FRONTE PUBBLICO Viene quindi adottata la Convenzione, stavolta in ambito ONU, ratificata dall’Italia nel 2009. Oltre alle norme anticorruzione essa contiene numerose altre prescrizioni nel senso della trasparenza e dell’etica: controlli, monitoraggi sulle effettive implementazioni delle regole da parte dei Paesi firmatari, azioni di «enforcement» per prevenire la suggestione corruttiva (P.A. su web, rotazione degli incarichi pubblici, lotta al conflitto di interessi). SIAMO QUINDI GIUNTI IN UNA FASE IN CUI IL FOCUS E’ PIU’ AMPIO SIA PER IL NUMERO DEI PAESI INTERESSATI SIA PER L’OMOGENEITA’ DI TRATTAMENTO TRA LA CORRUZIONE DEI PUBBLICI FUNZIONARI NAZIONALI ED ESTERI (ATTIVA E PASSIVA). IL NUOVO SISTEMA RICHIAMA QUINDI NON PIU’ UNA NECESSITA’ DI EVITARE PRATICHE CONCORRENZIALI DISTORSIVE, MA UN APPROCCIO ETICO E TRASPARENTE DEL QUALE LA CORRUZIONE NON E’ CHE LA MANIFESTAZIONE PIU’ DETERIORE. L’ITALIA PERALTRO RIMANE IN IMBARAZZANTE RITARDO NELL’ADEGUARE IL SUO ORDINAMENTO ALLA CONVENZIONE (VEDI RACCOMANDAZIONI RICEVUTE DAL GRUPPO «GRECO» DELLA EU) ASSO CORCE SVOLGE A PARTIRE DAL 2009 UNA SERIE DI AZIONI INFORMATIVE E DI SUPPORTO AD INIZIATIVE DELLA P.A. NEL SENSO DELLA TRASPARENZA: WORKSHOP «EFFICIENZA DELLA P.A.» (GIUGNO 2009) E CREAZIONE DEL RELATIVO GRUPPO DI LAVORO PERMANENTE, OSSERVATORI DI ESPERIENZE VIRTUOSE REALIZZATE DA ENTI PUBBLICI AD ALTO TASSO DI INTERNAZIONALIZZAZIONE E SPECIALIZZAZIONE (ASI, ICE, CNR, ENAC, CONI, ECC.) L’Italia rimedia finalmente il suo ritardo con la L.190/12 !!

25 17 dicembre 2015Asso Corce - Modulo Innovazione 2015 - Roma - www.assocorce.it 25 Asso Corce – Modulo Innovazione – Introduzione SUL FRONTE PUBBLICO La L.190/12 si innesta su normative precedenti (non ultimo il dettato Costituzionale) rendendole più chiare e coese. Vanno in particolare ricordate le norme 2009 riguardanti i temi della valutazione della Performance della P.A. (cosiddetta Legge Brunetta). In sintesi essa: estende la definizione dei fenomeni corruttivi a fattispecie più adeguate ed attuali (per es. traffico di influenze, conflitto di interessi, malagestione) inasprisce le pene per questi reati e ne allunga i termini di prescrizione istituisce la figura del Responsabile della Trasparenza, con il relativo Piano, all’interno di ogni P.A. istituisce e tutela controlli pervasivi sui comportamenti della P.A. sia all’interno (tutela del «whistleblowing») che all’esterno, con il diritto soggettivo dell’accesso agli atti in ogni fase del processo da parte del cittadino La L.190/12 è stata integrata nel 2013 con alcuni Decreti (DPR) che sono entrati nei dettagli, tra cui: il DPR 33/2013 che riprende la L.240/91 sull’accesso agli atti amministrativi rendendolo diritto soggettivo di chiunque il DPR 39/2013 che chiarisce l’area di applicabilità (tutti gli enti anche privatistici ad influenza prevalente della P.A.) ma ad eccezione delle cariche politiche Il DPR 62/2013 che introduce il Codice di Comportamento dei pubblici dipendenti, di ispirazione all’adozione di codici di ente

26 17 dicembre 2015Asso Corce - Modulo Innovazione 2015 - Roma - www.assocorce.it 26 Asso Corce – Modulo Innovazione – Introduzione SUL FRONTE PUBBLICO SI E’ QUINDI ORA IN UNA FASE IN CUI LA NORMATIVA SEMBRA COMPIUTA MA MANCA IL SUO «ENFORCEMENT» OVVERO LA CORRISPONDENZA DEI COMPORTAMENTI ALLE NORME. OLTRE AD UN FISIOLOGICO ADEGUAMENTO DELLE STESSE IN TERMINI DI REALE SOSTENIBILITA’ SI TRATTERA’ DI FARE UN CAMBIO CULTURALE INCENTIVANDO, AL DI LA’ DELLE PURE PRESCRIZIONI, NUOVI COMPORTAMENTI : FIDELIZZARE L’UTENZA ALL’INTERFACCIA WEB CON LA P.A. PRATICANDO STRUMENTI AGEVOLI E MODIFICANDOLI IN BASE ALLE ESIGENZE SEGNALATE (VEDI PER ES. INDAGINI DI CUSTOMER SATISFACTION, APPALTI PUBBLICI SU WEB) PERSEGUIRE LA FORMAZIONE COSTANTE DEL PERSONALE PUBBLICO ONDE COSTRUIRE INSIEME ALLE COMPETENZE INNOVATIVE LO SPIRITO DI SQUADRA E L’ORGOGLIO DI APPARTENENZA NECESSARI AL MIGLIORAMENTO DEL SERVIZIO. LE BUONE PRATICHE DI COMUNICAZIONE !! CREARE, A NECESSARIA INTEGRAZIONE DI QUANTO SOPRA, TRASPARENTI PRATICHE DI ATTRIBUZIONE (E ROTAZIONE) DEGLI INCARICHI E DI RICONOSICMENTO DEL MERITO NELLA DISTRIBUZIONE DEGLI STESSI E DELLE RELATIVE PREMIALITA’ INTRODURRE NELLA P.A. I CICLI DI QUALITA’, IL CAF (Common Assessment Framework, ecc.) ASSOCORCE CONTINUA A PROPORSI COME OSSERVATORIO DI COMPORTAMENTI VIRTUOSI IN QUESTO SENSO DEGLI ENTI AD ELEVATO TASSO DI INTERNAZIONALIZZAZIONE E SPECIALIZZAZIONE, CHE POSSANO FARE DA STIMOLO A TUTTA LA P.A., ANCHE AI FINI DI UNA CONVENTION DA TENERSI NEL 2016

27 17 dicembre 2015Asso Corce - Modulo Innovazione 2015 - Roma - www.assocorce.it 27 Asso Corce – Modulo Innovazione – Introduzione SUL FRONTE PRIVATO Ma la «trasparenza» e l’etica sono progredite, anche se con diverso razionale (esigenza competitiva e di posizionamento), anche tra le imprese private, sia per effetto di normative che, maggiormente, per processi innovativi interni (codici etici, cicli di qualità, certificazioni, bilanci sociali). Il processo delle codificazioni etiche e anti-corruzione si è avviato nei grandi Gruppi multinazionali in forma spontanea sin dagli anni ‘80 ed è proseguito e si è intensificato fino ad oggi, rafforzato dalla Convenzione ONU 2009 che ha esteso il reato al settore privato. E da ultima la ripresa di questo aspetto nella L.190/12 (reato soggetto a querela di parte). Le aziende private, molto più avanzate del settore pubblico sul piano delle certificazioni di qualità e simili (marchi di denominazione, brand, ecc.) si trovano ora a valutare l’esigenza della certificazione etica per esempio la cosiddetta Corporate Social Responsibility (CRS) – ISO26000 SIAMO ORA IN UNA FASE IN CUI LA CERTIFICAZIONE ETICA (AMBIENTALE, AMMINISTRATIVA, DIRITTI UMANI E DEI LAVORATORI) PUO’ ESSERE ADDIRITTURA VISTA COME UN ELEMENTO DI COMPETITIVITA’ NEI CONFRONTI DI PAESI MENO ATTENTI ALLE RIPERCUSSIONI A LUNGO TERMINE DI POLITICHE PRODUTTIVE SPREGIUDICATE ASSOCORCE HA SVOLTO AZIONI IN QUESTO SENSO FINO DAL 2009: PROGRAMMA DI SUPPORTO ALLA DIVULGAZIONE DELLA CSR INSIEME A VALORE SOCIALE ONLUS (FINANZIAMENTO MAE) E STUDIO DI FATTIBILITA’ «TIRIPUR» (DELOCALIZZAZIONE TESSILE IN INDIA) FINANZIATO DALLA REGIONE TOSCANA SECONDO PARAMETRI «MULTISTAKEHOLDER» E CSR, AD USO DELLE AZIENDE ITALIANE CHE DELOCALIZZANO QUI (SALARIO MEDIO 40€ MESE, ORARIO DI LAVORO 13 ORE GIORNO).

28 17 dicembre 2015Asso Corce - Modulo Innovazione 2015 - Roma - www.assocorce.it 28 Asso Corce – Modulo Innovazione – Introduzione La chiave della Trasparenza, e il suo corollario etico, possono quindi aprire importanti prospettive per il posizionamento competitivo internazionale dell’Italia: Il guadagno di efficienza della P.A. può ridurre l’impatto della spesa pubblica sul PIL (e del debito internazionale che ne discende) se non altro offrendo migliori servizi alle imprese e facilitando la crescita dello stesso e la stabilizzazione di un surplus delle partite correnti con l’estero Il guadagno aggiuntivo netto che si potrebbe avere in una situazione ideale di «zero corruption» è stimabile fino all’1% del PIL Il guadagno in settori sicuramente influenzati dalla qualità dei servizi pubblici nazionali (servizi ai cittadini, istruzione e ricerca, viabilità, trasporti, burocrazia) quali INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN ITALIA E LORO FIDELIZZAZIONE (sono al momento ampiamente inferiori a quelli effettuati dall’Italia all’estero e nei conti correnti perfino la redditività mostra un saldo negativo rispetto a quella del capitale estero in Italia) TURISMO NELLE SUE VARIE ACCEZIONI (ordinario, di studio, di cura, business, ecc. ) RICERCA E INNOVAZIONE (l’attività di Ricerca e Sviluppo Tecnologico in Italia è svolta in prevalenza da Università e Istituti pubblici)


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