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Elementi per la comprensione del panorama religioso postmoderno

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Presentazione sul tema: "Elementi per la comprensione del panorama religioso postmoderno"— Transcript della presentazione:

1 Elementi per la comprensione del panorama religioso postmoderno
Che sono le sette? Rev. D. Sergio Tapia Velasco Facoltà di Comunicazione Sociale Istituzionale Pontificia Università della Santa Croce

2 Fire from heaven? 27 mar 1997 19 apr 1993 19 nov 1978 39 appartenenti alla Setta tecnologica-esoterica The Heavens’ Gate, si liberano dei loro “involucri materiali” per consentire ai corrispettivi “corpi astrali”, di essere ospitati a bordo di un’astronave celata nella coda della Cometa Hale Bopp. 84 fedeli del profeta David Koresh, della setta dei Davidiani, dopo aver resistito 51 giorni alla polizia si lasciarono morire nel rogo della loro fattoria a Waco, Texas. 20 mag 1995 5 dic 1994 911 seguaci di Jim Jones, fondatore di The Peoples Temple accettano di auto-avvelenarsi nella Guyana. E’ il suicidio di massa più grande nella storia delle Sette. 11 morti 3000 intossicati Il leader religioso Shoho Asahara ordina un attacco ai seguaci della sua setta per colpire la metropolitana di Tokio. 64 iniziati dell’Ordine del Tempio Solare, sono assasinati/suicidati in Svizzera e sulle Alpi Francesi, per ordine del loro carismatico leader, Luc Jouret, dopo un ritiro aspettando i maestri invisibili.

3 Europa reagisce Aprile 1991 – Concistoro straordinario Vaticano sulla Nuova Religiosità Settembre 1996 – Assemblée Nationale – Enquête sur les Sectes Settembre 1997 – Chambre des Représentants de Belgique - Enquête sur les Sectes Febbraio 1998 – Ministero dell’Interno – Sette Religiose e nuovi movimenti magici in Italia

4 Allarme Pastorale: aumento dei fedeli cattolici che abbandonano la Chiesa per entrare ad una Setta
Allarme Sociale: necessità di regolare il mondo delle nuove credenze per garantire la sicurezza dei cittadini

5 3 problemi da risolvere Terminologia
Espansione: perché sorgono, chi sono e perché crescono Ri-evangelizzazione: come affrontare il panorama religioso postmoderno nella pastorale ordinaria della Chiesa

6 Terminologia Sette? Dottrine erronee? Sette protestanti?
Comunità ecclesiali? Chiese separate? Culti? Gruppi Settari? Sette proselitiste? Nuovi Movimenti Religiosi?

7 Terminologia 3 criteri: Ecclesiologico Sociologico Giuridico

8 Terminologia Criterio Ecclesiologico
Yves Congar – Nota acerca de las palabras: Confesión, Iglesia, Comunión – 1967 Dietrich Bonhoeffer – Sanctorum Communio: una ricerca dogmatica sulla sociologia della Chiesa – 1969 Congregazione per la Dottrina della Fede – Risposta a quesiti riguardanti alcuni aspetti circa la dottrina sulla Chiesa – 29 giugno 2007

9 Terminologia Criterio Ecclesiologico Yves Congar
C’e soltanto una cosa sicura: una comunità a cui manca la successione apostolica non può essere qualificata da Chiesa, nemmeno, chiesa locale – nel senso teologico e rigoroso della parola. Se qualcuno utilizza chiesa per riferirsi a queste realtà – alle sette – lo fa soltanto in un modo descrittivo, sociologico.

10 Terminologia Criterio Ecclesiologico Dietrich Bonhoeffer
La Chiesa empirica, dove si amministrano i Sacramenti e la Parola, è il corpo di Cristo, la presenza di Cristo nel mondo, dove, secondo la promessa, agisce lo Spirito di Dio. Secondo questa descrizione per chiamare chiesa una comunità dobbiamo verificare 3 cose: se ci sono Sacramenti, Parola di Dio e presenza dell’azione dello Spirito. Sotto questo profilo anche molte comunità nate dopo la Riforma potrebbero essere chiamate chiesa.

11 Terminologia Criterio Ecclesiologico
Congregazione per la Dottrina della Fede La Chiesa di Cristo sussiste nella Chiesa Cattolica La Chiesa di Cristo è presente ed operante nelle altre Chiese e Comunità ecclesiali non ancora in piena comunione Le Chiese orientali non in piena comunione possono essere chiamate propriamente chiese perche possiedono la successione apostolica ed i sacramenti. Le Comunità nate dopo la Riforma possono essere chiamate comunità ecclesiali nella misura in cui contengono elementi di santificazione e di verità.

12 Terminologia Criterio Sociologico
Card. Christoph Schönborn – Ci sono sette sulla Chiesa? – 17 luglio 1997 Massimo Introvigne – direttore del CESNUR – diverse pubblicazioni Jean François Mayer – sociologo svizzero, consigliere parlamentare su religione e politica Juan Carlos Urrea Viera – segretario della sezione di Ecumenismo e dialogo interreligioso della CELAM

13 Terminologia Criterio Sociologico Card. Christoph Schönborn
Una setta è un gruppo che si è distaccato dalle grande chiese, dalle Chiese popolari. Nella teologia cattolica una setta è caratterizzata soprattutto mediante l'abbandono della comune verità biblico – apostolica e dei contenuti centrali della fede. Perciò, a giudizio della Chiesa, la setta è sempre connessa anche con l'eresia e lo scisma. Ci sono alcuni criteri sociologici che possono aiutare a distinguere ciò che comunemente si chiama setta.

14 Terminologia Criterio Sociologico Card. Christoph Schönborn
Gruppi elitari che si separano dalle realtà sociali creazione di forme alternative di vita che spesso conducono ad estremi lontani dalla realtà e ad esagerazioni malsane. Impegno di conservare una meta oppure un idolo spirituale rifiuto di valori fondamentali di oggi come la libertà personale e la tolleranza, impegno talvolta militante per gli atteggiamenti opposti; soppressione della coscienza dei membri: divieto di critica; messa al bando di coloro che sono fuori del gruppo; certe tendenze di voler controllare la società oppure alcuni dei suoi settori.

15 Terminologia Criterio Sociologico Massimo Introvigne
In ambito cattolico il termino Setta è stato praticamente abbandonato, se non per chiamare quei gruppi rimasti fuori di qualunque dialogo ecumenico o al meno interprotestantico. Oggi si preferisce il termino Nuovi Movimenti Religiosi per evitare qualunque riferimento peggiorativo (cfr. Card. Arinze - Concistoro 1991) In America Latina si utilizza prevalentemente Setta o Gruppo Settario per riferirsi fondamentalmente alle comunità di origine protestante che contrastano la Chiesa Cattolica.

16 Terminologia Criterio Sociologico Massimo Introvigne
Modello numerico di Ernest Troeltsch – la differenza tra setta e chiesa è soltanto numerica. Modello numerico di Milton Yinger – prima ci sono i culti (piccoli gruppi instabili formati da persone unite da una esperienza religiosa comune); quando i culti si stabilizzano diventano sette; quando le sette crescono diventano chiese. Tra le chiese distingue tra denominazioni ed Ecclesie secondo l’aspirazione al carattere universale.

17 Terminologia Criterio Sociologico Massimo Introvigne
Modello di Rodney Stark – predilige il termine cults per designare le sette e church per parlare delle comunità tradizionali. Modello di Gordon Melton – preferisce parlare di famiglie spirituali (Encyclopedia of American Religions).

18 Terminologia Criterio Sociologico Jean François Mayer Sette cristiane
Restituzionismo Chiesa fedele attraverso i secoli Rifiuto dell’unione tra Chiesa e lo Stato Rifiuto della conformità al mondo Rifiuto del battesimo dei bambini Nuovi Movimenti Religiosi Importazione Innovazione

19 Terminologia Criterio Sociologico Juan Carlos Urrea Viera
Preferisce parlare di Nuevos Grupos Sectarios. Le caratteristiche di questi gruppi sono: un gruppo, non necessariamente piccolo, procedente dalla Tradizione Cristiana, che attraverso un’organizzazione piramidale, e la sottomissione incondizionata al capo – sia personale o collettivo – porta ad un’interpretazione riduzionista e sincretica della vita, che separa alla persona e la chiude su se stessa, in quanto la fa sentire proprietaria assoluta dei mezzi di salvezza. Questa separazione comporta il rifiuto della struttura basica della società e l’impegno aggressivo e proselitista contro la Chiesa Cattolica e le altre confessioni cristiane.

20 Terminologia Criterio Giuridico Movimento Anti-Sette
Il mito del lavaggio del cervello De - programmazione Movimento Contro-le-Sette Può essere d’origine cattolica o protestante Diritto alla persecuzione? Dignitatis Humanae, 4 4. La libertà religiosa che compete alle singole persone, compete ovviamente ad esse anche quando agiscono in forma comunitaria. I gruppi religiosi, infatti, sono postulati dalla natura sociale tanto degli esseri umani, quanto della stessa religione. A tali gruppi, pertanto, posto che le giuste esigenze dell'ordine pubblico non siano violate, deve essere riconosciuto il diritto di essere immuni da ogni misura coercitiva nel reggersi secondo norme proprie, nel prestare alla suprema divinità il culto pubblico, nell'aiutare i propri membri ad esercitare la vita religiosa, nel sostenerli con il proprio insegnamento e nel promuovere quelle istituzioni nelle quali i loro membri cooperino gli uni con gli altri ad informare la vita secondo i principi della propria religione. Parimenti ai gruppi religiosi compete il diritto di non essere impediti con leggi o con atti amministrativi del potere civile di scegliere, educare, nominare e trasferire i propri ministri, di comunicare con le autorità e con le comunità religiose che vivono in altre regioni della terra, di costruire edifici religiosi, di acquistare e di godere di beni adeguati. I gruppi religiosi hanno anche il diritto di non essere impediti di insegnare e di testimoniare pubblicamente la propria fede, a voce e per scritto. Però, nel diffondere la fede religiosa e nell'introdurre pratiche religiose, si deve evitare ogni modo di procedere in cui ci siano spinte coercitive o sollecitazioni disoneste o stimoli meno retti, specialmente nei confronti di persone prive di cultura o senza risorse: un tale modo di agire va considerato come abuso del proprio diritto e come lesione del diritto altrui. Inoltre la libertà religiosa comporta pure che i gruppi religiosi non siano impediti di manifestare liberamente la virtù singolare della propria dottrina nell'ordinare la società e nel vivificare ogni umana attività. Infine, nel carattere sociale della natura umana e della stessa religione si fonda il diritto in virtù del quale gli esseri umani, mossi dalla propria convinzione religiosa, possano liberamente riunirsi e dar vita ad associazioni educative, culturali, caritative e sociali.

21 Terminologia Criterio Giuridico – Il rapporto belga
Setta è ogni comunità religiosa – per autodefinizione – che pretende imporre ai suoi membri credenze non verificabili empiricamente, e che cresce rapidamente a forza di costrizione psicologica. "Saranno puniti con la reclusione da due a cinque anni (...) coloro che attraverso (...) manovre di costrizione psicologica contro un individuo avranno attentato ai suoi diritti fondamentali (...) abusando della sua credulità per persuaderlo dell'esistenza di false entità, di un potere immaginario o di futuri avvenimenti chimerici“ (Francia) 189 movimenti religiosi sono stati inclusi, tra cui la Certosa di Cluny, l’Opus Dei, la Comunità di Sant’Egidio, Rinnovamento nello Spirito, i Legionari di Cristo, ecc.

22 Terminologia Criterio Giuridico – Il rapporto italiano “ai fini di polizia interessa verificare, osservando l'operato dei singoli gruppi, la rilevanza penale …, nonché l'atteggiamento d'indifferenza o di rifiuto rispetto ai principi su cui si fonda la convivenza civile, che può manifestarsi negli aspetti di seguito analizzati: 1) L'utilizzo, allo scopo di reclutare nuovi seguaci e mantenere quelli già "caduti nella rete", di meccanismi subliminali di fascinazione e del cosiddetto "lavaggio del cervello" (brainwashing) o altri consimili metodi atti a limitare la libertà di autodeterminazione del singolo.

23 Terminologia Criterio Giuridico – Il rapporto italiano
2) L'interesse, più che all'arricchimento spirituale degli adepti, a quello materiale dei capi carismatici (spesso soggetti truffaldini o mossi da intenti meramente speculativi), che si realizza attraverso l'esazione di contributi, condotta con metodiche aggressive, e la vendita di merci (libri, oggetti di culto, talismani) e servizi vari (in genere sedute psicoterapeutiche e "corsi di perfezionamento").

24 Terminologia Criterio Giuridico Il rapporto italiano
3) Il celare, dietro un'apparenza talora rispettabile e al di là dei fini dichiarati, comportamenti immorali o condotte illecite. 4) La propugnazione di dottrine connotate da elementi fortemente irrazionali, che potrebbero obnubilare gli adepti e spingerli a comportamenti devianti e pericolosi per la sicurezza pubblica.

25 Terminologia Criterio Giuridico – Il rapporto italiano
5) Il perseguimento di obiettivi diversi da quelli dichiarati, se non addirittura di piani eversivi o destabilizzanti dissimulati dal "pretesto religioso".

26 3 problemi da risolvere Terminologia
Espansione: perché sorgono, chi sono e perché crescono Ri-evangelizzazione: come affrontare il panorama religioso postmoderno nella pastorale ordinaria della Chiesa


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