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La marcia dei Mille da Marsala a Palermo

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Presentazione sul tema: "La marcia dei Mille da Marsala a Palermo"— Transcript della presentazione:

1 La marcia dei Mille da Marsala a Palermo
Erice Partinico Gibilrossa Trapani Alcamo Favignana Marineo Calatafimi Vita Marsala Salemi S.Ninfa Rampingallo Partanna Calatafimi Castelvetrano Mazzara Campobello Pianto Dei Romani La marcia dei Mille da Marsala a Palermo

2 Hanno collaborato Abate Antonella Bua Antonina Bavetta Federica
Liceo Classico “G. Pantaleo” Abate Antonella Bavetta Federica Giordano Fabiano Guarina Angela Ferrantello Rosa Ippolito Shiela Liceo delle Scienze Umane “G. Gentile” Bua Antonina Messina Denaro Sara Messina Giusy collaborazione tecnica Shiela Ippolito coordinamento prof.sse Anna Vania Stallone – Giuseppina Accardo

3 Palermo Calatafimi Marsala Erice Partinico Gibilrossa Trapani Alcamo
Favignana Marineo Calatafimi Vita Marsala Salemi S.Ninfa Rampingallo Partanna Calatafimi Castelvetrano Mazzara Campobello Pianto Dei Romani

4 Palermo Dopo lo scontro al ponte dell’ammiraglio, difeso da tre o quattrocento uomini, i garibaldini giungono alla fiera vecchia. Qui il generale ordina di fare barricate, a furia di chiamare si finisce con l’attirare alle finestre gli abitanti e si grida loro: “ Gettate giù i materassi”. Sull’istante da tutte le finestre i materassi piovvero… Allora alcuni palermitani cominciano a farsi vedere nelle vie. Si attacca tra la via Toledo e la via Maqueda e si respingono i napoletani che credono di aver di fronte una forza tre volte superiore alla vera… Nella seconda giornata si riproducono le meraviglie della prima; si avanza sino alla porta Maqueda e si tagliano le comunicazioni tra il mare ed il castello. Intanto frate Giovanni avanza verso i napoletani e fa loro un sermone sulla fraternità. Un capitano risponde sparando un colpo contro il frate. Al quarto giorno il generale napoletano Letizia avanza proposte di armistizio… Finalmente si giunse alla definitiva presa di Palermo. Alessandro Dumas, I Garibaldini rivoluzione di Sicilia e di Napoli, Milano, 1927

5 Marineo Verso le 9.30 del 25 maggio, Garibaldi, in ritirata da Piana dei Greci , raggiunse con i suoi il paese e quindi si portò sul Monte Calvario in ricognizione. Gli arrivò qui un biglietto scritto il 24 notte da La Masa, col quale questi lo informava che, pervenuto con le sue squadre nei pressi di Parco e saputo della diversione dei garibaldini verso Marineo, aveva ripiegato su Misilmeri per rimettere il campo a Gibilrossa; nello stesso biglietto suggeriva a Garibaldi di raggiungerlo in quella (eccellente posizione, naturale base di operazione sopra Palermo). Garibaldi accettò il consiglio e gli rispose: domani spero di essere a Misilmeri. La partenza per questa località ebbe inizio alle 18.

6 Gibilrossa Giuseppe La Masa qui raccolse ed ordinò i volontari siciliani e a Gilbirossa Garibaldi prese la decisione di marciare su Palermo, espressa con la famosa frase rivolta al Bixio: « Nino, domani a Palermo! ». Garibaldi pose il suo quartiere generale dal 19 al 26 maggio 1860 nel Convento addossato alla chiesa di S. Maria di Gibilrossa. Il 26 maggio i garibaldini, provenienti da Misilmeri e uniti alle squadre siciliane del La Masa, ammontanti a poco più di 3000 uomini, dopo aver costeggiato le maremme del Piano della Stoppa, sostarono nei pressi del convento. Qui Garibaldi riunì il Tùrr, il Bixio e altri in un consiglio di guerra proponendo due alternative: o marciare direttamente su Palermo, oppure portarsi al centro dell'Isola per raccogliere altre forze e quindi dirigersi verso il capoluogo. Prevalse la prima alternativa e, verso le 21, nel buio della notte, formati due scaglioni, la colonna s'infilò per la cosiddetta Scala di Gibilrossa (poi ribattezzata Discesa dei Mille), proseguì per Croce Verde, Ciaculli e Villa Fàvara, giungendo al sobborgo Brancaccio, da dove ebbe inizio l'attacco di Palermo.

7 Santa Ninfa Nicolò Arciprete Di Stefano
Sac. Nicolò Accardi, Pro-Vicario Foraneo » Francesco Chiaramonte, maggiore » Giuseppe Bianco » Natale La Rosa, Cappellano del Reclusorio » Leonardo Gioya » Girolamo Augello » Salvatore Di Maria » Antonino Li Vecchi » Vincenzo Patti » Pietro Biondo, Cappellano della Chiesa di S. Vito » Antonino De Blasi » Pietro Barbara » Francesco De Simone » Giuseppe Martino » Tommaso Coppola

8 Maineri, Fra Giovanni Pantaleo ricordi e note, Roma, 1883
Sac. Francesco Leggio » Mariano Accardi, Cappellano della Chiesa del Purgatorio » Pietro Maggio » Antonino Ciulla » Beneficiale Lorenzo Messina » Filippo Biondo » Pietro Barbara Coppola » Giovanni Gambino, Cappellano della Chiesa Madre » Rosario De Stefano » Francesco Chiaramonte, minore » Vito Biondo » Vito De Simone, Cappellano della Chiesa Madre » Carmelo Gramozzo » Antonino Accardi » Vincenzo Accardi » Francesco Pisciotta Fra Gabriele Alagna » Vincenzo Alagna » Mariano Russo. Maineri, Fra Giovanni Pantaleo ricordi e note, Roma, 1883

9 I picciotti di Alcamo 19.Alfano Francesco 20.Amato Eugenio
21.Amato Francesco 22.Amato Giuseppe 23.Amato Salvatore 24.Amodeo Pietro 25.Amodeo Sebastiano 26.Ancona Calogero 27.Andò Giuseppe 28.Ania Antonino 29.Ania Giuseppe 30.Antico Lorenzo 31.Arduino Andrea 32.Asta Giuseppe di Andrea 33.Asta Giuseppe di Mario 34.Baiata Giacomo 35.Balsamo Gaspare 36.Bammina Giuseppe 37.Barbarotta 38.Barbuscia Antonino di Pietro 1.  Abate Castrenze 2.  Abate Filippo 3.  Abate Giovanni 4.  Abate Onofrio 5.  Abate Pietro 6.  Accardo Tommaso 7. Adamo Lorenzo 8.  Adragna Leonardo 9. Adragna Luigi 10.Adragna Vincenzo di M.Giacomo 11.Adragna Vincenzo di Giuseppe 12.Adriano Antonino 13.Agnello Giuseppe 14.Agnello Stefano 15.Alesi Antonino 16.Alesi Giuseppe 17.Alesi Salvatore 18.Alesi Saverio

10 60. Calamia Mariano di Giuseppe 61. Calamia Mariano di Vincenzo
59. Calamia Giuseppe 60. Calamia Mariano di Giuseppe 61. Calamia Mariano di Vincenzo 62. Calandrino Vincenzo 63. Calcagno Luciano 64. Calcagno Gaspare 65. Calvaruso Ignazo 66. Calvaruso Liborio 67. Calvaruso Mariano 68. Cammarata Giacomo 69. Cammarata Vincenzo 70. Campo Bonaventura 71. Cangelosi Melchiorre 72. Cangelosi Vincenzo 73. Cangemi Luigi 74. Cannella Gioacchino 75. Cannone Antonino 76. Canzoneri Giuseppe 77. Caracci Pietro 78. Caradonna Nicolo 39. Barbuscia Antonino di Gaetano 40. Bartolotta Salvatore di Girolamo 41. Barbalotta Salvatore di Tommaso 42. Battaglia Francesco 43. Baudo Gaspare 44. Bavaro Giuseppe 45. Bellomo Antonio 46. Bennati Baldassare 47. Bivona Giuseppe 48. Bivona Mariano 49. Bommentre Andrea 50. Bonì Antonino 51. Bosco Domenico di Antonino 52. Bosco Domenico di Giuseppe 53. Bottone Baldassare 54. Bua Giovanni 55. Buffa Francesco 56. Bugea Giorlando 57. Bugea Mariano 58. Buongiardina Vincenzo

11 97. Cicala Vincenzo 98. Cicerone Gaspare 99.   Cirasa Leonardo 100. Clemente Giacomo 101. Collica Antonino 102. Colombo Salvatore 103. Conti Antonino 104. Coppola Diego di Domenico 105. Coppola Diego di Vito 106. Coraci Antonino 107. Coraci Stefano 108. Caraci Vito 109. Cordova Frnacesco 110. Corrao Ignazio 111. Corrao Santo 112. Carro Vincenzo 113. Costa Antonino 114. Costa Carlo 115. Cottone Gioacchino 116. Cracchiolo Giacomo 117. Cracchiolo Giuseppe 118. Cracchiolo Leonardo 79. Carbonaro Giovanni 80. Carnesi Giuseppe 81. Carriglio Giuseppe 82. Caruso Giuseppe 83. Casa Antonino 84. Casarubea Carlo 85. Casarubea Francesco di D.Domenico 86. Casarubea Francesco di D. Francesco 87. Castelli Antonino di Francesco Paolo 88. Castelli Antonino di Vito 89. Catalano Francesco 90. Catalano Michile 91. Cataldo Angelo 92. Cataldo Vincenzo 93. Cantanzaro Francesco 94. Catanzaro Giuseppe 95. Chirchirillo Pietro 96. Ciampi Andrea

12 138. D’Ippolito Antonino 139. Di Simone Antonio 140. Di Simone Giovanni 141. Di Simone Vito 142. Dolce Francesco 143. Donato Giovanni 144. Faraci Francesco Paolo 145. Faraci Girolamo di Domenico 146. Faraci Girolamo di Giacchino 147. Faraci Ignazio 148. Faraci Liborio 149. Faraci Nicasio 150. Fazio Giacomo 151. Fazio Giuseppe 152. Fazio Giuseppe Emanuele 153. Fazio Mecchiorre 154. Fazio Nicolo 155. Fazio D. Pietro 156. Fazio Vito 157. Federico Pasquale 158. Ferrara Bartolomeo 119. Cremona Antonino 120. Cudia Salvatore 121. Cusumano Giusepe 122. D’Al(o)isi(o) Giuseppe 123. D’Angelo Giuseppe 124. Dario Paolo 125. De(o Di) Blasi Antonino 126. De Grazia Francesco 127. De Grazia Liborio 128. Di Bartolo Giuseppe 129. Di Chiara Vito 130. Di Gaetano Francesco 131. Di Gaetano Salvatore 132. Di Gioacomo Bernardo 133. Di Gioacchino Bernardo 134. Di Giovanni Giuseppe 135. Di Giuseppe Gaspare 136. Di Gregorio Francesco 137. Di Maggio Francesco

13 159. Ferrara Vito 160. Ferrarella Giuseppe 161. Ferrarella Mariano 162. Ferrarella Salvatore 163. Ferrarella Vincenzo 164. Ferrarella Vito 165. Ferrigno Antonino 166. Ferrigno Francesco 167. Ferrigno Giuseppe 168. Ferrito Salvatore 169. Ferro Salvatore 170. Filoramo Pietro 171. Fiorello Giuseppe 172. Follina Giovanni 173. Fonta Giuseppe 174. Fonta Ignazio 175. Fulco Pietro 176. Fulco Vito 177. Fundarò Alberto 178. Gagliano Gioacchino 179. Galanti Antonino 180. Galanti Pasquale 181. Galanti Vito di Antonino 182. Galanti Vito di Ignazio 183. Gallina Pietro 184. Gambino Antonino 185. Gambino Rosario 186. Gambino Vincenzo 187. Gancitano Antonino 188. Garritta Stefano 189. Gebbia Antonino 190. Genna Mariano 191. Gioè Antonino 192. Gioè Domenico 193. Gioè Giuseppe di Antonino 194. Gioè Giuseppe Di Vincenzo 195. Giordano Leonardo 196. Giunta Giuseppe 197. Gnoffo Francesco 198. Greco Luigi

14 217. Ippolito Mariano 218. Labita Leonardo 219.  Labruzzo Luciano 220.  La giglia Giuseppe 221.  La grassa Giovanni 222.  La grutta Antonino 223.  La Mantia Simone 224.  La Mantia Giuseppe 225.  La Mantia salvatore 226.  Lamia Angelo 227.  Lamia Salvatore 228. La Rocca Leonardo 229. La Rosa Leonardo 230. La Russa Giuseppe 231. La Russa Vito 232. La Russa Pasquale 233. Latomia Camillo 234. Lazzara Pietro 235. Laeale Giuseppe 236. Lentini Bernardo 237. Lentini Francesco 238. Leone Antonio 199.  Grillo Antonino 200.  Grillo Salvatore 201.  Grosso Giuseppe 202.  Guarassi D.Francesco 203.  Guastella Domenico 204.  Gueli Salvatore 205.  Gullotta Gaetano 206.  Gullotta Mariano 207.  Gullotta Salvatore 208. Gusmano Giovanni 209. Gusmano Salvatore 210. Impellizzeri Gaetano 211. Impelllizzeri Gaspare 212. Impellizzeri Giovanni 213. Ingrassia Giacomo 214. Inserillo Carmelo 215. Ippolito Giuseppe 216. Ippolito Luigi

15 239. Leone Vincenzo 240. Li Calzi Carlo 241. Li Calzi Vincenzo 242. Li Greci Nunzio 243. Li Volsi Benedetto 244. Li Volti Giuseppe 245. Lo Cascio Arcangelo 246. Lo Cascio Francesco 247.  Lo Cascio Luigi 248.  Lo Cicero Benedetto 249.  Lodato Antonino 250.  Lo Giudice Onofrio 251.  Lo Jacono Antonino 252. Lombardo Alberto 253.  Lombardo Antonino 254.  Lombardo Bartolomeo 255. Lombardo Francesco 256.  Lombardo Francesco Paolo 257. Lombardo Luigi 258. Lombardo Stefano 259.  Lombardo Vincenzo di Antonino 260.  Lombardo Vincenzo di Giovanni 261.  Lombardo Vincenzo di D. Tommaso 262.  Lombardo Vincenzo di Vincenzo 263.  Lo Monaco Girolamo 264.  Lo Monaco Giuseppe di Carmelo 265.  Lo Monaco Giuseppe di Pietro 266.  (Lo)Piccolo Liborio 267.  Lottuso Leopoldo 268. Lo Vecchio Antonino 269. Lo Vecchio Leonardo 270. Lo Vesco Leonardo 271. Luppino Giovanni 272. Maggio Cataldo 273. Majuzzo Salvatore 274. Mancuso Liborio 275. Mangano Castrenze 276.  Manna Bartolomeo 277. Mannella Antonino 278. Mannina Bernardo

16 279. Mannina Croce 280.  Mannina Filippo 281.  Mannina Francesco 282.  Mannina Giuseppe 283.  Mannina Leonardo 284.  Manno Francesco 285.  Manno Giuseppe 286.  Manno Nicolo 287.  Mannuci Giorgio 288. Mansueto Filippo 289. Marrocco Carmelo 290. Marrocco Gioacchino 291. Marrocco Giuseppe 292. Martucci Francesco 293. Mascarella Vincenzo 294. Massicci Carmelo 295. Matranga Michele 296.  Melia Vito 297.  Merandino Gaspare 298. Messana Francesco 299. Messana Leonardo 300.  Messana Liborio 301.  Messina Baldassare 302.  Messina Baldassere 303.  Messina Benedetto 304.  Messina Carmelo 305.  Messina Giacomo 306.  Messina Giuseppe 307.  Messina Salvatore 308. Miceli Gaspare 309. Milito Francesco 310. Mirabella Giuseppe 311. Mirabella Mariano 312.  Mirabella Nicolo 313. Mirabella Vincenzo di Francesco 314.  Mirabile Andrea 315.  Mirrone Vito 316.  Mirto Erasmo 317.  Mistretta Antonino 318. Mistretta Bartolomeo

17 319. Montana Antonino 320. Montana Biagio 321. Montana Ignazio 322. Monteleone Giuseppe 323. Monticciolo Vincenzo 324. Narici Domenico 325.  Nicolosi Paola 326.  Oliveri Cristoforo 327.  Oliveti Giuseppe 328. Oliveti Vincenzo 329. Pagliarello Francesco 330. Palmieri Francesco 331. Calmieri Nicolo’ 332. Pampalone Girolamo 333. Pampillonia Mariano 334. Papa Filippo 335. Pappalardo Andrea 336. Paratore Vincenzo 337.  Pastiglia Giacinto 338. Pastore Antonio 339.  Pastore Nicolo’ 340.  Pecoraio Mario 341. Pennino Giuseppe 342.  Perduto Gaetano 343.  Pettinato Leonardo 344.  Pezzino Salvatore 345.  Pipitone Diego 346.  Pipitone Gaetano 347.  Pipitone Leonardo 348. Pipitone Vincenzo 349. Pira Michele 350. Pirrello Francesco 351. Pirrello Vincenzo 352. Pirrone Francesco 353. Pizzitola Pietro 354. Polizzi Domenico 355. Polizzi Francesco 356. Pollina Vito 357. Pomara Pietro 358. Puma Domenico

18 359.  Puma Sebastiano 360.  Raspanti Gaspare 361.  Raspanti Bartolomeo 362.  Renda Carlo 363.  Renda Francesco 364.  Rimi Matteo 365.  Risico Antonino 366.  Rizzo Francesco 367. Rizzo Ignazio 368.  Rocca Leonardo 369. Rubino Giuseppe 370. Sagio Giuseppe 371. Salato Giovanni Sapienza Paolo Sciortino Giovanni Scuderi Onofrio Sferlazzo Antonino Stranci Antonino Trapani Carmelo Triolo Giuseppe 379.   Triolo Stefano 380.   Trovato Giuseppe 381.   Tusa Antonino 382.   Vaccaio Pietro 383.   Valenti Gaetano 384.   Varvaro Giuseppe 385.   Viola Arcangelo 386.   Vitale Salvatore Zuccaio Francesco.

19 PARTINICO A Partinico l’esercito napoletano in ritirata aveva saccheggiato il borgo intero, per metà bruciato, ucciso donne, calpestato e schiacciato bambini. Allorchè l’esercito liberatore vi giunse, gli abitanti non dimostrarono solo gioia, entusiasmo ma delirio. Gruppi di picciotti vanno incontro a Garibaldi che camminava per primo con Turr e vengono inviati ad una ricognizione verso il nemico.  A. Dumas, I garibaldini, Milano 1927

20 CALATAFIMI Ai reduci della battaglia Calatafimi riservò accoglienze entusiastiche. Fra Pantaleo attendeva Garibaldi in mezzo alla folla con un crocifisso tra le mani. Quando lo vide gli mosse incontro e gli accostò colla croce levata dicendogli: Novello Costantino, in questo segno vincesti a Marsala e a Calatafimi ed in questo segno vincerai sempre. Garibaldi, scopertosi il capo, baciò devotamente il Crocifisso, mentre il popolo applaudiva e non pochi s’inginocchiavano piangendo di tenerezza. C. Agrati, I mille nella storia e nella leggenda, Milano,1933

21 Da Calatafimi al colle di Renda
Il 15 Maggio giungono a Calatafimi altre squadre fra cui una seconda di Alcamo e una di Castelvetrano, di gente armata quasi tutta ed accompagnata dalle musiche dei rispettivi paesi, ove la notizia della vittoria era giunta nella notte, suscitando quell’ entusiasmo che Garibaldi aveva promesso al Bandi quando i siciliani avesser visto << come noi sappiamo picchiare>>. Ai reduci della battaglia le accoglienze della città di Calatafimi erano state, come s’è detto, entusiastiche. Fra Pantaleo li aveva preceduti in città ed attendeva Garibaldi in mezzo alla folla con un crocifisso tra le mani. Quando lo vide, gli mosse incontro e gli si accostò colla croce levata, dicendogli<<Novello Costantino, in questo segno vincesti a Marsala ed a Calatafimi, ed in questo segno vincerai sempre>>. L’Oddo aggiunge che Garibaldi, scopertosi il capo, baciò devotamente il Crocifisso, mentre il popolo applaudiva e non pochi <<si inginocchiarono piangendo di tenerezza>> . Crispi nota semplicemente: << Grande entusiasmo: alla sera illuminazione. Arrivo di quei di Alcamo e di Castelvetrano, questi ultimi con un frate alla testa>>. Com’ era suo costume, Garibaldi s’era subito diretto al punto più alto, il monte Tre Croci, e lo accompagnavano Pietro Adamo e alcuni ufficiali. Lassù, dopo aver ben osservato i dintorni e dopo una frugalissima refezione, vuole la tradizione, che posato a terra il suo poncho vi si stendesse per un breve sonno, che i suoi vegliarono a distanza onde nessuno venisse a turbarlo. Non si permise lo svegliassero nemmeno alcuni notabili di Calatafimi, i quali venivan per chiedere ch’egli facesse grazia al capo urbano Saccaro, di cui si voleva da parecchi l’immediata fucilazione per certe colpe di cui l’accusavan, mentre egli era per tanti titoli benemerito, e dai più benvoluto. Il poveretto fu salvato in tempo, pare per intervento di Sirtori. Ai suoi valorosi militi Garibaldi diresse in quel giorno quel celebre ordine: Con compagni come voi io posso tentare ogni cosa ….contavo sulle vostre fatate baionette e non mi sono ingannato. L’Abba, ch’era stato mandato al municipio a prenderne copia, mentre tornava a San Vito ove l’avrebbe letto alla sua compagnia, già sentiva il freddo.

22 ALCAMO La rivolta che precedette la spedizione dei Mille, scoppiò in Alcamo il 6 aprile Ne furono a capo i fratelli Triolo di S. Anna, che contribuirono anche finanziariamente al successo della spedizione. Alle 8 del 17 maggio i Mille, partiti da Calatafìmi alle 5,30, entrarono nella città, dove affluirono altre squadre di «picciotti». Tra i volontari alcamesi, Francesco Casarubea, quindicenne, ferito poi mortalmente a Reggio Calabria il 9 novembre 1860. Durante la funzione religiosa tenutasi in Duomo, Garibaldi si lasciò benedire da fra’ Pantaleo. Il Generale diede qui forma al governo dittatoriale, istituendo la Segreteria di Stato, affidata a Francesco Crispi, e nominando i governatori di 24 distretti; con l'abolizione dell'imposta sul macinato compì un atto politico che ebbe assai favorevoli ripercussioni. Dopo aver inviato il La Masa a sollevare le popolazioni attorno a Palermo, Garibaldi si pose in marcia all'alba del 18 per Partinico e Monreale sulla via  di Palermo.

23 Vincenzo Regina, Ottocento alcamese, storia e arte, Alcamo, 1977
“Da Calatafimi (racconta Giuseppe Capuzzi) a mattina di buon’ora marciammo alla volta di Alcamo; il cammino ci parve lungo. Le festose accoglienze e le ovazioni cominciavano a sollecitare il nostro amor proprio. Era pressoché mezzodì quando entrammo in Alcamo, correva la festa dell’Ascensione. Il Generale e lo Stato Maggiore entrarono dalla porta Trapani, preceduti da frate Pantaleo, si fermarono alla chiesa di sant’Agostino e poi al Duomo ove già si stipava gran gente, di dentro e di fuori, andarono a ricevere la benedizione che l’Arciprete loro impartì sul limitare della chiesa. A questa cerimonia fece seguito un discorso del Padre Giovanni. Le parole dell’egregio Frate erano piene di evangelica unzione e risuonavano per la via siccome la voce di un apostolo che chiama alle battaglie, perché la virtù trionfi e la giustizia riprenda il suo posto nella umana famiglia, e tutti mandavano un evviva a Garibaldi, un saluto a noi.” Giuseppe Capuzzi, Da Marsala a Borgetto, Pagine di diario del garibaldino bresciano,        Il 17 maggio, festa dell’Ascensione, alle ore undici, Garibaldi potè entrare trionfante in Alcamo. Alcamo accoglieva i vincitori con tutto l’entusiasmo di cui sono capaci quei fervidi meridionali, ”terra degna che vi fosse sbocciato uno dei primi fiori della nostra poesia, perché tutto ciò che vi si vedeva ricordava la fresca rosa aulentissima di Ciullo”. Il 18 maggio, sempre in Alcamo, Garibaldi nominò anche Giuseppe Sant’Anna, Governatore del Distretto di Alcamo. Giuseppe però di fatto rimase a capo della sua squadra armata, lasciando provvisoriamente il governatorato al fratello Stefano, che essendo ferito, non poteva sopportare il peso della prossima battaglia per la conquista di Palermo. In Alcamo nel palazzo dei Sant’Anna, Francesco Crispi che fù ”la volontà determinante e la mente direttrice dei Mille, già Sottocapo di Stato Maggiore con il colonnello Sirtori, dal Dittatore Giuseppe Garibaldi, venne nominato Segretario di Stato, ossia un vero Capo del Governo.   Vincenzo Regina, Ottocento alcamese, storia e arte, Alcamo, 1977

24 Le Camice Rosse di Vita. 11.Leone Vincenzo 2. Cappello Saverio
1. Cappello Salvatore 2. Cappello Saverio 3. Di Giovanni Gaetano 4. Ditta Antonino 5. Ditta Bartolomeo 6. Emanuele Vincenzo 7. Genova Vito 8. Giglio 9. Grutta Antonino 10.Lasagna Francesco 11.Leone Vincenzo 12.Occhipinti Giuseppe 13.Pedone Antonino 14.Riservato Nicolò 15.Rizzuto Salvatore 16.Scuderi Domenico 17.Spanò Isidoro 18.Surdi Vito 19.Sutera Domenico 20.Vesco Antonino

25 Le camice rosse di Palermo
1. AJELLO Giuseppe 2. BAZZANO Domenico 3. BENSAIA Giovanni Battista 4. BENSAIA Nicolò 5. BOTTONE Vincenzo 6. BRACCO Amari Giuseppe 7. BUSCEMI Vincenzo 8. CALONA Ignazio di 9. CAMPANELLA Antonio 10.CAMPO Achille 11.CAMPO Giuseppe 12.CARINI Giacinto 13.CASTIGLIA Salvatore 14.CIACCIO Alessandro 15.DI CRISTINA Giuseppe 16.DI FRANCO Vincenzo 17.FORNI Antonio 18.FUXA Vincenzo 19.MUSTICA Giuseppe 20.NACCARI Giuseppe 21.OCCHIPINTI Ignazio 22.ODDO Giuseppe 23.ORLANDO Giuseppe 24.ORSINI Vincenzo 25.PARRINO Antonino 26.PELLEGRINO Antonio 27.PISTOJA Marco 28.RACCUGLIA Antonio 29.VIAN Antonio 30.VITALE Bartolomeo

26 Le camice rosse di Marsala
1.  Abrignani Martino 2.  Adamo Domenico 3.  Adragna Vito 4.  Agate Luigi 5.  Agate Michele 6.  Alagna Gio.Battista 7.  Allegra Vincenzo 8.  Amodeo Salvatore 9.  Ancona Pietro 10.Angileri Alessio 11.Angileri Giuseppe 12.Angileri Giuseppe 13.Anselmi Antonio 14.Anselmi Giuseppe 15.Anselmi Pietro 16.Bargione Antonio 17.Bagnera Giuseppe 18.Barbaro Vito 19.Barraco Antonino 20.Barraco Leonardo 21.Bonfratello Giovanni 22.Bertolino Carlo 23.Biondo Giuseppe 24.Bonanno Vito Vincenzo 25.Buffa Salvatore 26.Canino Gaspare 27.Cappidderi Sebastiano 28.Caprarotta Gaspare 29.Ciaramiraro Antonino 30.Cimiotta Bartolomeo 31.Ciulluni Giovanni 32.Colicchia Gaspare 33.Colicchia Sebastiano 34.Costa Michele 35.Curatolo Giacomo M. 36.D’Alberti Emanuele 37.Damiani Abele 38.D’Anna Andrea 39.Di Blasi Filippo 40.Di Carlo Antonino 41.Foderà Pasquale 42.Franco Angelo 43.Fratello Giacomo 44.Fratello Paolo 45.Garraffa Giuseppe 46.Genna Antonino 47.Genna Pasquale 48.Gerardi Lorenzo

27 Le camice rosse di Campobello di Mazara
1. Bagliarello Alfonso 2. Barbera Giacomo 3. Bono Gaetano 4. Ciuni Angelo 5. D’Anna Giovanni 6. Galatioto Carmelo 7. Giancola Giuseppe 8. Giorgi Vito 9. Lanza Francesco 10.Maggio Giuseppe 11.Mangiaracina Nicolò 12.Manzo Matteo 13.Modica Giuseppe 14.Passanante Angelo 15.Stallone Croce Filippo 16.Tummarello Epifanio 17.Valenti Pietro 18.Volpe Pietro

28 Le camice rosse di Salemi
1.  Fratelli Nicolò 2.  Fratelli Francesco 3.  Genco Giuseppe 4.  Cammarata Vito 5.  Spagnolo Erasmo 6.  Lombardo Vito 7.  Lombardo Giuseppe 8.  Ferlito Pasquale 9.  Lampasona Giovanni 10.Di Stefano Stefano 11.Cucchiara Pasquale 12.Cucchiara Baldassare 13.Cucchiara Vito 14.Marino Giuseppe 15.Cucchiara Pietro 16.Lombardo Antonino 17.Peri Antonino 18.Scimemi Antonino 19.D’Antoni Antonino 20.Patti Stefano 21.Marino Vito 22.Ragusa Gabriele 23.Forte Giulio 24.Forte Giosuè 25.D’Angelo Gaspare 26.D’Angelo Paolo 27.D’Angelo Bartolomeo 28.Mirabile Baldassare 29.Bellitti Mariano 30.Torres Luigi

29 Calatafimi Pianto Romano

30 Palermitani 20. F. Virzi 21. Pientro Tondu 22. P. Messineo
23. S. Cappello 24. D. Corteggiani 25. Filippo Patti 26. Vito Di Giorgio 27. G. Aglio 28. P. Augusta 29. U. Bivona 30. S. Baldanza 31. F. Basile 32. F. Corrao 33. F. Cimino 34. Filippo Gambino 35. F. Guccione 36. P. Mauro Francesco Crispi Casimiro Salvatore La Placa Pietro Naselli Luigi Migliore Antonino Rumbolo P. Andolino V. Anaclelio G. Bivona F. Biddisi Ambrogio Balbestri Antonino Billeci Benedetto Caraccio V. Daddi Filippo Mortillaro Giuseppe Mortillaro Domenico Migliore Damiano Messina S. Piazza, G. Riusi

31 37. F. Marino, 38. A. Nicolino, 39. Carlo Noto, 40. M. Terravecchia, 41. G. Virzi, 42. Salvatore Fragale, 43. Raffaele Di Benedetto, 44 . Giuseppe Bennici, 45. Franz Margarita, 46. Giovanni Corrao, 47. Ignazio Occhipinti, 48. Placido Mercurio, 49. Luigi Miceli.

32 SICILIANI IMBARCATISI A QUARTO
Ajello Giuseppe di Giusto, Palermo; Bazzano Domenico, Palermo; Bensaia Giovanni Battista, Messina; Bottone Vincenzo, Palermo; Bracco Amari Giuseppe, Palermo; Buscemi Vincenzo, Palermo; Calona Ignazio, Palermo; Calvino Salvatore, Trapani; Campanella Antonio, Palermo; Campo Achille, Palermo, Campo Giuseppe Baldassarre, Palermo; Carini Giacinto, Palermo; Castiglia Salvatore, Palermo; Chiossone Vincenzo, Messina; Ciaccio Alessandro, Palermo; Crispi Francesco, Ribera; De Palma Nicola, Milazzo; Di Cristina Giuseppe, Palermo; Di Franco Vincenzo, Palermo; Di Giuseppe Giovanni Battista, S. Margherita Belice; Forni Antonio, Palermo; Fuxa Vincenzo, Palermo; Galigarsia Sebastiano, Favignana; La Masa Giuseppe, Trabia; Lo Bianco Francesco, Catania; Mustica Giuseppe, Palermo; Naccari Giuseppe, Palermo; Occhipinti Ignazio, Palermo; Oddo Giuseppe, Palermo; Orlando Giuseppe, Palermo; Orsini Vincenzo, Palermo; Palizzolo Mario, Trapani; Parini (o Parrino) Antonino, Palermo; Pellegrino Antonio, Palermo; Pistoja Marco, Palermo; Raccuglia Antonio, Palermo; Rino Giuseppe, Messina; Rizzo Antonino, Trapani; Scognamillo Andrea, Palermo; Velasco Nicolò Maria, Trapani; Vian Antonio, Palermo; Vitale Bartolomeo, Palermo.

33 Castelvetranesi Erano circa sessanta; un gruppo di musicanti che faceva parte della musica cittadina: Marchese Francesco calzolaio (clarinista); Vincenzo Accardi, inteso Pirtusu, trombinista, carpentiere; Lombardo Giuseppe, clarinista. 1.  Accardi Francesco 2.  Amari Calogero 3.  Amari Domenico 4. Atria Giuseppe 5.  Balistreri Francesco 6.  Bonsignore Enrico 7.   Bonsignore Francesco 8.  Bonsignore Giacomo 9.   Calcara Gaspare 10. Cusumano Salvatore 11. Fragalà Vincenzo 12. Gallo Gaspare 13. La Rosa Angelo 14. Lentini Giovanni 15. Leone Giovanni    16. Lo Cicero Giovanni 17. Lombardo Antonino 18. Lombardo Michele 19. Margiotta Francesco 20. Milone Giacomo 21. Nanfria Giuseppe 22. Olivieri Vincenzo 23. Pappalardo Notaro Vincenzo 24. Passiglia Giuseppe 25. Salvo Paolo 26. Scarperia Giovanni 27. Truscelli Pietro 28. Vivona Giuseppe 29. Vivona Mario

34 Rampingallo “La mattina del 12, dopo una marcia di 22 km, Garibaldi giunse verso le 4 p.m. a Rampingallo. Il 12 maggio Garibaldi venne raggiunto dalle squadre dei fratelli di Sant’Anna. Il Capuzzi precisa che gli uomini di Sant’Anna, sopraggiunti a Rampingallo, erano 156 fanti e 47 cavalieri. Questo numero è confermato in quello circa 200, indicato dall’alcamese Gaspare Scalisi, che accompagnò i Mille da Marsala a Rampingallo”. Carlo Cataldo, Garibaldi e i Mille, da Marsala a Calatafimi, Alcamo 2005

35 Salemi Il 13 maggio 1860 si unirono ai garibaldini la squadra di Monte San Giuliano (oggi Erice), guidata da Giuseppe Coppola e molti siciliani come il famoso Fra’ Giovanni Pantaleo che recò a Garibaldi l’adesione del clero liberale siciliano. Il 14 maggio Garibaldi assunse la dittatura dell’isola in nome di Vittorio Emanuele II Re d’Italia e si avviò alla conquista di Palermo.

36 Sebastiano Galigarsia
Favignanese Sebastiano Galigarsia

37 I Marsalesi 1. Carlo Maria Bertolino 2. Gaspare Colicchia
3. Vincenzo La Grutta 4. Antonino Barraco 5. Antonio Giubbaldo

38 Il paese di Paceco ha partecipato con
I Trapanesi 1. Il soprannominato “Aquila Orba” 2. Giuseppe Oresti 3. Antonino Rizzo di Leopoldo 4. Giovanni Castelli 5. Nicolò Giacalone 6. Giacomo Mancuso 7. Mario Palizzolo 8. Antonino Rizzo di Domenico Il paese di Paceco ha partecipato con Antonino Rondello

39 Salvatore Aleo (morto per le ferite, il 7 ottobre 1860)
I Salemitani Salvatore Aleo (morto per le ferite, il 7 ottobre 1860)

40 I Partannesi 1. Pietro Provenzano 2. Giuseppe Cangemi 3. Luigi Cangemi
4. Giuseppe Catalano 5. Nicolò Messina 6. Ignazio Pandolfo 7. Carmelo Rizzo

41 I Calafimitesi 1. Giuseppe Coppola 2. Antonino D’Aguanno
3. Bartolomeo Ditta 4. Vito La Porta 5. Salvatore Pace 6. Pietro Rizzo 7. Antonino Tilotta

42 Alcamesi I picciotti di Alcamo
1.   Alcamesi I fratelli Stefano e Giuseppe Triolo di Sant’Anna.

43 Ericino 1. Francesco Agosta.

44 Vitese Vito Genova

45 Marsala Durante i moti contro i Borboni, Marsala partecipa validamente alla causa dell’indipendenza, sempre pronta a combattere per la conquista della libertà. Lo sbarco dei Mille conclude questo lungo periodo di preparazione e di attesa. “Oggi lo studio dei documenti e l’obiettiva analisi degli avvenimenti rende possibile tenere conto quanto fu l’apporto di fantasia e di conveniente alterazione dei fatti, sia da parte degli osservatori italiani, che da parte di quelli Borbonici, i primi a glorificare i meravigliosi risultati dell’avventurosa e temeraria impresa, i secondi a confonderli per giustificare l’incapacità della bene armata squadra navale borbonica” (da: Paesi di Sicilia Marsala, Palermo,1961). Garibaldi, per quanto favorito da alcune circostanze, trova il successo dello sbarco nel coraggio dei volontari e nell’immediata partecipazione dei marsalesi. La situazione politica in Sicilia è caratterizzata dalla ripresa del potere borbonico. L’imbarco a Quarto, sostenuto con entusiasmo dagli ambienti siciliani della penisola, è guardato con timore. Si è voluto parlare dell’influenza che ha avuto la presenza nel porto di Marsala delle due navi di S.M.Britannica, “l’Argus” e “l’Intrepid”. Le due navi inglesi, il giorno 11 Maggio 1860, fra le ore 10 e 11 antimeridiane ancorano nella rada di Marsala solo per un giro di protezione degli interessi inglesi in quella città, rappresentati maggiormente dagli stabilimenti enologici di Woodhouse e Ingham. Emerge chiaramente che la presenza delle navi britanniche non è da collegare alla spedizione garibaldina. La flotta borbonica rifiuta di affrontare in mare aperto le navi garibaldine, che facilmente potevano essere fermate, una volta incontratesi nella rada di Marsala. Ma ciò non avviene per l’incapacità politica e militare dei Borboni. La flotta Borbonica spara sulle navi garibaldine, mentre queste eseguono le operazioni di sbarco, ma ciò continua ad esprimere l’incapacità borbonica per il peso di un logoramento politico della lunga rivoluzione siciliana; insuccesso che si ripeterà nelle battaglie che seguono fino a Milazzo e Messina.

46 Quando le due navi si avvicinano al porto iniziano le operazioni di sbarco delle truppe e dei materiali imbarcati sul “Piemonte” e sul “Lombardo”, animosamente agevolate dai marinai marsalesi. I cittadini nel frattempo immobilizzano il semaforo e liberano i prigionieri civili dal carcere. Sbarcati, i volontari si radunano sulla spiaggia, e quando si avviano verso la città le navi dei Borboni gli sparano contro, ma i volontari continuano il loro cammino. Con l’aiuto dei marsalesi lo sbarco si effettua in un’ora e quarantacinque minuti destando l’ammirazione degli ufficiali inglesi per la disciplina, l’ordine e lo sprezzo del pericolo. “I Mille iniziarono così il loro cammino che, partendo dalla gloriosa terra del Lilibeo, segnerà il destino d’Italia” (da: Paesi di Sicilia Marsala, Palermo, 1961). “Il mare di Marsala, così ricco di storia e di eventi, che aveva visto sorgere e scomparire imperi, assisteva al glorioso concludersi dei moti e delle rivoluzioni siciliane e salutava in Garibaldi il condottiero e l’artefice della nuova Italia” (da: Paesi di Sicilia Marsala, Palermo, 1961). Dalla Loggia di Marsala egli proclama agli italiani che la Sicilia avrebbe insegnato a liberare un paese dagli oppressori con la volontà del popolo unito. Molti volontari marsalesi, al seguito di Garibaldi, si distinguono per atti di eroismo; come Maria Giacalone, che unitamente al marito Federico Messana segue come vivandiera i garibaldini; in essa ritroviamo tutte le donne siciliane che assistono con sentimenti filiali e fraterni le truppe. La mattina del 12 Maggio alla ore 7 i volontari si avviano verso Rampingallo e verso Salemi, accompagnati dal saluto augurale e festoso della popolazione marsalese, che dà inizio alla gloriosa epopea di Garibaldi. Proprio per questo motivo Marsala è cara a tutti gli italiani. L’11 Maggio del 1943, circa un secolo dopo, Marsala viene bombardata. Recentemente è stata concessa alla città la medaglia d’oro al valore militare e “sia grande il suo onore, quanto è stato grande il suo eroismo e il suo sacrificio” (da: Paesi di Sicilia Marsala, Palermo, 1961).

47 Bibliografia C. Agrati, I mille nella storia e nella leggenda, Milano,1933 Giuseppe Capuzzi, Da Marsala a Borgetto, Pagine di diario del garibaldino bresciano, in “Trapani”, gennaio 1959 Carlo Cataldo, Garibaldi e i Mille, da Marsala a Calatafimi, Alcamo 2005 Alessandro Dumas, Garibaldini, rivoluzione di Sicilia e di Napoli, Milano 1927 G. Giacomazzi, Paesi di Sicilia Marsala, Palermo, 1961 B. E. Maineri, Fra Giovanni Pantaleo ricordi e note, Roma, 1883 Vincenzo Regina, Ottocento alcamese, storia e arte, Alcamo, 1977.       


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