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A causa di ciò che sono L’omofobia in italia e nel mondo

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Presentazione sul tema: "A causa di ciò che sono L’omofobia in italia e nel mondo"— Transcript della presentazione:

1 A causa di ciò che sono L’omofobia in italia e nel mondo

2 Agenda Introduzione: qualche definizione e “domande frequenti”
Caratteristiche dell’omofobia Conseguenze dell’omofobia Omofobia e crimini d’odio Le dimensioni del fenomeno omofobia Chiese e omofobia …e noi ? Domande & risposte

3 Introduzione L’omofobia è una questione “globale”

4 Qualche definizione Negli ultimi 5-10 anni il dibattito relativo all’omofobia e in generale alla condizione omosessuale/transessuale è cresciuto fino a conquistare le prime pagine dei giornali Poiché si tende ancora a fare confusione con i termini, è bene spendere qualche minuto su alcune definizioni

5 Orientamento sessuale
Con il termine orientamento sessuale si indica l'attrazione emozionale, romantica e/o sessuale di una persona verso individui dello stesso sesso, di sesso opposto o entrambi. Il termine può inoltre fare riferimento ad un senso d'identità sociale che la persona si crea sulla base di queste attrazioni, dei comportamenti che ne derivano e dell'appartenenza ad una comunità di persone che condividono il suo stesso orientamento sessuale. Gli orientamenti sessuali più diffusi sono l’eterosessualità, l’omosessualità e la bisessualità Maschio omosessuale: gay Femmina omosessuale: lesbica In alcuni documenti (soprattutto in ambito ecclesiale) si parla anche di “omoaffettività”

6 Identità di genere Con il termine identità di genere, si descrive il genere in cui una persona si identifica (cioè, se si percepisce uomo, donna, o in qualcosa di diverso da queste due polarità). L'identità di genere non deriva necessariamente dalla biologia, e non riguarda l'orientamento sessuale. Quando il sesso biologico non coincide con il sesso percepito si parla di transessualità Persona transessuale: si percepisce nel sesso opposto a quello biologico (FtoM o MtoF) Persona transgender: non si percepisce in nessuna delle due polarità maschio/femmina

7 Comunità LGBTQ La cosiddettà comunità LGBTQ è costituita dalle persone omosessuali (LG), bisessuali (B) e transessuali/transgender (T). Il termine Queer (Q) è nato comprendere tutte le esperienze diverse dal modello socialmente dominante (non è molto usato al di fuori della comunità)

8 Un mondo “arcobaleno” L’immagine dell’arcobaleno scelta dalla comunità LGBTQ rende bene l’idea di una pluralità di esperienze, autopercezioni e relazioni che è probabilmente sempre esistita, ma che il progresso dei diritti, soprattutto nella società occidentale, ha reso visibile. L’aumento della visibilità della comunità LGBTQ è la principale causa della violenza omofobica oggi presente nel mondo

9 L’omosessualità e una malattia ?
NO: l’'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) definisce l'omosessualità una variante naturale del comportamento umano

10 Omossesuali si nasce o si diventa ?
Non esiste una teoria scientifica riconosciuta per spiegare come si determina l’orientamento sessuale (eterosessuale o omosessuale) Fattori genetici e sociali potrebbero (singolarmente o insieme) avere un ruolo in questo processo Quel che è certo è che una percentuale non trascurabile della popolazione umana è omosessuale

11 L’orientamento sessuale è reversibile o modificabile ?
Sebbene alcuni psicologi (in particolare l’americano Robert Nicolosi) affermino la possibilità di una «terapia dell’omosessualità», queste teorie non sono accettate dalla comunità scientifica, la quale non ha mai trovato prove che attestino l'efficacia del trattamento. Organismi come l'American Psychological Association e l'American Psychiatric Association hanno espresso le proprie perplessità al riguardo. Nel 2009, il Royal College of Psychiatrists ha dichiarato che "condivide le perplessità dell'American Psychiatric Association e dell'American Psychological Association, riguardo al fatto che le posizioni esposte da parte di organismi come l'Associazione nazionale per la ricerca e la terapia dell'omosessualità (NARTH) negli Stati Uniti non sono supportate dalla scienza. Non vi è alcuna prova scientifica che l'orientamento sessuale possa essere cambiato."

12 L’orientamento sessuale è reversibile o modificabile ?
Per quanto riguarda l'Italia, le terapie riparative promosse da Nicolosi sono state oggetto di una presa di posizione dell'Ordine Nazionale degli Psicologi Italiani che, rifacendosi ai principi del proprio Codice deontologico, ha espresso una valutazione per cui "lo psicologo non può prestarsi ad alcuna “terapia riparativa” dell’orientamento sessuale di una persona", perché andrebbe contro i principi espressi dal Codice Deontologico degli Psicologi, non essendo l'omosessualità una psicopatologia

13 Omofobia L'omofobia è la paura e l'avversione irrazionale basata sul pregiudizio nei confronti dell'omosessualità e delle persone LGBT E’ diffusa (irregolarmente) in tutto il mondo

14 Caratteristiche dell’omofobia
Nasce dal pregiudizio La maggior parte delle persone che manifestano comportamenti legati all’omofobia non hanno mai incontrato personalmente persone LGBT dichiarate Favorisce la discriminazione Rientrano nella definizione di omofobia le discriminazioni sul posto di lavoro, nelle istituzioni, nella cultura a causa dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere

15 Caratteristiche dell’omofobia
Sfocia nella violenza Rientrano nella definizione di omofobia gli atti di violenza fisica e psicologica (percosse, insulti, maltrattamenti, ma anche battute, scherno, ecc..)

16 Caratteristiche dell’omofobia
L'omofobia consiste anche nel giustificare, condonare o scusare atti di violenza o di discriminazione, di marginalizzazione e di persecuzione perpetrati contro una persona in ragione della sua reale o presunta omosessualità (si pensi ai soggetti bisessuali o anche semplicemente a persone che hanno un atteggiamento o un aspetto che non rientra nel comune stereotipo di genere sessuale, ad esempio le persone definite "effeminate").

17 Caratteristiche dell’omofobia
A differenza di altre forme di discriminazione o violenza (come ad es. il razzismo) l’omofobia viene sperimentata anche in ambienti solitamente “protetti” come la famiglia di origine o il proprio gruppo di amici Sono stati riportati casi di abusi e violenza nei confronti di adolescenti omosessuali all’interno dell’ambito familiare Definire le dimensioni del fenomeno omofobia è molto difficile perché la maggior parte degli episodi di violenza in molti paesi non viene denunciata

18 Omofobia interiorizzata
L'omofobia interiorizzata consiste nell’accettazione da parte di gay e lesbiche di tutti i pregiudizi, le etichette negative e gli atteggiamenti discriminatori verso l'omosessualità. Questa interiorizzazione del pregiudizio è per lo più inconsapevole e può portare a vivere con difficoltà il proprio orientamento sessuale, a contrastarlo, a negarlo o addirittura a nutrire sentimenti discriminatori nei confronti degli omosessuali. L’omofobia “esterna” alimenta l’omofobia interiorizzata

19 Conseguenze dell’omofobia
L’omofobia è causa di grave disagio e sofferenze per le persone GLBT: Violenza fisica Privazione della libertà e della socialità Calo del rendimento scolastico o lavorativo Percezione di paura e sfiducia nei confronti delle autorità Emarginazione Diminuzione dell’autostima (omofobia interiorizzata) Difficoltà familiari Suicidio

20 Conseguenze dell’omofobia
Secondo l'Agenzia per i diritti Fondamentali (FRA) dell’Unione Europea l'omofobia nel 2009 danneggia la salute e la carriera di quasi 4 milioni di persone in Europa. L'Italia è il paese dell'Unione Europea con il maggior tasso di omofobia sociale, politica ed istituzionale. Secondo i dati del Dipartimento di Salute Pubblica i suicidi della popolazione gay, legati alla discriminazione omofoba in modo più o meno diretto, costituirebbero il 30% di tutti i suicidi adolescenziali.

21 Adolescenti LGBT e suicidio

22 Crimini d’odio La definizione di crimine d’odio (hate crime) nata in ambito anglosassone definisce reati contro persone o proprietà prese di mira a causa della reale o presunta associazione con un gruppo definito da una caratteristica come l’origine etnica, la religione, l’orientamento sessuale o l’identità di genere E’ il movente discriminatorio che che distingue il crimine d’odio da altri atti criminali Garantire che il movente d’odio sia identificato permette anche di raccogliere statistiche per definire il fenomeno e sviluppare strategie efficaci per combattere e prevenire futuri crimini

23 Crimini d’odio In molte nazioni, soprattutto europee sono previsti strumenti legislativi, di carattere civile e penale, finalizzati al contrasto dell'omofobia intesa principalmente come discriminazione basata sull'orientamento sessuale. L'omofobia, intesa come atto violento e/o incitamento all'odio, è esplicitamente punita come reato con sanzioni carcerarie e/o pecuniarie in Danimarca, Francia, Islanda, Norvegia, Paesi Bassi, Svezia. Con un emendamento allo Hate Crimes Bill approvato dal Congresso nell'ottobre 2009 e denominato Matthew Shepard Act, gli Stati Uniti d'America hanno stabilito che la violenza causata da odio basato sull'orientamento sessuale costituisce un reato federale.

24 Crimini d’odio Norme antidiscriminatorie che menzionano esplicitamente l'orientamento sessuale sono in vigore in Europa anche in Austria, Belgio, Cipro, Finlandia, in quattro Lander della Germania (Berlino, Brandeburgo, Sassonia e Turingia), Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Romania, Slovenia,  Spagna, Svizzera, Ungheria, Regno Unito, Repubblica Ceca, Serbia e Montenegro. Al di fuori dell'Europa, leggi antidiscriminazione sull'orientamento sessuale sono in vigore in Canada, in alcuni degli USA, in Australia, Nuova Zelanda, Isole Fiji, in alcuni stati del Brasile, Nicaragua, Uruguay, Colombia, Ecuador, Israele e  Sudafrica.

25 Crimini d’odio « Il Parlamento europeo <...> ribadisce il suo invito a tutti gli Stati membri a proporre leggi che superino le discriminazioni subite da coppie dello stesso sesso e chiede alla Commissione di presentare proposte per garantire che il principio del riconoscimento reciproco sia applicato anche in questo settore al fine di garantire la libertà di circolazione per tutte le persone nell'Unione europea senza discriminazioni; » (art. 8)  « <...> condanna i commenti discriminatori formulati da dirigenti politici e religiosi nei confronti degli omosessuali, in quanto alimentano l'odio e la violenza, anche se ritirati in un secondo tempo, e chiede alle gerarchie delle rispettive organizzazioni di condannarli » (art. 10) Risoluzione del Parlamento Europeo approvata a Strasburgo Mercoledì 18 gennaio 2006.

26 Crimini d’odio Il concetto di crimine d’odio è stato dunque adottato nelle legislazione di moltissimi stati, Italia compresa. Infatti nel nostro paese la violenza o l’istigazione alla violenza per motivi di razza, origine etnica, nazionalità o religione è un reato specifico (Legge Mancino, DL 122/93): tuttavia (ad oggi) lo stesso atto commesso per motivi di identità di genere o orientamento sessuale non viene considerato un crimine d’odio L’estensione della Legge Mancino anche alla discriminazione di stampo omofobico è stata approvata dalla Camera dei Deputati il 19 settembre 2013 con 354 voti favorevoli e 79 contrari, ed è attualmente in discussione al Senato.

27 Emendamento Gitti “Ai sensi della presente legge, non costituiscono discriminazione, né istigazione alla discriminazione, la libera espressione e manifestazione di convincimenti od opinioni riconducibili al pluralismo delle idee, purché non istighino all’odio o alla violenza, né le condotte conformi al diritto vigente, ovvero assunte all’interno di organizzazioni che svolgono attività di natura politica, sindacale, culturale, sanitaria, di istruzione, ovvero di religione o di culto, relative all’attuazione dei principi e dei valori di rilevanza costituzionale che connotano tali organizzazioni”.

28 Le dimensioni del fenomeno
Secondo uno studio della Fundamental Right Agency della UE nella comunità LGBT europea il 25% degli intervistati ha dichiarato di essere stato aggredito o minacciato negli ultimi 5 anni L’80% dei casi di violenza omofobica o transfobica non è denunciato alle autorità per sfiducia o timore di un’ulteriore vittimizzazione

29 Le dimensioni del fenomeno
La maggiore visibilità della comunità LGBTQ e l’emergere di un movimento per l’affermazione dei diritti delle persone omo/transessuali ha provocato un aumento delle violenze omofobiche, in particolare nei paesi dell’est europeo L’approvazione di leggi contro la “propaganda omosessuale” ha provocato un rapido peggioramento della situazione in alcuni paesi dell’est europeo (Russia in particolare)

30 Una testimonianza Vediamo un breve estratto dal film-documentario: «Invano mi odiano – Racconto sui Cristiani LGBT» di Yulia Matssiy girato nel 2013 Il film racconta della difficile situazione delle persone LGBT in Russia dopo l’approvazione di leggi di leggi contro la “propaganda omosessuale” che hanno di fatto ulteriormente legittimato azioni omofobiche anche violente

31 Omofobia e Chiese Cristiane
Al di là della posizione e del giudizio sull’omosessualità (quasi) nessuna Chiesa giustifica apertamente atti di violenza e discriminazione nei confronti delle persone omosessuali Di fatto tuttavia le Chiese sono ferme oppositrici di qualsiasi progresso nel campo dei diritti delle persone LGBTQ e di lotta all’omofobia (come anche evidenziato dal recente dibattito sull’estensione della Legge Mancino)

32 Omofobia e Chiese Cristiane
Le Chiese cristiane hanno tradizionalmente avuto una posizione di ferma condanna dell’omosessualità Lo stesso concetto di persona omosessuale (= caratterizzata da un orientamento sessuale omosessuale) non è esplicitamente contemplata dalla Bibbia ed è stata lungamente negata dalla maggior parte delle Chiese

33 Omofobia e Chiese Cristiane
La posizione della Chiesa Cattolica Romana è sintetizzata dal «Catechismo della Chiesa Cattolica» che condanna fermamente gli atti omosessuali come «oggettivamente disordinati» e «contrari alla legge naturale» Tuttavia lo stesso Catechismo invita ad accogliere «con rispetto, compassione e delicatezza» A dispetto di questa posizione ufficiale, mai messa in discussione a livello di Magistero, esistono realtà locali (anche se spesso non visibili) di accoglienza e accompagnamento

34 Omofobia e Chiese Cristiane
La realtà delle Chiese Evangeliche è molto variegata, ma la maggioranza delle Chiese è ferma su posizioni di condanna simili a quelle della Chiesa Cattolica Romana Soprattutto nell’ambito del protestantesimo storico ci sono Chiese che hanno iniziato da molti anni una riflessione sulla condizione omosessuale a partire dal metodo di lettura biblica storico-critico In particolare si possono citare la Chiesa Valdese e Metodista, alcune Chiese Battiste e le Chiese Luterane in Italia

35

36 Atto del Sinodo Valdese 2013

37 Cristiani omosessuali
Esistono persone LGBTQ in tutte le Chiese, indipendentemente dalle posizioni e dagli atteggiamenti Negli ultimi decenni molti cristiani (cattolici ed evangelici) hanno sentito il bisogno di aggregarsi in Gruppi per superare le difficoltà e le chiusure dentro e fuori le Chiese La realtà dei Gruppi e dei Cristiani LGBTQ è una realtà viva e presente anche nel nostro paese

38 Per approfondire Pagina Omofobia su sito Arcigay: Documenti Fede e Omosessualità (dal sito della Chiesa Valdese): Portale Gionata (cristiani LGBTQ):

39 Per concludere L’omofobia è un problema che ci coinvolge tutti, sia come vittime sia come potenziali (a volte involontari) “carnefici” NON è un problema di alcune persone NON è un problema superato in Italia e in Europa NON è una questione che una comunità cristiana possa ignorare o trascurare


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