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L’impronta ecologica Bisogna raggiungere un’ economia realmente “sostenibile” basata su un principio di equità.

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Presentazione sul tema: "L’impronta ecologica Bisogna raggiungere un’ economia realmente “sostenibile” basata su un principio di equità."— Transcript della presentazione:

1 l’impronta ecologica Bisogna raggiungere un’ economia realmente “sostenibile” basata su un principio di equità.

2 METODO DELL’IMPRONTA ECOLOGICA
L’analisi dell’impronta ecologica capovolge completamente la domanda tradizionale : invece di chiedersi “quante persone può sopportare la Terra?”, il metodo dell’impronta si chiede “quanta terra ciascuna persona richiede per essere supportata?”. L’impronta ecologica rappresenta l’area totale di ecosistemi terrestri ed acquatici richiesta per produrre le risorse che una determinata popolazione umana (un individuo, una famiglia, una comunità, una regione, una nazione ecc.) consuma e per assimilare i rifiuti che la stessa popolazione produce.

3 l’Impronta ecologica mira ed esprimere la quantità di “interessi” maturati dalla natura di cui ci stiamo appropriando. Infatti se lo spazio bioproduttivo richiesto e’ maggiore di quello disponibile, possiamo ragionevolmente affermare che il tasso dei consumi non e’ sostenibile.

4 popolazione anni fa la popolazione mondiale era compresa tra i 2 e i 20 milioni Nel abbiamo oltrepassato i sei miliardi Nel 2050 pler le nazioni unite saremo 9,3 miliardi di abitanti Nel 2007 la popolazione urbana era uguale a quella rurale

5 NORD/SUD L’insieme dei Paesi del Sud del mondo, oltre 5 miliardi di persone , consuma solo il 30% di risorse, energia e dei minerali estratti, mentre i Paesi sviluppati ne consumano il 70% con una popolazione di poco più di un miliardo di persone. Il consumo mondiali di questi beni è molto squilibrato

6 I = PAT I = PAT è un equazione che esprime l’impatto della specie umana sui sistemi naturali: I = P x A x T. I = Impatto di un gruppo umano sull’ambiente = P = Popolazione A = consumo medio di risorsa per persona (consumo procapite ) T = indice della dannosità ambientale delle tecnologie che forniscono i beni consumati L’equazione I = PAT è la chiave per comprendere il ruolo della crescita demografica nella crisi ambientale.

7 IMPRONTA ECOLOGICA DI UNA PERSONA
L’Impronta ecologica di una persona e’ data dalla somma di sei diverse componenti: la superficie di terra coltivata necessaria per produrre gli alimenti, l’area di pascolo necessaria per produrre i prodotti animali, la superficie di foreste necessaria per produrre legname e carta, la superficie marina necessaria per produrre pesci e “frutti” di mare, la superficie di terra necessaria per ospitare infrastrutture edilizie e la superficie forestale necessaria per assorbire le emissioni di anidride carbonica risultanti dal consumo energetico dell’individuo stesso. L’Impronta ecologica e’ normalmente calcolata in ettari pro capite

8 L’IMPRONTA ECOLOGICA DELL’ITALIA
Alcuni esempi dell’impronta ecologia italiana: nel 1999 sono stati pubblicati i seguenti risultati: Isernia 2,09h procapite; Orvieto 2,25h procapite; Legnago 2,34h procapite, Nel 2000 sono stati resi noti i seguenti rapporti: Regione Liguria 3,64h procapite; Cosenza 3,99h procapite; Siena 4,09h. Nel 2001: Torino 3,3h procapite; Ancona 4,59h procapite, Provincia di Bologna 7,45h procapite

9 Popolazione (milioni)
Impronta procapite (ha) I Disponibilità di biocapacità (ha) B Deficit ecologico procapite D=I-B USA 288 9,5 4,9 4,6 AUSTRALIA 19,4 7,7 19,2 -11,5 BRASILE 174 2,2 10,2 -7,8 FRANCIA 59,6 5,8 3,1 2,7 ITALIA 57,5 3,8 1,1 CINA 1292,6 1,5 0,8 0,7 INDIA 1033,4 0,4 TERRA 6148,1 1,8

10 L’UTILIZZO GLOBALE DELLA TERRA
L’area complessiva del nostro pianeta è di circa 51 miliardi di ettari, dei quali una quota inferiore a 15 miliardi di ettari e’ costituita dalle terre emerse DESCRIZIONE SUPERFICIE (h) % Aree coltivate 1,5 miliardi 10 Pascoli-praterie 3,4 miliardi 23 Foreste-aree boscive 5,1 miliardi 33 Suoli ghiacciati-deserti 5 miliardi 32 Terreni edificati 0,3 miliardi 2

11 Le diverse nazioni si appropriano in modo diseguale della capacità bioproduttiva:i paesi più ricchi hanno un consumo di risorse ed una produzione di rifiuti pro capite molto più elevata di quella dei paesi poveri. Essendo il capitale naturale il nostro bene comune e’ indispensabile prevedere livelli di redistribuzione, secondo il principio di equità. Molte stime ritengono che almeno il 12% della superficie delle terre emerse debba essere preservato, ripartito in tutte le tipologie degli ecosistemi esistenti sul pianeta. Accettando questa stima e’ evidente che l’umanità dovrebbe imparare a vivere equamente entro un’Impronta ecologica di circa 2 ettari pro capite. Nel 2050 secondo le ultime stime delle nazioni unite saremo 9,3 miliardi, questo dato dovrà essere sotto i 1,2h procapite

12 OVERSHOOT DAY Il 21 agosto 2010 si è celebrata la giornata mondiale dello sovra sfruttamento o “Overshoot day”, cioè dal primo gennaio al 21 agosto l’umanità ha consumato risorse rinnovabili del pianeta, mentre dal 22 agosto al 31 dicembre ha consumato capitale naturale. Stiamo usando 0,4 ettari in più di quelli che ci sono in realtà, circa il 25 % in più di quanto la Terra possa offrire in modo durevole e rinnovabile , cioè stiamo sovra sfruttando il sistema. Per un po’ di tempo la biosfera è in grado di sostenere la richiesta, in quanto si intacca il capitale naturale accumulato per millenni, ma tra un po’ la condizione di overshoot non sarà più sostenibile e noi cominceremo a rimanere senza risorse, come una carta di credito con il conto in rosso. Il metodo dell’impronta ecologica ci ha consentito di avere uno strumento facilmente comunicabile, per comprendere l’entità del nostro impatto sulla natura.

13 COSA POSSIAMO FARE Usare meno energia e ottenerla il più possibile da fonti rinnovabili e inesauribili Riciclare tutto il riciclabile Eliminare tutti gli sprechi Eliminare il lusso e il superfluo

14 COSA FAREMO A scuola abbiamo iniziato a fare un’indagine fra gli studenti delle classi prime dell’Istituto Leardi su quanti conoscono la raccolta differenziata o la stanno già facendo a casa e sulle possibilità di farla anche a scuola . Dall’anno prossimo abbiamo intenzione di iniziare la raccolta differenziata a scuola almeno di carta e di alluminio e valuteremo la possibilità di raccogliere anche altri materiali riciclabili, incominceremo ad utilizzare quaderni di carta riciclata …..


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