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Quesiti Cosa è la scienza? In che cosa consiste l’approccio scientifico? I fondamenti della scienza sono veramente solidi? Quali sono i postulati su cui.

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1 Quesiti Cosa è la scienza? In che cosa consiste l’approccio scientifico? I fondamenti della scienza sono veramente solidi? Quali sono i postulati su cui si basa il metodo scientifico? Come progredisce la scienza? Procede per induzione o deduzione? Ci sono diversi metodi scientifici?

2 Aspetti epistemologici della ricerca
l’evoluzione del concetto di scienza e le sue implicazioni in ambito psicologico

3 Definizione di scienza
tentativo sistematico di acquisire conoscenze riguardo agli eventi del mondo.

4 METODI DI CONOSCENZA PRE-SCIENTIFICI
Helmstadter nel suo volume “Concetti di ricerca sul comportamento umano: educazione, psicologia, sociologia”, ha individuato e descritto 5 diversi metodi di conoscenza, che definisce pre-scientifici: Metodo dell’ostinazione Metodo intuitivo Metodo dell’autorità Metodo del ragionamento Metodo empirico

5 Il metodo dell’ostinazione (o presunzione)
Consiste nell’attibuire una relazione di causalità deterministica a 2 fenomeni che, solo occasionalmente e accidentalmente, si verificano in sequenza. Un esempio paradigmatico è la superstizione. Skinner nel 1948 ha fornito una spiegazione scientifica di questa modalità di acquisizione

6 Il metodo dell’intuizione (o senso comune)
Credenze popolari che si tramandano a volte per generazioni, che quando vengono sottoposte a controllo empirico si possono dimostrare infondate. A volte derivano da limiti metodologici; per questo vengono anche definite “teorie ingenue”

7 Il metodo dell’autorità
Credere ciecamente alle asserzioni di qualcuno solo perchè considerato “esperto” o “scienziato”

8 Il metodo del ragionamento (o approccio deduttivo)
Molte conoscenze vengono acquisite per deduzione, utilizzando lo schema sillogistico le conoscenze così realizzate sono vere solo se sono vere le premesse (A>B; B>C; A>C) Viene usato nei primi stadi del metodo scientifico (formulazione delle ipotesi, ricavate per deduzione da una teoria) si rivela insufficiente senza il vaglio empirico

9 Il metodo empirico Richiede l’esperienza diretta, sensoriale (osservazione); anche questa può essere fallace (motivazioni, esperienze precedenti possono alterare la percezione); non solo: si possono fare generalizzazioni errate perchè noi percepiamo solo campioni di realtà.

10 Il metodo scientifico Si differenzia dai precedenti perchè si basa su principi standard, accettati da tutte le comunità scientifiche, che offrono maggiori garanzie di attendibilità.

11 Il mito della scienza Per lungo tempo il concetto di scienza è stato considerato come sinonimo di verità ed ancor oggi, nonostante che in ambito filosofico, epistemologico e metodologico questa concezione si sia radicalmente modificata, in quanto ci si è resi conto che il metodo scientifico non può dare garanzie di verità assolute, tale “mito” persiste ancora nel senso comune, con tutti i rischi che questo comporta.

12 La fiducia nella scienza
Lo scienziato in genere viene considerato un’autorità in materia, colui al quale si riconosce il potere di stabilire come stanno le cose, come ci si deve comportare... Questa fiducia cieca nella scienza nasce dalla convinzione che le conoscenze trasmesse dagli esperti siano state acquisite attraverso un uso corretto del metodo scientifico, che viene genericamente considerato il modo più affidabile e attendibile di acquisire conoscenze.

13 Scienza = verità? la scienza non è in grado di fornire certezze, ma solo probabilità. Solo un’attenta analisi dei criteri metodologici utilizzati può fornire un’indicazione circa il livello di credibilità che possiamo attribuire ai risultati. Una fruizione acritica e passiva dei contenuti della scienza può essere pericolosa per l’influenza, più o meno consapevole, che ha sul comportamento.

14 Sviluppi del concetto di scienza

15 Il metodo ipotetico-deduttivo
Questa posizione, largamente condivisa, cominciò ad essere contestata verso la fine degli anni ‘50. La teoria della relatività rimette in discussione il concetto di osservazione pura. Di conseguenza viene messo in crisi il metodo induttivo, che viene sostituito dal metodo ipotetico-deduttivo. Anche fatti inosservabili, o non osservabili direttamente, possono essere studiati.

16 La Psicologia diventa una scienza
Intorno agli anni ‘30 la Psicologia subisce il fascino del positivismo logico (o neopositivismo). In modo particolare i behavioristi, che trovano un perfetto parallelismo tra i principi espressi dal neopositivismo e i propri presupposti teorico-metodologici: obiettività, accordo intersoggettivo delle osservazioni, rigorose misurazioni

17 Il concetto di autocorreggibilità
Con l’andar del tempo anche la concezione positivista della scienza subì un’evoluzione e si andò sempre più affermando il concetto di autocorreggibilità. Viene a cadere il concetto di validità assoluta della scienza e di progresso scientifico come accumularsi di conoscenze.

18 Il concetto di confutazione
Nessuna posizione può essere confermata empiricamente, ma solo confutata (Popper). Una legge scientifica non è mai valida o certa in senso assoluto solo perchè ha avuto conferme empiriche. Di essa si può solo affermare che non è falsa, perchè i nostri limiti conoscitivi ci impediscono di verificare l’evento nella sua totalità: ci può essere sempre il caso che la disconferma. Solo un’affermazione di disconferma può essere logicamente vera, un’affermazione al positivo può essere solo corroborata empiricamente, cioè non ancora falsificata.

19 Confutabilità e scienza
Perchè un’ipotesi sia valida deve poter essere confutata. Un’affermazione non confutabile non è scientifica (es psicoanalisi, perchè pretende di spiegare tutto e trova una giustificazione a qualsiasi confutazione)

20 Come deve essere una teoria
Una teoria, per essere falsificabile deve essere: precisa (operazionalizzazioni corrette), completa (deve prevedere e contenere la descrizione e la spiegazione di tutti i fattori connessi al fenomeno che intende spiegare) semplice (un’eccessiva complessità rende ardua la confutazione).

21 Come devono essere le asserzioni scientifiche
obiettive (indipendenti dal soggetto che le esprime) osservabili da chiunque (osservazione diretta / indiretta) verificabili (replicabili) confutabili

22 Kuhn Il compito della scienza non è di verificare teorie, né di accumulare conoscenze in maniera asettica, ma di arricchire le teorie, cercando di rispondere ai problemi che la società e la “cultura” del momento pongono. Il fondamento della scienza sono i paradigmi, ovvero quell’insieme di conoscenze scientifiche e di procedure di ricerca adeguate a risolvere i problemi attuali.

23 L’evoluzione paradigmatica
Fino a quando un paradigma assolve accettabilmente il suo compito rimane prevalente. Kuhn chiama questo periodo scienza normale. Quando il paradigma prevalente comincia a non essere più adeguato, o perchè l’accumularsi di anomalie crea uno stato crescente di crisi, o perchè una nuova scoperta rende superato e inefficiente il paradigma, subentra una fase di scienza straordinaria. La fase di scienza straordinaria consiste nella messa in discussione del paradigma e nella ricerca di un paradigma alternativo. La storia di una scienza è quindi caratterizzata da una serie di cicli paradigmatici.

24 Il concetto di “rivoluzione scientifica”
Non c’è un paradigma migliore di un altro, perchè ognuno ha i propri criteri di validità. Il superamento non può essere realizzato in maniera graduale, ma solo attraverso quella che Kuhn chiama rivoluzione scientifica. Il nuovo soppianta il vecchio quando questo non è più adeguato a rispondere ai quesiti che la scienza pone in quel momento.

25 Gli anni ’70 (Feyerabend, Lakatos, ecc.)
Dobbiamo prendere coscienza dei nostri limiti conoscitivi e considerare la metodologia uno strumento critico per la rilevazione dei limiti di una ricerca, piuttosto che un mezzo per raggiungere la verità. E’ inutile finalizzare la ricerca alla costruzione di una teoria unitaria per la conoscenza della verità; E’ più costruttivo progettare numerose teorie tra loro contrastanti da mettere in discussione per spiegare aspetti diversi della realtà.

26 …in sintesi Nel corso del secolo scorso si è passati da una posizione di dogmatismo della scienza, ad una visione meno rigida, che prende coscienza delle influenze date dal cambiamento sociale e dalla necessità, quindi, di adattare le norme metodologiche alle trasformazioni contestuali e alla complessità dei problemi che vuole indagare. Ma, come la posizione dogmatica è troppo radicale per essere accettabile, non può essere sostenibile la posizione opposta della completa anarchia. Per non rischiare di cadere nella pseudo-scienza è necessaria la condivisione e il rispetto di determinate regole, che si mantengano costanti, pur nella mutevolezza delle problematiche e dei contesti.

27 Ovvero: E’ opportuno che le diverse scienze si differenzino nelle procedure e nei metodi, per adattarsi alle differenti problematiche che ciascuna affronta; è logico che procedure e metodi, anche all’interno di ciascuna scienza si adeguino al mutare degli interessi e delle condizioni “storiche” è indispensabile che questa flessibilità non intacchi i principi-base del metodo scientifico, quei principi, cioè, che garantiscono validità alla ricerca e assicurano, quindi, un’evoluzione positiva della scienza.

28 Finalità della ricerca scientifica
Scoprire regolarità entro uno specifico ambito di studio Le regolarità individuate sono le leggi scientifiche Sistemi coerenti di leggi scientifiche costituiscono le teorie

29 L’approccio scientifico
Bisogna distinguere tra metodi scientifici e “metodologia della ricerca scientifica” In che cosa consiste? Formulare enunciati (ipotesi) Formulare sistemi di enunciati (teorie) Verificarli empiricamente Come? Invocata (naturalistica) Attraverso l’osservazione Provocata (sperimentale)

30 Finalità del metodo scientifico
Christensen nel suo volume “Experimental Psychology”, identifica 4 obiettivi: descrizione, spiegazione, predizione e produzione: 1) identificare le componenti di un fenomeno e rispettivi gradi di importanza (descrizione e misurazione) 2) determinare le cause dell’apparizione di un fenomeno, ovvero le condizioni necessarie alla sua apparizione - con continue aggiunte e revisioni (spiegazione e comprensione); 3) prevedere l’apparizione del fenomeno (in base alla conoscenza delle condizioni che lo precedono); 4) essere in grado di riprodurlo, creando le condizioni perchè si presenti controllo (modificare la realtà nella direzione voluta);

31 Le ipotesi ausiliarie Il principio della falsificabilità, introdotto da Popper (1934) è stato criticato perchè troppo drastico Non è detto che se un aspetto specifico di una teoria non risulta valido, la teoria debba essere abbandonata. Esiste la possibilità di ipotesi ausiliarie che conducano ad una revisione della teoria o di parte di essa

32 Approccio dinamico La scienza non è statica, si rimette continuamente in discussione (ricerca di base e applicata; settori disciplinari diversi)

33 Dimensione pubblica La comunicazione e l’esplicitazione dei metodi (procedure) usati rende possibile il controllo e la verifica dei risultati anche da parte di studiosi di approcci diversi, oltreché, ovviamente, l’applicazione in settori disciplinari diversi ed, in ultima analisi, la divulgazione a livello di massa

34 Evoluzione paradigmatica
La scienza si evolve attraversando diverse fasi paradigmatiche. Paradigma è un’importante teoria universalmente riconosciuta ed accettata (es: comportamentismo) fino a quando non viene soppiantata o affiancata da un altro paradigma altrettanto importante. Un nuovo paradigma può sostituire quello precedente o inglobarlo in uno più ampio. Nelle scienze biologiche o fisiche questo processo è molto più lento perchè è raro che una scoperta scientifica rivoluzioni completamente un paradigma affermato. Nelle scienze sociali è invece più facile (forse anche per l’influenza filosofica) che si trovino nuove chiavi di lettura dei fenomeni che riguardano il comportamento umano.

35 Il realismo critico o fallibilista
Sottolinea in maniera ancora più marcata il fatto che non è possibile conoscere la realtà delle cose in sé Lo scienziato non scopre la realtà, ma inventa teorie che servano a rappresentarla e a spiegarci il modo in cui noi siamo in grado di percepirla. Ha trovato molto credito nell’ambito della psicologia.

36 L’inferenza Se è possibile progettare teorie e modelli che descrivono e analizzano le proprietà dell’atomo, è altrettanto lecito sul piano scientifico studiare stati mentali, strutture sociali e così via. Attraverso un processo di transduzione è possibile inferire, a partire da quello che si osserva con l’esperienza diretta, ciò che non è possibile osservare. La realtà non è più solo quello che si osserva, ma anche ciò che si inferisce per spiegare quello che si osserva.

37 Il metodo ipotetico-deduttivo
Induzione e deduzione Il metodo ipotetico-deduttivo

38 Il metodo induttivo Il procedimento induttivo consiste nel passaggio da un’osservazione singolare a una proposizione universale (legge) L’obiettività è resa difficile dal fatto che la stessa esperienza sensoriale viene interpretata da ciascuno in maniera differente. Le distororsioni sensoriali prodotte dalla diversità individuale non sono però tali da impedire la comunicazione e quindi l’uniformità della scienza.

39 Aspetti quntitativi e qualitativi dell’inferenza
Sul piano qualitativo si presuppone che le osservazioni realizzate posseggano la caratteristica dell’oggettività sul piano quantitativo che siano state realizzate un numero sufficientemente alto di osservazioni da giustificare la generalizzazione. Tale generalizzazione è giustificabile solo in termini di probabilità. Se numerose volte, in circostanze diverse, con soggetti diversi, da osservatori diversi è stato osservato lo stesso (analogo) evento, le probabilità che l’assunzione non sia falsa diminuiscono (falsificazionismo).

40 Passaggi di generalizzazione
La generalizzazione Il resoconto effettivo dovrebbe essere: il giorno x, nel luogo x, ecc. Sono stati osservati 20 soggetti, con le caratteristiche xyzq, ed è risultato che le ragazze osservate ricordavano più elementi dei ragazzi osservati Passaggi di generalizzazione Ritengo che i soggetti utilizzati rappresentino l’universo, che il materiale utilizzato esprima tipicamente un contenuto da memorizzare, penso che l’effetto osservato non varierà nel tempo, che la procedura (tempi, modalità di presentazione, setting, ecc.) esprimano il modo abituale di memorizzare un’informazione. Resoconto finale le femmine hanno uno span di memoria maggiore dei maschi.

41 Il metodo deduttivo Consiste nel ricavare leggi interpretative della realtà dalle teorie vigenti, utilizzando esclusivamente procedimenti logici (ragionamento sillogistico) da una teoria più ampia se ne ricava una più specifica. Si tratta di costruzioni simboliche che per essere valide devono essere innanzitutto plausibili e devono avere un chiaro riferimento empirico, altrimenti rischiano di rimanere puri giochi simbolici.

42 Il metodo ipotetico-deduttivo
leggi e teorie induzione deduzione fatti acquisiti tramite previsioni e l’osservazione spiegazioni

43 Tappe del processo scientifico
Enunciazione di domande Risposte provvisorie Formulazione di ipotesi di relazioni Scelta di strumenti e metodi di verifica Attuazione della ricerca Verifica delle ipotesi Interpretazione dei risultati Generalizzazione dei risultati Produzione di nuovi quesiti


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