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FORUM SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI

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Presentazione sul tema: "FORUM SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI"— Transcript della presentazione:

1 FORUM SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI
Enzo Pietropaolo Pre.S.A.L. ASL RM/D Sandro Celli S.P.I.S.L.L. ASL VT Roma 16 Novembre 2012

2 Individuazione ed analisi
Contenuto del PSC Individuazione ed analisi dei RISCHI CONCRETI elenco di tutti i RISCHI del settore elenco di tutte le NORME DI LEGGE = REALIZZAZIONE DI UNO STRUMENTO OPERATIVO INFORMATIVO PRESCRIZIONI OPERATIVE

3 LE MAGGIORI CRITICITÀ RISCONTRATE
“Quello che non c’è”… Comunicazione tra progettista/ coordinatori Progettazione degli interventi di sicurezza Individuazione di procedure di lavoro Analisi credibile dei rischi connessi alle attività ed individuazione di misure di sicurezza specifiche ed adeguate al contesto Layout di cantiere che tenga conto dell’evoluzione dei lavori Misure di coordinamento relative alle interferenze tra le lavorazioni (anche della stessa ditta) 3

4 LE MAGGIORI CRITICITÀ RISCONTRATE
“Quello che (purtroppo) c’è”… Mero elenco dei rischi (spesso quelli specifici dell’impresa) Elenco di prescrizioni con generici richiami alle norme Scarsa specificità in relazione alle caratteristiche costruttive Sottostima dei rischi connessi alle opere da eseguire (es. demolizioni) Eccessiva frammentazione delle fasi lavoro Ridondanza di indicazioni (es. DPI, norme, lavorazioni, attrezzature non presenti,ecc) Duplicazione dei piani operativi di sicurezza 4

5 LE MAGGIORI CRITICITÀ RISCONTRATE
Cosa dicono i Datori di Lavoro troppo lunghi difficile da leggere tutti uguali difficile attuazione non servono a niente non contengono niente di nuovo sono una raccolta di leggi non ho tempo Tratto da: Indagine conoscitiva sullo stato di applicazione dei piani di sicurezza in edilizia di R. Balestrero 5

6 LE MAGGIORI CRITICITÀ RISCONTRATE
La consultazione dei piani Tratto da: Indagine conoscitiva sullo stato di applicazione dei piani di sicurezza in edilizia di R. Balestrero 6

7 I criteri generali del PSC
Specificità Concreta fattibilità Conformità alle prescrizioni generali dell’art. 15 del D.Lgs. 81/2008 Consultabilità Funzionalità all’esecuzione dell’opera 7

8 I criteri generali del PSC
La SPECIFICITÀ deve essere evidenziata dalle scelte progettuali, tecniche, architettoniche tecnologiche, dalle tavole esplicative di progetto, dalle planimetrie e dalle caratteristiche idrogeologiche del sito La CONCRETA FATTIBILITÀ significa che deve poter essere concretamente realizzabile dalle imprese esecutrici e dai lavoratori autonomi La CONSULTABILITÀ significa che deve essere scritto in forma comprensibile per tutte le figure coinvolte nel processo costruttivo La FUNZIONALITÀ ALL’ESECUZIONE DELL’OPERA deve garantire con i suoi contenuti la sicurezza di tutti i lavoratori 8

9 Piano di sicurezza e di coordinamento
CONTENUTI DEL PSC Riferimenti Normativi Articolo 100 D. Lgs. 81/08 s.m.i. Piano di sicurezza e di coordinamento Il piano è costituito da una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla complessità dell'opera da realizzare ed alle eventuali fasi critiche del processo di costruzione, atte a prevenire o ridurre i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori … 9

10 POSSONO ESSERE SUDDIVISI IN 3 GRUPPI:
I contenuti minimi POSSONO ESSERE SUDDIVISI IN 3 GRUPPI: Dati generali Contenuti anagrafici Contenuti tecnico/organizzativi

11 Analisi degli elementi essenziali
Il PSC è corredato da tavole esplicative di progetto, relative agli aspetti della sicurezza, comprendenti almeno una planimetria e, ove la particolarità dell’opera lo richieda, un profilo altimetrico e una breve descrizione delle caratteristiche idrogeologiche del terreno o il rinvio a specifica relazione se già redatta

12 Gli elementi essenziali
Descrizione del sito Descrizione dell’opera: - scelte progettuali - scelte architettoniche - scelte strutturali - scelte tecnologiche Individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza Elenco delle lavorazioni: - durata - interferenze - procedure lavorative

13 Gli elementi essenziali
In riferimento all’area ed all’organizzazione del cantiere, alle lavorazioni ed alle loro interferenze: - Una relazione concernente l’individuazione l’analisi e la valutazione di tutti i RISCHI CONCRETI In riferimento all’area ed all’organizzazione del cantiere, alle lavorazioni: - le scelte progettuali ed organizzative,le procedure, le M.P.P. In riferimento alle interferenze tra le lavorazioni: - le prescrizioni operative, le M.P.P. ed i DPI

14 Gli elementi essenziali
Le misure di coordinamento relative all’uso comune di apprestamenti,attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva Le modalità organizzative della cooperazione e del coordinamento tra D.L. e tra questi ed i L.A. Stima dei costi

15 nella progettazione del PSC
ANALISI PER FASI nella progettazione del PSC Fase A1 Analisi dell’area di cantiere; Fase A2 Analisi dell’organizzazione del cantiere; Fase B Analisi e valutazione dei rischi delle lavorazioni in riferimento ad area, organizzazione e lavorazioni; Fase C Analisi e valutazione dei rischi delle interferenze tra le lavorazioni; 15

16 Analisi degli elementi essenziali
RELATIVAMENTE ALL’AREA DI CANTIERE L’ANALISI DEVE ESSERE RIFERITA A: Le sue caratteristiche con particolare riguardo alla presenza di linee aeree e condutture sotterranee I rischi derivanti da fattori esterni I rischi trasmessi all’area circostante dall’attività di cantiere lavori stradali e autostradali in riferimento ad eventuali rischi derivanti dal traffico circostante

17 Analisi degli elementi essenziali
RELATIVAMENTE ALL’ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE IL PSC CONTIENE E ANALIZZA: Le modalità da seguire per la recinzione del cantiere, gli accessi e le segnalazioni Servizi igienico-assistenziali La viabilità interna: - carrabile e pedonale - accessi al cantiere - zone di carico e scarico merci le eventuali modalità di accesso al cantiere dei mezzi di fornitura dei materiali

18 Analisi degli elementi essenziali
RELATIVAMENTE ALL’ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE IL PSC CONTIENE E ANALIZZA: Gli impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua, gas ed energia di qualsiasi tipo Impianti e attrezzature da cantiere: - tagliaferri, molazza, sega circolare, gru ……… - gruppo elettrogeno - …………… Zone di deposito e stoccaggio: - attrezzature - materiali - rifiuti

19 Analisi degli elementi essenziali
RELATIVAMENTE ALL’ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE IL PSC CONTIENE E ANALIZZA: le zone di carico e scarico le eventuali zone di deposito dei materiali con pericolo d’incendio o di esplosione Gli impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche

20 RELATIVAMENTE ALLE LAVORAZIONI DEVE:
Analisi degli elementi essenziali RELATIVAMENTE ALLE LAVORAZIONI DEVE: Suddividere le lavorazioni in fasi lavorative ed eventualmente in sottofasi es. : realizzazione opere in c.a. – PARETI CONTROTERRA sottofase 1) allestimento opere provvisionali sottofase 2) posa in opera del ferro di armatura sottofase 3) Allestimento della casseratura con pannelli in legno idoneamente puntellati e controventati sottofase 4) Getto del cls e vibrazione sottofase 5) Maturazione del cls e disarmo delle casseformi

21 Analisi degli elementi essenziali
RELATIVAMENTE ALLE LAVORAZIONI SI DEVE: effettuare l’analisi con riferimento: - all’area ed all’organizzazione del cantiere - alle lavorazioni ed alle loro interferenze dei RISCHI PRESENTI ad esclusione di quelli specifici propri dell’attività dell’impresa

22 Analisi degli elementi essenziali
ALLORA quali sono i rischi propri dell’attività dell’impresa che non vanno considerati sul PSC: Sono tutti i rischi a cui sono esposti i lavoratori dell’impresa indipendentemente dal contesto lavorativo (cantiere) in cui operano

23 Analisi degli elementi essenziali
ALLORA quali sono i rischi propri dell’attività dell’impresa che non vanno considerati sul PSC: Esempio: A) Lavoro di getto del calcestruzzo: RISCHIO INDIPENDENTE DAL CONTESTO LAVORATIVO (SPECIFICO) CONTATTO CON CEMENTO ED OLI DISARMANTI B) Lavoro di getto del calcestruzzo in quota: RISCHIO DIPENDENTE DAL CONTESTO LAVORATIVO (NON SPECIFICO) CADUTA DALL’ALTO

24 Analisi degli elementi essenziali
PER LE LAVORAZIONI INTERFERENTI: Analisi delle interferenze tra le lavorazioni Verifica di eventuali sovrapposizioni tra le lavorazioni interferenti Cronoprogramma dei lavori Cronoprogramma della sicurezza eliminazione delle interferenze Prescrizioni operative e modalità di verifica Misure di Prev. e Protez. per interferenze residue

25 Analisi degli elementi essenziali
PER LE INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI: Il CSP effettua l’analisi delle interferenze tra le lavorazioni, anche se di una sola impresa: individuando le eventuali sovrapposizioni di lavorazioni interferenti; definisce le prescrizioni operative utili per lo sfasamento temporale delle lavorazioni interferenti indicando le modalità di verifica del rispetto di tali prescrizioni; predispone il Cronoprogramma dei lavori 25

26 Analisi degli elementi essenziali
PER LE INTERFERENZE TRA LE LAVORAZIONI: Il CSP nel caso in cui permangono rischi da Interferenza, al fine di ridurre al minimo tali rischi: indica le misure preventive e protettive; individua i dispositivi di protezione individuale 26

27 IL PERCORSO PROGETTUALE
LA PROGETTAZIONE DI UN’OPERA DEVE SEGUIRE DUE PERCORSI PARALLELI ED INTEGRATI: per la parte ARCHITETTONICA, STRUTTURALE e TECNOLOGICA per la REALIZZAZIONE in SICUREZZA

28 IL PERCORSO PROGETTUALE
L’INTERVENTO DEL CPS SI ARTICOLA IN DUE FASI: PRELIMINARE e di STUDIO ESECUTIVA

29 IL PERCORSO PROGETTUALE
Nella fase PRELIMINARE e di STUDIO va eseguita una RELAZIONE concernente: L’individuazione L’analisi La valutazione dei RISCHI CONCRETI

30 IL PERCORSO PROGETTUALE
Nella fase ESECUTIVA vengono DEFINITE nel dettaglio : Le scelte PROGETTUALI Le scelte ORGANIZZATIVE Le PROCEDURE Le misure PREVENTIVE e PROTETTIVE Le misure di COORDINAMENTO LE PRESCRIZIONI

31 PERCORSO PROGETTUALE (attività specifiche)
Studio del Progetto: - Contenuti - fasi lavorative e loro durata - studio geologico ed idrogeologico del sito - relazione tecnica sulla tipologia e metodologia costruttiva Confronto con il progettista - individuazione dei punti critici - modalità di verifica delle soluzioni Acquisizione documentazione Verifica dei processi lavorativi, dei materiali e delle sostanze utilizzate Verifica delle necessità e possibilità di collocare strutture fisse per interventi successivi Sopralluogo sul sito PIANIFICAZIONE e PROGETTAZIONE della SICUREZZA Pianificazione della logistica di cantiere individuazione ed analisi dei rischi REDAZIONE del PSC PRESCRIZIONI STIMA DEI COSTI

32 STRUTTURA TIPO DEL PSC Anagrafica del cantiere
Descrizione dell’opera da realizzare Fasi e sottofasi delle lavorazioni 4. Analisi dei rischi 5. Valutazione dei rischi Coordinamento della Sicurezza Organizzazione delle Emergenze Costi della sicurezza Modulistica di utilità Schede di supporto 32

33 QUALCHE SUGGERIMENTO Non affidarsi, totalmente, ai software per la redazione del piano Mettere al bando il detto: “Nel più, ci sta il meno” Esigere dai progettisti tutte le informazioni relative all’opera, indispensabili all’individuazione dei rischi e delle misure di sicurezza da adottare; Esigere dai DL delle imprese esecutrici le informazioni complementari e di dettaglio che devono essere nei POS; Preferire, dove possibile, la formulazione schematica; Ricorrere, il più possibile, a elaborati grafici e immagini; 33

34 Tenuta del PSC Il PSC deve essere obbligatoriamente tenuto in cantiere per i seguenti motivi: L’accettazione del PSC costituisce assieme alla redazione del POS il DVR dell’impresa per quel cantiere ed quindi soggetto all’obbligo di tenuta nell’UP Il PSC costituisce un documento operativo necessario per fare quotidianamente sicurezza in cantiere

35 Grazie per l’attenzione
e buon lavoro

36 Contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei
CONTENUTI DEL PSC Riferimenti Normativi Allegato XV D.Lgs.81/08 s.m.i. Contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei 2.1.1 Il PSC é specifico per ogni singolo cantiere temporaneo o mobile e di concreta fattibilità; i suoi contenuti sono il risultato di scelte progettuali ed organizzative conformi alle prescrizioni dell’art. 15 (misure generali di tutela). 2.1.2 Il PSC contiene almeno i seguenti elementi: ….. c) Una relazione concernente l’individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi concreti con riferimento all’area ed alla organizzazione del cantiere, alle lavorazioni ed alle loro interferenze; 36

37 Contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei
CONTENUTI DEL PSC Riferimenti Normativi Allegato XV D. Lgs. 81/08 s.m.i. Contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei In riferimento alle lavorazioni, il coordinatore per la progettazione suddivide le singole lavorazioni in fasi di lavoro e, quando la complessità dell'opera lo richiede, in sottofasi di lavoro, ed effettua l'analisi dei rischi presenti, con riferimento all’area e alla organizzazione del cantiere, alle lavorazioni e alle loro interferenze, ad esclusione di quelli specifici propri dell’attività dell’impresa facendo particolare attenzione ai seguenti… 37

38 CONTENUTI DEL PSC Cosa è cambiato e quali rischi devono essere analizzati..? Prima delle modifiche del DLgs 106/09 Allegato XV p.to lett. C) una relazione concernente l'individuazione, l'analisi e la valutazione dei rischi in riferimento all'area ed all'organizzazione dello specifico cantiere, alle lavorazioni interferenti ed ai rischi aggiuntivi rispetto a quelli specifici propri dell’attività delle singole imprese esecutrici o dei lavoratori autonomi; Allegato XV p.to 2.2.3 In riferimento alle lavorazioni, il Coordinatore per la progettazione suddivide le singole lavorazioni in fasi di lavoro e, quando la complessità dell’opera lo richiede, in sottofasi di lavoro, ed effettua l’analisi dei rischi aggiuntivi, rispetto a quelli specifici propri dell’attività dell’Imprese esecutrici o dei lavoratori autonomi connessi in particolare ai seguenti elementi: 38

39 CONTENUTI DEL PSC Riferimenti Normativi
Allegato XV D. Lgs. 81/08 s.m.i. Contenuti minimi del PSC in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni ed al loro coordinamento Il coordinatore per la progettazione effettua l'analisi delle interferenze tra le lavorazioni, anche quando sono dovute alle lavorazioni di una stessa impresa esecutrice o alla presenza di lavoratori autonomi, … 39

40 ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE
Per una efficace organizzazione del cantiere è necessaria una corretta progettazione a monte

41 FLUSSO DELLA SICUREZZA
PROGETTAZIONE ED ANALISI PRELIMINARI PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PIANI OPERATIVI DI SICUREZZA ATTUAZIONE DELLE MISURE DI SICUREZZA NEL CANTIERE

42 Fasi e sottofasi delle lavorazioni
STRUTTURA TIPO DEL PSC Introduzione Anagrafica del cantiere Descrizione dell’opera da realizzare Fasi e sottofasi delle lavorazioni 5. Analisi dei rischi Valutazione dei rischi Coordinamento della Sicurezza Organizzazione delle Emergenze Costi della sicurezza Modulistica di utilità Schede di supporto 42

43 PROGETTAZIONE PER FASI E PSC
Fase A1 Analisi dell’area di cantiere; Fase A2 Analisi dell’organizzazione del cantiere; Fase B Analisi e valutazione dei rischi in riferimento ad area, organizzazione e lavorazioni; Fase C Analisi delle interferenze tra le lavorazioni; 43

44 PROGETTAZIONE PER FASI E PSC
A1. Analisi dell’area di cantiere (Rifer.to Allegato XV ) Il coordinatore analizza tutti gli elementi essenziali di cui All.to XV.2 in relazione a: - presenza nell’area del cantiere di rischi particolari quali linee elettriche, … presenza di fattori esterni che comportano rischi per il cantiere; eventuali rischi che le lavorazioni del cantiere possono comportare per l’area circostante; 44

45 PROGETTAZIONE PER FASI E PSC
A2. Analisi dell’organizzazione del cantiere (Rifer.to Allegato XV ) Il coordinatore in relazione alla tipologia di cantiere analizza almeno gli elementi indicati al p.to 2.2.2 dell’All.to XV, quali Viabilità, modalità di accesso per la fornitura dei mateiriali, dislocazione degli impianti, dislocazione delle zone di deposito, scarico e scarico, etc..; redige degli elaborati grafici esplicativi comprendenti planimetrie e ove la particolarità lo richiede dei profili altimetrici (p.to 2.1.4) 45

46 PROGETTAZIONE PER FASI E PSC
Layout di cantiere 46

47 PROGETTAZIONE PER FASI E PSC
B. Analisi e valutazione dei rischi (Rifer.to Allegato XV ) Il coordinatore in relazione allo specifico cantiere 1) suddivide le singole lavorazioni in fasi di lavoro e, quando la complessità dell’opera lo richiede, in sottofasi di lavoro; 2) effettua l’analisi dei rischi presenti, con riferimento: ad area ed organizzazione del cantiere; alle lavorazioni; alle interferenze tra le lavorazioni; e con particolare attenzione ai rischi elencati al p.to 2.2.3 47

48 PROGETTAZIONE PER FASI E PSC
B. Analisi e valutazione dei rischi (Rifer.to Allegato XV ) Il coordinatore nell’ambito del PSC, effettua l’analisi dei rischi presenti ad esclusione di quei rischi specifici propri della attività dell’impresa, ed indipendenti dal contesto Tali rischi esclusi dal PSC sono oggetto di valutazione nei relativi POS in capo alle singole imprese esecutrici. 48

49 PROGETTAZIONE PER FASI E PSC
C. Analisi Analisi delle interferenze tra le lavorazioni (Rifer.to Allegato XV - 2.3) Il coordinatore effettua l’analisi delle interferenze tra le lavorazioni, anche se di una sola impresa: a) individuando le eventuali sovrapposizioni di lavorazioni interferenti; b)definisce le prescrizioni operative utili per lo sfasamento temporale delle lavorazioni interferenti indicando le modalità di verifica del rispetto di tali prescrizioni; c) predispone il Cronoprogramma dei lavori. 49

50 PROGETTAZIONE PER FASI E PSC
C. Analisi Analisi delle interferenze tra le lavorazioni (Rifer.to Allegato XV - 2.3) Il coordinatore nel caso in cui permangono rischi da interferenza, al fine di ridurre al minimo tali rischi: - indica le misure preventive e protettive; - individua i dispositivi di protezione individuale. , 50

51 PERCORSO PROGETTUALE DEL PSC
Analisi Preliminare di Area ed organizzazione del Cantiere Consultazione del progettista e Condivisione di scelte progettuali e organizzative Layout di cantiere e elaborati grafici esplicativi Individuazione delle lavorazioni realmente presenti Suddivisione in fasi e sottofasi delle lavorazioni Analisi dei rischi presenti e concreti Individuazione delle interferenze Cronoprogramma Indicazione di misure preventive e protettive Misure preventive e protettive per rischi di interferenza PSC Costi sicurezza

52 QUALCHE SUGGERIMENTO •Evitare di affidarsi, totalmente, ai software per la redazione del piano • Mettere al bando il detto: “Nel più, ci sta il meno” • Rispettare i contenuti dell’allegato XV del D. Lgs. 81/08; • Esigere dai progettisti le informazioni relative all’intervento indispensabili all’individuazione dei rischi e delle misure di sicurezza da adottare; • Esigere dai datori di lavoro delle imprese esecutrici le informazioni complementari e di dettaglio che devono essere nei POS; • Preferire, dove possibile, la formulazione schematica; • Ricorrere, se del caso, a elaborati grafici e immagini; • … 52

53 semplicità, brevità e comprensibilità,
QUALCHE SUGGERIMENTO e non dimenticare … I criteri per la redazione: semplicità, brevità e comprensibilità, 53

54 E aa 54

55 ELEMENTI MINIMI SECONDO L’ALLEGATO XV
a) l'identificazione e la descrizione dell'opera, esplicitata con: 1) l'indirizzo del cantiere; 2) la descrizione del contesto in cui é collocata l'area di cantiere; 3) una descrizione sintetica dell'opera, con particolare riferimento alle scelte progettuali, architettoniche, strutturali e tecnologiche; b) l'individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza, esplicitata con l'indicazione dei nominativi del responsabile dei lavori, del coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e, qualora già nominato, del coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione ed a cura dello stesso coordinatore per l'esecuzione con l'indicazione, prima dell'inizio dei singoli lavori, dei nominativi dei datori di lavoro delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi; 55

56 ELEMENTI MINIMI SECONDO L’ALLEGATO XV
c) una relazione concernente l’individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi concreti, con riferimento all’area ed alla organizzazione del cantiere, alle lavorazioni ed alle loro interferenze; d) le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le misure preventive e protettive, in riferimento: 1) all'area di cantiere, .; 2) all'organizzazione del cantiere,; 3) alle lavorazioni, La collocazione urbanistica ed ambientale del cantiere influisce in maniera determinante sulla sua organizzazione in funzione della presenza di mezzi logistici e di protezione collettiva. Ad esempio: assistenza sanitaria rete fognaria acqua potabile fornitura elettrica calcestruzzo preconfezionato 56

57 ELEMENTI MINIMI SECONDO L’ALLEGATO XV
e) le prescrizioni operative, le misure preventive e protettive ed i dispositivi di protezione individuale, in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni, ; In questo caso si fa riferimento alla eventualità di dover effettuare più lavorazioni contemporaneamente e nello stesso punto per cui è necessario intervenire sui rischi che transitano da una lavorazione all’altra e non sono stati analizzati nei singoli POS essendo impropri. Pertanto il CSP in questa eccezionale circostanza inserisce nel P.S.C. alcuni elementi caratteristici del POS, quali i dispositivi di protezione individuale. 57

58 ELEMENTI MINIMI SECONDO L’ALLEGATO XV
f) le misure di coordinamento relative all'uso comune da parte di più imprese e lavoratori autonomi, come scelta di pianificazione lavori finalizzata alla sicurezza, di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva; La regolamentazione dell’uso comune di attrezzature, apprestamenti, infrastrutture, mezzi logistici e/o di protezione collettiva deve consentire di: - individuare chi li deve allestire, mettere in atto e garantire la loro manutenzione; - evitare la duplicazione degli allestimenti; - definire le modalità e le procedure di utilizzo; - stabilire chi li deve utilizzare e quando 58

59 ELEMENTI MINIMI SECONDO L’ALLEGATO XV
g) le modalità organizzative della cooperazione e del coordinamento, nonché della reciproca informazione, fra i datori di lavoro e tra questi ed i lavoratori autonomi; Il CSP è chiamato ad esplicitare nel piano come intende organizzare la cooperazione, il coordinamento, la reciproca informazione; potrà quindi utilizzare l’indicazione dei momenti in cui effettuare le riunioni e dei soggetti che devono parteciparvi per rendere efficace la trasmissione delle informazioni necessarie alla conoscenza dei processi da mettere in atto. Naturalmente l’articolazione sarà legata alla complessità dell’opera ed alla necessità di presidiarne le fasi critiche. 59

60 ELEMENTI MINIMI SECONDO L’ALLEGATO XV
h) l'organizzazione prevista per il servizio di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori, nel caso in cui il servizio di gestione delle emergenze é di tipo comune, nonché nel caso quando è previsto nei contratti di affidamento dei lavori che il committente o il responsabile dei lavori organizzi apposito servizio di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori; il PSC contiene anche i riferimenti telefonici delle strutture previste sul territorio al servizio del pronto soccorso e della prevenzione incendi; I servizi di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori possono essere affrontati in tre modi: 1) gestione comune delle emergenze (il CSP indica nel piano quanto previsto) 2) gestione separata delle emergenze (il CSP indica nel piano la necessità che ogni ditta provveda per proprio conto; in questo caso dovrà essere previsto un paragrafo a parte per i lavoratori autonomi) 3) il Committente o il Responsabile dei Lavori si avvale della facoltà di organizzare apposito servizio per la gestione delle emergenze (il CSP pianifica il servizio esplicitandolo nel P.S.C.) 60

61 ELEMENTI MINIMI SECONDO L’ALLEGATO XV
i) la durata prevista delle lavorazioni, delle fasi di lavoro e, quando la complessità dell'opera lo richieda, delle sottofasi di lavoro, che costituiscono il cronoprogramma dei lavori, nonché l'entità presunta del cantiere espressa in uomini-giorno; L’individuazione delle fasi e sottofasi di lavoro è finalizzata a semplificare il compito del CSP in riferimento alla redazione del cronoprogramma dal quale risulta l’eventuale contemporaneità delle lavorazioni l) la stima dei costi della sicurezza, 61

62 CONTENUTI DEL PSC SECONDO L’ALLEGATO XV
Il coordinatore per la progettazione indica nel PSC, ove la particolarità delle lavorazioni lo richieda, il tipo di procedure complementari e di dettaglio al PSC stesso e connesse alle scelte autonome dell'impresa esecutrice, da esplicitare nel POS. Le indicazioni contenute nel P.S.C. si renderanno necessarie soltanto in casi particolari caratterizzati dall’esigenza di esplicitare comunque le procedure in relazione all’accertato maggior rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori. A titolo puramente indicativo si riportano i seguenti casi: • lavorazioni ad alto contenuto tecnologico; • lavorazioni con materiali altamente nocivi o tossici; • lavorazioni con elevato numero di imprese coinvolte contemporaneamente; •lavorazioni effettuate in contesti ambientali particolarmente ostili; 62


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