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LA NASCITA DI UN ESSERE UMANO

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Presentazione sul tema: "LA NASCITA DI UN ESSERE UMANO"— Transcript della presentazione:

1 LA NASCITA DI UN ESSERE UMANO
LA FECONDAZIONE: Gli spermatozoi risalgono l’apparato genitale femminile e raggiungono la cellula uovo che dopo essere stata espulsa dall’ovaia va in una delle tube (ovulazione)

2 Solo uno spermatozoo riesce a penetrare nell’ovocita

3 Lo zigote che si è appena formato comincia a dividersi per mitosi: l’embrione è allo stato di MORULA

4 L’embrione è allo stadio di BLASTOCISTI e raggiunge la parete dell’utero

5 L’embrione si attacca alla parete dell’utero
L’embrione si attacca alla parete dell’utero. Questo processo viene chiamato ANNIDAMENTO e segna l’inizio della GRAVIDANZA

6 Embrione di 1 mese e mezzo (particolare della mano)

7 Embrione di 2 mesi

8 Embrione di 2 mesi e mezzo

9 Embrione di 3 mesi

10 Embrione di 5 mesi

11 Feto di 9 mesi

12 Ecografia: controllo che si effettua durante il periodo gestazionale: è uno dei momenti più emozionanti della gravidanza durante il quale i futuri genitori possono vedere il loro bambino………

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16 Le teorie sull’inizio della vita umana e la dignità dell’embrione

17 Principali teorie sulla determinazione dell’inizio della vita umana

18 Prima teoria La prima teoria determina l’inizio della vita umana al momento stesso della fecondazione dell’ovulo, quando le cellule germinali dell’uomo (spermatozoo) e della donna (ovulo) danno origine alla prima cellula del nuovo essere che possiede già una propria identità genetica. In questa fase la morula (2-16 cellule) che diventa blastocisti (64 cellule) non è ancora legata all’organismo materno anche se riesce ad assolvere le proprie funzioni vitali e a svilupparsi (processo di mitosi). Dunque c’è vita umano-personale e la madre non è causa determinante dello sviluppo della nuova persona, ma solo Habitat naturale. A sostegno di questa teoria c’è il prof. A. Bonpiani, il quale afferma che questa teoria sostenga il concetto di “individualità somatica unica ed irripetibile dell’embrione umano in ogni fase e stadio del suo sviluppo”. 18

19 Seconda teoria La seconda teoria tiene in considerazione la definizione di Boezio riguardo la persona che per lui è “sostanza individuale di natura razionale”. Questa teoria sostiene la caratteristica dell’individualità in cui l’inizio della vita è solo in fase pre-embrionale (tra il quinto e il settimo giorno) quando compare la stria primitiva (segnale che indica il passaggio dalla totipotenza delle cellule, ovvero la non diversità delle cellule in vari tessuti o organi, alla differenziazione delle cellule e alla individuazione di casi gemellari dello zigote). Questa differenziazione sostenuta da A. Serra è sicuramente di tipo biologico determinando però anche una distinzione di tipo ontologico ovvero nell’individualità, che nella fase pre-embrionale non esisterebbe; è necessario, così, puntualizzare sul fatto che l’individualità non è identità, cioè l’embrione anche se indistinto prima della stria primitiva non significa che non abbia comunque una propria identità ontologica. Inoltre la gemellazione è determinata dalla sua originaria unità acquisendone una nuova risultando così un processo di moltiplicazione e non di divisione. 19

20 Terza teoria La terza teoria che riprende spunto sempre dalla definizione di Boezio sostiene l’aspetto razionale: un soggetto personale è tale solo quando può esercitare le proprie caratteristiche razionali (come afferma J.M. Goldening i tessuti e gli organi di una persona senza il funzionamento del cervello non costituiscono un essere umano). Questa teoria nella sua versione estrema definisce la persona come tale solo quando ha la capacità di decidere e di ragionare. 20

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22 Quarta teoria L’ultima teoria è influenzata dalla definizione di Boezio, infatti i sostenitori tengono conto della relazionalità; per loro la vita, anche se biologicamente umana, diventerebbe umanizzata solo quando è accolta dai genitori e soprattutto la madre. 22

23 TUTELA IN TUTTE LE FASI DELLO SVILUPPO DELL’EMBRIONE UMANO.
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24 ABORTO Metodo farmacologico RU486 Metodo chirurgico
 Operazione, eventualmente sotto narcosi.   Il momento dell’intervento e' pianificato e ben determinato. L'operazione dura poco tempo.   Di regola l’intervento non viene effettuato prima della 7a settimana.   Si ha piu' tempo a disposizione per prendere una decisione.   Se effettuato sotto narcosi, l’intervento non e' vissuto coscientemente.   Di solito le perdite di sangue dopo l’operazione sono poco abbondanti e di breve durata.   Dolori prolungati sono rari. In oltre 95% dei casi un ulteriore intervento chirurgico non e' necessario. Non c'e' bisogno di narcosi.   Il procedimento e' di tre giorni.   L’interruzione può essere praticata molto precocemente, il che e' sovente percepito come un sollievo psichico.   L'espulsione e' vissuta coscientemente.   Molte donne ritengono che il metodo farmacologico e' più naturale.   Maggiore responsabilità personale.   Perdite di sangue più prolungate.   Dolori addominali che durano più o meno 24 24

25 Dignità dell’embrione umano:
Il valore della persona 25 25

26 Antico Testamento A.T. nel testo di Giobbe in cui l'esistenza di ogni individuo, fin dalle sue origini, è nel disegno di Dio. «Le tue mani mi hanno plasmato e mi hanno fatto integro in ogni parte; vorresti ora distruggermi? Ricordati che come argilla mi hai plasmato e in polvere mi farai tornare. Non m'hai colato forse come latte e fatto accagliare come cacio? Di pelle e di carne mi hai rivestito, d'ossa e di nervi mi hai intessuto. Vita e benevolenza tu mi hai concesso e la tua premura ha custodito il mio spirito» (10, 8-12). 26

27 Nuovo testamento Anche nel N.T. si sottolinea l'importante riconoscimento del valore della vita fin dai suoi inizi ed esalta la fecondità e l'attesa per la vita nelle parole di Elisabetta che gioisce per la sua gravidanza: «Il Signore... si è degnato di togliere la mia vergogna» (Lc 1, 25). 27

28 GIOVANNI PAOLO II, Lettera enciclica Evangelium Vitae, 25 marzo 1995, n 45.
“L’uomo è chiamato a una pienezza di vita che va ben oltre le dimensioni della sua esistenza terrena, poiché consiste nella partecipazione alla vita stessa di Dio” (EV 2). La Evangelium Vitae, "il vangelo della vita", ’enciclica di papa Giovanni Paolo II per esprimere la posizione della Chiesa Cattolica sul valore e l'inviolabilità della vita umana. (promulgata il 25 marzo 1995) e si collega all'enciclica Humanae Vitae, scritta da Papa Paolo VI il 25 luglio1968. esprimere la posizione della Chiesa Cattolica sul valore e l'inviolabilità della vita umana 28

29 Catechismo della Chiesa Cattolica
Catechismo della Chiesa Cattolica il figlio non è qualcosa di dovuto, ma un dono. 29

30 Il Comitato Nazionale di Bioetica
Se il Comitato Nazionale di Bioetica ha stabilito nello statuto dell’embrione umano che egli “E’ uno di noi”, dunque appartenente alla famiglia umana, deve essere tutelato e rispettato sin dalla fecondazione perché anche per l’embrione vale la regola “non fare ad altri quello che non vorresti fosse fatto a te”. 30


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