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Centro Studi Erickson Trento

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Presentazione sul tema: "Centro Studi Erickson Trento"— Transcript della presentazione:

1 Centro Studi Erickson Trento
Corso di formazione per docenti della scuola primaria e scuola secondaria di Primo Grado Prima Parte: Condurre la scuola in modo efficace La valutazione dei comportamenti problema: analisi funzionale Relatore: Dr.ssa M.Luisa Boninelli mail: web: Imola, 4 Settembre 2012

2 Introduzione Negli ultimi decenni è diventato difficile per gli nsegnanti ottenre il rispetto delle regole di classe. Questo è dovuto in parte ad un cambiamento dei valori emergenti nell’attuale società, alla perdita di autorevolezza dei genitori e alla mancanza di un punto di riferimento.

3 Introduzione I modelli di comportamento proposti dalla TV, internet e altri media sono improntati di aggressività, ostentato cinismo e arroganza.

4 La valutazione dei comportamenti problema
I problemi comportamentali si presentano sotto svariate forme e sono di norma determinati da una pluralità di cause.

5 Esempio “ Luigi in risposta ad un insulto reagisce con un pugno”. Il compagno incassato il pugno scoppia a piangere. Insulto aggressività verbale Pugno aggressività fisica Pianto: effetto sperato, segnale chiaro di sottomissione. Questo feedback farà sperare a Luigi che reagire con i pugni sia, una modalità efficace per l’autoaffermazione.

6 Esempio due “ Il compagno, per tutta risposta, gli restituisce un altro pugno ancora più forte e tutti i compagni ridono di lui. Con tutta probabilità, in futuro tenterà sempre meno l’aggressione diretta, cercando strategie alternative.” QUALI??

7 La legge dell’effetto Fissa immediatamente i comportamenti che prodotti deliberatamente o in modo casuale, si dimostrano efficaci nel ridurre o eliminare le tensioni motivazionali.

8 I problemi comportamentali
Un ragazzo svantaggiato, con poche abilità a causa di deficit socio culturali molto marcati spesso riceve dei feedback negativi da parte dei suoi compagni, insegnanti, educatori, ricavandone la convinzione di sentirsi inferiore. Si accontenterà di ripiegare su gratificazioni surrogate provocate da comportamenti problematici.

9 Creare una didattica inclusiva
Le conseguenze positive offrono la possibilità di incrementare l’autostima, l’autoaffermazione (anch’io so fare!) il circolo virtuoso dell’apprendimento.

10 Modi inappropriati di gestire il comportamento problema
Attenzione Proibizione Minaccia Minaccia non mantenuta Attacco alla persona Incoerenza

11 1) Attenzione Il comportamento disturbante è particolarmente adatto per attirare sul ragazzo un certo grado di attenzione, spesso negativa. Per molti alunni, essere sistematicamente ignorati può risultare a tal punto insopportabile che anche un contatto interpersonale negativo può essere gradito.

12 1) Attenzione Per molti alunni, essere sistematicamente ignorati può risultare a tal punto insopportabile che anche un contatto interpersonale negativo può essere gradito.

13 2) Proibizione Proibire un comportamento può tradursi, in un incentivo del comportamento stesso. La proibizione, specie se espressa in forma imperiosa e sgradevole, può costituire di sopraffazione relazione nei confronti del ragazzo.

14 Proibizione Occorre tenere ben presente che i divieti, sono sempre stati per definizione associati ad eventi piacevoli di vario genere, come: mangiare troppe caramelle, Guardare la televisione fino a tardi Marinare la scuola.. E cosi via. E’ possibile quindi che le cose vietate assumano, proprio perché tali, una connotazione positiva.

15 Minaccia E’ un provvedimento che comprende appunto un divieto e la specificazione delle eventuali conseguenze negative: Es: “ Smetti di ridere altrimenti di mando dal Dirigente!”

16 Minaccia Per la minaccia valgono in parte le considerazioni svolte a proposito della proibizione. Una volta minacciato, il ragazzo potrebbe essere tentato di resistere all’ingiunzione per dimostrare di essere cosi abile da riuscire a contrapporsi, non solo all’adulto in quanto tale, ma anche ai suoi provvedimenti disciplinari.

17 Minaccia Scelta la strategia della resistenza, questa potrà essere ulteriormente rinforzata da qualsiasi segnale che possa far pensare al ragazzo di aver avuto successo nella sua azione.

18 Minaccia NON mantenuta
Molto spesso, l’insegnante minaccia sanzioni che poi non si sente, per varie ragioni, di applicarle.

19 Minaccia- Segnali di Successo
Nervosismo Stizza da parte dell’educatore Perdita di controllo Adozione di ulteriore e più pesanti provvedimenti punitivi ( in questo modo si conferma esplicitamente al ragazzo di essere stato così abile da aggiudicarsi.. il primo round!)

20 Attacco alla Persona All’interno di questo ambito rientrano tutta una serie di tradizionali manovre per bloccare o tamponare comportamenti inappropriati, come: Il rimprovero La critica Il sarcasmo L’ironia Tutte queste modalità presuppongono una convinzione precisa: che la presenza di un comportamento scorretto sia, di per sé, prova sufficiente per ritenere la persona nel suo complesso portatrice di qualche anomalia o caratteristica negativa.

21 Attacco alla Persona L’ipotesi che criticando, umiliando, sminuendo la persona questa possa essere indotta a modificare il proprio comportamento nella direzione voluta. Esempio: Luigi disturba e fa il pagliaccio: l’insegnante lo apostrafa con espressioni del tipo “La vuoi smettere di fare il pagliaccio? Gente come te è meglio che se ne resti a casa!”

22 Attacco alla Persona Se il ragazzo seguisse la prescrizione e smettesse di disturbare (cambiando il suo ruolo) ciò significherebbe una sua implicita accettazione della premessa da cui l’insegnante è partito e cioè di essere una persona disprezzabile perché disturba.

23 Attacco alla Persona Difficilmente un ragazzo accetta di fare qualcosa che lo può svalutare in qualche maniera, quindi potrebbe essere indotto in certe circostanze a persistere nel comportamento che infastidisce l’insegnante.

24 Analisi : attacco alla persona
L’educatore: Tenta di indebolire l’immagine di sé del ragazzo scatenando automaticamente forze psicologiche di senso contrario. Non ha un più facile di ottenere ciò se non riproponendo, il comportamento scorretto.

25 Incoerenza Ad un determinato atteggiamento che non può essere accettato, l’educatore reagisca in molto disordinati tra loro.

26 Ipotesi di intervento Ogni essere umano e maggior ragione il bambino e l’adolescente, mostrano una spiccata tendenza ad aggrapparsi a qualsiasi comportamento che si dimostri efficace nel fornirgli immediati vantaggi, soprattutto psicologici.

27 Errori educativi Dare eccessiva attenzione ai comportamenti indesiderabili e trascurare di valorizzare i comportamenti desiderabili Continuare a ripetere al bambino cosa non deve fare trascurando di specificare cosa si vorrebbe che facesse Perdere il controllo mentre si rimprovera il ragazzo perché non riesce a controllarsi Punire in modo incoerente o in ritardo il comporamento negativo

28 Errori educativi Pretendere che il ragazzo faccia assolutamente quello che l’adulto si aspetta da lui «perché è cosi che si deve fare», senza fornire spiegazioni sufficienti e stimolare in lui una adeguata motivazione.

29 Dal punto di vista psicologico
L’educatore lavora Su due classi di comportamento Comportamenti disadattivi che cercherà di tenere sotto controllo Comportamenti appropriati che cercherà di sviluppare

30 Dal punto di vista psicologico
L’educatore lavora in due momenti distinti: a) Immediatamente prima che il comportamento si manifesti (agendo su una classe di variabili che per comodità vengono dette “antecedenti” b) Immediatamente dopo (agendo su variabili dette “conseguenti”)

31 Azioni antecedenti Per evitare di fornire occasioni o stimoli, diretti o indiretti, per il comportamento problema e al contempo, favorire ed incentivare il comportamento adeguato.

32 Azione conseguente Dovrà essere rivolta ad evitare conseguenze gratificanti per il comportamento problema e a cercare di favorire il più possibile il “buon esito” di comportamenti appropriati.

33 Azioni sugli eventi “antecedenti”
Non introdurre nella situazione elementi tali da stimolare ulteriormente il comportamento non accettabile. Es “ Ma non hai nient’altro da fare che chiacchierare?” Errore tattico.. PERCHE’?

34 Azione sugli eventi “antecedenti”
Privazione di conferme psicologiche (feedback positivi)

35 Azioni sugli eventi “Antecedenti”
Noia Carente carisma da parte del docente che non riesce a rendere gradevole la propria lezione Distacco cognitivo eccessivo

36 Azioni sugli eventi antecedenti
Deficit di abilità: Se un alunno è carente nelle abilità tipiche del suo livello evolutivo (manuali, ludiche, scolastiche, sociali, ecc) risulterà meno attratto da attività gratificanti e, avrà molto tempo a disposizione per indulgere in attività di grado inferiore (spesso attività disturbanti o inaccettabili).

37 Per neutralizzare l’effetto degli antecedenti negativi occorre:
INDIVIDUALIZZAZIONE GRATIFICAZIONE STRUTTURAZIONE DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA

38 Tecniche di modificazione del comportamento: assunti di base
La quasi totalità dei comportamenti è appresa per imitazione E’ possibile insegnare a tutti i bambini che il loro comportamento può essere modificato La maggiorparte dei comportamenti può essere modificata dalle conseguenze che devono essere il più possibile immediate.

39 L’A-B-C- dei programmi di modificazione del comportamento
Un tipico programma di modificazione è basato sulla sequenza di tre componenti: A B C Antecedenti comportamenti conseguenza

40 A: EVENTI ANTECEDENTI Ciò che succede all’inizio o che è preesistente ad un dato comportamento: Pensieri Comunicazioni Aspettative Regole

41 B: IL COMPORTAMENTO: LA QUESTIONE CENTRALE
Il Comportamento è “ ciò che il bambino fa” In tutti i programmi di tipo comortamentale il temrine comportamento indica qualcosa di osservabile, di cui si può contare la frequenza e che si può modificare Il comportamento non è ciò che il bambino non fa.

42 C= CONSEGUENZE. LE REAZIONI AL COMPORTAMENTO
Le conseguenze per il soggetto che ha messo oin atto un comportamento fondamentalmete essere possono fondamentalmente essere: 1. positive 2 negative

43 ESEMPIO Federica va con la mamma al supermercato. Ad un certo punto vede dei dolci. Ne vuole uno e lo chiede la mamma, ma questa le dice di no Betty va su tutte le furie, inizia a piangere e ad urlare, puntando i piedi mentre la mamma lla tira per la mano La mamma, temendo di essere giudicata male del presenti, a questo punto acconsente a comprare un dolcetto alla bimba , la quale smette subito la scenata A B C

44 Comportamento della mamma
Betty va con la mamma al supermercato. Ad un certo punto vede dei dolci. Ne vuole uno e lo chiede all mamma, ma questa le dice di no. Betty va su tutte le furie, inizia a piangere, puntando i piedi mentre la mamma la tira per la mano temendo di essere giudicata male dai presenti La mamma q questo punto acconsente a comprare un dolcetto alla bimba La quale smette subito la scenata e con sollievo enorme per la mamma

45 Azione sui comportamenti “negativi”
Evitare gratificazioni estrinseche. Amico: “ Chi ti ha dato il lecca-lecca?” Luigi: “ La mia mamma perché disturbavo” Amico: “ Dunque la tua mamma desidera che tu disturbi?” Luigi: “ Credo di si, da momento che ogni volta che disturbo mi dà un lecca-lecca” Amico: “ Che scoperta che ho fatto” Proverò senz’altro a disturbare anch’io!!” tratto da Dialogo Paradossale di Mager, 1980.

46 Azione sui comportamenti negativi
2. Evitare gratificazioni “intrinseche” Non agire in modo da far si che il comportamento problema raggiunga gli obiettivi per i quali è stato emesso. “ Maria, il primo giorno di scuola piange e si dispera. L’obiettivo è quello di rimanere vicino alla mamma. Occorre fare in modo che questo obiettivo sia raggiunto tramite il solo comportamento accettabile, cioè quello di attendere tranquillamente fino alle e non attraverso il pianto”.

47 Azioni su comportamenti negativi
3. Evitare gratificazioni psicologiche Non permettere che il comportamento problema serva al ragazzo per incrementare il suo grado di sicurezza psicologica attraverso attenzione, affetto, contatto umano, sopraffazione di altre persone, ecc.

48 Azioni sui comportamenti aggressivi
4. Evitare forme di punizioni inappropriate. La punizione tradizionale consiste spesso ed esclusivamente in un attacco alla persona La punizione può convogliare sul ragazzo, una diretta gratificazione del comportamento. La punizione può essere facilmente evitata. La punizione blocca e inibisce il comportamento, ma lascia spesso intatta la “ tendenza” verso quel comportamento.

49 Interventi basati sulle conseguenze
Mirano a migliorare il comportamento attraverso l’applicazione di conseguenze positive o negative Hanno ottima applicabilità sia in famiglia che in situazione di classe Sono particolarmente efficaci con bambini che presentano iperattività e opppositività

50 Valutazione dei comportamenti
Rispetto alle cause si possono suddividere 5 principali categorie. Problemi dovuti a inadeguato apprendimento operante Problemi originati da effetti dell’ansia sul comportamento Problemi originati per inappropriate cognizioni riguardo a se stessi o alle altre persone Problemi dovuti a difficoltà di apprendimento Problemi dovuti a disfunsioni fisiologiche o neurologiche.

51 Come un insegnante può far perdere la voglia di «imparare»
Assumere un atteggiamento arrogante ed intollerante Svalutare l’alunno Trascurare di valorizzare ed incoraggiare l’alunno Fare apparire una materia più difficile e impegnativa Caricare di compiti per casa superflui Fare continui confronti e paragoni tra gli alunni Ricorrere all’ironia umiliando e mettendo in ridicolo l’alunno

52 Stili educativi e pensieri disfunzionali.

53 Stile iperansioso E’ riscontrabile in quei genitori che si preoccupano eccessivamente per la sicurezza fisica del bambino. I genitori nei quali prevale questo stile educativo tendono ad avere i figli timidi, paurosi, insicuri, alla ricerca ossessiva della sicurezza. Con tale atteggiamento il bambino ha molte probabilità di diventare un adulto ansioso. Si verifica una sorta di contagio emotivo che avviene attraverso la mediazione di questo tipo di messaggi che il genitore trasmette in continuazione al bambino.

54 MESSAGGI FREQUENTI IN QUESTI GENITORI
CONSEGUENTI CONVINZIONI DEL BAMBINO «NON SUDARE» TI VIENE LA FEBBRE! «NON CORRERE, SE INCIAMPI TI SPACCHI LA TESTA» «NON SALIRE SUL MURETTO, POTRESTI SCIVOLARE E ROMPERTI UNA GAMBA» «NON TOCCARE IL GATTO.. HA LE PULCI» « I PERICOLI SONO DAPPERTUTTO E POTREBBERO SUCCEDERE COSE ORRIBILI!» «BISOGNA STARE SEMPRE ALL’ERTA E PREOCCUPARSI IN CONTINUAZIONE DI CIO’ CHE PUO’ ACCADERE» «SI PUO’ STARE TRANQUILLI

55 Stile iperprotettivo I genitori che adottano questo stile educativo temono di sentirsi in colpa se non riescono ad eliminare tutte le possibili cause di frustrazione. Riversano sul bambino dimostrazioni di affetto eccessivo e indiscriminato

56 Stile Ipercritico Tendenza ad ingigantire i difetti del bambino e gli errori da lui commessi. L’interazione avviene quasi esclusivamente sotto forma di rimproveri.

57 Stile perfezionistico
E’ tipico dei genitori che consideano sbagliato tutto ciò che non è perfetto al 100%. Tali genitori comunicano al bambino che egli vale qualcosa e merita di essere amato solo se riesce in tutto quello che fa.

58 Stile incoerente I genitori che presentano questo stle tendono a gratificare o a puntire il bambino a seconda del loro umore anziché in base all’adeguatezzaa o meno del comportamento.

59 Metodo Comportamentale
Osservazione diretta, precisa e sistematica Descrizione operazionale dei comportamenti Programmazione dettagliata dell’intervento Verifica sistematica dei risultati

60 Tecniche di modificazione del comportamento: assunti di base
La quasi totalità dei comportamenti è appresa per imitazione E’ possibile insegnare a tutti i bambini che il loro comportamento può essere modificato La maggiorparte dei comportamenti può essere modificata dalle conseguenze che devono essere il più possibile immediate.

61 Il principio di rinforzo
COMPORTAMENTO DEL SOGGETTO COCONSEGUENZE RINFORZANTI PROBABILITA’ CHE IL SOGGETTO EMETTE QUEL TIPO DI COMPORTAMENTO

62 Tipologie di rinforzi Le conseguenze
vengono chiamate RINFORZATORI O “RINFORZI” Esistono diverse tipologie di rinforzatori Tangibili Sociali Dinamici Simbolici

63 Esempi di rinforzatori efficaci utilizzabili a scuola per bambini
Guardare una videocassetta Avere tempo libero Fare l’aiutante della maestra Avere distintivi o etichette Mostrare il proprio hobby alla classe Ottenere un diploma speciale

64 Esempi di rinforzatori efficaci utilizzabili a scuola per ragazzi
Essere incaricat o di portare avanti una discussione in classe Essere nominato capoclasse Ascoltare cd Avere un suggerimento per il lavoro a casa Partecipare ad uno show scolastico

65 Utilizzare i rinforzatori in maniera strategica
Soggettivi e significativi Semplici e familiari Associabili Generalizzazione e mantenimento degli effetti Proporzione Frequenza nelle diverse fasi di apprendimento.

66 Errori più frequenti nell’uso del rinforzo
Promettere al bambino una ricompensa per far cessare il suo comportamento oppositivo “ Se adesso smetti di fare i capricci, potrai usare il computer. In questo caso l’unica cosa che verrebbe rinforzata è la tendenza ad essere oppositivo e fare capricci”.

67 Errori più frequenti nell’uso del rinforzo
Rinforzare un comportamento PRIMA che sia avvenuto. “ Adesso ti faccio uscire, devi promettere che quando torni finirai i compiti di matematica”.


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