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ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE “A. Lucifero ”

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Presentazione sul tema: "ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE “A. Lucifero ”"— Transcript della presentazione:

1 e-mail: krtd010001@istruzione.it
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE “A. Lucifero ” VIA G. Carducci  0962/23572 – Fax 0962/23256 Cod. Fisc CROTONE

2 “ Dalle Aule Parlamentari alle aule della scuola: lezioni di Costituzione”

3 Il lavoro alla luce della Costituzione Italiana.
Costituzione fa rima con occupazione?

4 Una riflessione corale
Siamo un gruppo di 20 studenti che frequentano il penultimo anno dell’Istituto Tecnico Commerciale “A. Lucifero” di Crotone. Viviamo in una realtà territoriale difficile e complessa, che manifesta in termini enormemente amplificati i disagi vissuti dai nostri coetanei in atre realtà territoriali del nostro paese. Forse è anche per questo motivo che ci sentiamo maggiormente motivati a “fare di tutto” perché “le cose possano cambiare qui al Sud.”

5 Abbiamo deciso di cominciare questo percorso assai arduo, nella scuola e con la scuola, aderendo a tutte quelle iniziative che possono aiutarci a penetrare e comprendere la società di cui facciamo parte con gli strumenti e le competenze adeguate. Siamo infatti convinti che è nella scuola che possiamo capire che democrazia e legalità convergono e che solo con l’impegno responsabile di tutti possiamo costruire vere opportunità di giustizia, di sviluppo e di benessere.

6 Con grande entusiasmo abbiamo, dunque, accolto l’invito del nostro Dirigente Scolastico a partecipare al Progetto promosso dalla Camera dei Deputati, dal Senato Della Repubblica e dal Ministero della Pubblica Istruzione, allo scopo di favorire l’analisi e la riflessione critica sulle tematiche costituzionali in occasione del 60° anniversario della Costituzione. E così abbiamo iniziato un percorso, fatto di incontri, studi, approfondimenti, ricerche, dibattiti,iniziato con l’individuazione del nostro campo d’indagine.

7 rischio-Usura Costituzione Italiana…
E’ bastato guardare alla nostra realtà, al disagio sociale ed economico del nostro territorio ( nel 2 ° trimestre del 2007 la nostra regione ha registrato il tasso di occupazione più basso d’Italia ed in particolare la provincia di Crotone presenta il più elevato indice di rischio-Usura ) per decidere : il lavoro alla luce della Costituzione Italiana…

8 Costituzione fa rima con occupazione ?

9 Questo il titolo con il quale abbiamo inteso contraddistinguere il nostro elaborato, individuando il nostro campo d’azione.

10 Con l’aiuto dei nostri insegnanti, in una prima fase del lavoro ci siamo accostati allo
studio ed all’analisi critica della Carta Costituzionale, soffermandoci, in particolar modo sugli artt. 37 39 1 , 4 , 35 , 36 , , , 40 e sulle leggi ad essi collegate, utilizzando la Piattaforma didattica messa a disposizione dalle Camere, documenti, testi, filmati, immagini in nostro possesso e in possesso della scuola.

11 Abbiamo incontrato esponenti del mondo sindacale, del mondo imprenditoriale, magistrati del lavoro e persone comuni che con le loro testimonianze dirette hanno suscitato in noi un interesse sempre crescente ed un impegno volto ad affrontare i grandi temi inevitabilmente legati al mondo del lavoro.

12 Abbiamo affrontato le problematiche relative al
lavoro minorile , al lavoro irregolare , allo sfruttamento della manodopera organizzata , sia direttamente che indirettamente, dalla criminalità mafiosa , alle c. d. “morti bianche” , della parità tra uomo e donna sul luogo di lavoro, del precariato , alla mobilità dei lavoratori nell’ area della Unione Europea, alla Legge “Biagi”, alla emigrazione attualmente contrassegnata dalla fuga di cervelli dal nostro Paese e soprattutto dalla nostra realtà territoriale, al mobbing e alle molestie sul posto di lavoro.

13 Ci siamo improvvisati intervistatori, rivolgendo le nostre domande all’ esterno dell’ambito meramente scolastico, tra la gente, per la strada ed in famiglia e registrando, alla analisi dei dati acquisiti, una conoscenza estremamente approssimativa circa le tematiche costituzionali legate al lavoro. Procedendo oltre nella nostra indagine,è cresciuta in noi la consapevolezza che la normativa di cui al dettato costituzionale non trova spesso materiale riscontro operativo nella quotidianità.

14 Esistono, infatti, condizioni di lavoro che, piuttosto che esaltare la creatività, l’ ingegno e la dignità della persona, la trasformano in un mero strumento produttivo privo di anima, o peggio ancora in uno strumento che a volte inconsapevolmente, rende sempre più forte quel potere diffuso a tutti i livelli che si chiama ‘ndrangheta. Questa gestisce gli aiuti finanziari che arrivano al Sud, pianifica e organizza gli interventi nel settore economico come una grande holding finanziaria, rappresentando così un ostacolo, anzi l’Ostacolo al lavoro libero e dignitoso e allo sviluppo economico, limitando di fatto il processo di affermazione dei nostri diritti costituzionalmente garantiti.

15 Proprio stamani ( ) è stata portata a termine un’operazione di polizia con ben 42 arresti di piccoli e grandi personaggi mafiosi della zona, a conclusione di una faida scoppiata la vigilia di Pasqua. Per l’ennesima volta assisteremo alla condanna di simili efferatezze criminali da parte dei cittadini e delle istituzioni, ma ciò non basta né basta la repressione: dobbiamo impegnarci a costruire la cultura della legalità.

16 Educhiamoci! Anzi,

17 educateci ad essa!

18 Sull’occupazione locale incide negativamente, tra le altre cose l’elevato costo del denaro. Da un’indagine condotta da “Il Sole 24 Ore” risulta che contrarre un prestito in Calabria costa ben il 70% in più rispetto a Bologna, Firenze e Trento. (lo scorso anno nella vicina Cosenza ad un finanziamento da restituire in 18 mesi, le banche hanno mediamente applicato un tasso del 9,32% contro il 5,46% di Trento!). Inutile puntualizzare che una tale condotta da parte degli istituti di credito, induce il cittadino, laddove non sostenuto da idonee garanzie personali, a doversi rivolgere a forme di finanziamento illecite che, nella stragrande maggioranza dei casi, sono in mano alla criminalità organizzata.

19 E intanto il divario tra nord e sud del Paese continua a crescere…….

20 Perché non s’interviene presso i vertici degli istituti bancari operanti nella nostra regione per l’attuazione di strategie volte e ridurre il costo del denaro?

21 Ci sentiamo spesso rispondere che alla base del sistema ci sono meccanismi complessi per noi e di difficile comprensione.

22 “cattedrali nel deserto”
È pur vero che lo Stato è intervenuto e continua ad erogare, con opportuni provvedimenti di politica economica, finanziamenti malgestiti, utilizzati per costruire “cattedrali nel deserto” che non produrranno mai ricchezza e benessere, ma soltanto spreco di denaro pubblico oltre che in recentissime occasioni, l’arricchimento di soggetti(molto spesso imprenditori del nord del Paese) che sfruttano le occasioni offerte dalle leggi agevolative della imprenditoria e, una volta ottenuta l’erogazione dei relativi fondi, quasi mai realizzano le iniziative finanziate.

23 che valorizzi la persona , ,
In questo scenario risulta davvero inimmaginabile per noi accedere a un lavoro onesto , giusto dignitoso che valorizzi la persona , , , e fin d’ora ci poniamo questo interrogativo:

24 dopo il diploma cosa fare?

25 Soggiacere alla realtà delle cose esistenti o rinviare sine die la collocazione lavorativa,proseguendo gli studi universitari, considerati nella stragrande maggioranza dei casi come un parcheggio in attesa di tempi migliori ?

26 E, del resto, questa nostra ultima riflessione trova specifico conforto in tutta una serie di contatti che abbiamo ritenuto di stabilire con nostri coetanei ai quali abbiamo posto lo stesso quesito, ottenendo le considerazioni che, qui di seguito, riteniamo utile riportare fedelmente e, con riferimento alle quali, invitiamo chi le esaminerà, a considerare il vero dramma che da esse traspare :

27 – Luigi, 16 anni,“ Io da grande avrei tanti obiettivi da raggiungere come laurearmi, ma se in caso dopo essermi diplomato lo Stato mi aiuta, io vorrei fare l’ imprenditore, ma visto che qui in Calabria è un po’ difficile, continuo con gli studi” –

28 – Federica, 16 anni, “Dopo il diploma vorrei studiare Giurisprudenza ma, parlando con persone più grandi, già immesse nel modo del lavoro mi sono sentita scoraggiata. Siccome già ci sono troppe persone che esercitano la professione di avvocato e che, purtroppo, non lavorano anche perchè in Calabria è difficile trovare una occupazione, non credo che prenderò questa strada. Ci sono molti miei parenti laureati e non riescono a trovare una seria occupazione. Sinceramente, dopo tutti i sacrifici fatti per studiare, non vorrei ritrovarmi in un negozio o in un call – center. Spero che in futuro la nostra città offra maggiori possibilità di lavoro e che non saremo più costretti ad emigrare” –

29 – Francesca,18 anni “Scegliendo questo Istituto le mie intenzioni erano quelle di entrare nel mondo del lavoro come ragioniera ma, visto che qui in Calabria il tasso di disoccupazione è molto elevato, sicuramente dovrò spostarmi al nord. Di certo sono consapevole che non è cosa facile abbandonare il proprio paese, però, forse per adesso, è l’ unica alternativa che ho. Inizialmente, avevo idee diverse, cioè di continuare gli studi ma, andando avanti, mi sono resa conto che se c’è la possibilità di lavorare è meglio, per essere autonomi e costruirsi un futuro” –

30 – Filippo, 18 anni “Non saprei proprio cosa rispondere ; in un contesto storico in cui la politica e, di conseguenza, la società non ci dà nessun punto di riferimento e di sicurezza : precariato, nepotismo, organizzazioni mafiose sono i principali ostacoli alla nostra aspettativa di vita. Personalmente vorrei riuscire a fare ciò in cui meglio mi identifico, mi piacerebbe assumere un ruolo di grande responsabilità come la gestione amministrativa di una società che si occupa di servizi rivolti a grandi fasce di consumatori, dove la gestione del personale ed il marketing sono al primo posto nelle attenzioni della azienda. Credo, comunque, che qualsiasi cosa farò o riuscirò a fare, sarà una attività in cui credo e che mi darà soddisfazioni perché non ho nessuna intenzione di fare un qualcosa solo per avere in cambio un salario o uno stipendio” –

31 – Luca,17 anni “Da grande vorrei fare tante cose, però più si va avanti e più mi accorgo che nella società in cui viviamo sia praticamente impossibile diventare ciò che si vuole. Vorrei proseguire gli studi, ma entrare prima nel mondo del lavoro mi incuriosisce. Lavorando potrei raggiungere un altro mio obiettivo e cioè quello di rendermi finalmente una persona autonoma in modo tale da non dovere più dipendere dai miei genitori” –

32 – Riccardo,18 anni “Io che faccio parte della nuova generazione, alle soglie del diploma, provo a vedere cosa la mia città presenta al mio futuro. La questione davanti a miei occhi appare abbastanza critica. Le mie ambizioni per il futuro sono molte. Per ora, la mia tappa finale è diventare pediatra ; purtroppo, conoscendo la mia terra, so già che si presenteranno sul mio cammino diversi ostacoli : tra i tanti, le raccomandazioni per superare l’ ingresso alla facoltà di medicina. Nonostante ciò cercherò in tutti i modi di raggiungere l’ obiettivo prefissato, provando a cambiare anche la mentalità che esiste in Calabria, dando un contributo alla mia terra” –

33 – Elisa, 17 anni “Da grande vorrei diventare una interprete di lingua inglese. Naturalmente ho la consapevolezza che dovrò lasciare il mio paese per portare a termine gli studi e vivere lontano dalla mia famiglia. Da una parte mi fa piacere, perché potrò conoscere una realtà diversa da quella in cui vivo” –

34 – Valentina,17 anni “Dopo avere conseguito il diploma di ragioniera, vorrei tanto trovare un posto di lavoro inerente agli studi portati a termine, ma so già che sarà difficile qui al sud. Volendo potrei spostarmi verso il nord ma il fatto è che non voglio allontanarmi dai miei affetti ed anche perché la vita è più costosa lì. Perciò cercherò di valutare la proposta di continuare gli studi qui in Calabria anche se alla fine di questi, sarà sempre difficile trovare una occupazione”.

35 Per concludere vogliamo sottolineare che, se il nostro percorso ha significato una conoscenza sostanziale della Carta Costituzionale, ci ha soprattutto indotto a rifiutare ogni vittimismo o rassegnazione che spesso costituiscono “nell’immaginario collettivo’’ la cifra della “gente del Sud’’ e, animati da una speranza di fondo, affermiamo che è necessario il cambiamento di cui noi vogliamo e possiamo essere parte attiva. Crotone, lì 15 Aprile 2008

36 Balbi Settino Francesca IV A Carnè Pasquale IV A
Gli alunni: Angotti Rosario IV A Astorino Valeria IV A Balbi Settino Francesca IV A Carnè Pasquale IV A Catanzaro Francesco IV A Torchia Francesco IV A Rienzi Sara IV A Belcastro Caterina IV C Caponigro Adina IV C D’Oppido Cristian IV C Danise Jessyka IV C Krokhina Natallia IV C Gentile Marina IV C Brasacchio Maria IV E Carcea Fabio IV E Cardamone Genoveffa IV E Mungari Valentina IV E Leo Carlo IV E Pelle Valentina IV E Rocca Sabrina IV E

37 Con la collaborazione dei seguenti docenti:
Raffaella Muscò Filomena Mustacchio Carlo Proto


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