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Nella nostra città a basso impatto, anche i negozi e i centri commerciali devono attenersi alle regole della tutela dellambiente, quindi non sono ammessi.

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Presentazione sul tema: "Nella nostra città a basso impatto, anche i negozi e i centri commerciali devono attenersi alle regole della tutela dellambiente, quindi non sono ammessi."— Transcript della presentazione:

1 Nella nostra città a basso impatto, anche i negozi e i centri commerciali devono attenersi alle regole della tutela dellambiente, quindi non sono ammessi negozi che vendono prodotti inquinanti o provenienti da luoghi troppo lontani. Abbiamo in mente di costruire supermercati e centri commerciali che aiutino i cittadini ad vivere sani scegliendo dei prodotti con minor impatto ambientale. Accanto ai supermercati ci saranno gli Eco shop, che venderanno soprattutto prodotti a chilometri zero, cioè quelli coltivati e prodotti in zona, in modo da limitare gli spostamenti di merce, con i relativi costi di trasporto ed emissioni di gas atmosferici. Tutto sfuso sarà un nuovo modo di comprare prodotti come: vino pasta, legumi, cereali, formaggi, salumi … Le consegne a domicilio si faranno con auto elettriche o con auto a metano; nei negozi si faranno aree informazioni con tavoli e sedie per consultare ricettari e riviste di settore e tra gli scaffali ci saranno anche oggetti eco-compatibili: dagli zainetti ai carica cellulari con pannelli solari.

2 I negozi di abbigliamento punteranno su linee di prodotti sostenibili, cioè su capi ricavati da tessuti e filati anche pregiati, oggi fuori moda, che potranno essere riciclati. Inoltre verrà incentivata la commercializzazione di capi dabbigliamento B.E.N.E, cioè biologici, ecologici, naturali, etici. Questi capi saranno confezionati con tessuti le cui fibre derivano da coltivazioni prive di pesticidi, fungicidi e fertilizzanti non organici e colorati con sostanze vegetali. Qui a lato sono presenti alcuni tipi di tessuti che proponiamo alla clientela I negozi di calzature commercializzeranno scarpe ecologiche, realizzate con la gomma proveniente dalla lavorazione della resina estratta dagli alberi e con tessuti di cotone organico. Alcuni modelli saranno riciclabili perché fabbricati con materiali naturali come canapa, zenzero, fibre di palma, cotone e palma di riso.

3 Nei reparti dedicati ai detersivi si promuoveranno i prodotti di Eco-riciclo che offrono la possibilità ai clienti di acquistare detersivi sfusi, ecologici e certificati, realizzati solo con ingredienti di origine naturale e vegetale. Diminuirà dell80% il consumo di plastica e si risparmierà il 20% sul prezzo finale. Nei supermercati ci sarà un ricettario a disposizione dei clienti per realizzare in casa i detersivi. Unaltra novità che si troverà sugli scaffali è Bio-washball, composta da ceramica naturale messa allinterno di una sfera e ideata per pulire il bucato senza lutilizzo di detersivi. Tale sistema diminuisce i rischi di allergie, elimina i microorganismi, fa risparmiare sul consumo di energia elettrica. Tra i detergenti per il corpo venderemo un liquido allAloe Vera composto da sostanze biodegradabili, il cui ricavato viene interamente devoluto al sostegno di iniziative ambientali. Nella linea di pannolini per bambini si troveranno sugli scaffali le Mutandine Bum genius Flip impermeabili, in PUL (poliuretano laminato), queste possono essere utilizzate sia con gli inserti Flip in cotone organico che in microfibra con strato Stay-Dry. Al momento del cambio la mutandina si riutilizza con un nuovo inserto asciutto. Anche se si rendesse necessario il lavaggio della mutandina perchè sporca, basta una sciacquata veloce.

4 I negozi di elettrodomestici sceglieranno di commercializzare solo prodotti di elevata classe energetica (A e A +) in modo da contenere i consumi. Un esempio è la nuova lavastoviglie della Whirlpool: è dotata di sensori che adattano automaticamente la temperatura del lavaggio, la quantità d'acqua e la durata del programma in base allo sporco. Questo permette di risparmiare circa il 50% sia di acqua che di energia; collegando la lavastoviglie all'acqua calda il consumo può essere ridotto fino al 70%. Gli stessi negozi proporranno anche novità di vario genere costruite con materiali riciclabili o naturali. Un esempio è la chiavetta USB realizzata con un concentrato ricavato dal mais e quindi completamente biodegradabile (oltre che molto resistente); le vernici usate per la serigrafia sono di inchiostri di soia. Questo è il materiale utilizzato per la realizzazione della chiavetta USB.

5 Nei centri commerciali ci saranno anche bar che proporranno bevande solo nel vetro, caffè e the del commercio equo e solidale, succhi di verdure e di frutta coltivata senza diserbanti, coloranti e prodotti chimici. I panini, le brioches e i gelati sono confezionati con prodotti a Km zero. Tutti i negozi (bar, parrucchieri, gelaterie..) avranno il rompi getto ai rubinetti dellacqua che permetteranno di risparmiare in un anno il 66% dell acqua. I ristoranti nei centri commerciali e in città acquisteranno prodotti provenienti dai coltivatori della zona, per ridurre i costi della filiera e per riscoprire i sapori, la freschezza, la stagionalità e la tipicità dei prodotti locali. Si ridurranno così i trasporti, con conseguente riduzione dell emissione di ossido di carbonio.


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