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I PIPISTRELLI CLASSIQUARTECLASSIQUARTE SCUOLA C. BATTISTI TRADATE Anno scolastico 2000/2001.

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Presentazione sul tema: "I PIPISTRELLI CLASSIQUARTECLASSIQUARTE SCUOLA C. BATTISTI TRADATE Anno scolastico 2000/2001."— Transcript della presentazione:

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2 I PIPISTRELLI CLASSIQUARTECLASSIQUARTE SCUOLA C. BATTISTI TRADATE Anno scolastico 2000/2001

3 CHE COSA MANGIANO CHE COSA E IL PATAGIO COME SI ORIENTANO DOVE ABITANO POESIA RACCONTI BIOINSETTICIDA ESTINZIONE

4 IL PIPISTRELLO,IL ROVO E IL GABBIANO Un pipistrello, un rovo e un gabbiano fecero società e decisero di darsi al commercio.Il pipistrello si fece prestare del denaro e lo mise in comune ; il rovo prese con sé delle stoffe ; il terzo socio, il gabbiano, ci mise del rame e s imbarcarono.Si scatenò una violenta tempesta e la nave colò a picco.I tre riuscirono a porsi in salvo sulla terra, ma perdettero tutto il carico. Da allora il gabbiano è sempre in agguato sugli scogli, per vedere se, da una parte o dall altra il mare gli restituisce il suo rame; il pipistrello, paura dei suoi creditori, di giorno non si fa vedere ed esce di notte a cercarsi da mangiare; il rovo, poi s aggrappa ai vestiti dei passanti per vedere se riconosce la sua stoffa.

5 CHE COSA MANGIANO Tutti i pipistrelli italiani ed europei sono esclusivamente entomofagi, si nutrono cioè di insetti.Il nutrirsi di insetti è una caratteristica comune al 70% circa delle specie di chirotteri conosciute. Solamente tre specie, presenti esclusivamente in America Centrale, sono ematofaghe (cioè si nutrono di sangue,principalmente di grandi mammiferi.)Le specie tropicali, spesso di grandi dimensioni, si nutrono di frutti e polline.Tra queste la più nota è la volpe volante il più grande pipistrello attualmente vivente, che può raggiungere un apertura alare di 1,5 –1,8 metri e che si nutre di frutti. Alcune specie, circa l1%, si sono inoltre specializzate nella predazione di pesciolini e di piccoli vertebrati terrestri.Se analizziamo la dentatura dei pipistrelli che si nutrono di insetti, notiamo come esista un adattamento allalimentazione del cibo duro.Tutti i denti e in particolare i molari,sono dotati di cuspidi robuste e appuntite in grado di perforare il duro esoscheletro degli insetti e triturarlo in piccoli frammenti.

6 DOVE ABITANO I pipistrelli costituiscono il secondo ordine, come numero di specie della classe dei mammiferi, dopo quello dei roditori ; si calcola che nel mondo vi siano circa 950 specie diffuse in tutte le zone della terra a esclusione dei Poli. In Italia sono rappresentate 30 specie di tre famiglie : i Rinolofidi o Ferri di cavallo, i Vespertiglionili e i Molossidi. I Chirotteri utilizzano i diversi ambienti, situati in edifici, in grotte, in vecchi tronchi d albero o nei nidi abbandonati dai picchi.Esistono rifugi temporanei sfruttati per periodi brevi, come le fenditure nella roccia, le cavità nei tronchi dalbero, i lembi di corteccia parzialmente scostata, i cassonetti delle tapparelle le fessure nei muri. Ci sono rifugi sfruttati per la riproduzione e riutilizzati da un anno allaltro; rifugi per lo svernamento utilizzati da individui di specie diverse provenienti da unarea geografica vasta.Questi ultimi coincidono con le cavità ipogee. La grotta, infatti, offre le caratteristiche favorevoli: temperatura ed umidità idonee, presenza di inetti.

7 COSA E IL PATAGIO Il patagio è la membrana tesa fra le dita delle mani (ali). I pipistrelli sono gli unici mammiferi in grado di effettuare un volo attivo vero e proprio (gli altri possono planare ma non volare).La spinta evolutiva che ha portato i pipistrelli a volare è stata la conquista di una maggiore efficienza nella predazione degli insetti volatori. A seguito dellacquisizione della capacità di volare da parte dei chirotteri, vi sono stati ulteriori adattamenti che hanno consentito l attuazione di modelli di volo differenti tra specie e specie. Ciò ha consentito di specializzarsi nella caccia in ambienti diversi e, di conseguenza, su specie differenti di insetti, con modalità di cattura della preda variabili. Ali con una grande superficie di galleggiamento strette e allungate, favoriscono il volo veloce e prolungato nel tempo, tipico di animali migratori. Ali corte e tozze con una minore superficie non consentono invece voli su grandi distanze e con velocità elevate ma permettono sia rapide virate, che consentono di evitare gli ostacoli anche all ultimo istante, sia il volo stazionario in surplace.Questi differenti adattamenti nel volo hanno portato quindi a strategie di caccia differenti.

8 BIOINSETTICIDA Una caratteristica dei pipistrelli è la loro funzione di bioinsetticidi: queste specie possono letteralmente divorare centinaia a volte migliaia di insetti fastidiosicome ad esempio le zanzare. Tale importante ruolo fu riconosciuto ai pipistrelli fin dal 1939, anno in cui questi animali furono protetti da una legge nazionale, attestando così l importanza che rivestivano nella lotta contro la malaria.Non dimentichiamo inoltre la funzione di controllo che alcune specie esercitano verso insetti dannosi alle coltivazioni, in particolare coleotteri defoliatori di grandi dimensioni.Importante è l utilizzo delle feci (o guano) dei pipistrelli : ricchi azoto, gli escrementi accumulati per decine di anni nei siti coloniali venivano un tempo sfruttati in agricoltura come fertilizzanti.

9 IL CIOCCO G.Pascoli … Sapeva ognuno che non c era… …altro suono che… …il sottile stridio di pipistrelli: Dei pipistrelli che pendeano a pigne Dai cantoni nel giorno quando il sole Facea passare i fili suoi tra i licci Duna tela che ordiva un vecchio Ragno…

10 ESTINZIONE Sono animali in forte regresso principalmente per colpa dell uomo. Le cause sono : Il disturbo e l illuminazione nelle grotte; La ristrutturazione dei solai ; L abbattimento degli alberi cavi ; L uso massiccio di insetticidi ; Le false credenze e le superstizioni che ne danno un immeritata immagine negativa. Un alto numero di pipistrelli è indice di buona qualità dell ambiente in cui vivono

11 COME SI ORIENTANO I pipistrelli hanno la capacità di volare nel pieno della notte, orientandosi proprio attraverso lemissione di ultrasuoni (suoni con frequenza superiore a 20 kHz e non sono percepiti dallorecchio umano) che, analogamente ai segnali sonar delle più moderne strumentazioni aeree o navali, permettono loro di muoversi in situazioni di completa oscurità. Le vibrazioni prodotte rimbalzano contro gli ostacoli e vengono captate nuovamente dallanimale che elabora le informazioni ricevute e localizza in questo modo ostacoli ed eventuali prede. La ricezione degli echi di ritorno è favorita dai grandi padiglioni auricolari. Durante la caccia i pipistrelli possono emettere ultrasuoni con diverse modalità : prima per la ricerca di una preda, poi per discriminare questa dallambiente circostante, e in fine per catturarla. Per la comunicazione tra madre e piccolo, invece, utilizzano suoni veri e propri.


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