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Fino agli anni 70 la ricerca in campo psicologico,sociologico e

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Presentazione sul tema: "Fino agli anni 70 la ricerca in campo psicologico,sociologico e"— Transcript della presentazione:

1 Fino agli anni 70 la ricerca in campo psicologico,sociologico e
pedagogico si e’ occupata di paternita’ come “PADRE ASSENTE” in una societa’ senza padri. Andolfi definiva il ruolo di padre come “guardiano esterno” L’uomo ha ignorato a lungo la connessione fra atto sessuale e procreazione:per cui il concetto stesso di paternita’ era sconosciuto. Fino agli anni 80 il padre non era ritenuto naturalmente adatto ad occuparsi dei figli Da qui prese piede il biniomio”Madre-bambino” e la convenzionale divisione dei ruoli sessuali e genitoriali

2 Titolo emblematico della letteratura pedagogica degli anni
60 “Verso una societa’ senza padre” di Alexander Mitscherlich A partire dagli anni 60 in poi vi furono una serie di cambiamenti strutturali nella societa’ italiana: diminuizione dei matrimoni, incremento di separazioni e divorzi,diminuizione tasso di natalita’,aumento donne lavoratrici,aumento delle nascite fuori dal matrimonio,diffusione di famiglie ricostitruite. Sempre piu’ uomini si occupano dei figli piccoli,partecipando alle varie necessita’ giornaliere (dalla loro cura alla scuola…) Man mano il padre diventa colui che concorre alla cura dei figli gioca con loro e si preoccupa alla loro educazione avendo con la prole un’interazione diretta.

3 E’ stato possibile passare dai ruoli consolidati a quello di
caregiver (cioe’ colui che si prende cura) poiche’ la loro virilita’ ed immagine sociale erano sempre meno esposte al pericolo di essere messe in dubbio o in ridicolo. In questi anni (70) vengono coniati termini quali: “nuovo padre:,”padre amico”,”mammo”,”madre bis”,eccetera. La nozione di “patria potesta’”e’ sostituita da “potesta’ dei genitori” attribuendo in modo equo fra padre e madre poteri e doveri.

4 “La paternita’.come la maternita’ non e’ quasi mai una
marcia trionfale.E’ una faticosa scoperta,un percorso pieno di ostacoli”.(Silvana Quadrino) Esiste l’istinto paterno? Sono numerosi gli autori che non credono nell’esistenza dell’istinto paterno. Secondo Mauco sarebbe piu’ appropriato parlare di “istinto genitoriale” che sarebbe subordinato ed attivato dall’annuncio di maternita’ da parte della donna. Colonna ritiene la paternita’ un “sentimento nativo” dell’uomo-padre del quale si prenderebbe coscienza nel momento della nascita del bambino Margaret Mead tratta la paternita’ come “invenzione sociale”

5 Nell’uomo tutto avviene nella testa,egli vive una gravidanza
esclusivamente mentale:la simbolizzazione,la costruzione di uno spazio mentale,la percezione,la condivisione,la progressiva consapevolezza,la rielaborazione,la paura,la gioia,l’esclusione, la partecipazione e la definizione del proprio ruolo come partner della donna. Da un punto di vista psicologico la paternita’ ha origine nell’infanzia nella “fase edipica”. L’identificazione con il padre e’ fondamentale affinche’ il bambino acquisisca comportamenti e caratteristiche di personalita’ appropriati al proprio genere. Fondamentale l’esperienza della preoccupazione,quale altra esperienza preparatoria verso la paternita’.

6 La preoccupazione primaria paterna e’ un processo lento,
May individua tre fasi principali: I fase: del concepimento e dei primi mesi prevede una notevole ristrutturazione di tutto cio’ che riguarda la genitorialita’ intesa anche come rapporto con I propri genitori. Un uomo senza figli e’ sempre parte della nuova generazione diventando padre egli acquista una diversa visione della vita e della morte.Un figlio ricorda che il tempo passa,diventare padre significa anche accettare di diventare vecchi. II fase: secondo trimestre caratterizzata dall’evidenza fisica della gravidanza.Possono nascere nell’uomo sentimenti di invidia per la compagna per la sua capacita’ procreativa e di nutrimento,e pure gelosia nei confronti del bambino percepito come rivale. III fase:ultimi mesi con intensificazione delle fantasie sul parto possibile comparsa di sintomi psicosomatici:disturbi gastrointestinali,aumento di peso,uso di alcol e tabacco,e pure instaurarsi di relazioni extraconiugali.

7 Nella psiche di un uomo si possono generare dubbi sulla certezza
di essere il padre del nascituro,si acuiscono cosi’ sentimenti di impotenza,esclusione ed incertezza di un periodo gia’ di per se’ difficile e travagliato. A questo proposito Brustia Rutto sostiene che la paternita’ sia un compito cognitivo ed emotivo piu’ complesso rispetto alla maternita’,che e’ un fatto mentre la paternita’ e’ un ipotesi. L’uomo non ha altre possibilita’ di rapportarsi ,allevare e far nascere il proprio figlio che fantasticare nella sua testa: immaginare,riflettere,angosciarsi,sognare,ricordare per prepararsi a diventare padre.L’uomo non porta nulla nel suo ventre,porta il figlio nella sua testa.

8 L’annuncio della gravidanza puo’ provocare in un uomo varie
reazioni,alcune delle quali non escludono gioia e paura. Alcuni uomini preferiscono agire,darsi ad una iperattivita’. Svolgere delle azioni riveste allora un carattere simbolico come se fossero riti di iniziazione facilitando il compito di diventare padre. Si possono considerare dunque “atti iniziatici”. L’incremento dell’attivita’ lavorativa poi puo’ rappresentare una compensazione oltre che una competizione inconscia alla capacita’ della donna di dare la vita. Se la compagna e’ in grado con il suo corpo di compiere un atto creativo dando la vita ad un bambino,egli trova nel campo lavorativo lo sbocco per esprimere la propria creativita’

9 La Couvade E’ un rituale antico,diffuso e comune alla maggior parte delle civilta’,pur con alcune differenze nelle modalita’,che consiste nel presentarsi di alcune manifestazioni che vanno da semplici gesti (mettersi a letto,non compiere sforzi,alimentazione leggera) a manifestazioni anche molto cruente.(scorticare la schiena dell’ uomo con punte intrise di sostanze acide per provare la sopportazione del padre e il successivo coraggio del figlio) Alcuni autori rintracciano l’origine della parola nell’espressione lionese encovar,cioe’ nascondersi.L’uomo si corica quando la donna partorisce. Altri significati di Couvade:covare,coprire,stare coricati.

10 La sindrome della Couvade
Con tale espressione nell’attuale societa’ non si intende che gli uomini seguano gli schemi precedentemente descritti. Significa piuttosto che in molti padri oggi vi sono delle reazioni, dei comportamenti,delle modalita’ in relazione alla gravidanza che sono riconducibili al significato profondo della Couvade: ovvero l’occidentalizzazione di questo psicodramma. La comparsa di sintomi sia fisici che psichici che si manifestano in alcuni uomini che attendono un figlio e che scompaiono dopo la sua nascita corrisponde appunto, alla Sindrome della Couvade descritta nel 1965 dallo psichiatra inglese Trethowan e da Conlon La percentuale di padri in attesa interessati da questa sindrome varia fra il 10% ed il 65%

11 Alla base di questa sindrome vi sono varie cause che portano
alla comparsa di sintomi peculiari:durante la gravidanza l’uomo sperimenta il sentimento della destituzione per l’arrivo del bambino e per gli sconvolgimenti all’interno della coppia. “I sintomi della covata sono un tipico esempio dell’empatia che unisce profondamente una donna con un uomo nelle funzioni creative”. I disturbi piu’ frequenti lamentati da questi uomini sono: mal di testa,mal di schiena,mal di denti,disturbi gastrointestinali (nausee,vomito.ecc.),perdita o aumento dell’appetito. Si manifestano principalmente durante il primo trimestre della gravidanza,con un picco durante il terzo mese,diminuiscono progressivamente fino quasi a scomparire intorno al settimo ottavo mese,e si riacutizzano intorno al nono mese con varie intensita’ e modalita’

12 Una tipologia tipica e diffusa,ma non riconosciuta e palese nella
mentalita’ comune,della somatizzazione e’l’aumento di peso. Questo fatto e’ un modo piuttosto evidente di incarnare le preoccupazioni legate alla gravidanza della compagna. Avere un grosso ventre puo’ costituire un buon metodo per rivaleggiare con la propria compagna incinta. Inoltre la pancia e’ sede di tutta una serie di disturbi che anche la medicina, in queste situazioni,inizia a conoscere e a padroneggiare:dalle semplici nausee al vomito difficilmente spiegabile,fino a coliche. problemi digestivi,diarrea o perfino crisi d’appendicite. Somatizzare la situazione stressante rappresentata dalla gravidanza puo’ portare ad avere delle voglie,mal di schiena, mancanza d’appetito,perdita di peso,acidita’,insonnia,stanchezza, spossatezza,dolori all’addome,simulazione dei dolori del parto o problemi anali.

13 A tal proposito This parlando del delirio di voler procreare
bambini da parte di alcuni uomini,indica come “bambini-escremento” I figli che questi uomini partorirebbero per via anale. Tutto puo’ essere dovuto ad uno stato d’ansia conseguente alle preoccupazioni per lo stato di salute della partner e del bambino, nonche’ dall’invidia per la capacita’ procreativa della donna o alla somatizzazione dello stato emotivo del padre. Vi sono alcune spiegazioni psicoanalitiche legate a queste manifestazioni,come il dente che rappresenterebbe il bambino e la bocca l’utero in cui far crescere il proprio figlio.Quindi i dolori di pancia,di reni,di testa,di denti,emorragie nasali,rettali, polmonari,e vomiti costituiscono alcuni dei sintomi tipici legati all’idea del parto.

14 Altro esempio: il ventre gonfio e’ costruito dall’Es tramite cibo,
bevande,aria,poiche’ l’uomo desidera essere gravido ed immagina di esserlo in questo modo. La gravidanza della propria compagna puo’ fare insorgere paure,dubbi,blocchi o provocare reazioni di non accettazione, rigetto,bisogno di fuga,fino ad arrivare a veri e propri comportamenti devianti. Per alcuni la soluzione ideale e’ la fuga:sopratutto nei primi due mesi vivere altrove stabilmente o saltuariamente puo’ rappresentare un modo di salvezza.Tornare dai genitori, trasferirsi in albergo,uscire frequentemente con gli amici sono alcune delle modalita’di fuga per relazionarsi e confrontarsi con l’evento.

15 Altri uomini allacciano relazioni extraconiugali o ricercano
nuove conquiste o piu’ semplicemente iniziano la frequentazione di prostitute.Spesso in concomitanza della cessata o minore attivita’ sessuale della coppia,inizia un’attivita’ autoerotica che,come l’infedelta’ e’ vista come caparbia volonta’ di non perdere la propria liberta’ sessuale in conseguenza alla nascita del figlio vissuta come castrante Accanto alle relazioni extraconiugali si possono riscontrare anche stati di impotenza sessuale.Il corpo della donna e’ percepito come proibito cosi come lo era quello della madre Tutto cio’ unito alla paura di agire comportamenti sadici contro il corpo della compagna e di danneggiare o infastidire il bambino,provocando insicurezze nelle proprie competenze sessuali.

16 La psicologa danese Anne Munck specializzata nel trattamento
di padri con figli nella prima infanzia,ha rilevato che un numero sempre maggiore di uomini dopo la nascita si sente depresso e soffre di disturbi psicologici. Conferme su questo fatto arrivano anche dai ricercatori dell’Institute of Psychiatry di Londra e dell’Universita’ di Bristol che hanno analizzato le risposte di piu’ di 7000 questionari compilati da neo padri. Il 3% di loro e’ risultato seriamente depresso. Questi studiosi ipotizzano che fra le cause di questo fenomeno vi siano:il passaggio alla vita adulta segnato dalla nascita del figlio,l’assunzione di nuove responsabilita’,la trasformazione del rapporto di coppia ed il cambiamento negli atteggiamenti della donna che riserva la maggior parte delle proprie attenzioni al figlio.

17 La fatica dell’adattamento,lo stress psicologico e fisico
sia in famiglia che sul posto di lavoro,possono provocare stati depressivi e di stanchezza mentale,emotiva e del corpo. Un motivo ed una causa importante di tensione e di problematicita’ puo’ essere rappresentato dalla dicotomia fra desiderio e paura di diventare adulti.Sopratutto in una societa’ come quella attuale in cui l’uscita dalla giovinezza si protrae ben oltre i tempi tradizionali,la transizione alla genitorialita’ implica il distacco dei modi precedenti di considerarsi,rappresentarsi,rapportarsi e condurre la propria vita.

18 ASPETTI PATOLOGICI DELLA PATERNITA’
Psicosi paterne:la maggior parte degli autori sostiene che esse siano disturbi di tipo nevrotico,precedenti la paternita’ che precipitano in psicosi per svariate ragioni. Vi sono anche situazioni limite in cui compaiono vere e proprie gravidanze isteriche:l’uomo crede veramente di essere in attesa di un figlio e di portarlo in grembo.Il caso piu’ famoso e’ probabilmente quello del presidente Schreber citato da Freud,ma numerosi altri casi sono raccontati da This. Somatizzazioni:tipicamente anche se non riconosciuto ufficialmente e’ l’aumento di peso.Avere un grosso ventre e’ una modalita’ dell’isteria e puo’ costituire un modo per rivaleggiare con la propria compagna incinta.

19 Fantasie sul bambino: un padre puo’ passare molto tempo
cercando di immaginare come sara’ fisicamente il suo figlio, se gli somigliera’,cosa ereditera’da lui e cosa dalla sua compagna,di che sesso sara’,quali tratti caratteriali possedera’. I padri nella loro gestazione mentale e nei loro processi fantasmatici,considerano il bambino come gia’ grande (dai 3 anni in su) per poter parlare con lui e svolgere assieme attivita’ludiche e di altro tipo. E’ proprio in questo periodo”autistico”che l’uomo puo’ correre il rischio di perdere il contatto con il figlio reale sostituendolo con le fantasie

20 Pensieri e fantasie:e’ dalla testa del padre che nasce il figlio
e nasce con tutti I fantasmi e le fantasie del padre Angoscia:pensieri legati alla vita ed alla morte,al passare del tempo,aumentano I timori di morire all’improvviso e non conoscere o poter crescere il proprio figlio. La propria morte non e’ l’unico pensiero angoscioso,ma si insinua anche la paura di perdere la propria compagna durante il parto e di restare solo con il bambino ed assolvere un compito spaventoso,incerto e per il quale non ci si sente preparati. Iperattivita’:fuga,relazioni extraconiugali,dongiovannismo. Omosessualita’:con la gravidanza l’uomo entra in contatto con le proprie parti femminili,il quale lo riportano a quelle fasi transitorie preedipiche in cui il suo desiderio era avere un figlio con padre.


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