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F.Meloni - Unica Dirinnova1 Franco Meloni Università di Cagliari Pula 1 febbraio 2008 Progetto PARSEC Ricerca in ICT: esperienze e opportunità per l'innovazione.

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1 F.Meloni - Unica Dirinnova1 Franco Meloni Università di Cagliari Pula 1 febbraio 2008 Progetto PARSEC Ricerca in ICT: esperienze e opportunità per l'innovazione nella Pubblica Amministrazione LUNIVERSITA DELLINNOVAZIONE PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO NUOVI STRUMENTI DINTERVENTO

2 F.Meloni - Unica Dirinnova2 NUOVI STRUMENTI LUniversità è da sempre presente in modo consistente nel territorio, coinvolta a diverso titolo in attività di ricerca, alta formazione, consulenza, trasferimento tecnologico. La novità degli ultimi anni consiste, da una parte, nellintensificazione dei rapporti con il territorio, dallaltra nellampliamento degli strumenti di integrazione, laddove lUniversità è chiamata a costituire nuove entità economiche: è il caso delle forme societarie, quali gli spin-off e i Centri di competenza tecnologica. Tale nuovo ruolo dellUniversità è fortemente sollecitato e incentivato, a livello istituzionale, dalle politiche dellUnione Europea, del Governo nazionale e regionale.

3 F.Meloni - Unica Dirinnova3 NUOVI STRUMENTI Riferimenti: Prorettore alle relazioni con il territorio e le istituzioni Direzione per le relazioni con il territorio, linnovazione e lo sviluppo (Dirinnova) e, al suo interno, la struttura Unica Liaison Office

4 F.Meloni - Unica Dirinnova4 LIAISON OFFICE Per quanto riguarda la tematica del trasferimento tecnologico, lUniversità, utilizzando le risorse dei progetti europei (P.O.N. - Progetto Ilonet e P.O.R. - Progetto Ilon@Sardegna), ha costituito Unica Liaison Office: una struttura flessibile, che opera da interfaccia tra lofferta di competenze tecnologiche dellAteneo e la domanda di innovazione espressa dal territorio, incentivando la nascita di nuove realtà imprenditoriali gemmate da rilevanti linee di ricerca di Ateneo, fornendo supporto e consulenza alla comunità scientifica. La struttura negli ultimi tempi si è dotata di un nuovo ufficio, situato fuori dagli spazi universitari, presso lex Distilleria di Pirri. Nel medesimo ambito, lUniversità è attualmente impegnata – insieme ai Centri di competenza tecnologica – nella formazione di una nuova figura professionale, di esperto in trasferimento tecnologico, attraverso il progetto FIxO (Formazione e innovazione per loccupazione), finanziato dal Ministero del Lavoro

5 F.Meloni - Unica Dirinnova5 CENTRI DI COMPETENZA TECNOLOGICA CENTRI DI COMPETENZA TECNOLOGICA: CASA COMUNE DELLE IMPRESE, UNIVERSITÀ, CAMERE DI COMMERCIO, ENTI DI RICERCA PER LINNOVAZIONE LEGATA AL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO I Centri di Competenza Tecnologica sono strutture dedicate alla promozione dello sviluppo scientifico-tecnologico delle imprese (in particolare di PMI). Per queste finalità i Centri devono essere dotati di una massa critica di risorse materiali e immateriali idonea a fare dellinnovazione uno dei motori principali dello sviluppo locale. I Centri devono svolgere la funzione di intermediari della ricerca e dellinnovazione e, attraverso lerogazione di servizi a contenuto scientifico-tecnologico, devono operare per favorire e supportare sia il rafforzamento dei collegamenti tra sistema scientifico e sistema imprenditoriale sia la collaborazione tra le imprese al fine di innalzare la propensione allinnovazione del sistema produttivo delle regioni interessate.

6 F.Meloni - Unica Dirinnova6 CENTRI DI COMPETENZA TECNOLOGICA CENTRI DI COMPETENZA TECNOLOGICA: CASA COMUNE DELLE IMPRESE, UNIVERSITÀ, CAMERE DI COMMERCIO, ENTI DI RICERCA PER LINNOVAZIONE LEGATA AL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO AMBITI TEMATICI Lavvio dei Centri nelle regioni dellex Obiettivo 1 è stato promosso dal Miur, attraverso un bando cofinanziato con i fondi PON, che prevede sei ambiti tematici di intervento, così selezionati: 1) Agroindustria – agroalimentare. Nodo principale sulla base degli esiti del bando: PUGLIA 2) Analisi e prevenzione del rischio ambientale. Nodo principale sulla base degli esiti del bando: BASILICATA 3) Nuove tecnologie per le attività produttive. Nodo principale sulla base degli esiti del bando: CAMPANIA 4) Tecnologie avanzate e ICT. Nodo principale sulla base degli esiti del bando: CALABRIA 5) Biologie avanzate. Nodo principale sulla base degli esiti del bando: SARDEGNA 6) Trasporti. Nodo principale sulla base degli esiti del bando: SICILIA

7 F.Meloni - Unica Dirinnova7 CENTRI DI COMPETENZA TECNOLOGICA CENTRI DI COMPETENZA TECNOLOGICA: CASA COMUNE DELLE IMPRESE, UNIVERSITÀ, CAMERE DI COMMERCIO, ENTI DI RICERCA PER LINNOVAZIONE LEGATA AL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO I CCT NODI SECONDARI. LE SCELTE SARDE In Sardegna è previsto che al bando nazionale seguano ulteriori provvedimenti di sostegno, cofinanziati dalla Regione con fondi Por, a beneficio delle imprese sarde. Anche in relazione a tale circostanza, le università isolane hanno deciso di costituire società consortili per ciascun ambito, assumendo il modello del bando nazionale, ma su base regionale (finora ne sono state costituite quattro). Lintento è ovviamente quello di rafforzare la capacità innovativa del sistema produttivo sardo e consentirne una rappresentanza unitaria nelle società consortili dei nodi principali costituite secondo le prescrizioni del bando nazionale.

8 F.Meloni - Unica Dirinnova8 CENTRI DI COMPETENZA TECNOLOGICA Nuove tecnologie per le attività produttive Società Consortile a r.l. Centro di Competenza Tecnologica della Sardegna (Ce.Ma.Pro.S.) Tecnologie avanzate e ICT Società Consortile a r.l. Consorzio CdCR-ICT Sardegna Trasporti Società Consortile a r.l. Centro di Competenza della Sardegna sui Trasporti (CCS-Tra) Analisi e prevenzione del rischio ambientale Società Consortile a r.l. Centro di Competenza Tecnologica su Analisi e Prevenzione del Rischio Ambientale della Sardegna (APRAS CCT).

9 F.Meloni - Unica Dirinnova9 SPIN OFF Unica: in meno di due anni 11 spin off (costituiti e costituendi) spin-off dellUniversità IM (Innovative Materials) s.r.l.; spin-off accademico 2C Technologies; spin-off dellUniversità MobiMediaNet; spin-off accademico Exper Team; spin-off dellUniversità FlossLab; spin-off accademico LabCed; spin-off dellUniversità MisMed; spin-off accademico NeoRes; spin-off accademico Nutrisearch; spin-off accademico Xerovo; spin-off accademico Tecnoyou.

10 F.Meloni - Unica Dirinnova10 CONSORZI COSMOLAB è un consorzio per il supercalcolo, la modellistica computazionale e la gestione di grandi database che ha la seguente composizione: Il Consorzio COSMOLAB è composto da Università di Cagliari Università di Sassari Istituto Nazionale di Astrofisica Istituto Nazionale di Fisica Nucleare CRS4 Tiscali Italia srl NICE srl

11 F.Meloni - Unica Dirinnova11 CONSORZI obiettivi Il consorzio Cosmolab ha come principale obiettivo la realizzazione del progetto Cybersar per conto dei consorziati, e in particolare: progettare, realizzare, installare in Sardegna una infrastruttura integrata di rete, di calcolo e di gestione di basi di dati dedicata ad attività di ricerca e sviluppo, basata su tecnologie innovative rispetto alle esistenti strutture; gestire, mantenere aggiornata e sviluppare tale infrastruttura assicurando un servizio di elevata qualità acquistare i beni strumentali quali hardware, software ed ogni altro bene utile per la progettazione, la realizzazione e l'aggiornamento dell'infrastruttura sopra indicata; coordinare e sviluppare iniziative per lo sfruttamento e l'utilizzo delle risorse disponibili per la soluzione di problemi computazionali posti dalla ricerca scientifica e tecnologica e per il supporto tecnologico ad attività di alta formazione; assicurare, attraverso attività di sperimentazione e ricerca, la crescita del livello tecnologico delle infrastrutture e delle relative competenze di gestione.

12 F.Meloni - Unica Dirinnova12 CONSORZI e ATS. Gestisce in ATS con i partner Tiscali, Tecnofor, Giunti Labs e Sis il progetto Sofia, finanziato dal Por Sardegna 2000-2006

13 F.Meloni - Unica Dirinnova13 Fondazioni. La FONDAZIONE UNIVERSITARIA (Dpr 24 maggio 2001 n. 254) possibile nuovo strumento di intervento dellUniversità sul territorio

14 F.Meloni - Unica Dirinnova14 Fondazioni Universitarie. 1. Le fondazioni possono svolgere, a favore e per conto degli enti di riferimento, una o più delle seguenti tipologie di attività, secondo quanto previsto dai rispettivi statuti: a) l'acquisizione di beni e servizi alle migliori condizioni di mercato; b) lo svolgimento di attività strumentali e di supporto della didattica e della ricerca scientifica e tecnologica, con specifico riguardo : alla promozione e sostegno finanziario alle attività didattiche, formative e di ricerca; alla promozione e allo svolgimento di attività integrative e sussidiarie alla didattica ed alla ricerca; alla realizzazione di servizi e di iniziative diretti a favorire le condizioni di studio; alla promozione e supporto delle attività di cooperazione scientifica e culturale degli enti di riferimento con istituzioni nazionali ed internazionali; alla realizzazione e gestione, nell'ambito della programmazione degli enti di riferimento, di strutture di edilizia universitaria e di altre strutture di servizio strumentali e di supporto all'attività istituzionale degli enti di riferimento; alla promozione e attuazione di iniziative a sostegno del trasferimento dei risultati della ricerca, della creazione di nuove imprenditorialità originate dalla ricerca ai sensi dell'articolo 3, comma 1, lettera b), n. 1) del decreto legislativo 27 luglio 1999, n. 297, della valorizzazione economica dei risultati delle ricerche, anche attraverso la tutela brevettale; al supporto all'organizzazione di stages e di altre attività formative, nonché ad iniziative di formazione a distanza.

15 F.Meloni - Unica Dirinnova15 Fondazioni. 2. Per il perseguimento delle finalità di cui al comma 1 le fondazioni possono, fra l'altro: a) promuovere la raccolta di fondi privati e pubblici e la richiesta di contributi pubblici e privati locali, nazionali, europei e internazionali da destinare agli scopi della fondazione, b) stipulare contratti, convenzioni, accordi o intese con soggetti pubblici o privati; c) amministrare e gestire i beni di cui abbiano la proprietà o il possesso, nonché le strutture universitarie delle quali le sia stata affidata la gestione; d) sostenere lo svolgimento di attività di formazione, ricerca e trasferimento tecnologico, anche attraverso la gestione operativa di strutture scientifiche e/o tecnologiche degli enti di riferimento; e) promuovere la costituzione o partecipare a consorzi, associazioni o fondazioni che condividono le medesime finalità, nonché a strutture di ricerca, alta formazione e trasferimento tecnologico in Italia e all'estero, ivi comprese società di capitali strumentali a dette strutture. Nel caso di partecipazione a tali società di capitali la partecipazione non può superare il cinquanta per cento dell'intero capitale sociale; f) promuovere e partecipare ad iniziative congiunte con altri istituti nazionali, stranieri, con amministrazioni ed organismi internazionali e, in genere, con operatori economico e sociali, pubblici o privati; g) promuovere seminari, conferenze e convegni anche con altre istituzioni e organizzazioni nazionali ed internazionali o partecipare ad analoghe iniziative promosse da altri soggetti. 3. Le fondazioni agevolano la partecipazione alla propria attività di enti e amministrazioni pubbliche e di soggetti privati, sviluppando ed incrementando la necessaria rete di relazioni nazionali ed internazionali funzionali al raggiungimento dei propri fini.

16 F.Meloni - Unica Dirinnova16 Schema regolamento del dottorato di ricerca (*) ART. 3 (Requisiti di istituzione) 1. Le università istituiscono le scuole di dottorato (…) 2. (…) sono requisiti per listituzione della scuola di dottorato: (…) g) la previsione di attività di formazione comune per tutti i dottorandi della scuola nel campo del management della ricerca e della conoscenza dei sistemi di ricerca europei ed internazionali, nonché di seminari su temi interdisciplinari, di corsi comuni a tutti i curricula dottorali e di corsi integrati; h) la presenza di collaborazioni internazionali con Atenei e soggetti pubblici e privati di ricerca che garantiscano programmi di scambio di docenti e dottorandi; i) lattivazione di sistemi di valutazione periodica dei risultati da parte di referee di alta qualificazione a livello internazionale; l) la presenza, in relazione alla tipologia del dottorato, di modelli stabili di collaborazione con il sistema imprenditoriale o pubblico, anche ai fini dellimpiego dei dottori di ricerca. (…) (*) presentato dal Ministro dellUniversità al Cun (novembre 2007)

17 F.Meloni - Unica Dirinnova17 COMUNICAZIONE. La comunicazione e la diffusione dei risultati sono obblighi contrattuali per i partecipanti al programma quadro di ricerca dell'UE. Lo scopo è di stimolare l'innovazione e promuovere la partecipazione alla conoscenza, la consapevolezza di un pubblico più grande, la trasparenza, il dibattito e la formazione. La comunicazione è un elemento chiave di una società basata sulla conoscenza. Perché la società sia messa in grado di valutare e di accettare il contributo della scienza deve essere informata su di essa. Nel settimo programma quadro, la Commissione propone, per la prima volta, che i partecipanti ai progetti, per tutta la durata degli stessi, coinvolgano il pubblico circa gli obiettivi, i mezzi ed i risultati dei progetti (tratto dal documento della Commissione Europea del 19 gennaio 2007)

18 F.Meloni - Unica Dirinnova18 COMUNICAZIONE e TRASFERIMENTO TECNOLOGICO. Progetto FIXO Progetto Ilonet e Ilon@sardegna Progetto RRI Rete Regionale dellInnovazione Master di comunicazione scientifica

19 F.Meloni - Unica Dirinnova19 Innovazione a 360 gradi Paolo Sylos Labini: Siamo abituati a pensare al processo di sviluppo in termini di cambiamenti tecnologici. In questo modo di vedere non cè nessun male. Purchè si sia ben consapevoli che i cambiamenti organizzativi, amministrativi e istituzionali (che includono i cambiamenti originati da leggi) possono avere, nel processo dello sviluppo economico, esattamente lo stesso ruolo del progresso tecnico inteso nel senso stretto Paolo Sylos Labini, citazione da Nuove Tecnologie e disoccupazione, pag. 57


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