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Che “meraviglia” questa scienza!

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Presentazione sul tema: "Che “meraviglia” questa scienza!"— Transcript della presentazione:

1 Che “meraviglia” questa scienza!
Gli uomini cercano di fare delle scoperte sulle cose che li circondano. Ci facciamo molte domande sulle cose che vediamo. Cerchiamo ora di trovare delle domande alle quali è possibile rispondere.(tratto da J.Novak)

2 Storia di stra-ordinaria didattica
Classe 5 elementare – tempo pieno- libro di testo Meraviglie – Giunti – mese di novembre L’argomento “la luce” sarebbe interessante da proporre.Il linguaggio mi sembra comprensibile e accattivante, ma guarda queste 2 pagine! Ci sono 5 capoversi l’uno dietro l’altro, qualche illustrazione ma poche proposte sperimentali! Se non lo “condisco” con alcuni esperimenti, ma sai che mattonata diventa!

3 Le nuove indicazioni per il curricolo
L’ambiente di apprendimento Impostazioni metodologiche di fondo: Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità Favorire l’esplorazione e la scoperta Incoraggiare l’apprendimento collaborativo Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere Realizzare percorsi in forma di laboratorio

4 La mia progettazione UNITA’
Fenomeni del mondo non vivente. Il suono e la luce OBIETTIVI DIDATTICI Capire che la conoscenza dei fenomeni è legata al “metodo scientifico” Conoscere le caratteristiche dei fenomeni acustici Conoscere la caratteristiche dei fenomeni ottici CONTENUTI Lo studio dei fenomeni naturali Il suono La luce

5 Racconto la mia esperienza
Per rendere più semplice ed invitante l’approccio all’argomento ed al testo, ho pensato di preparare una serie di proposte sperimentali legate agli argomenti proposti. La classe verrà divisa in gruppi di 6 alunni, gruppi eterogenei per backgroud, capacità e interessi diversi. In ogni gruppo verranno suddivisi i vari ruoli che potranno ruotare durante l’attività(il verbalizzatore, il portavoce, il controllore del volume della voce, il responsabile del materiale). Ad ogni gruppo verrà assegnato del materiale utile allo svolgimento dei piccoli esperimenti(una torcia, una vaschetta trasparente, tipo quella per i pesci, latte, acqua…) e delle indicazioni chiare su ciò che bisogna osservare Non è stato possibile applicare in ogni caso questo protocollo, poiché per alcuni esperimenti, che potrebbero sembrare banali, esiste un problema di sicurezza( ad esempio per l’esperimento della visibilità del fascio di luce attraverso il borotalco – il pavimento poteva risultare sdrucciolevole-) quindi venivano svolti collettivamente, ma esperiti individualmente Sennò che gusto c’è???

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7 Esperimenti con vaschetta di plastica trasparente, acqua, torcia
Quante scoperte!! Esperimenti con vaschetta di plastica trasparente, acqua, torcia Gruppo1(Luca, Ale. Santini,Anna,Ada, Rebecca, Jenni) Luca e Ale. Santini- vediamo un fascio di luce che illumina la vaschetta Rebecca,- dall’altra parte della vaschetta si vede un pallino!! Gruppo2(Denise, Theed, Davide, Sofia, Ale. Villa, Matteo) Denise, Davide, Sofia - Sul bordo si vede la luce, a metà tra fuori e dentro l’acqua Gruppo3(Annabella, Riccardo, Alice, Maria, Maria Stella, Mia) Annabella - Dall’altra parte si vede un buchino che riflette la luce attraverso l’acqua Riccardo- La luce arriva all’altro confine della vasca. Gruppo4(Clara, Ilaria, Frizzi, Michele, Gianmarco, Federico) Frizzi - La luce viene come… …attirata Clara e Ilaria- Alzando la vasca, con la luce sotto , si proietta l’ombra. Ilaria- Mettendo un dito, la luce riflette il dito e passa dall’altra parte. Si vede il raggio di luce. Gruppo Clara: come si fa a vedere il raggio di luce? Ilaria - Metti la torcia a pelo dell’ acqua e passa attraverso tutta la vasca/se non lo metti a pelo d’acqua non fa il raggio di luce. Gruppo Jenni - Riflette l’ombra della mano con acqua vasca e luce dall’alto. Davide/Denise/Sofia - Se ci si allontana il fascio di, allarga o si restringe. Abbiamo scoperto la luce che passa attraverso l’acqua come fascio di luce

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11 E se giocassimo a cambiare le cose? (aggiunta di una variabile)
E se aggiungessimo del latte? Gruppo Denise- L’acqua si è intorpidita Theed- Non passa più la luce Gianmarco –L’acqua non era trasparente perché c’era il latte. Michele – Il fascio di luce è più corto Passa la luce sui corpi trasparenti? Alice e Luca – No, si ferma in superficie Ale Santini - Con più latte l’acqua è meno trasparente Denise - Ora che c’è il latte, se rifletto la torcia non si vede più il dito immerso nell’acqua Nascono altre osservazioni legate a varie prove e scoperte come quella di puntare da diverse angolazioni contemporaneamente due torce Alice e Riccardo - Se metti 2 torce inclinate ci sono 2 raggi incrociati.

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13 Una “meravigliosa” visione”
Ora indossiamo i fantastici occhiali 3D e guardiamo in direzione di una torcia accesa. Che cosa si vede? Piccola intervista alla mia classe. Ecco le loro risposte Raggi di tutti i colori Tipo il sole, solo che i raggi sono colorati Vedo come un fiore con delle spine tutte colorate Come un fiore che fra i petali colorati come l’arcobaleno Tutti i raggi di tanti colori che parte dal più grosso e arriva ai più piccoli È bellissimo sembra una specie di stella con i raggi colorati alternati alcuni più lunghi altri più corti Vedo dei raggi tutti colorati Girando la torcia i raggi non girano, è tipo i raggi del sole si alternano i colori il punto della luce della torcia non è colorato, sui bordi della lavagna e introno a luce si vede come l’arcobaleno. Sembra la proprietà commutativa; ci sono tre colori che cambiano posizione”! Vedo dei colori che girano se giro la testa si muove tutto Vedo come una specie di ruota senza contorni con raggi con tre strisce e tre colori Si vede come una margherita con delle piccole fiamme con i colori dell'arcobaleno. I raggi di luce diminuiscono o s’ingrandiscono Bello! Tutti i colori e un sole con tutti i colori dell’arcobaleno. Ohh! C’è un raggio di luce , il suo contorno è tutti raggi con i colori dell’arcobaleno. Gira un po’ la testa. Non mi staccherei mai da questi occhiali. Vedo tutti petali che si allargano con i colori dell’arcobaleno Vedo dei petali che hanno 8 colori diversi: blu, verde, un po’ giallino e rosso. I petali sono a punta Partire dalla testa di Luca dei raggi di luce rossi verdi blu sono dei fasci che si propagano in tutte le direzioni. Sono molto belli Vedo la torcia e intorno vedo una specie di raggi a partire da sopra, sono un po' blu poi sono gialli rossi e verdi sembra un fiore Già così vedo l’arcobaleno, vedo dei raggi dell’arcobaleno colori sfocati, sembra tutto tridimensionale Vedo la luce della torcia e di colori bellissimi. Se guardo la maestra vedo l’ombra dietro Sembra più strati di colori. Vedo dei petali, sono blu verde e un po’ giallini Vedo un buco in mezzo giallo poi si vedono tutti i raggi intorno.

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16 Ma non è finita qui!!! Ora ci si può “approcciare” al testo! Tutto acquisisce significato poiché è il momento riflessivo seguente all’esperienza svolta. INFATTI Gli alunni erano più attenti e partecipi durante la lettura del libro di testo Collegavano agevolmente l’argomento letto (ed il relativo concetto)all’esperimento corrispondente svolto, pero’ Non poteva mancare la “relazione” sul quaderno e quella al computer

17 DI QUALI COLORI E'COMPOSTA LA LUCE? PROCEDIMENTO OSSERVAZIONI
ESPERIMENTO MATERIALE OCCORRENTE Occhiali tridimensionali Torcia PROCEDIMENTO La maestra ha portato degli occhiali tridimensionali. La stanza deve essere buia. Un bambino alla volta mette gli occhiali invece un altro bambino tiene la torcia. Più ti allontanavi più i raggi si allargavano e allungavano. La torcia deve essere puntata verso gli occhi e abbiamo visto dei raggi di tutti i colori dell’arcobaleno. OSSERVAZIONI Gli occhiali 3-D sono simili ad un prisma. Scompongono un raggio di luce e rendono visibili i colori di cui è formato. Si può fare un esperimento simile con un cd immerso nell’acqua di una vaschetta

18 Come si propaga la luce ESPERIMENTO Vaschetta di plastica trasparente
Cartoncino nero Acqua Latte Torcia Procedimento Abbiamo preso una vaschetta di plastica trasparente e l’ abbiamo riempita d’ acqua a metà . Dal cartoncino nero abbiamo ritagliato un cerchio e l’abbiamo forato . Con lo scotch lo abbiamo attaccato alla torcia. Abbiamo acceso la torcia e l’abbiamo puntata su uno dei lati della vaschetta e, guardando dall’altro lato si vedeva un puntino di luce. L’abbiamo messa a pelo d’acqua e si vedeva un fascio di luce. Abbiamo versato del latte e non si vedeva più il fascio di luce, perché il latte è opaco. OSSERVAZIONI La luce passa attraverso corpi trasparenti. L’acqua è trasparente.

19 La luce può essere deviata?
Materiale occorrente matita bicchiere di vetro acqua latte procedimento Si prende un bicchiere di vetro trasparente e si matte l’acqua . Nel bicchiere si posa la matita; guardando dall’alto il bicchiere, la matita appare spezzata . Abbiamo provato anche ad aggiungere il latte e abbiamo visto che la matita non appare più storta. OSSERVAZIONI La luce passando dall’aria all’acqua, cioè da una sostanza trasparente ad un’altra) subisce una cambio di direzione.

20 In quale direzione si propaga la luce?
ESPERIMENTO MATERIALE OCCORRENTE TORCIA, BOROTALCO. PROCEDIMENTO Prima bisogna oscurare la stanza, poi gettare del borotalco e nello stesso momento accendere la torcia e vediamo che la torcia fa vedere il borotalco e anche il fascio di luce. OSSERVAZIONI LA LUCE SI PROPAGA IN LINEA RETTA

21 PROGETTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE alcune riflessioni
Nonostante le credenze di senso comune insegnare oggi è molto più difficile di quanto non lo fosse ieri. Rispetto ad un passato non tanto remoto, i docenti si trovano infatti ad affrontare problemi sempre nuovi o che mutano con una celerità inusuale, per alcuni dei quali solamente le linee risolutive possono venire offerte da interventi legislativi, peraltro da noi sistematicamente tardivi rispetto alle necessità consolidate. Sono perciò principalmente gli insegnanti che si trovano a dover dare risposte alla maggioranza di quei problemi operando autonomamente scelte difficili quanto delicate e cruciali. Ciò richiede, tra l’altro, una vera progettazione didattica che preveda tuttavia in forma flessibile una risposta tattica alle necessità imprevedibili. Assai di frequente si tratta purtroppo di resoconti narrativi delle finalità che ci si propone di raggiungere con l’attività educativa, delle metodologie da impiegare, dei contenuti oggetto specifico di insegnamento. La situazione è decisamente peggiore nel post-obbligo, dove l’attenzione ai contenuti dell’insegnamento monopolizza o quasi l’impiego delle risorse professionali degli insegnanti.

22 La “conformità” agli obiettivi del piano I.S.S.
lo sviluppo di un curricolo di educazione scientifica connotato da: forte continuità verticale nell’articolazione del programma in tutta la scuola primaria e secondaria; forte continuità-integrazione con le altre aree; rilevanza culturale e sociale dell’apprendimento scientifico; significatività per l’allievo delle esperienze di apprendimento; visione storica dello sviluppo della conoscenza scientifica; integrazione con la Matematica e con le TIC. l’approccio metodologico innovativo attenzione alla costruzione di conoscenza; riconoscimento del ruolo determinante dell’esperienza concreta nelle situazioni strutturate e non: in laboratorio, sul campo, in classe, nell’ambiente e nella tecnologia; uso appropriato dei diversi linguaggi (gestuale, orale, scritto, iconico, formale,…) sia nella prima costruzione di conoscenza che nella sua organizzazione progressiva; raccordi significativi con le radici dell’esperienza e della conoscenza quotidiana


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