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PRIMO CICLO DI TAVOLI TEMATICI

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Presentazione sul tema: "PRIMO CICLO DI TAVOLI TEMATICI"— Transcript della presentazione:

1 PRIMO CICLO DI TAVOLI TEMATICI
7,8,9 settembre 2010 Il sistema agroalimentare Il turismo Porto e sistema della mobilità Politiche di sostegno all'economia e semplificazione Qualità, sostenibilità e competitività dei sistemi industriali, green economy, energia e nuove filiere Economia della conoscenza, tecnopoli, internazionalizzazione

2 IL SISTEMA AGROALIMENTARE Conferenza Economica Provinciale 2010
I Tavolo tematico IL SISTEMA AGROALIMENTARE Ravenna, 7 settembre 2010 Verso la Conferenza Economica Provinciale 2010

3 L’agenda di lavoro Il sistema agroalimentare ravennate, dalla Conferenza Economica del 2003 ad oggi: cambiamenti nello scenario e SWOT Analysis. Obiettivi e priorità di sviluppo alla luce dei nuovi scenari evolutivi: il punto di partenza per la formulazione di progetti di crescita del sistema agroalimentare ravennate.

4 Il sistema agroalimentare ravennate oggi …. (2009/10)
418 Mln € di PLV agricola, pari all’11,2% di quella regionale (I° provincia per PLV da colture arboree) Elevata specializzazione produttiva: 30% dell’intera produzione frutticola regionale (50% per pesche e nettarine) e 33% di quella vinicola 8.900 imprese agricole (iscritte alla CCIAA), pari al 13% del totale regionale 10% delle imprese alimentari situate in regione, con ruolo e presenza rilevante della cooperazione

5 … e rispetto all’ultima Conferenza Economica (2009/10 vs 2003)
Seppur a fronte di un decremento produttivo, è rimasto sostanzialmente invariato il peso detenuto dalla provincia nella produzione frutticola e vinicola sul totale regionale (anche in virtù di cali maggiori intervenuti nelle altre province). Tuttavia, si evidenzia un “effetto sostituzione” tra colture legnose all’interno del territorio ravennate (SAU pesche e nettarine -9%, SAU Kiwi +10%). Diminuzione del numero delle imprese agricole attive (iscritte alla CCIAA): -14% ( aziende). Stravolgimento dello scenario economico e normativo di riferimento (crescita esponenziale delle Economie Emergenti, Crisi internazionale, Riforma PAC, ecc.).

6 La volatilità nei prezzi dei cereali (€/tonn)
Gli effetti dei fattori di cambiamento/1 La volatilità nei prezzi dei cereali (€/tonn)

7 La volatilità nei prezzi di pesche e nettarine (€/kg)
Gli effetti dei fattori di cambiamento/2 La volatilità nei prezzi di pesche e nettarine (€/kg)

8 Punti di forza e di debolezza
Punti di debolezza Presenza di imprese specializzate e orientate al mercato Specializzazione produttiva (per bacini territoriali) e contestuale esistenza di aree a significativa valenza paesaggistica Forte integrazione di filiera, con imprese di trasformazione e cooperative dimensionate Elevata dotazione di capitale relazionale Buona dotazione infrastrutturale e di servizi al settore Criticità strutturali ed imprenditoriali comuni al settore (senilizzazione conduttori, frammentazione poderale, ecc.) e al sistema-Paese (costi energetici, trasporti, ecc.) Disequilibrio tra consumo e disponibilità di risorse idriche Riduzione della presenza di imprese agricole nelle aree collinari di maggiore altitudine e/o svantaggiate (rischio di mancato presidio territoriale) Riduzione della redditività del settore

9 Opportunità e minacce Opportunità
Crescita (quantitativa e qualitativa) della domanda alimentare mondiale Diversificazione delle attività agricole verso finalità extra - alimentari (energia, tutela paesaggio, ecc.) Sinergia con le altre valenze paesaggistiche e storico-culturali (agricoltura-turismo-commercio) Minacce Riforma quadro normativo di riferimento (PAC) Cambiamento climatico Incremento pressione competitiva Crisi economica e impatti sui consumi interni

10 Le leve dello sviluppo: come fare per …
COMPETENZE Internazionalizzazione Diversificazione produttiva Innovazione Organizzazione di filiera Valorizzazione produttiva di sistema/territoriale STRUMENTI Gestione del rischio (tutela del reddito e finanza per lo sviluppo di impresa) Accordi di filiera/di “sistema” Aggregazione e Programmazione produttiva Semplificazione burocratica

11 La Conferenza Economica Provinciale 2010
… LE PRIORITÀ DI INTERVENTO

12 Valorizzazione delle produzioni
La Conferenza economica 2010: LE PRIORITÀ DI INTERVENTO/1 Come valorizzare le produzioni “tipiche” e di qualità del territorio? Come fare sinergia con gli altri attori economici del territorio (Commercio/Ristorazione)? Come implementare un sistema logistico in grado di rifornire i punti vendita con i prodotti locali? Che tipo di accordi commerciali vanno stipulati con la GDO? Attraverso quali leve intervenire per sviluppare il grado di internazionalizzazione delle imprese e dei prodotti agroalimentari? Come favorire la diversificazione delle attività agricole (es. agroenergie)? Che interventi occorrono (sia imprenditoriali che dal lato del decisore pubblico)? Valorizzazione delle produzioni Efficienza di filiera Quali interventi attuare per “accorciare” la filiera agroalimentare? Come favorire l’aggregazione tra le imprese?

13 Territorio e “sistema Provincia”
La Conferenza economica 2010: LE PRIORITÀ DI INTERVENTO/2 Come favorire il mantenimento dell’attività agricola nei territori più “difficili” (alta collina, ecc.)? Quali infrastrutture potenziare per garantire uno sviluppo delle imprese agroalimentari? Quali interventi/strumenti possono ridurre il “rischio di impresa” (non solo avversità climatiche ma anche tutela del reddito) ? Come favorire il trasferimento di competenze e le innovazioni tra la ricerca e le imprese? Tutela del territorio e riduzione dei costi produttivi: come recuperare valore attraverso il riutilizzo dei reflui e degli scarti organici per la fertilizzazione dei terreni? Quali interventi attuare per migliorare la qualità complessiva del lavoro in agricoltura (in termini di sicurezza, legalità, salvaguardia)? Territorio e “sistema Provincia”

14 Strumenti da implementare?
La Conferenza economica 2010: LE PRIORITÀ DI INTERVENTO/3 Strumenti da implementare? Reti di imprese Contratti di coltivazione Programmazione produttiva Accordi di filiera Fondi mutualistici (per la tutela del reddito non solo da avversità climatiche ma anche da volatilità dei prezzi) Credito e risorse finanziarie per lo sviluppo di impresa Logo “Romagna” per la valorizzazione del territorio

15 Conferenza Economica Provinciale 2010
I Tavolo tematico IL TURISMO Ravenna, 7 settembre 2010 Verso la Conferenza Economica Provinciale 2010

16 Analisi SWOT: punti di forza
Meta consolidata (specie per il target italiano) e attrattiva, che tiene anche in fase di recessione internazionale Presenza di mete balneari fortemente organizzate congiuntamente a mete vocate al ‘plein air’ e al turismo delle città d’arte e cultura Ampia e variegata dotazione di asset di rilievo mondiale e con caratteristiche di unicità Denso calendario di eventi culturali ed enogastronomici Articolata presenza di dotazioni a valenza turista: dalla ricettività diversificata, alla ristorazione, dagli stabilimenti balneari alle strutture commerciali e per il diportismo; per la crocieristica ; parchi tematici.

17 Analisi SWOT: punti di debolezza
Debole integrazione tra ‘turismi’ e tra diverse mete turistiche provinciali Legame tra prodotto turistico e prodotti tipici ancora poco sviluppato Scarsa integrazione servizi (prenotazione, bigliettazione museale, ..) Bassa incidenza del turismo straniero Limitata attrattività verso domanda lungo raggio (Nord America, Estremo Oriente) Limitata accessibilità nei periodi di maggiore afflusso, con reti stradali e ferroviarie inadeguate, non agevoli collegamenti con gli aeroporti dell'area, percorsi cicloturistici da completare e rendere più fruibili e visibili Insufficiente utilizzo della mobilità collettiva

18 Analisi SWOT: punti di debolezza
Stagionalità ancora elevata e eccessiva concentrazione sui week end Scarsa propensione a lavorare con i tour operator e sul turismo collettivo Calo dei fatturati e della redditività di impresa Eccesso di individualismo degli operatori Disomogenea consapevolezza dell’importanza del turismo nell’economia locale

19 Analisi SWOT: opportunità
Politiche in atto (miglioramento degli strumenti di informazione al turista, qualificazione delle strutture e dei servizi destagionalizzazione della domanda) Strumentazione e pratiche per l’integrazione pubblico-privata Crescita della domanda in alcuni segmenti di interesse (verde-naturalistico, enogastronomico, crocieristica, cicloturismo e sportivo) Apprezzamento del mercato per le destinazioni integrate Grande potenzialità della domanda di turismo specie nelle aree dell’est europeo e del Far East Realizzazione di importanti progetti (Parco archeologico di Classe a e altri progetti cofinanziati dall’ Asse 4 del POR FESR , distretto nautico)

20 Analisi SWOT: opportunità
Valorizzazione della Darsena di Città Candidatura a Capitale Europea della Cultura (2019) Riforma del sistema della promozione turistica regionale (costituzione STL, revisione Unioni di prodotto, ecc.) Realizzazione del Sistema ferroviario Rapido di Costa da Ravenna a Cattolica Potenziamento dei collegamenti ferroviari con Bologna e quindi con al rete dell' alta velocità Importanza del web come mezzo di promozione turistica (web 2.0)

21 Analisi SWOT: minacce Minacce
- Consolidamento di altre mete del Mediterraneo Difficoltà di finanza pubblica (mancanza di fondi per gli investimenti programmati: DUP e iniziative di promozione) Perdurare del quadro economico debole e riduzione o stagnazione reddito medio per i turisti italiani che rappresentano il core business del turismo provinciale Indebolimento ciclico del comparto nautico Erosione delle coste

22 La Conferenza Economica Provinciale 2010
… LE PRIORITÀ DI INTERVENTO

23 INTERNAZIONALIZZAZIONE
La Conferenza economica 2010: LE PRIORITÀ DI INTERVENTO/1 Il sistema turistico ravennate è troppo squilibrato verso una domanda di prossimità, serve ampliare il bacino di riferimento, a partire del recupero di quote di turismo dell’ area di lingua tedesca e dall’Est Europa già fortemente interessato a Ravenna e potenzialmente interessato (per distanza, servizi e costi) al turismo balneare della costa romagnola. Per sopperire a questo limite emergono alcune leve su cui agire in maniera prioritaria: INTERNAZIONALIZZAZIONE Realizzazione di grandi eventi come il Festival Europeo di Musica Giovanile, apertura Parco Archeologico di Classe in prospettiva, la Candidatura a Capitale europea della cultura, in quanto darebbe grande visibilità e risorse al territorio Riorganizzazione del sistema per la promozione turistica regionale, con un ripensamento del ruolo di APT, una razionalizzazione delle unioni di prodotto e con la creazione di un ‘STL che riunifichi le 4 province costiere dell’ Emilia-Romagna’, scala che viene ritenuta ottimale in quanto integra molte delle offerte presenti nelle 4 province (mare, Appennino, parchi, città d’arte, ecc.) Potenziamento della comunicazione/promozione, soprattutto via web (portale territoriale, web 2.0) in funzione dell’elevato ritorno di questi investimenti, dando maggiore peso all’estero e a target mirati Potenziamento delle connessioni, in primo luogo con il sistema degli aeroporti di riferimento (Rimini, Forlì, Bologna) e definizione delle rotte ottimali; in secondo luogo delle connessioni via mare (traghetti) Rafforzamento della domanda organizzata e dei servizi dedicati (in particolare crocieristica, turismo sociale, turismo sportivo, turismo organizzato) Aggiornamento delle identità delle città d’arte, attraverso riqualificazioni degli spazi ma anche attraverso lo sviluppo di servizi (wi-fi)

24 DESTAGIONALIZZAZIONE
La Conferenza economica 2010: LE PRIORITÀ DI INTERVENTO/2 Nonostante i progressi fatti negli anni la domanda appare ancora troppo concentrata nei mesi estivi e nei week end in particolare. Per sopperire a questo limite emergono alcune leve su cui agire in maniera prioritaria: DESTAGIONALIZZAZIONE Potenziamento dei prodotti del Parco del Delta (raccordato alla costa e alle città d’arte UNESCO di Ravenna e Ferrara ) e del Parco della Vena del Gesso Maggiore integrazione costa-collina anche attraverso una più marcata connessione fra eventi e la valorizzazione dei prodotti tipici nei luoghi del turista Potenziare altre forme di turismo (sport..) attraverso una maggiore integrazione su scala romagnola (STL) Pacchetti turistici che incentivano le visite durante la settimana (in estate) e in bassa stagione Potenziare l’offerta di eventi in bassa stagione e riorganizzare la scelta e la gestione degli eventi in funzione delle effettive presenze turistiche Rafforzare la domanda organizzata Rafforzare e qualificare il segmento teme/salute/benessere, il turismo sportivo, il turismo congressuale

25 SERVIZI PER IL TURISTA SUL TERRITORIO
La Conferenza economica 2010: LE PRIORITÀ DI INTERVENTO/3 SERVIZI PER IL TURISTA SUL TERRITORIO Ad oggi mancano ancora alcuni servizi tipici delle mete turistiche più avanzate, sebbene il territorio si stia attrezzando in questa direzione. Per sopperire a questo limite emergono alcune leve su cui agire in maniera prioritaria: Completare il percorso di riorganizzazione dei servizi turistici di base Potenziare l’esperienza della Ravenna Card, mettendo in rete tutte le istituzioni che gestiscono beni di interesse turistico e coinvolgendo un ampio sistema di operatori privati Migliorare il sistema della mobilità locale attraverso la realizzazione del sistema ferroviario metropolitano ed il potenziamento del TPL (anche da e verso gli aeroporti di riferimento)

26 Qualificazione dell’offerta e del territorio
La Conferenza economica 2010: LE PRIORITÀ DI INTERVENTO/4 Qualificazione dell’offerta e del territorio Il sistema dell’offerta si è evoluto in questi anni, per qualità e articolazione, anche grazie all’azione del decisore pubblico. Lo stesso dicasi per l’assetto territoriale, grazie alle azioni di riqualificazione e tutela attuate. Tuttavia restano ancora ambiti importanti di intervento quali: Perseverare nel contrasto all’erosione costiera e tutela della costa, beni primari per una meta balneare come Ravenna Qualificazione delle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere Azioni che favoriscano la cultura turistica in un territorio che ancora percepisce poco questa vocazione Formazione professionale/qualificazione degli operatori Sicurezza percepita sul territorio, in considerazione del fatto che a volte alcuni episodi possono compromettere l’immagine di destinazione Legalità, declinato in tema di lavoro impiegato ed in sfruttamento degli immigrati clandestini Alleggerimento del quadro regolatorio e speditezza degli iter burocratici, al fine di favorire una maggiore innovazione imprenditoriale Utilizzo di premialità per incentivare comportamenti virtuosi/innovativi in considerazione delle difficoltà di finanza pubblica

27 La Conferenza economica 2010: LE PRIORITÀ DI INTERVENTO/5
SONO STATI INOLTRE ACCENNATI DUE TEMI: La riforma delle concessioni ed il nodo che ne potrebbe derivare in termini di investimenti per la qualificazione/innovazione del sistema degli stabilimenti balneari Arricchire gli strumenti di misurazione effettiva della domanda turistica oltre i dati statistici tradizionali turistici (seconde case, escursionisti, partecipazione ad eventi, ingressi musei, centri visita e beni culturali e ambientali, crocierismo) Arricchire gli strumenti di misurazione della redditività di impresa (occupazione camere, fatturati, andamento costi nel settore)

28 PORTO E SISTEMA DELLA MOBILITÀ Conferenza Economica Provinciale 2010
I Tavolo tematico PORTO E SISTEMA DELLA MOBILITÀ Ravenna, 7 settembre 2010 Verso la Conferenza Economica Provinciale 2010

29 Analisi SWOT: punti di forza
Porto ”storico” italiano per rinfuse solide (inerti, cereali, fertilizzanti, sfarinati, ecc.) e merci varie (legname, prodotti metallurgici, ecc.) Disponibilità di ampi spazi lontani dall’area urbana, specie di tipo retroportuale e per l’intermodalità Vicinanza di corridoi stradali e ferroviari di interesse nazionale ed internazionale Consolidati rapporti commerciali con diversi mercati del Mediterraneo orientale e del Medio Oriente Presenza di un grande operatore internazionale nel settore dei contenitori Presenza di importanti imprese industriali e manifatturiere nazionali Importante nodo marittimo nei servizi di Short Sea Shipping con l’Italia meridionale

30 Analisi SWOT: punti di debolezza
  Adriatico “mare stretto, lungo e chiuso” Presenza di più porti in un arco geografico ristretto Fondali meno adeguati alle navi utilizzate nei collegamenti di medio e lungo raggio Infrastrutture ferroviarie e stradali inadeguate ed insufficienti alle esigenze attuali Insufficienza di servizi intermodali per il settore container (con conseguente circolo vizioso: scarsi servizi a terra /insufficienti servizi marittimi per l’oltre Suez) Assenza o stentato avvio di servizi Ro-Ro internazionali Debole propensione imprenditoriale a ricercare una adeguata diversificazione dei prodotti (p.es. merci varie, ortofrutta, ecc.) Integrazione economico-commerciale con l’economia regionale e romagnola in particolare debole ed insufficiente - Prevalenza dei porti tirrenici di Livorno e La Spezia nell’imbarco dei prodotti industriali emiliano-romagnoli

31 Analisi SWOT: opportunità
- Potenziamento delle infrastrutture stradali (SS67 e SS309/dir “nuova Romea”) Vicinanza con aree produttive industriali (distretti) dinamiche (ancora per quanto?) Contiguità con corridoi multimodali di interesse europeo Membro del NAPA, l’Associazione dei Porti del Nord Adriatico (RA, VE, TS, Capodistria) Diversificazione verso mercati ed attività diverse da quelle tradizionali: scalo crociere, cittadella della nautica, porto turistico Possibilità di sviluppo di nuovi collegamenti marittimi diretti extra-Mediterraneo

32 Analisi SWOT: opportunità
- Attuazione del programma di razionalizzazione e rilancio del porto con nuovo terminal contenitori ed altri interventi Sviluppo di progetti turistici integrati tra sport (nautica, vela, ecc.), cultura (musica, arte), natura (parchi e delta del Po), città d’arte (FE-RA-VE) - Sviluppo della crocieristica da porto di toccata a “home port” Firma della convenzione con RFI per gli adeguamenti infrastrutturali Sviluppo di corridoi multimodali di collegamento con i principali interporti italiani (BO, PD, VR)

33 Analisi SWOT: minacce Minacce
Accentuarsi dei processi di concentrazione dei traffici marittimi a seguito della crisi a favore dei porti tirrenici Maggiore dinamismo di porti concorrenti (anche della sponda orientale del mar Adriatico) negli investimenti infrastrutturali, nei collegamenti verso l’Europa Orientale e nel marketing territoriale Prevalere di campanilismi regionali nell’arco adriatico accentuate dalla crisi economica - Ricadute negative sul traffico delle materie prime e dei beni finiti a seguito della crisi strutturale di importanti settori industriali regionali (ceramica, alcuni comparti della meccanica, agro-alimentare, ecc.) - Crescenti difficoltà nel reperimento delle risorse finanziarie pubbliche per il finanziamento degli investimenti.

34 La Conferenza Economica Provinciale 2010
… LE PRIORITÀ DI INTERVENTO

35 Porto, industria e territorio
La Conferenza economica 2010: LE PRIORITÀ DI INTERVENTO/1 Porto, industria e territorio Nonostante la vivacità del tessuto produttivo regionale e provinciale, i legami fra il porto di Ravenna ed il proprio entroterra non si sono sviluppati sufficientemente, come è invece accaduto in altri contesti territoriali analoghi: Definire progetti che favoriscano le ricadute economiche ed occupazionali del traffico di contenitori sul territorio ravennate Definire azioni che favoriscano l’insediamento di nuovi soggetti imprenditoriali privati nella logistica e nella lavorazione delle merci Sostenere una maggiore diversificazione merceologica nei flussi in entrata ed in uscita delle merci dal porto Rafforzare l’efficienza e la competitività di alcune filiere chiave come ad es. quella dei prodotti agro-alimentari freschi, delle materie prime per la ceramica ed il siderurgico, ecc. Favorire le sinergie imprenditoriali ed organizzative fra soggetti pubblici e privati nel settore crocieristico e turistico con specifico riferimento ai servizi ed alle infrastrutture ferroviarie Favorire un utilizzo ottimale delle aree portuali spostando alcuni servizi in aree limitrofe (ad esempio, impianti di depurazione delle acque bianche) Definire azioni e progetti tesi a sostenere e riqualificare le imprese di autotrasporto che operano nel porto di Ravenna Supportare progetti di formazione specialistica di nuove figure professionali nel campo della logistica, del trasporto marittimo e dei servizi portuali

36 Porto, infrastrutture ed accessibilità
La Conferenza economica 2010: LE PRIORITÀ DI INTERVENTO/2 Porto, infrastrutture ed accessibilità Alla crescita del traffico portuale di merci e passeggeri non ha fatto seguito l’analogo adeguamento delle infrastrutture di collegamento terrestre, con conseguente accentuazione della congestione stradale e dell’inquinamento: Completare l’ approfondimento dei fondali fino a -14,50 Accelerare e supportare gli interventi di riqualificazione e potenziamento della SS. 67 “Classicana”, principale strada di adduzione al porto e corridoio di transito da e per la provincia di Forlì – Cesena Favorire una più rapida conclusione dell’iter di approvazione del progetto della “Nuova Romea” SS309 dir e delle altre infrastrutture stradali considerate prioritarie dal PRIT e avviare concretamente almeno alcuni tratti prioritari Sostenere l’adeguamento dei corridoi ferroviari di accesso al porto, l’eliminazione dei passaggi a livello e la realizzazione del by-pass per evitare la stazione di Ravenna centro Studiare la possibilità di realizzare un corridoio ferroviario dedicato al trasporto delle merci con treni più lunghi e pesanti con O/D l’Italia settentrionale e l’Europa centro-orientale Sostenere politiche nazionali e regionali volte a favorire una maggiore liberalizzazione dei servizi sulle reti ferroviarie nazionali e regionali

37 INTERNAZIONALIZZAZIONE, COMPETITIVITÀ E NUOVI MERCATI
La Conferenza economica 2010: LE PRIORITÀ DI INTERVENTO/3 INTERNAZIONALIZZAZIONE, COMPETITIVITÀ E NUOVI MERCATI Per superare la grave crisi attuale si rende necessario definire un’adeguata strategia di rilancio che ridefinisca il posizionamento del porto di Ravenna e ne migliori la competitività, al servizio dei sistemi produttivi regionali ed extra-regionali: Definire un’adeguata strategia di posizionamento del porto di Ravenna nell’ambito del NAPA Potenziare i servizi di trasporto e di logistica dedicati alle merci in uscita dalla regione Favorire la definizione di adeguate azioni di marketing territoriale verso i nuovi mercati del Mediterraneo, dell’Asia e dell’America Latina Identificare adeguate azioni di supporto e sviluppo a favore della nascita di collegamenti marittimi diretti con O/D interne ed esterne alla regione del Mediterraneo Rafforzare le iniziative di collaborazione orizzontale fra Enti ed Istituzioni pubbliche e private (dogane, controlli sanitari, Enti preposti alla sicurezza, ecc.) tese a favorire la produttività, l’efficienza e l’efficacia dei servizi portuali ed a ridurne i costi Potenziare e rendere più efficienti i servizi ferroviari di manovra nel porto e nel nodo urbano, per ridurne i costi e favorire il riequilibrio modale nel trasporto delle merci Assicurare la certezza dei tempi e dei finanziamenti dei lavori di adeguamento dei fondali, secondo gli obiettivi già formulati dal POT portuale Definire azioni atte a sostenere l’introduzione dell’autonomia finanziaria dei porti nella legge di riforma nazionale

38 PRIORITÀ E PAROLE - CHIAVE:
La Conferenza economica 2010: LE PRIORITÀ DI INTERVENTO/4 PRIORITÀ E PAROLE - CHIAVE: Certezza di finanziamento e rapidità di esecuzione nell’adeguamento dei fondali Definizione di strategie ed obiettivi comuni tra Enti locali e governo regionale Ricerca di un efficace quadro di collaborazione orizzontale tra Enti ed Istituzioni pubbliche e private per migliorare la competitività e ridurre i costi dei servizi portuali Individuazione di un ristretto numero di progetti prioritari sui quali concentrare gli sforzi manageriali ed organizzativi degli Enti locali e delle forze imprenditoriali locali

39 Verso la Conferenza Economica Provinciale 2010
I Tavolo tematico POLITICHE DI SOSTEGNO ALL'ECONOMIA E SEMPLIFICAZIONE Verso la Conferenza Economica Provinciale 2010 Ravenna, 8 Settembre 2010

40 L’agenda di lavoro Il tavolo “Politiche di sostegno all’economia e semplificazione” comprende i seguenti temi: semplificazione amministrativa e normativa; il nuovo sportello unico per le imprese servizi e sistema degli incentivi per le imprese credito e sistema dei consorzi fidi e delle cooperative di garanzia sicurezza del lavoro appalti pubblici

41 Modifiche normative recenti a livello nazionale
La semplificazione amministrativa e normativa; il nuovo sportello unico per le imprese Forte sensibilizzazione sul tema Modifiche normative recenti a livello nazionale Manovra finanziaria nazionale approvata a Luglio del 2010 (L. 30/7/2010, n.122): modifica della disciplina della conferenza di servizi; sostituzione DIA con la SCIA Modifiche normative /regolamentari recenti a livello regionale - Delibera giunta regionale il 12 Luglio “Direttiva sulle modalità di svolgimento delle procedure di verifica (screening) e delle procedure di VIA” - Legge regionale comunitaria per il 2010 (Lr. 4/2010) SUAP unico punto di accesso per tutti i soggetti che avviano ed esercitano attività produttive, SUAP telematico; “Tavolo di coordinamento” regionale - Portale “si-impresa” con banca dati contenente 150 procedure amministrative di cui l’impresa può necessitare.

42 La semplificazione amministrativa e normativa; il nuovo sportello unico per le imprese
Italia: forte GAP nel confronto competitivo con i Paesi stranieri. L’analisi annuale condotta dalla Banca Mondiale “Doing Business”, pone per il 2010 l’Italia al 78° posto della classifica su 183 totali. Ravenna nel contesto nazionale sembra essere più dinamica. Secondo la recente ricerca dell’ufficio studi di confartigianato è al 1° posto tra le province italiane per la qualità dei servizi necessari per aprire e gestire un’impresa (es. Possibilità pagamenti on line, tempi di pagamento della pubblica amministrazione). Tutti i Comuni della provincia di Ravenna hanno il SUAP e molti di essi rappresentano un’eccellenza nel panorama regionale e nazionale. Nell’ultimo rapporto di monitoraggio dei SUAP realizzato nel 2005 dalla Regione, Ravenna risulta tra le provincie dell’Emilia Romagna solo dietro a Reggio Emilia in termini di percentuale di personale addetto al SUAP; in 4° posizione tra le province (dopo Rimini, Reggio Emilia, Parma) per la dotazione informatica di interfacce on line con gli utenti, mentre è risultata una delle province in cui tutti i SUAP hanno stipulato intese con gli enti terzi.

43 La semplificazione amministrativa e normativa; il nuovo sportello unico per le imprese
Rapporto difficile tra imprese e Pubblica Amministrazione: la stratificazione normativa regionale e nazionale spesso causa difficoltà nella definizione delle norme da applicarsi; disomogeneità tra i vari SUAP sui procedimenti previsti e regolamenti complessi; tempi lunghi anche a causa della tipologia dei progetti SISTEMA ON LINE ENTRO GENNAIO 2011 TAVOLO TECNICO PROVINCIALE AUSPICABILE SEMPLIFICAZIONE NORMATIVA REGOLAMENTARE E OMOGENEIZZAZIONE DEI PROCEDIMENTI SEMPLIFICAZIONE RICHIEDERA’ SEMPRE PIU’ CHIAREZZA DELLE REGOLE

44 Incentivi e servizi alle imprese
Gli incentivi regionali/provinciali: Piano Triennale attività produttive; - Legge regionale 41/1997 commercio; - Legge 40/2002 Turismo - Fondi POR FESR Legge 40/2002 risorse insufficienti rispetto al potenziamento del comparto

45 Incentivi e servizi alle imprese
Propensione della provincia sugli incentivi regionali: Ricerca collaborativa delle PMI con i laboratori Ravenna 14 progetti, Bologna 64, Modena 62, Reggio Emilia 36, Parma 23, Piacenza 18, Forlì Cesena 15, Ferrara 10, Rimini 6 Ravenna 17 progetti ammessi (12,8% delle risorse complessive), Bologna 27, Modena 15, Reggio Emilia 15, Parma 21, Piacenza 6, Forlì Cesena 21, Ferrara 8, Rimini 3. Qualificazione energetica e risparmio 8,3 addetti alle Unità Locali di Ravenna sul totale delle Unità Locali regionali 8,2 Unità Locali di Ravenna sul totale regionale

46 Sostegno a PMI per ICT e reti per innovazione
Incentivi e servizi alle imprese Propensione della provincia sugli incentivi regionali: Ravenna: - 53 progetti ammessi su 548 (9,6%) contributi concessi su complessivi (10,12%) Sostegno a PMI per ICT e reti per innovazione Ravenna 29 progetti ammessi (12,1% dei contributi totali), Bologna 33 (15,2%), Modena 29 (11,1%), Reggio Emilia 14 (6,6%), Parma 32 (8,4%), Piacenza 11 (5,2%), Forlì Cesena 52 (11,2%), Ferrara 16 (10%), Rimini 39 (20%). Qualificazione servizi a supporto del patrimonio culturale ed ambientale

47 Imprese: 6,8 % 2008 a 3,4% 1° 2010 industria 4,3 a -3,9
Credito e consorzi fidi e di garanzia Ravenna Emilia Romagna Italia Prestiti concessi dagli istituti bancari 4° trimestre 2008 al 1° 2010 Imprese: 6,8 % 2008 a 3,4% 1° 2010 industria 4,3 a -3,9 Complessivo 6,5% a 1,7% complessivo 5,6% a 0,0 complessivo 4,7% a 2,4% Sofferenze rispetto allo stock di credito Imprese: 1,52 % 2008 a 2,62% 1° 2010 Complessivo 1,43% a 2,46% complessivo 2,27% a 3,48 complessivo 2,62% a 3,96 Protesti Numero 2008/ ,4% Importo 2008/ ,2% Numero 2009/ ,4% Importo 2009/ ,1% Numero 1°trim ,0% Importo 2009/ ,9% Numero 2008/ ,8% Importo 2008/ ,6% Numero 2009/ ,8% Importo 2009/ ,3% Numero 1°trim ,7% Importo 2009/ ,1%

48 Credito e consorzi fidi e di garanzia
I confidi rivestono una funzione di primaria importanza perché un blocco del credito avrebbe determinato e determinerebbe conseguenze negative molto forti. Bisogna stare attenti che non si generi un peggioramento della qualità del credito; Va verificata la necessità di sviluppo di nuovi servizi a favore delle imprese; Regione Istituzione di un fondo di cogaranzia per il sostegno dei finanziamenti destinati al sistema produttivo emiliano romagnolo con una dotazione iniziale di 50 milioni di euro, con il coinvolgimento dei tre consorzi fidi regionali (Unifidi, Fidindustria, Cooperfidi) e 40 istituti bancari Ravenna Accordo triennale tra Provincia e istituzioni locali e consorzi fidi (prorogato al 2010)

49 Appalti pubblici e sicurezza sul lavoro
Ravenna è una provincia con alta incidenza di infortuni sul lavoro Ravenna Regione Infortuni 2009 10.602 Peso sul totale regionale 9,9 100,0 Variaz -7,6 -13,1 Incidenti mortali 2009 14 93 Variazione 0,0 -20,5

50 Appalti pubblici e sicurezza sul lavoro
Recenti provvedimenti rilevanti: Progetto di legge della Giunta regionale (agosto 2010) per l’edilizia e il comparto delle costruzioni Nuovo Protocollo sugli Appalti nella Provincia di Ravenna (in fase di definizione) Piani di emergenza esterna per gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante approvato dal Consiglio Provinciale valorizzare le imprese che puntano sulla qualità degli interventi e sulla sicurezza del lavoro riducendo l’uso generalizzato del massimo ribasso d’asta negli appalti prevedendo l’aumento dei controlli nei cantieri; Le PA si impegnano a definire Patto d’integrità Sicurezza luoghi di lavoro Prevenzione degli infortuni Contrasto a pratiche di concorrenza sleale Proposta di Legge Regionale) Nuovo Protocollo sugli Appalti

51 La Conferenza Economica Provinciale 2010
… LE PRIORITÀ DI INTERVENTO

52 Semplificazione amministrativa/ SUAP
La Conferenza economica 2010: LE PRIORITA’ DI INTERVENTO/1 Semplificazione amministrativa/ SUAP Unificando in tutti i comuni della provincia lo Sportello Unico per le attività produttive con quello dell’edilizia Omogeneizzando la modulistica, almeno quella dei SUAP del territorio provinciale, definendo una tempistica certa Uniformando il più possibile regolamenti/procedimenti nei SUAP provinciali, definendo una tempistica certa Concludendo il processo di informatizzazione dei SUAP per la gestione del front office e back office.

53 La Conferenza economica 2010: LE PRIORITA’ DI INTERVENTO/2
Dare continuità al sostegno finanziario Aggiornando il ruolo dei Consorzi fidi. Un passaggio cruciale sarà la revisione della convenzione tra Istituzioni e consorzi fidi definendo i soggetti e le modalità di intervento, anche alla luce del Fondo regionale di cogaranzia Formulando indicazioni per il Piano Triennale, affinché dia massima priorità a rafforzare le reti d’impresa, l’innovazione e l’internazionalizzazione Disegnando un quadro degli incentivi che permetta una maggiore selettività degli interventi, privilegiando quelli che generano massima ricaduta sul territorio Definendo un sistema di premiliatà per comportamenti virtuosi/innovativi che sopperisca le insufficienti risorse destinate agli incentivi Aumentare la sicurezza del lavoro/appalti pubblici Accelerando l’iter di firma degli accordi e dando attuazione al Protocollo sugli Appalti

54 Conferenza Economica Provinciale 2010
I Tavolo tematico QUALITÀ, SOSTENIBILITÀ E COMPETITIVITÀ DEI SISTEMI INDUSTRIALI, GREEN ECONOMY, ENERGIA E NUOVE FILIERE Ravenna, 9 settembre 2010 Verso la Conferenza Economica Provinciale 2010

55 QUALITÀ, SOSTENIBILITÀ E COMPETITIVITÀ DEI SISTEMI INDUSTRIALI
L’industria meccanica

56 Analisi SWOT: L’INDUSTRIA MECCANICA
Punti di forza Presenza di un comparto con buoni livelli di specializzazione, formato da numerose piccole e medie imprese leader Marcata proiezione internazionale (la meccanica rappresenta quasi la metà dell’export provinciale), anche in mercati remoti (Africa e Asia) Elevata capacità EXPORT Tenuta del comparto anche in fase di debolezza ciclica Punti di debolezza Debole capacità di penetrazione nei mercati più dinamici (India e Cina in particolare) Forte presenza di subfornitura e componentistica intermedia rispetto al prodotto finito Presenza di situazioni di crisi aziendale Ridotta dimensionale aziendale

57 Analisi SWOT: L’INDUSTRIA MECCANICA
Opportunità Presenza di mercati asiatici e nord africa in forte sviluppo ancora poco trattati dalle imprese meccaniche ravennati (India e Cina) Ripresa del mercato tedesco Minacce Riorganizzazione (accorciamento e minore radicamento) delle filiere dovuta alla crisi congiunturale Perdita di competitività rispetto ai competitor internazionali

58 QUALITÀ, SOSTENIBILITÀ E COMPETITIVITÀ DEI SISTEMI INDUSTRIALI
L’industria delle ceramiche

59 Analisi SWOT: L’INDUSTRIA DELLE CERAMICHE
Punti di forza Punti di debolezza Elevata capacità occupazionale Produzione di ceramiche artigianali e industriali di pregio Moderata vocazione estera Presenza di situazioni di crisi aziendale Elevato costo dell’energia Opportunità Minacce Attività di ricerca industriale e attrezzature per Nuovi Materiali (Parco delle scienze Torricelli, Agenzia Polo Ceramico di Faenza) Specializzazione portuale ancora legata alle rinfuse per il comparto ceramico Debolezza del settore delle costruzioni Riorganizzazione internazionale del settore Concorrenza estera

60 QUALITÀ, SOSTENIBILITÀ E COMPETITIVITÀ DEI SISTEMI INDUSTRIALI
Le costruzioni

61 Analisi SWOT: LE COSTRUZIONI
Punti di forza Presenza di grandi player, capaci di agganciare una ripresa ciclica prima che in regione o in Italia Spiccata presenza di servizi per l’edilizia, in particolare società di ingegneria civile Presenza di un polo delle costruzioni di impianti off-shore di rilevanza mondiale Presenza di una qualificata rete di installatori e di produttori di componenti legate all‘ edilizia Punti di debolezza Limitato radicamento delle filiere a livello locale Riconversione del settore ispirata ai criteri della green economy non molto avanzata Difficoltà a reperire in loco manodopera qualificata ad ogni livello

62 Analisi SWOT: LE COSTRUZIONI
Opportunità Aumento della domanda di piattaforme a minore impatto ambientale e di utilizzo di energie rinnovabili Minacce Perdurare della debolezza del settore Debolezza degli investimenti in opere pubbliche Concorrenza sleale, costruzioni Aumento della domanda di global service estero-estero, off shore Incertezza dal 2011 dell'incentivo del 55% per gli interventi di risparmio energetico e solare termico

63 QUALITÀ, SOSTENIBILITÀ E COMPETITIVITÀ DEI SISTEMI INDUSTRIALI
L’industria nautica

64 Analisi SWOT: L’INDUSTRIA NAUTICA
Punti di forza Presenza di una filiera della nautica con elevate competenze Presenza di un’area vocata al settore nautico “Comparto Agip” – ex Sarom con un progetto di alta qualità Esistenza di documenti di programmazione, intese tra le istituzioni e associazioni di categoria, Accordi quadro, Master Plan (messo a punto da Eni e Protan), Progetto urbanistico per la realizzazione di un distretto della nautica nel porto di Ravenna” Intesa tra Regione Emilia Romagna, Provincia di Ravenna e Comune di Ravenna per il centro di innovazione (Nautilus) e tecnopolo nel campo della nautica con il finanziamento del programma di ricerca industriale “Metodologie di simulazione e calcolo per la nautica” Inserimento da parte del MISE del sito di Ravenna tra i 26 siti prioritari a livello nazionale Manifestazione di interesse per investimenti nell’area

65 Analisi SWOT: L’INDUSTRIA NAUTICA
Punti di debolezza Minacce Ritardi nell’approvazione dei finanziamenti ministeriali relativi al piano straordinario delle bonifiche Difficoltà del comparto a seguito della crisi economica Decisione di altra localizzazione da parte delle imprese a causa dei ritardi nell’attuazione del progetto Opportunità Riqualificazione di un’area (la cittadella della Nautica) con un progetto integrato che unisce vocazioni produttive, vantaggi logistici e ricerca

66 QUALITÀ, SOSTENIBILITÀ E COMPETITIVITÀ DEI SISTEMI INDUSTRIALI
L’industria chimica

67 Analisi SWOT: L’INDUSTRIA CHIMICA
Punti di forza Presenza di un polo chimico con consolidata tradizione e produzioni di buon livello Elevata propensione all’export: nel 1° semestre 2010 è stato il comparto che ha trainato maggiormente l’export provinciale (+37,9 %, a fronte del 12,8% come media provinciale) Clima territoriale collaborativo e favorevole e impatto ambientale in progressivo miglioramento Integrazione con Polo Energetico Punti di debolezza Crisi di alcune importanti realtà Funzioni strategiche (ricerca, progettazione, formazione) delle imprese spesso collocate al di fuori dell' area ravennate Imprese energivore

68 Analisi SWOT: L’INDUSTRIA CHIMICA
Opportunità Presenza di un Polo integrato dell’industria (area dentro il perimetro di Polimeri Europa e la restante parte della zona industriale) Presenza di aree da reindustrializzare e riqualificazione dei siti dismessi dalla chimica (es. 30 ha di Syndial) Certificazione EMAS dell’area industriale in corso di acquisizione Minacce Rischio di riorganizzazioni produttive a seguito del mercato e della concorrenza internazionale Aumento dei costi comuni delle imprese a seguito delle riorganizzazioni produttive

69 GREEN ECONOMY, ENERGIA E NUOVE FILIERE

70 Analisi SWOT: punti di forza
La provincia di Ravenna è uno dei 2 Poli Energetici più importanti dell' Emilia-Romagna, è ampiamente autosufficiente e si basa principalmente su impianti di produzione energetica a turbogas di nuova concezione con una buona efficienza energetica e un contenuto impatto ambientale, mentre negli ultimi anni si è incrementata la produzione con fonti rinnovabili divenendo una delle realtà più dinamiche della Regione (biomasse e fotovoltaico in particolare). - Programmazione energetica: la Provincia ha adottato il Piano d’azione per l’Energia e lo sviluppo sostenibile che è in attesa di approvazione; il Comune di Ravenna ha un Piano Energetico Comunale approvato; il Comune di Lugo sta avviando i lavori per la redazione del Piano Energetico per conto dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. 

71 Analisi SWOT: punti di forza
Presenza di numerosi progetti da parte di Enti pubblici su FER e risparmio energetico, tra cui: Approvati progetti di qualificazione energetica negli edifici pubblici che coinvolgono 18 Enti Pubblici (con il coinvolgimento dei Comuni della Provincia) Sono stati ammessi a finanziamento 3 progetti di “Qualificazione energetico - ambientale e sviluppo sostenibile”, per un importo complessivo di 7 milioni di euro Sono stati promossi dalla Provincia di Ravenna progetti europei sulle fonti rinnovabili E' stata costituita una ESCO pubblico-privata nell' area collinare faentina, che ha avviato numerosi progetti nel campo delle energie rinnovabili Finanziamento di 17 progetti di qualificazione energetico-ambientale e sviluppo sostenibile delle PMI Progetti industriali di produzione di biodiesel

72 Analisi SWOT: punti di forza
Finanziamento di un progetto di ricerca sulla cattura della CO2 e idrogeno Per il fotovoltaico Ravenna è la 4° provincia dell’Emilia Romagna sia in termini di impianti, che di potenza installata ed è risultata la 3° provincia in termini di incremento percentuale della potenza installata dal dicembre 2009 a giugno 2010 Firmata intesa su Tecnopolo finanziato con fondi CIPE sulla base dell’Accordo di programma con il MISE, dove verranno privilegiate le tematiche relative, alle biomasse, all’idrogeno e alla cattura della CO2 Sui rifiuti la Provincia di Ravenna ha raggiunto risultati importanti dal punto di vista della raccolta differenziata (oltre il 50,02% nel 2009 quota superiore rispetto alla media regionale 47,4%) oltre gli obiettivi di legge, ha un Piano provinciale dei Rifiuti aggiornato, innovativo e approvato con un ampio consenso, ha impianti di trattamento diversificati, sufficienti rispetto alle esigenze e pienamente a norma di legge, che prevedono anche il recupero di materia e di energia Sull' acqua la provincia di Ravenna ha un piano aggiornato basato sulla corretta gestione del ciclo integrato della risorsa idrica e ha sviluppato importanti interventi per il risparmio idrico e la salvaguardia della qualità idrica

73 Analisi SWOT: punti di debolezza
Non è stata ancora sottoscritta la Convenzione per consentire l’attuazione al finanziamento POR FERS sulle aree APEA Devono essere approvati e attuati i Piano Energetico provinciale e quello dei Comuni della Bassa Romagna Ancora piuttosto limitato è l'utilizzo dei tetti (edifici pubblici, case, capannoni, condomini ) per l'installazione di impianti fotovoltaici e di solare termico Il regime autorizzativo delle FER è spesso complesso

74 Analisi SWOT: punti di debolezza
Molto modesta nel territorio è la produzione di componenti e di prodotti finiti per le energie rinnovabili e per il risparmio energetico Per i rifiuti, nonostante si sia registrato un forte miglioramento della situazione negli ultimi 10 anni, la quota che finisce in discarica è ancora abbastanza elevata (36% nel 2008 a fronte del 86% nel 1998), occorre studiare meglio il trattamento dei rifiuti di tipo tecnologico Ancora limitato è il ricorso di pubbliche amministrazioni e imprese agli “acquisti verdi” Per l' acqua ancora molto alti sono i consumi idrici nel settore agricolo Per gli usi civili vi sono ancora perdite di rete, anche se la situazione è più favorevole rispetto al livello regionale e nazionale (18% Ravenna, 24% Emilia Romagna, 31% media nazionale) 

75 Analisi SWOT: opportunità
Mercato in crescita: obbiettivi europei ( ); piano d’azione nazionale; piano energetico regionale; possono stimolare il settore con forti ricadute sull’economia Sviluppo di filiere tecnologiche sulle rinnovabili e sul risparmio energetico (Ravenna, anche in considerazione delle elevate competenze industriali e della nascita del tecnopolo sull’energia, potrebbe offrire le caratteristiche idonee per puntare su tale settore) Messa a sistema delle iniziative che si stanno realizzando sulle rinnovabili, come quelle del progetto WICO (finanziato dal programma europeo INTERREG IV C) promosso dalla provincia di Ravenna che punta ad avviare l’installazione di impianti microeolici (alti meno di tre metri) negli stabilimenti balneari della costa ravennate, e che mira a sviluppare una filiera locale: produttore di turbine ravennate, installatori ravennati, stabilimenti balneari e hotel della costa ravennate 

76 Analisi SWOT: opportunità
Far sfruttare le opportunità delle rinnovabili e del miglioramento dell' efficienza energetica al comparto manifatturiero Ampio spazio di crescita per l’installazione del fotovoltaico nei tetti (con una superficie disponibile di circa 450 ha) Ampio spazio di crescita nelle agro energie (nelle colture dedicate, residui zootecnici e residui colturali, ma anche nelle FER agricole) che può rappresentare un occasione di crescita per l’agricoltura provinciale Nel settore dei rifiuti le previsioni del nuovo piano energetico provinciale offrono nuove possibilità anche per lo sviluppo di filiere produttive collegate al riciclaggio delle materie seconde Nei prossimi anni sono previsti investimenti pubblici e privati consistenti per il risparmio idrico sia per eliminare le perdite di rete sia per utilizzare tecnologie innovative per l'irrigazione nel settore agricolo

77 Analisi SWOT: minacce Minacce
L’incertezza dell'incentivo fiscale del 55% per il risparmio energetico potrebbero determinare una frenata negli investimenti del settore La diffusione delle FER potrebbero portare ad un intenso utilizzo del territorio con scarsa ricaduta nei settori produttivi L’assenza di un quadro certo di lungo periodo per alcune tariffe e per il risparmio energetico condiziona gli investimenti nel settore La realizzazione di programmi specifici per le filiere delle rinnovabili da parte di alcuni territori potrebbe attrarre gli investimenti in quelle aree 

78 La Conferenza Economica Provinciale 2010
… LE PRIORITÀ DI INTERVENTO

79 SOSTENERE L’INTERNAZIONALIZZAZIONE
La Conferenza economica 2010: LE PRIORITÀ DI INTERVENTO/1 SOSTENERE L’INTERNAZIONALIZZAZIONE Si tratta di uno dei nodi prioritari su cui intervenire. Sono emersi due ambiti di intervento: Internazionalizzazione attiva su cui sono emerse le seguenti priorità: Migliorare i servizi di accompagnamento delle PMI, che data la loro ridotta dimensione sono impreparate rispetto al tema ed hanno talvolta aspettative rispetto al servizio pubblico non conformi con la natura del servizio; Riorganizzare il sistema dei servizi per l’internazionalizzazione che su scala provinciale non riesce ad esprimere compiutamente e che fatica ad assistere le imprese nella fase di insediamento all’estero; Valorizzare il ruolo delle grandi imprese fortemente internazionalizzate. Internazionalizzazione passiva (marketing territoriale) su cui è emersa la necessità di avviare una politica dedicata, ma focalizzata su alcuni elementi puntuali, data anche l’insostenibilità finanziaria di un intervento a 360°. Si è ipotizzato di: Avviare il progetto della cittadella della nautica o con il finanziamento del Governo o con altre risorse pubbliche definendo tempi certi; Promuovere insediamenti in siti specifici (Apea, polo chimico, darsena di città, centri intermodali ); Promuovere azioni di Co-marketing insieme a imprese fortemente internazionalizzate (es. Eni). Ragionare su un marketing territoriale della Regione ER

80 PROMUOVERE LA COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA PRODUTTIVO
La Conferenza economica 2010: LE PRIORITÀ DI INTERVENTO/2 Si tratta di un’ esigenza che ha una centralità nel superamento dei vincoli dimensionali delle imprese attraverso una logica di rete e nel rimuovere diseconomie di sistema. Si può declinare in: PROMUOVERE LA COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA PRODUTTIVO Rafforzare le reti di impresa attraverso: Promozione delle fusioni/integrazioni delle imprese per filiere Superamento dei consorzi orizzontali verso logiche verticali Riposizionamento competitivo delle filiere su cui si è ipotizzato in particolare: Necessità di passare più compiutamente dai prodotti finali alle tecnologie (in particolare per ceramica, energia, alimentare); Sostenere sviluppo nuovi business, in particolare: Favorendo interazione specifiche tra tecnopoli e sistema produttivo; Puntando su nuove filiere con elevato potenzialità (ad es. produzione di componenti e di prodotti finiti per le energie rinnovabili, per il risparmio energetico e per la mobilità sostenibile); Valorizzando le elevate competenze produttive e di ricerca. Ridurre costi operativi e favorire l’innovazione, in particolare: Allineamento dei costi energetici per i settori energivori ai livelli medi europei (Chimica, ceramica). Accelerare le procedure amministrative.

81 MIGLIORARE I FATTORI DI CONTESTO
La Conferenza economica 2010: LE PRIORITÀ DI INTERVENTO/3 MIGLIORARE I FATTORI DI CONTESTO ALTA FORMAZIONE/FORMAZIONE DEGLI IMPRENDITORI E DELLE FIGURE CHIAVE Si tratta di una priorità prevista nell’FSE, che per effetto delle crisi è stata sospesa a favore di azioni dirette al sostegno del reddito. Si è parlato di quindi di: Ridefinire i termini in cui tornare alla strategia identificata; Favorire interventi che incidano favorevolmente sull’internazionalizzazione, la gestione dell’innovazione, sullo sviluppo di reti di imprese; Rafforzare la cultura d’impresa nelle scuole.

82 La Conferenza economica 2010: LE PRIORITÀ DI INTERVENTO/4
Sono emersi inoltre alcuni elementi di cui tenere nota nel disegno del documento finale: Il nodo della dimensione territoriale, per cui è emersa la necessità di superare la logica comprensoriale e l’opportunità di privilegiare una logica romagnola di alcuni interventi. In questo quadro si segnala l’esistenza di un ‘Tavolo della nautica’ a Forlì, all’interno del percorso del Patto per lo Sviluppo; Una opportunità di favorire lo sviluppo della green economy rispettosa del sistema ambientale ravennate: Privilegiando una aumento della produzione da rinnovabili che favoriscano interventi a minor utilizzo di territorio (450 ha di superficie disponibile sui tetti) e massima ricaduta economica sul sistema produttivo locale (agro energie e sistema manifatturiero); Promuovendo uno sviluppo regolamentato delle rinnovabili con l’indicazione di aree e siti non idonei alla installazione di specifiche tipologie di impianti, in coerenza con le linee guida nazionali; Incrementando il ricorso agli “acquisti verdi” da parte della Pubblica Amministrazione e imprese; Favorendo una diminuzione dei consumi idrici per usi agricoli.

83 Verso la Conferenza Economica Provinciale 2010
I Tavolo tematico ECONOMIA DELLA CONOSCENZA, TECNOPOLI, INTERNAZIONALIZZAZIONE Ravenna, 9 Settembre 2010

84 Analisi SWOT: punti di forza
Realizzazione del tecnopolo per la Nautica-Energia e del tecnopolo per i Nuovi Materiali - Esistenza di diverse strutture di ricerca scientifica e di sviluppo tecnologico (CNR, Enea, Terre Naldi), e di centri per l’innovazione (Centuria-Rit, APC – Agenzia Polo Ceramico, NEREA – Network per il restauro Avanzato) Presenza dell’Università Elevato tasso di scolarizzazione (il confronto tra la popolazione residente e i frequentanti gli istituti di istruzione nell’a.s. 07/08 evidenzia un tasso di scolarizzazione che per i ragazzi fino ai 16 anni si mantiene nell’ordine del 95,7%) Tasso di laureati superiore al dato nazionale (2008- laureati su popolazione di 15 anni e oltre; 11,3% Ravenna; 10,7% ER) Aumento della quota di fatturato lordo esportata nell’industria in senso stretto (allineamento con il dato nazionale) (2001: 22,6% Ravenna, 29,4% Italia; 2007: 30% Ravenna, 29,8% Italia) Quota di esportazioni di prodotti ad alta/medio-alta intensità tecnologica superiore alla quota regionale (2007: 54% Ravenna, 25,4% ER) Presenza diffusa di medie imprese e di gruppi d’aziende

85 Analisi SWOT: punti di debolezza
Mancanza di un’adeguata formazione delle figure chiave d’impresa Cultura di impresa ancora poco diffusa Prevalenza di un’industria manifatturiera concentrata su produzioni a medio-basso contenuto tecnologico Sporadicità dei rapporti fra il sistema delle imprese e i centri di ricerca Difficoltà da parte delle piccole imprese di accedere al sistema di diffusione della conoscenza Livello brevettuale (valori pro-capite per milione di abitanti) inferiore al dato regionale (nel 2008 ultima nella classifica regionale) Totale degli addetti impiegati in attività di R&S al di sotto della media regionale Scarsa integrazione fra sistema scolastico e mondo del lavoro Forte prevalenza di laureati fuori provincia (75,1% fuori provincia; 11% in provincia; 13,8% fuori regione) Prevalenza di facoltà o corsi di laurea umanistici poco orientate all’innovazione diretta dei settori produttivi Discrasia fra domanda di lavoro a medio-basso contenuto professionale e la contemporanea offerta crescente di lavoro qualificato ( : la richiesta di forza lavoro si orienta per circa il 55%-60% verso categorie con una scolarizzazione pari alla scuola dell’obbligo o della qualifica professionale, per un 30-40% verso diplomati e solo per un 6-8% verso laureati) Offerta insufficiente di tecnici specializzati Scarso presidio dei mercati extra-europei (esportazioni legate a singole imprese o a specifiche commesse) Sistema dei servizi alle imprese per l’internazionalizzazione debole Azioni di marketing territoriale limitate ed episodiche

86 Analisi SWOT: opportunità
Consolidamento del polo universitario: potenziamento del suo rapporto con le vocazioni di sviluppo del territorio e raggiungimento dell’eccellenza almeno per alcuni corsi di laurea La Provincia di Ravenna è stata individuata dalla Regione come Polo Formativo per l’Energia e l’Ambiente Esistenza di diversi strumenti volti a favorire il trasferimento tecnologico e i processi di innovazione nelle imprese (DUP, PRRIITT, PITER, …..) Buona diffusione delle infrastrutture a banda larga (Prima provincia della regione per percentuale di popolazione completamente raggiunta da servizi ADSL su rete fissa (95%) sul totale della popolazione) ( questo potrebbe anche essere un punto di forza perché c’è già ma è irrilevante ) Consolidamento della Rete dell’Alta Tecnologia Eurosportello Azioni dei gruppi di impresa per un maggiore sviluppo delle filiere locali Penetrazione in nuovi mercati (adeguatezza delle produzione tipiche ravennate alle esportazioni in paesi a forte tasso di sviluppo) Promozione delle APEA come importante azione di marketing territoriale

87 Analisi SWOT: minacce Minacce
Migrazione delle professionalità altamente qualificate Mobilità degli studenti in uscita non compensata da quella degli studenti in entrata Specializzazioni produttive fortemente esposte alla competizione internazionale Contrazione di alcuni settori di specializzazione “Dirottamento” contingente degli strumenti originariamente indirizzati al rafforzamento della cultura d’impresa (FSE ) Sostanziale stazionarietà della composizione delle esportazioni in relazione all’intensità tecnologica dei prodotti (Prodotti ad alta/medio-alta tecnologia: 1995:54%; 2001: 58,4%; 2007: 54%) Rischio di ritorno a disoccupazione attorno all’ 8/10% e sottoutilizzazione giovani a elevata scolarizzazione

88 La Conferenza Economica Provinciale 2010
… LE PRIORITÀ DI INTERVENTO

89 La Conferenza economica 2010: LE PRIORITA’ DI INTERVENTO/1
CRITICITA’ FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE RICERCA E INNOVAZIONE INTERNAZIONALIZZAZIONE Scuola Università Formazione professionale Dentro l’impresa Fuori l’impresa Imprese Sistema dei servizi Insufficiente integrazione fra sistema scolastico e mondo del lavoro Collaborazioni fra università e imprese locali limitate e spesso non strutturate Formazione delle figure chiave d’impresa ancora non sufficientemente adeguata Poca propensione all’innovazione e/o innovazioni non formalizzate Scarsa interazione con il mondo della ricerca Dimensione d’impresa a volte non adeguata a percorsi di internazionalizzazione Azioni di marketing territor. da rafforzare Accompagnamento all’internazionalizz. spesso parziale Carenza di figure tecniche funzionali ai settori industriali Scarsa presenza di facoltà e corsi di laurea tecnico-scientifici Mancanza di una consolidata cultura d’imprese Manager d’impresa non pronti a cogliere le eventuali opportunità Carenza di corsi in inglese anche aperti a studenti stranieri Scarse iniziative di auto imprenditorialità

90 Formazione delle risorse umane Internazionalizzazione
La Conferenza economica 2010: LE PRIORITA’ DI INTERVENTO/2 Formazione delle risorse umane Ricerca e innovazione Internazionalizzazione Puntare alla strutturazione di corsi di orientamento nelle scuole al fine di fornire agli studenti informazioni sul mercato del lavoro Progettare corsi di studio anche sulla base delle esigenze espresse dal sistema economico locale Tendere al raggiungimento dell’eccellenza, almeno per alcuni corsi universitari, per far si che la sede di Ravenna diventi un polo di attrazione anche per gli studenti provenienti da fuori-provincia e fuori-regione Proseguire nell’impegno sulle azioni per la creazione di competenze all’interno delle imprese e sulle attività di formazione delle figure chiave d’impresa, per la promozione dell’imprenditorialità e per un innalzamento della qualità dei prodotti Supportare l’accesso delle PMI al sistema della conoscenza e creare stimoli ed incentivi all’assunzione di personale altamente qualificato Mirare all’integrazione fra imprese e al rafforzamento delle reti per il supermento dei limiti derivanti dalla dimensione aziendale (dai consorzi orizzontali ai consorzi verticali?) Sviluppare sistemi di cooperazione scientifica con università straniere e incentivare la partecipazione alle reti europee di soggetti operanti nel campo del trasferimento tecnologico Attivare servizi e strutture di connessione tra enti di ricerca, università e sistema delle imprese Puntare al consolidamento dei tecnopoli, quale luoghi di effettivo incontro fra interessi del tessuto imprenditoriale e mondo della ricerca, nonché di ideazione di nuovi business Mettere in atto azioni di marketing territoriale che siano finalizzate alla promozione di specifici “prodotti” (es. cittadella della nautica) Rafforzare e conferire continuità e completezza ai servizi di assistenza e accompagnamento delle imprese in mercati esteri Ricorso alla figura dei temporary manager capaci di guidare i processi di internazionalizzazione delle imprese sprovviste di adeguate competenze interne Interventi per favorire la mobilità internazionale dei giovani


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