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dall’Educazione Fisica alle Scienze Motorie: quale futuro?

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Presentazione sul tema: "dall’Educazione Fisica alle Scienze Motorie: quale futuro?"— Transcript della presentazione:

1 dall’Educazione Fisica alle Scienze Motorie: quale futuro?
L’Aquila 10 marzo 2006 V. Di Cecco

2 Obiettivi Specifici di Apprendimento (OSA) dei due bienni e dell’ultimo anno della Secondaria di 2°
Gli OSA appaiono subito basati su un’impostazione di riferimenti più teorica che pratica dell’attività motoria-sportiva. Si indicano, per esempio, obiettivi (conoscenze e abilità) quali: La struttura e l’evoluzione dei giochi e degli sport… (Elaborare e quando possibile attuare praticamente risposte motorie, in situazioni complesse); La terminologia, i regolamenti… (utilizzare il lessico specifico); I principi scientifici fondamentali che sottendono al movimento… (Trasferire e ricostruire autonomamente, e in collaborazione con il gruppo, semplici tecniche, strategie, regole); I principi igienici… (assumere posture corrette); I principi fondamentali di prevenzione e … (assumere comportamenti funzionali alla sicurezza); I principi fondamentali della teoria e metodologia dell’allenamento (trasferire e ricostruire autonomamente e in collaborazione con il gruppo, tecniche, strategie, regole…);

3 … dall’Educazione Fisica alle Scienze Motorie: quale futuro?
L’esercizio intenzionale (l’esperienza di apprendimento, Schmidt-Wrisberg) forse è la strada principale da percorrere per l’acquisizione e il miglioramento delle abilità destinate innanzitutto al complesso sviluppo della vita di relazione (interpersonale e ambientale). Soltanto il movimento vissuto determina un feed-back sensoriale che può determinare crescita e motivazione emotiva. E soltanto la motivazione accelera quel processo educativo che gli insegnanti sono chiamati a strutturare e fortificare. Facoltà Scienze Motorie L'Aquila 10 marzo 2006

4 … dall’Educazione Fisica alle Scienze Motorie: quale futuro?
La scuola secondaria di 2° grado è l’ultimo periodo formativo generale previsto nei nostri ordinamenti. È il periodo che traghetta il giovane verso la consapevolezza individuale e sociale favorendo lo sviluppo di un progetto di vita personale inserita in un contesto collettivo. Facoltà Scienze Motorie L'Aquila 10 marzo 2006

5 … dall’Educazione Fisica alle Scienze Motorie: quale futuro?
L’Educazione Fisica, cioè l’organizzazione del movimento intenzionale, partendo dal movimento quale “bisogno primario individuale” e strutturandolo in forma ludica, concorre alla crescita della motivazione educativa attraverso una globale percezione del proprio successo inteso sia come miglioramento delle proprie soluzioni motorie che come miglioramento delle prestazioni (risposte) relativo agli altri. Facoltà Scienze Motorie L'Aquila 10 marzo 2006

6 … dall’Educazione Fisica alle Scienze Motorie: quale futuro?
La possibilità di visualizzare e confrontare direttamente le proprie conoscenze e abilità (motorie) rende sicuramente peculiare la nostra disciplina ma non certamente meno fondamentale e pregnante delle altre attività formative inserite nel processo educativo. Facoltà Scienze Motorie L'Aquila 10 marzo 2006

7 … dall’Educazione Fisica alle Scienze Motorie: quale futuro?
La Scuola Secondaria è determinante in questo contesto per strutturare questo passaggio e creare un favorevole approccio alle attività di movimento in ambito sportivo o/e semplicemente ricreativo e legato al benessere. Facoltà Scienze Motorie L'Aquila 10 marzo 2006

8 … dall’Educazione Fisica alle Scienze Motorie: quale futuro?
Un insegnante di Educazione Fisica è interessato allo sviluppo integrale della persona, alla sua capacità di superare le difficoltà nel confrontarsi (fino anche alla competizione, ma nel pieno rispetto del contendente) e relazionarsi con gli altri, al migliorare la capacità di impegno intellettuale e fisico, alla comprensione e alla cooperazione. Facoltà Scienze Motorie L'Aquila 10 marzo 2006

9 … dall’Educazione Fisica alle Scienze Motorie: quale futuro?
Cioè, è un educatore che attraverso la pratica delle attività, promuove una serie di valori educativi difficili, se non impossibile, da trasmettere in modo diverso: la determinazione e l’accettazione delle proprie capacità e dei propri limiti, il controllo e la solidità emotiva, il rispetto delle regole assunte in un contesto o in assoluto, l’impegno quale unico elemento (unica azione) in grado di farci perseguire risultati positivi, lo stimolo a migliorare i propri limiti o le proprie carenze. Facoltà Scienze Motorie L'Aquila 10 marzo 2006

10 … dall’Educazione Fisica alle Scienze Motorie: quale futuro?
Riuscire a stimolare la motivazione all’apprendimento (motorio e/o cognitivo) è sicuramente il problema più significativo e impegnativo che un insegnante è tenuto ad affrontare. Un tecnico sportivo, o un esperto settoriale (per esempio musicale), sicuramente ha una problematica didattica diversa, dato che l’individuo o il gruppo dei discenti che ha di fronte, è ben motivato all’apprendimento in quanto normalmente è legato ad una scelta e valutazione personale. L’utilizzo di strategie metodologiche didattico-scientifiche insieme ad una forte componente comportamentale/relazionale guida costantemente l’attività educativa dell’insegnante. Facoltà Scienze Motorie L'Aquila 10 marzo 2006

11 … dall’Educazione Fisica alle Scienze Motorie: quale futuro?
Facoltà Scienze Motorie L'Aquila 10 marzo 2006


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