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Presentazione ADHD 29/03/2017 ADHD

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Presentazione sul tema: "Presentazione ADHD 29/03/2017 ADHD"— Transcript della presentazione:

1 Presentazione ADHD 29/03/2017 ADHD UOC Materno Infantile, Età Evolutiva e Famiglia- Neuropsichiatria Infantile ULSS 20 A cura di: Dott.ssa Paola Tomba Dott.ssa Paola Tomba

2 Presentazione ADHD 29/03/2017 ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder), o Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (DDAI) è un disturbo specifico evolutivo dell’autocontrollo di origine neurobiologica che insorge nell’infanzia, “interferisce con il normale sviluppo psicologico del bambino ed ostacola lo svolgimento delle comuni attività quotidiane” [Marzocchi, 2003] Dott.ssa Paola Tomba

3 Equivoci frequenti Il bambino ADHD è sempre distratto e agitato
è dispettoso e si oppone sempre a quanto gli viene proposto è maleducato, pigro e poco motivato l'ADHD scompare con l’età è un'invenzione di medici e psicologi si tratta di un'incapacità educativa dei genitori.

4 Difficoltà di AUTOREGOLAZIONE
SINTOMI Disattenzione Iperattività Impulsività Difficoltà di AUTOREGOLAZIONE No dialogo interno comportamento emozioni attenzione

5 Autoregolazione Comandi verbali Autocomandi Dialogo interno
Istruzioni altri Autoistruzioni a bassa voce Istruzioni interne /automatiche

6 Difficoltà di autoregolazione
Concentrazione e attenzione sostenuta nel tempo pianificazione e soluzione di problemi Il bambino non riesce a regolare: livello di autostima livello di motivazione comportamento sociale Gestione delle emozioni comportamento motorio impulsività

7 Tipi di Attenzione ATTENZIONE Selettiva Sostenuta Shift Focalizzata
Condivisa Focalizzata

8 SINTOMI Disattenzione Iperattività Impulsività causano spesso:
Difficoltà scolastiche Difficoltà relazionali Bassa autostima Disturbi del comportamento

9 Circolo Vizioso pericoloso
29/03/2017 La percezione di se’ Numerosi fallimenti e frustrazioni Circolo Vizioso pericoloso Calo di autostima Globale peggioramento dell’immagine di sé e comparsa di contenuti depressivi e ansiosi Estensione del senso di fallimento ad altre competenze Dott.ssa Paola Tomba

10 Come si sente il Bambino
Non mi piace fare i compiti, non sono capace É inutile studiare tanto domani non ricordo Non sono come i miei compagni Tutti dicono che sono cattivo È sempre colpa mia Spesso mi rifiutano

11 evoluzione sintomi Iperattività motoria - irrequietezza Infanzia
Presentazione ADHD 29/03/2017 evoluzione sintomi Iperattività motoria - irrequietezza Aggressività Bassa tolleranza alle frustrazioni Impulsività Facile distraibilità Inattenzione Annoiarsi facilmente Impazienza Insofferenza Infanzia Età adulta Dott.ssa Paola Tomba

12 Indicatori di rischio per gli Insegnanti:
continua distrazione e necessità di ripetute sollecitazioni compiti svolti frettolosamente e con molti errori frequenti interventi ma poco chiari disimpegno nonostante le buone capacità dimentica spesso i materiali caotico e disorganizzato, grafia poco chiara non tollera le frustrazioni

13 Servizio territoriale
Come procedere? Servizio territoriale BAMBINO SCUOLA GENITORI ULSS 20

14 MODELLO DI LAVORO SUL PROBLEMA DELL’ADHD
in collaborazione con FAMIGLIA USP di Verona Interventi ULSS 20 Interventi Formazione scuola GENITORI Interventi Diagnosi Tutor Parent Training Terapia TCC farmaci Insegnanti di classe + Consulenza +Consulenza singoli casi BAMBINO

15 INTERVENTI TERAPEUTICI
Possono essere rivolti a: Psicoterapia cognitivo-comportamentale Bambino Farmacologico Genitori Parent Training Teacher Training Insegnanti

16 Interazioni bambino-ambienti:
Famiglia BAMBINO Coetanei Scuola Società

17 Terapia Razionale-Emotiva
Che cos’è la TCC? REBT Terapia Razionale-Emotiva Modello A-B-C A (situazione) B (pensieri disfunzionali) C (conseguenze) Eventi scatenanti Convinzioni raz. e ir. Comportamenti + Emozioni Tecniche: Ristrutturazione Cognitiva Coping Modellamento (Dialogo Interno)

18 Elementi: PENSIERI Essere umano EMOZIONI COMPORTAMENTI

19 A B C Evitare o Contenere Modi corretti di reagire (conseguenze)
(evento scatenante) B (comportamento negativo) C (conseguenze) Evitare o Contenere Modi corretti di reagire lieve grave Qual è il problema? Cosa posso fare? Cosa succederà se…? Cosa decido di fare? Come ha funzionato? Ignorare Punizione Piano d’azione (5 passi) autoistruzioni dare sempre dei feedback per ogni azione

20 Riflessioni sulle proprie esperienze Autoistruzioni verbali
1. Psicoterapia cognitivo-comportamentale col bambino Tecniche messe in atto in situazioni di gioco e di esercizi simili ad attività scolastiche: Riflessioni sulle proprie esperienze Problem Solving 5 fasi Autoistruzioni verbali Training Assertività

21 Esempio: Situazione: un compagno mi ha stuzzicato
29/03/2017 Esempio: Situazione: un compagno mi ha stuzzicato Cosa ho fatto? Comportamento problema: Mi sono arrabbiato e l’ho picchiato E’ stato un successo? Il mio comportamento è corretto SI NO Cosa potevo fare? Dott.ssa Paola Tomba

22 SCELTA CONSEGUENZE Dirgli che ero arrabbiato e andare dalla maestra
29/03/2017 Fare finta di nulla Chiedere perché Dirgli che ero arrabbiato e andare dalla maestra CONSEGUENZE Ha continuato Per un po’ e poi Si è stancato Non ha saputo dare una risposta ed è scappato La maestra lo punisce Qual è la più conveniente? SCELTA Dott.ssa Paola Tomba

23 AUTOISTRUZIONI FERMATI ! GUARDA ! ASCOLTA ! PENSA! AGISCI!

24 OBIETTIVI: migliorare i tempi di attenzione; favorire il controllo motorio; contenimento delle emozioni; abituare al rispetto delle regole; ridurre il ricorso ad atteggiamenti e risposte non adeguati; reinserimento del bambino nell’ambiente sociale; promuovere la motivazione incrementando l’autostima.

25 Presentazione ADHD 29/03/2017 2. Parent Training è un percorso formativo con il quale si insegnano ai genitori delle abilità di gestione delle situazioni problematiche familiari e di modifica dei comportamenti inappropriati (iperattivi e distruttivi). Dott.ssa Paola Tomba

26 Obiettivi: comprendere e ridurre i problemi del bambino
Presentazione ADHD Obiettivi: 29/03/2017 comprendere e ridurre i problemi del bambino individuare le strategie più adeguate atteggiamento positivo  affrontare l’isolamento familiare stimolare la riflessione, organizzazione delle attività coerenza nei metodi educativi; strutturare l’ambiente familiare  dialogo, discussione costruttiva, controllo della rabbia. Dott.ssa Paola Tomba

27 Percorso: 1 - LA COMPRENSIONE DEL PROBLEMA → informazioni corrette sul training, sul ADHD 2 - DISCUSSIONE SU ATTEGGIAMENTI, CREDENZE E COMPORTAMENTI 3 - LA COMPLESSITA’ DEL PROBLEMA → aspettative realistiche, caratteristiche positive del bambino 4 - SCELTE EDUCATIVE CHE FAVORISCONO L’AUTOREGOLAZIONE → ambiente prevedibile, routinario, l’utilizzo delle gratificazioni, di feedback sul comportamento, tempo privilegiato

28 5 - INDIVIDUARE I COMPORTAMENTI NEGATIVI DEL BAMBINO → specificità, priorità, differenziazione tra comp. lievemente negativi e gravem. Negativi 6 – APPRENDERE STRATEGIE DI GESTIONE → costo della risposta, time-out, sistema a punti 7 - AGIRE D’ANTICIPO E CON UN PIANO IN TESTA → l’analisi degli antecedenti e delle conseguenze nelle situazioni problematiche 8 - IL GENITORE DIVENTA MODELLO di problem solving, esemplificandone l’uso in situazioni reali

29 Presentazione ADHD 29/03/2017 3. Teacher Training Formazione insegnanti  procedure focalizzate sul comportamento del bambino Gestione delle attività che coinvolgono tutta la classe Dott.ssa Paola Tomba

30 OBIETTIVI: Conoscere il disturbo
Comprendere i processi cognitivi che sottendono i comportamenti Apprendere strategie efficaci per gestirlo Conoscere le caratteristiche di apprendimento del bambino ADHD Prestare attenzione alla dimensione psicologica

31 Punire Premiare Ignorare
Presentazione ADHD 29/03/2017 Comportamento del bambino 3 tipi di reazioni: Punire (costo della risposta, Time out) Premiare (R. sociale o materiale) Ignorare comportamenti appropriati comportamenti lievemente negativi comportamenti gravemente negativi Sistema a punti Fornire alternativa corretta e feedback specifico Dott.ssa Paola Tomba

32 Cosa può fare l’insegnante?
Instaurare routine Stabilire spazi Insegnante Stabilire regole (visive) Fornire feedback

33 Suggerimenti: Non sostituirsi mai a loro ma aiutarli ad organizzarsi
Durante le lezioni pause frequenti e cambiando spesso argomento di studio Mantenere il contatto visivo Mostrarsi incoraggianti e ottimisti sulle loro capacità limitando i rimproveri Favorire esperienze positive di socializzazione Provvedimenti coerenti e costanti Suggerimenti: Diversificazione degli obiettivi comportamentali ed adattativi rispetto a quelli di apprendimento Essere molto chiari nel dare le istruzioni Evitare troppe informazioni alla volta Agire sull’autostima Strutturare l’aula e la lezione Suggerire una serie di trucchi per imparare ad imparare Usare schemi riassuntivi e scalette in caso di più compiti iniziare dal più difficile

34 Le regole efficaci • espresse come comp. positivi, non divieti
• poche e rilevanti (5 o 6) • brevi, semplici e chiare • descrivono le azioni in modo operativo • usano simboli, immagini, foto Durante la lezione si sta in silenzio Si ascolta Si guarda la maestra E si sta seduti

35 Se mi dici una cosa, posso dimenticarla.
Se me la mostri, può darsi che me la ricordi. Ma se mi coinvolgi, non la dimenticherò mai più. Tagore

36 Bibliografia Corbo S. et al. (2002), Il bambino iperattivo e disattento: come riconoscerlo ed intervenire per aiutarlo, ed. FrancoAngeli. Di Pietro M., Bassi E. e Filoramo G. (2001), L’alunno iperattivo in classe, ed. Erickson. Di Pietro M. e Rampazzo L. (1997), Lo stress dell’insegnante, ed. Erickson. C. Cornoldi, T. De Meo, F. Offredi e C. Vio (2001), Iperattività e autoregolazione cognitiva, ed. Erickson. Marzocchi G.M. (2003), Bambini disattenti e iperattivi. Cosa possono fare per loro genitori, insegnanti e terapeuti, ed. Il Mulino.

37 Siti da visitare…


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