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LE SOCIETA’ COOPERATIVE

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Presentazione sul tema: "LE SOCIETA’ COOPERATIVE"— Transcript della presentazione:

1 LE SOCIETA’ COOPERATIVE
AREA DI PROGETTO DELLA CLASSE 5C/M ANNO 2006/2007 ITC “C. COLAMONICO” ACQUAVIVA DELLE FONTI

2 Cos’è una cooperativa? Una cooperativa è un’associazione autonoma di persone che si uniscono volontariamente per soddisfare i propri bisogni economici, sociali, culturali e le proprie aspirazioni attraverso la creazione di un’impresa a proprietà comune, controllata democraticamente.

3 Caratteristiche della cooperativa
Nella cooperativa ci sono diversi tipi di vantaggi, quali: maggiore retribuzione; acquisto di beni a un prezzo più basso; Inoltre: A differenza delle altre forme societarie, l’accumulazione del capitale è destinata, per la maggior parte, ai reinvestimenti dell’azienda e inoltre non è divisibile; I soci sono suoi gestori e il patrimonio costituito è affidato a nuove generazioni di soci; Vi è la partecipazione attiva dei soci alle decisioni imprenditoriali, influendo tutti ugualmente alle scelte dell’impresa.

4 Classificazione delle cooperative (parte 1°)
Cooperative di consumo: si propongono di fornire ai soci e anche a terzi non soci (se muniti di apposite licenze), generi di consumo di migliore qualità alle migliori condizioni possibili; Cooperative di produzione e lavoro: attraverso la produzione di un bene, la fornitura di un servizio o l’assunzione di lavori per conto terzi garantiscono ai soci un lavoro stabile e giustamente remunerato;

5 Classificazione delle cooperative (parte 2°)
Cooperative di edilizia abitativa: il loro obiettivo è quello di costruire alloggi da assegnare ai soci in proprietà o in affitto; Cooperative di trasporto: si occupano del trasporto di cose e persone, carico e scarico delle merci, spedizioni anche per conto terzi, pulizie, facchinaggio, ecc.; Cooperative della pesca: i soci sono pescatori che si propongono di esercitare in comune e con mezzi propri o conferiti alla cooperativa la pesca o attività ad essa affini sia in acque interne che marine;

6 Classificazione delle cooperative (parte 3°)
Cooperative miste:sono cooperative che operano in più attività, nessuna delle quali prevalente, cooperative che operano nel settore del credito, delle assicurazioni, gestione di impianti ricreativi, turistici, sportivi ecc.; Cooperative sociali: hanno lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini. Nascono quindi con lo scopo di soddisfare bisogni che non coincidono esclusivamente con quelli dei soci proprietari, ma con quelli della più vasta comunità sociale, ovvero bisogni collettivi.

7 Classificazione delle cooperative (parte 4°)
Cooperative agricole: si occupano di coltivazione della terra, di acquisti e servizi di raccolta, conservazione e trasformazione dei prodotti, allevamento e vendita del bestiame, agricoltura biologica, agriturismo, ecc.; Cooperative sociale: si tratta di cooperative di lavoro per la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi o finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate; Cooperative edilizia: finalizzata alla costruzione di alloggi per i proprio soci in un rapporto corretto tra qualità e prezzo.

8 Movimento cooperativo: dalle origini…
1844 “Società dei probi pionieri” (Inghilterra) Nasce la prima cooperativa di consumo con l’obiettivo di “migliorare la situazione economica e sociale dei soci” 1848 “Società operaia di produzioni uniformi” (Francia) E’ la prima cooperativa di produzione 1849 nascono le Banche Popolari e le Casse Rurali (Germania). Sono le prime cooperative di credito 1880 cooperazione agricola in Danimarca Vengono fondati caseifici cooperativi, poi macelli e salumifici 1854 a Torino l’ Associazione generale degli operai apre la prima cooperativa di consumo; 1856 Altare (Savona) alcuni vetrai fondano una cooperativa di produzione e lavoro; 1864 la prima Banca Popolare nasce a Lodi; 1883 la prima Cassa rurale viene fondata a Loreggia (PD); 1884 a Ravenna nasce la prima cooperativa agricola 1844 Società dei probi pionieri L’attività di tali cooperative consisteva nella vendita ai soci di generi di prima necessità a prezzi di mercato e nella distribuzione degli eventuali utili sotto forma di un ristorno proporzionale agli acquisti effettuati 1848 Società operaia di produzioni uniformi. Creato da un gruppo di operai parigini per produrre indumenti per la guardia nazionale sulla base del principio di un salario uguale per tutti e di guadagni equamente distribuiti 1840 prima cassa rurale, la quale operando su di un piccolo mercato 8max 2 villaggi) riservando il credito ai soci (illimitatamente responsabili) e praticando un basso tasso di interesse, cercò di far circolare le poche risorse disponibili al fine di facilitare gli investimenti e la modernizzazione nel settore agricolo. 1880 si sviluppa la cooperazione agricola in Danimarca Vengono fondati caseifici cooperativi, poi macelli e salumifici che egemonizzano presto il settore per la loro rispondenza ai bisogni dell’epoca, evolvendo con il cambiamento economico

9 …ad oggi Nell’attuale scenario economico un certo numero di consumatori si unisce, dando vita ad una cooperativa, per acquistare in comune i prodotti per le proprie necessità. Tali cooperative vendono non solo ai soci, ma anche alle generalità dei consumatori, operando nel mercato come un punto di vendita. Oggi infatti la filosofia della cooperazione non poggia più solo sul concetto di mutualità, ma su quello più generale di prestare un servizio per la qualità e la tutela del consumatore. La cooperazione in Italia non imbocca un percorso caratterizzato dall’agemonia di un particolare modello, ma mostra capacità di radicamento in tutti i settori economici. Alla lunga, forse questo è proprio il tratto distintivo che ha fatto la fortuna della cooperazione in Italia, permettendo la costruzione di reti d’imprese e di sinergie fra i vari settori

10 La cooperazione nella Costituzione
I principi e i valori su cui si fondano le cooperative sono: autosufficienza, autoresponsabilità, eguaglianza e solidarietà. Questi sono considerati, sotto il profilo sociale, tanto importanti da ricevere tutela e riconoscimento costituzionale contenuto esplicitato nell’Art. 45 della Costituzione : “La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata” Il riconoscimento della funzione sociale della cooerazione è contenuta nell’art. 45 della Costituzione. Lo spirito recettivo dell’art 45 da un lato concede il riconoscimento di funzione sociale alle sole entità mutualistiche e dall’altro si rivolge al legislatore affinchè promuova e favorisca l’incremento della cooperazione ed eserciti su di essa un adeguato controllo di garanzia che sia mantenuto il carattere mutualistico dal quale discende il riconoscimento medesimo. Lo scopo mutualistico rappresenta il connotato proprio essenziale delle società cooperative, in base al quale le cooperative sono differenziate e distinte da tutte le altre strutture societarie presenti nel ns ordinamento. Lo scopo mutualistico delle cooperative è l’atto di “fornire beni o servizi o occasioni di lavoro direttamente ai membri dell’organizzazione a condizioni più vantaggiose di quelle che otterrebbero dal mercato.

11 Cooperative nelle regioni italiane
Fonte: elaborazione su dati Istat

12 I PRINCIPALI SETTORI Fonte: elaborazione su dati Istat

13 Cooperative di consumo
Le cooperative di consumo appartengono alla categoria delle cooperative di utenza e hanno l'obiettivo di fornire beni al soci a condizioni più favorevoli di quelle presenti sul mercato, cioè al prezzo minore possibile salvaguardando l'aspetto qualitativo dei prodotti e dei servizi. Per queste cooperative valgono, in linea generale, le disposizioni dettate in materia di cooperazione, senza particolari agevolazioni dal punto di vista fiscale, se non quelle previste dalla legge per le società cooperative che rispettano, in seguito all'introduzione della riforma del diritto societario, i requisiti di mutualità prevalente.

14 Cooperative di consumo
Tali cooperative si sono sviluppate soprattutto nel settore dei beni alimentari, ma si riscontrano numerosi esempi di cooperative di consumo anche nelle zone rurali, dove sono state costituite per fornire scorte agrarie agli associati e, contemporaneamente, collocare sul mercato i prodotti agricoli provenienti dalle aziende di questi ultimi.  II vantaggio mutualistico viene generato dal fatto che i soci, per il tramite della cooperativa, fanno acquisti in comune, ottenendo delle condizioni di acquisto migliori, e la cooperativa vende loro, direttamente, prodotti a prezzi più competitivi senza coinvolgere altri intermediari.


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