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Percorso di animazione e sensibilizzazione sul Commercio Equo e Solidale Anno scolastico 2008 - 2009.

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Presentazione sul tema: "Percorso di animazione e sensibilizzazione sul Commercio Equo e Solidale Anno scolastico 2008 - 2009."— Transcript della presentazione:

1 Percorso di animazione e sensibilizzazione sul Commercio Equo e Solidale Anno scolastico 2008 - 2009

2 Percorso didattico Primo incontro Squilibri Nord - Sud: cause, conseguenze e prospettive di cambiamento. Secondo incontro Costruire lalternativa: i principi e la storia del commercio equo e solidale. Terzo incontro Pratiche di cittadinanza attiva: commercio equo e solidale, turismo responsabile e gruppi di acquisto solidale.

3 Metodologia i temi vengono trattati con laiuto di alcune metodologie di animazione: brain storming, giochi di ruolo, dibattito animato.

4 il commercio equo e solidale è: una relazione paritaria fra tutti i soggetti coinvolti nella catena di commercializzazione: produttori, lavoratori, Botteghe del Mondo, importatori e consumatori Tratto dalla Carta dei criteri

5 Cosa offre il commercio equo? Prezzo Equo Ai produttori viene assicurato un compenso equo, ossia in grado di garantire loro un degno tenore di vita, tenendo conto del lavoro impiegato e delle condizioni di vita. I prezzi stabiliti per i prodotti comprendono anche un margine da investire nello sviluppo dell'attività produttiva e in progetti di solidarietà. I prezzi non subiscono grandi fluttuazioni negative.

6 Continuità nei rapporti Spesso ancor più di un prezzo alto, quello che chiedono i produttori è la continuità del rapporto. Avere in anticipo la sicurezza di poter continuare a produrre, lavorare dunque guadagnare e vivere dignitosamente è più importante di una vendita eccezionale a prezzo alto.

7 Rapporto diretto Il commercio equo cerca di evitare ogni genere di intermediario commerciale, privilegiando il rapporto diretto con le strutture organizzate dei produttori. In tal modo viene eliminata una causa di sfruttamento e si contribuisce a spostare un ulteriore porzione di reddito dalla parte del produttore. Inoltre i rapporti commerciali mirano a sostenere e favorire gli sforzi di sviluppo autonomo, autogestito e che non crei dipendenza.

8 Prefinanziamento I piccoli produttori del Sud si scontrano spesso con il problema di reperire le risorse per acquistare materie prime ed attrezzature. Il prefinanziamento, fino ad un massimo del 50%, costituisce un modo per consentire loro di lavorare con maggiore tranquillità, non contrarre debiti e non intaccare le risorse destinate al sostentamento familiare.

9 Trasparenza Peculiarità unica del commercio equo è quella del garantire al consumatore la massima trasparenza su tutte le operazioni commerciali, dalla formazione del prezzo ai contratti di acquisto.

10 Andamento del prezzo del cacao

11 Commercio equo Scheda prezzo trasparente

12 Un po di storia….1959 Kerkrade (Olanda) Stimolare una crescita economica locale attraverso la promozione di progetti che prevedano lo sviluppo di nuove forme di imprenditoria locale..1964 Ginevra – UNCTAD Trade not aid.1969 Breukelen (Olanda) Nasce la prima Bottega del Mondo. Filiali in Germania, Austria,Svizzera, Belgio. Nascono gli ATOs nel Regno Unito (OXFAM)

13 .1974 Commercio equo e movimento terzomondista …ma indipendente dai partiti politici Caffé del nicaragua e lotta sandinista.1980-90 La fase commerciale Nascono i marchi di garanzia (Max Havelaar) e i primi coordinamenti internazionali IFAT e EFTA.1992 Raggiungere il consumatore nella GDO Design dei prodotti artigianali, miglioramento delle proprietà organolettiche per gli alimentari, microcredito, studio di nuovi prodotti, uso di prodotti alimentari di base per prodotti trasformati in Europa..1994 Il ruolo dei produttori partecipano al dibattito internazionale commercioSud-Sud

14 In Italia anni 80. Bolzano - Cooperazione Terzo mondo 1985. Prima Bottega del Mondo 1992. Commercio Alternativo 1999. Carta dei Criteri e Agices

15 Il commercio equo in cifre i produttori.5 milioni di produttori e lavoratori.3000 associazioni e cooperative di base.oltre 50 paesi del Sud del Mondo

16 Il movimento in Europa.10 organizzazioni di importazione.2750 Botteghe del mondo.60.000 Supermercati e Negozi.100.000 volontari.500 milioni di fatturato al consumo

17 Il movimento in Italia.500 botteghe del mondo.54 milioni di ricavi nel 2004.100.000 volontari.5100 punti vendita di distribuzione tradizionale (47 milioni di euro fatturato)

18 Otre il commercio equo e solidale Pratiche di cittadinanza attiva: Gruppi di Acquisto Solidale > Comprare buono, biologico e locale direttamente dal produttore Turismo Responsabile > Viaggiare in modo consapevole per incontrare le comunità locali

19 Il turismo responsabile È un turismo attuato secondo i principi di giustizia sociale ed economica nel pieno rispetto dellambiente e delle culture Assemblea di AITR 9/10/05

20 Per saperne di più: www.commercioalternativo.it www.altromercato.it www.equomercato.it www.aitr.org www.viaggiemiraggi.org www.viaggisolidali.it www.retegas.org www.commercioalternativo.it www.altromercato.it www.equomercato.it www.aitr.org www.viaggiemiraggi.org www.viaggisolidali.it www.retegas.org

21 Il percorso è realizzato dalla dott.sa Valentina Pascucci, responsabile del Settore Formazione della Cooperativa Sociale MondoMangione. MondoMangione Soc. Coop. Soc. via Cecco Angiolieri, 33 53100 SIENA valentina@mondomangione.it 0577 226864 valentina@mondomangione.it


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