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UNIVERSITÀ DI ROMA “SAPIENZA” FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI Corso di Laurea triennale in Scienze Biologiche Curriculum Biosanitario.

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1 UNIVERSITÀ DI ROMA “SAPIENZA” FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI Corso di Laurea triennale in Scienze Biologiche Curriculum Biosanitario POSSIBILE COINVOLGIMENTO DEL VIRUS EPSTEIN BARR NEL LINFOMA DI HODGKIN Relatore: Prof. Giancarlo Poiana Candidata: Ilenia Carriero n° matricola :

2 IL VIRUS EPSTEIN BARR (EBV)
Possibile coinvolgimento di EBV nel linfoma di Hodgkin 14/01/2016

3 IL CICLO REPLICATIVO DI EBV
Ci sono 2 distinti stadi dell’infezione virale : Ciclo latente o lisogeno Ciclo litico 14/01/2016 Possibile coinvolgimento di EBV nel linfoma di Hodgkin

4 IL CICLO LATENTE O LISOGENO DI EBV
LE TRE FORME DI LATENZA DI EBV Latenza di tipo I : EBNA-1 EBER1 e EBER2 Latenza di tipo II : espressione limitata di EBNA1, EBERs e LMP1e LMP2A-2B Latenza di tipo III : espressione illimitata di tutti gli EBNAs, EBERs e LMPs 14/01/2016 Possibile coinvolgimento di EBV nel linfoma di Hodgkin

5 MALATTIE LINFOPROLIFERATIVE ASSOCIATE AD EBV
in individui immunocompetenti : il linfoma di Burkitt, il linfoma di Hodgkin , i linfomi a cellule T tra cui il linfoma a cellule-T angioimmunoblastico (AITL) e il carcinoma nasale a cellule T/NK; in soggetti immunocompromessi : linfomi associati- HIV e sono stati rilevati anche più casi di linfomi EBV-positivi post-trapianto(PTLD) Possibile coinvolgimento di EBV nel linfoma di Hodgkin 14/01/2016

6 Cellule Reed-Sternberg
LINFOMA DI HODGKIN Rappresenta l’1% di tutti i tumori e il 30% delle neoplasie linfoidi diagnosticati in tutto il mondo. È una neoplasia caratterizzata dall’espansione delle cellule tumorali di Hodgkin (mononucleate) e delle cellule neoplastiche Reed-Sternberg (RS) , insieme chiamate cellule HRS che rappresentano cellule B trasformate. Cellule Reed-Sternberg Possibile coinvolgimento di EBV nel linfoma di Hodgkin 14/01/2016

7 EPIDEMIOLOGIA DEL LINFOMA DI HODGKIN
Secondo la classificazione dei tumori WHO, il linfoma di Hodgkin può essere istologicamente diviso in 4 sottotipi: a sclerosi nodulare : il tipo più frequente (60%), tipico dei giovani-adulti; a cellularità mista : è il secondo per frequenza (15-30%) ed è più comune negli anziani; a linfociti predominanti : anche detto a predominanza linfocitaria: è poco frequente (5-10%); a deplezione linfocitaria : è il meno comune (circa 1%) ed è tipico delle persone anziane. 14/01/2016 Possibile coinvolgimento di EBV nel linfoma di Hodgkin

8 IL RUOLO DI EBV NEL LINFOMA DI HODGKIN
EBV-LH Maggior rischio negli individui con mononucleosi infettiva Titolo elevato di anticorpi anti-EBV presenza di DNA virale nelle cellule RS Possibile coinvolgimento di EBV nel linfoma di Hodgkin 14/01/2016

9 LMP1 e LMP2A Le cellule neoplastiche RS del linfoma di Hodgkin EBV-positive esprimono le proteine latenti di membrana LMP1 e LMP2A codificate dal genoma virale. OKT3 è un anticorpo monoclonale murino che interagisce con l’antigene CD3 presente sulla superficie delle cellule T e comporta il blocco della proliferazione e differenziazione dei linfociti T. 14/01/2016 Possibile coinvolgimento di EBV nel linfoma di Hodgkin

10 PROTEINA VIRALE LITICA BPLF1
La proteina virale BPLF1 è una proteina del ciclo litico tardivo ma si trova anche nel tegumento del virus, agendo quindi sia nella fase iniziale che in quella più avanzata dell’infezione virale. BPLF1 Determinante dell’infettività virale Determinante per un efficiente processo di immortalizzazione delle cellule B. Possibile coinvolgimento di EBV nel linfoma di Hodgkin 14/01/2016

11 Un altro esperimento prevedeva l’utilizzo di topi umanizzati
Un altro esperimento prevedeva l’utilizzo di topi umanizzati. 10 topi sono stati infettati, di cui 5 con virus EBV-WT e gli altri 5 con virus EBV-BPLF1-KO, mentre 2 topi non sono stati infettati. 14/01/2016 Possibile coinvolgimento di EBV nel linfoma di Hodgkin

12 LA PROTEINA VIRALE LITICA PRECOCE-IMMEDIATA BZLF1
Permette il passaggio dalla forma latente a quella litica dell’infezione da EBV. Fattore di trascrizione che si lega ed attiva i promotori dei geni litici precoci EBV, nonché il promotore di un’altra proteina EBV, BRLF1. BZLF1 e BRLF1 insieme inducono l’espressione dei geni virali litici precoci. BZLF1 inoltre esercita diversi effetti sulle condizioni della cellula ospite. 14/01/2016 Possibile coinvolgimento di EBV nel linfoma di Hodgkin

13 IL MUTANTE EBV SUPERLITICO SL
Infine un ulteriore esperimento è stato eseguito su milze di topi infettati da EBV-WT e SL non trattati con OKT-3. I risultati indicano che il virus mutante SL può stabilire latenza virale in alcuni topi e che l’infezione asintomatica a lungo termine è associata con la soppressione della proteina virale litica Z e l’espressione della proteina di latenza LMP1. 14/01/2016 Possibile coinvolgimento di EBV nel linfoma di Hodgkin

14 CONCLUSIONI Grazie a questi studi citati, è stato possibile rilevare una probabile etiologia del linfoma di Hodgkin(LH) di tipo infettivo da parte di EBV; data appunto la presenza osservata di proteine EBV-correlate tra cui LMP1 e LPM2A e anche genomi virali nelle cellule maligne Reed-Sternberg in circa il 40% dei linfomi di Hodgkin. 14/01/2016 Possibile coinvolgimento di EBV nel linfoma di Hodgkin


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