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I SERVIZI PER L’IMPIEGO

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Presentazione sul tema: "I SERVIZI PER L’IMPIEGO"— Transcript della presentazione:

1 I SERVIZI PER L’IMPIEGO
IL MERCATO DEL LAVORO IL COLLOCAMENTO I SERVIZI PER L’IMPIEGO NOTE DI INQUADRAMENTO Avv. Federico Ventura Roma, mercoledì 10 settembre 2008                                                                         

2 Argomenti della comunicazione
Nozione di “mercato del lavoro” Percorso storico Quadro normativo vigente Stato dell’arte

3 NOZIONE DI “MERCATO DEL LAVORO”

4 Nozione Il concetto di mercato del lavoro è utilizzato di norma per indicare l'insieme dei meccanismi che regolano l'incontro tra i datori di lavoro e le persone in cerca di occupazione

5 Approccio il mercato del lavoro può essere considerato sia da un punto di vista economico che da un punto di vista sociologico. analisi del meccanismo di mercato di domanda/offerta; meccanismi istituzionali che regolano lo scambio di lavoro in contesti storico-geografici specifici.

6 Approccio economico di “domanda e offerta”
Per l'economia keynesiana: l'offerta di lavoro dipende dal salario monetario; la domanda di lavoro dipende dalle aspettative degli imprenditori, in particolare dalle aspettative a lungo termine e dall'efficienza marginale del capitale.

7 Approccio sociologico di domanda e offerta (1)
In particolare l'offerta di lavoro è condizionata: Dalle aspirazioni professionali dei lavoratori, a loro volta condizionate dai livelli di istruzione e dalla cultura del lavoro. Dalla capacità dei lavoratori di mobilitare relazioni sociali. Dai vincoli dovuti alle responsabilità extra-lavorative (in termini di orari, mobilità, etc).

8 Approccio sociologico di domanda e offerta (2)
La domanda di lavoro è condizionata: Dal tipo di posizionamento competitivo delle imprese. Dalle strategie di reclutamento e gestione del personale scelte dalle imprese.

9 Approccio sociologico di “domanda e offerta” (3)
L'incontro domanda/offerta di lavoro è condizionato: Dall'esistenza di una pluralità di mercati della domanda e dell'offerta, in relazione alle caratteristiche delle società locali. Da fenomeni di mismatch occupazionale dovuti all'inadeguatezza delle qualifiche, alla selettività dell'offerta, all'incompatibilità delle culture del lavoro, etc. Dall'esistenza di mercati locali del lavoro o “zone specifiche” dell'economia.

10 Approccio sociologico a “domanda e offerta” (5)
Dalla regolazione giuridica del mercato del lavoro e dalla possibilità di eluderla. Dalle politiche del lavoro e dell'occupazione (nazionali e/o locali). Dai sistemi di relazioni industriali. Dall'intervento di istituzioni di sostegno all'incontro domanda/offerta (centri per l'impiego, agenzie private d'intermediazione). Dall'operare di organizzazioni illegali.

11 PERCORSO STORICO

12 L’INCONTRO TRA DOMANDA E OFFERTA
L'attività di mediazione fra domanda ed offerta di lavoro, o attività di "collocamento“, ora “servizi per l’impiego”, ha costituito storicamente oggetto di differenti approcci regolativi.

13 FASE PRE PRE CORPORATIVA
Nella fase "pre-corporativa", era svolta da soggetti pubblici operanti a livello statale e locale, agenzie private e associazioni sindacali.

14 FASE COORPORATIVA Dopo l'avvento del fascismo, nella fase "corporativa", s'introduce il monopolio pubblico del collocamento con conseguente divieto di mediazione privata anche senza fini di lucro.

15 FASE REPUBBLICANA Dagli anni '40 ad oggi, si sono succeduti, grosso modo, quattro momenti e metodi.

16 MONOPOLIO ACCENTRATO La legge n. 264 del 1949 (c.d. Legge Fanfani) ha realizzato un sistema fortemente burocratico e accentrato a livello ministeriale, fondato sui: natura pubblica dell'attività, esercitata dallo Stato in regime di monopolio; natura accentrata della funzione, svolto esclusivamente dagli uffici periferici del Ministero del lavoro senza coinvolgimento degli enti locali; natura vincolistica della gestione, sicché ogni lavoratore era assunto obbligatoriamente tramite l'ufficio di collocamento, salvo poche eccezioni; natura impersonale della mediazione, mediante soddisfazione delle c.d. richieste numeriche.

17 ATTENUAZIONE SINDACALE
Si realizza a seguito dell'entrata in vigore dello Statuto dei lavoratori art. 33 e 34. commissioni locali a partecipazione sindacale. A tali commissioni, non più agli uffici del collocamento, fu attribuita la compilazione delle graduatorie e la concessione dei nulla-osta per le chiamate nominative.

18 DECENTRAMENTO Si afferma fra gli anni '80 e i primi anni '90
La legge n. 56 del 1987 valorizza, per la prima volta, l'integrazione dei rapporti fra Stato e Regione, tramite la riorganizzazione della Commissione regionale e l'istituzione dell'Agenzia regionale per l'impiego. La legge n. 223 del 1991 introduce, con carattere di quasi generalità l'obbligo di chiamata nominativa salvo nulla osta dell'ufficio di collocamento, con il limite della c.d. riserva per le fasce deboli.

19 MERCATO E FLESSIBILITA’
l'art. 9- bis, legge n. 608 del 1996, decreta la generalizzazione della regola dell'assunzione diretta, con comunicazione successiva all'ufficio di collocamento, così relegando la chiamata numerica ad una funzione di assoluta marginalità. rendendo meramente certificatoria l'attività degli uffici di collocamento. Con la legge n. 196 del 1997 (c.d. pacchetto Treu) vengono inoltre, per la prima volta, istituite (oltre alle agenzie private di fornitura di lavoro temporaneo) le agenzie di mediazione;

20 (segue) Nel contempo, la Corte di Giustizia delle Comunità europee, con la sentenza Job Centre II, sanciva l'incompatibilità del monopolio pubblico del collocamento con i principi comunitari in materia di libera concorrenza, agevolando, di fatto, il percorso di riforma.

21 (segue) la riforma costituzionale del titolo V, art. 117 le materie del collocamento, dei servizi per l'impiego e delle politiche attive del lavoro vengono incluse nella potestà legislativa concorrente Stato-Regioni.

22 QUADRO NORMATIVO VIGENTE

23 Le deleghe L'attuale sistema di disciplina è "figlio" delle due deleghe la legge n. 59 del 1997 la legge n. 144 del 1999.

24 Decreto Montecchi Il primo passaggio della riforma del collocamento nel senso di una maggiore liberalizzazione e valorizzazione della funzione degli enti locali è costituito dal d.lgs. n. 469 del 1997

25 d.p.r. 7 Luglio 2000, n. 442 "Regolamento recante norme per la semplificazione del procedimento per il collocamento ordinario dei lavoratori", in attuazione dell'art. 20, legge n. 59 del 1997, ha introdotto importanti novità in materia di procedure di collocamento.

26 d.lgs. 181 del 2000 Il terzo passaggio è l'approvazione del d. lgs. n. 181 del 2000, "Disposizioni per agevolare l'incontro fra domanda ed offerta di lavoro, Il d. lgs. n. 297 del 2002 ha profondamente novellato il precedente d. lgs. n. 181 del 2000, incidendo anche sulle regole del collocamento. circolare interpretativa del Ministero del lavoro 7 aprile 2003, n. 12.

27 La riforma “Maroni” la legge n. 30 del 2003, delega in materia di occupazione e mercato del lavoro, e il d. lgs. n. 276 del 2003, ferma restando la vigente disciplina in materia di servizi per l'impiego, si introducono nuove norme in materia di organizzazione del mercato del lavoro regime autorizzatorio accreditamenti, forme di coordinamento e raccordo fra gli operatori pubblici e privati sistemi di incontro fra la domanda ed offerta di lavoro (borsa continua nazionale del lavoro e strumenti di monitoraggio statistico)

28 LA LEGGE DELEGA n. 30 del 2003 L' art. 1, comma 1, della legge stabilisce che "allo scopo di realizzare un sistema efficace e coerente di strumenti intesi a garantire trasparenza ed efficienza al mercato del lavoro e a migliorare le capacità di inserimento professionale dei disoccupati e di quanti sono in cerca di una prima occupazione, con particolare riguardo alle donne e ai giovani, il Governo è delegato ad adottare (...) uno o più decreti legislativi diretti a stabilire (...) i principi fondamentali in materia di disciplina dei servizi per l'impiego, con particolare riferimento al sistema del collocamento, pubblico e privato, e di somministrazione di manodopera".

29 IL D.LGS. ATTUATIVO In tal senso, si prevede la messa a punto di un sistema di incontro fra domanda e offerta di lavoro, la c.d. "borsa continua nazionale del lavoro", dentro il quale cittadini, lavoratori disoccupati e imprese possono proficuamente incontrarsi. titolo II del d. lgs. n. 276 del 2003,autorizzazione e accreditamento necessari per lo svolgimento: a) somministrazione di lavoro; b) intermediazione; c) ricerca e selezione del personale; d) supporto alla ricollocazione professionale.

30 (segue) gli artt. da 15 a 17 istituiscono e regolamentano la c.d. Borsa continua nazionale del lavoro, che affianca. Le principali caratteristiche della Borsa nazionale lavoro sono: a) è un sistema aperto e trasparente di incontro tra domanda e offerta di lavoro basato su una rete di nodi regionali. b) e' liberamente accessibile da parte dei lavoratori e delle imprese e deve essere consultabile da un qualunque punto della rete. I lavoratori e le imprese hanno facoltà di inserire nuove candidature o richieste di personale direttamente e senza rivolgersi ad alcun intermediario da qualunque punto di rete attraverso gli accessi appositamente dedicati da tutti i soggetti pubblici e privati, autorizzati o accreditati. c) Gli operatori pubblici e privati, accreditati o autorizzati, hanno l'obbligo di conferire alla borsa continua nazionale del lavoro i dati acquisiti, in base alle indicazioni rese dai lavoratori e a quelle rese dalle imprese riguardo l'ambito temporale e territoriale prescelto. d) I servizi della Borsa continua nazionale del lavoro si articolano a livello nazionale e regionale e sono coordinati al fine di garantire la piena operatività della borsa nazionale lavoro in ambito nazionale e comunitario.

31 I FINI DEL SISTEMA Eliminazione del monopolio statuale del collocamento e apertura del sistema all'attività dei soggetti privati, sulla base di specifiche modalità autorizzative e di accreditamento. Conferimento alle Regioni e Province delle funzioni e dei compiti relativi al collocamento e alle politiche attive del lavoro;

32 (segue) Radicale revisione delle procedure cui si attengono datori di lavoro, lavoratori e servizi per l'impiego (abolizione delle graduatorie, istituzione della scheda professionale, creazione del sistema integrato domanda-offerta di lavoro); Superamento della limitata funzione mediatoria del collocamento e trasformazione in servizio, operante sulla base del principio delle "opportunità" (favorire l'incontro fra domanda ed offerta di lavoro, assumere compiti di politica attiva, assistenza ai disoccupati, orientamento, etc.).

33 POLITICHE ATTIVE I Servizi pubblici per l'impiego attestano lo stato di disoccupazione del lavoratore. Tale condizione deve essere comprovata dalla presentazione dell'interessato presso il servizio competente nel cui ambito territoriale si trovi il domicilio del medesimo, accompagnata da una dichiarazione che attesti l'eventuale attività lavorativa precedentemente svolta, nonché l'immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa.

34 (segue) colloquio di orientamento entro tre mesi dall'inizio dello stato di disoccupazione; proposta di adesione ad iniziative di inserimento lavorativo o di formazione o di riqualificazione professionale od altra misura che favorisca l'integrazione professionale.

35 STATO DELL’ARTE

36 Occupazione e mercato del lavoro
Il mercato del lavoro italiano è stato negli ultimi anni profondamente modificato e semplificato sia dal punto di vista delle competenze istituzionale tra i vari livelli di governo (centrale e territoriale) sia dal punto di vista delle regole di funzionamento. Tale processo di riforma strutturale è stato anche il risultato delle sollecitazioni europee.

37 (segue) Nel rispetto del principio di sussidiarietà, infatti, la gestione dei servizi, offerti ai cittadini, e l’individuazione delle misure di politica attiva per l’occupazione sono state delegati alle Regioni e agli Enti territoriali in modo da rispondere meglio alle esigenze effettive del territorio. le Agenzie private del lavoro,  Università, gli Istituti scolastici, le Camere di Commercio, i consulenti del lavoro, gli Enti bilaterali, ecc. Si tratta di nuovi soggetti che, a seguito di apposita autorizzazione del Ministero, possono svolgere attività di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro. In questo modo è stato superato il concetto di monopolio pubblico del collocamento e si è affermata la cultura del servizio all’utente e della possibilità dello stesso di scegliere la qualità del servizio. Per dare trasparenza a questo sistema complesso è stato creata la Borsa Continua Nazionale del Lavoro (BCNL) che rappresenta un network nazionale attraverso il quale collegare i sistemi informatici regionali e creare una rete tra tutti i soggetti del mercato del lavoro. Questo sistema garantisce ai cittadini la trasparenza e la completezza delle informazioni sul mercato del lavoro in tutto il territorio nazionale.  

38 Centri per l’impiego Dipendono dalle Province
Servizi di incontro tra domanda e offerta e attestazione dello stato di disoccupazione Accoglienza e informazione orientativa Primo vaglio di bisogni dell’utente (lavoratore o impresa) Orientamento consulenziale Preselezione e collocamento

39 Agenzie per il lavoro  Le Agenzie per il lavoro sono operatori abilitati, attraverso autorizzazione rilasciata dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, come previsto dalla disciplina contenuta agli art. 4, 5 e 6 del D.Lgs. 276/2003, ed iscritte in un apposito albo informatico.

40 Somministrazione di lavoro
fornitura professionale di manodopera, a tempo indeterminato o a termine. Consiste nel mettere a disposizione di soggetti utilizzatori della prestazione di lavoro subordinato di lavoratori direttamente assunti dal somministratore. Il lavoratore è quindi a tutti gli effetti dipendente dell'Agenzia di somministrazione, ma lavora presso un altro soggetto da cui riceve le direttive per lo svolgimento della propria attività.     

41 Intermediazione l'attività di mediazione tra domanda e offerta di lavoro. la raccolta dei “curricula” la preselezione la promozione e gestione dell'incontro tra domanda e offerta di lavoro, la progettazione ed erogazione di attività formative finalizzate all'adeguamento delle competenze o delle capacità dei lavoratori.

42 Ricerca e selezione del personale
attività di consulenza finalizzata all’individuazione di candidature idonee a ricoprire una più posizioni lavorative in seno all'organizzazione e su specifico incarico del committente.        

43 Supporto alla ricollocazione professionale
l'attività è effettuata su specifico ed esclusivo incarico dell'organizzazione committente, ed è finalizzata alla ricollocazione di lavoratori nel mercato del lavoro.

44 I REGIMI PARTICOLARI DI AUTORIZZAZIONE
Per alcuni soggetti si applica una disciplina specifica per il rilascio dell’autorizzazione ministeriale allo svolgimento dell’attività di intermediazione. (art.6, co. 1, 2, 3, 4 del D.Lgs : 1.      Le Università, pubbliche e private 2.      Le Fondazioni universitarie, 3.      I Comuni, le Camere di Commercio, le scuole di secondo grado 4.      Le Associazioni sindacali a livello nazionale, le associazioni di diritto privato riconosciute, gli enti bilaterali 5.      L’Ordine nazionale dei consulenti del lavoro    

45 ALBO INFORMATICO   L'Albo informatico delle agenzie per il lavoro è il registro elettronico istituito presso il Ministero del Lavoro nel quale sono iscritte le Agenzie per il lavoro autorizzate. E’ visionabile on line ed è affidato alla Direzione generale per il mercato del lavoro. E’ composto da sei sezioni:                    

46 NORMATIVA DI RIFERIMENTO
   Legge 14 febbraio 2003, n. 30 Decreto legislativo 10/9/2003, n. 276 Decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali  5/5/2004 Decreto ministero del lavoro e delle politiche sociali 23/12/2003   Circolare ministeriale 24/6/ 2004, n. 25           Circolare ministeriale 2/7/ 2004,  n. 27   Circolare ministeriale 21/7/ 2004, n. 30  Circolare ministeriale 14/7/ 2006, n. 20   Circolare ministeriale 5/7/ 2007, n. 20

47 LA BORSA LAVORO La Borsa Continua Nazionale del Lavoro, promossa dal Ministero del Lavoro e dalle Regioni, è un nuovo servizio internet per l’incontro domanda-offerta di lavoro rivolto a cittadini, imprese, intermediari pubblici e privati e accessibile liberamente da qualunque punto della rete.

48 Servizi della Borsa I cittadini possono:
consultare liberamente le offerte di lavoro; consultare informazioni sul mercato del lavoro (normativa e contratti, indirizzi e riferimenti sui servizi per il lavoro, materiali e strumenti per il lavoro); inserire direttamente e senza necessità di intermediari la propria candidatura nel portale; rispondere a offerte di lavoro di proprio interesse; aggiornare e stampare il proprio curriculum in formato europeo e il libretto formativo; richiedere servizi agli intermediari.

49 (segue) I datori di lavoro possono:
consultare le candidature dei cittadini; ricevere informazioni e consultare documentazione su tendenze e norme del mercato del lavoro; pubblicare annunci di lavoro e ricevere le candidature dei lavoratori; ricercare e selezionare cittadini il cui profilo soddisfi il proprio fabbisogno professionale;   richiedere, attraverso la compilazione di un apposito modulo on line, nuovi codici INAIL di accesso qualora ne siano sprovvisti o li abbiano persi.

50 (segue) Gli intermediari pubblici e privati autorizzati e/o accreditati possono: visualizzare e pubblicare annunci relativi alle richieste di personale da parte delle imprese; utilizzare le candidature dei lavoratori per ricercare personale e segnalare i profili alle imprese; conferire i dati relativi alle candidature e alle offerte di lavoro raccolte; sviluppare i servizi in cooperazione con la rete pubblica e condividere informazioni; condividere risorse, notizie, documentazione e soluzioni operative. 

51 Come funziona Il sistema della Borsa Continua Nazionale del Lavoro è alimentato da tutte le informazioni  immesse  liberamente dai lavoratori, dalle imprese e dagli operatori pubblici e privati autorizzati o accreditati.

52 EURES EURopean Employment Services  in ITALIA EURES è una rete di cooperazione cui partecipano i servizi pubblici per l'impiego dello Spazio Economico europeo (SEE) insieme con altri soggetti regionali, nazionali ed internazionali attivi  sul tema dell'occupazione.  Si tratta di organizzazioni sindacali e datoriali e di collettività locali e regionali.

53 (segue) Per accedere al servizio, occorre contattare uno degli sportelli Eures di tutta Italia, preferibilmente quello geograficamente più vicino. Il contatto con il Consulente Eures può avvenire per posta, per , per telefono o direttamente presso gli uffici ove opera personale EURES.   Le rete EURES consente a tutti coloro che cercano lavoro di prendere conoscenza delle offerte di lavoro disponibili nel paese prescelto. Tutte le imprese che desiderano allargare la ricerca del personale oltre il territorio nazionale possono consultare profili di candidati alla mobilità e diffondere le loro offerte di lavoro presso i partners di EURES.

54 FORMAZIONE orientarsi al lavoro (scoprire le proprie attitudini, gli interessi, le conoscenze e le competenze acquisite; trovare informazioni sul mondo del lavoro e delle professioni, oltre che sulle opportunità formative offerte)

55 (segue) apprendere, acquisire competenze e mantenersi aggiornati rispetto alle trasformazioni del mercato del lavoro, al mutare delle esigenze produttive e dei fabbisogni professionali


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