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rossella mengucci gennaio 2006

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Presentazione sul tema: "rossella mengucci gennaio 2006"— Transcript della presentazione:

1 rossella mengucci gennaio 2006
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Art.4 L.53/2003 D.lgs n.77/05 Progettare l’alternanza rossella mengucci gennaio 2006

2 L’alternanza scuola-lavoro si fonda sull’intreccio tra: -
L’alternanza scuola-lavoro si fonda sull’intreccio tra: le scelte educative della scuola espresse nel Piano dell’offerta formativa; le aspettative delle aziende in termini di fabbisogni professionali; - le esigenze formative degli studenti, in base a cui sono predisposti i piani di studio personalizzati, messi a punto dai Consigli di classe.

3 I soggetti coinvolti nel
Sistema regionale/territoriale: Regione Enti locali USR Camere commercio Associazioni imprenditoriali Parti sociali Enti di ricerca Università

4 I soggetti coinvolti al livello operativo locale
singole istituzioni scolastiche e formative rete istituzioni scolastiche e formative imprese enti (e associazioni) pubblici e privati - compreso terzo settore famiglie studenti

5 Progettazione territoriale partecipata
I diversi soggetti, nell’ambito del proprio ruolo e delle proprie funzioni, partecipano alla definizione degli obiettivi sottesi al percorso in alternanza, che sono di tipo: programmatico organizzativo procedurale pedagogico didattico metodologico attuativo valutativo

6 Accordo tra i soggetti;
I principali fattori di successo: Accordo tra i soggetti; Progettazione del percorso formativo unitario, condiviso e validato congiuntamente; Gestione efficace dei flussi informativi; Condivisione dei criteri e degli strumenti per il controllo, la valutazione e il trattamento di eventuali disfunzioni; Rilettura dei piani di studio per individuare: competenze di base, trasversali e di indirizzo; Ristrutturazione dei piani di studio in moduli autoconsistenti e sequenziali (es Unità Formative Capitalizzabili).

7 Nell’alternanza le esperienze di lavoro:
- sono parte integrante dei percorsi formativi personalizzati; - sono progettate e definite con criteri di gradualità e progressività; - sono programmate sulla base delle possibilità concrete di accoglienza degli alunni da parte di imprese e di altre strutture; - possono costituire crediti per il conseguimento di titoli e di qualifiche richiesti per l’accesso al mondo del lavoro (albi professionali, qualifiche regionali, ecc.).

8 La progettazione dell’alternanza scuola-lavoro
azioni preliminari costituzione di un gruppo di ricerca e di progetto individuazione del tutor formativo della scuola e del responsabile del coordinamento analisi del contesto - riferita al mondo del lavoro rilevazione dei fabbisogni e delle risorse individuazione delle aziende partner e dei tutor formativi aziendali

9 La progettazione dell’alternanza scuola-lavoro
azioni condivisione e adozione a livello dei consigli di classe di un impianto modulare fondato su Unità di apprendimento elaborazione in collaborazione con i referenti delle aziende del progetto di massima del percorso sperimentale stipula di Convenzioni con le aziende partner (da allegare al progetto di massima)

10 La progettazione dell’alternanza scuola-lavoro
azioni individuazione degli studenti, in base ai criteri definiti e concordati con i tutor formativi aziendali in sede di progettazione promozione ed acquisizione dell’adesione volontaria degli studenti e dei loro familiari progettazione e condivisione dei percorsi individualizzati

11 D.Lgs. n.77/2005 Le istituzioni scolastiche o formative stipulano una CONVENZIONE a titolo gratuito con le imprese, o con le rispettive associazioni di rappresentanza, o con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, o con gli enti pubblici e privati, inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento in situazione lavorativa.

12 COMPETENZE DEGLI ORGANI COLLEGIALI
a) Consigli di classe          acquisire le richieste degli alunni e delle famiglie;         acquisire i dati relativi al contesto socio- economico; elaborare ipotesi di percorsi individualizzati; articolare il percorso formativo in MODULI; predisporre il contratto formativo; Programmare le attività didattiche a scuola e in azienda Controllare i processi e valutare i risultati

13 b) Collegio dei docenti:
- individuazione, sulla base delle proposte avanzate dai singoli Consigli di classe, del numero e della tipologia dei percorsi da avviare inserendoli nel POF; individuazione delle figure del: tutor formativo; dei componenti interni del gruppo di progetto.

14 c) Consiglio di Istituto (CdI)
Il CdI definirà le risorse necessarie per la realizzazione delle risorse necessarie per la realizzazione dei progetti di alternanza previsti nel POF. d) Gruppo tecnico di progetto Può essere costituito un gruppo tecnico costituito da:          docenti discipline coinvolte,          tutor formativo,          tutor aziendale,         esperti del mondo della produzione, altri soggetti.

15 definito in termini di competenze e conoscenze
La progettazione dell’alternanza scuola-lavoro Unità di Apprendimento segmento del percorso formativo progettato in base all’apprendimento che si intende sviluppare definito in termini di competenze e conoscenze

16 Unità di Apprendimento: uno schema per la progettazione a) struttura
Denominazione UdA Sede e settore di attività Ambito di attività Moduli preparatori – Moduli in azienda Risultato atteso competenze disciplinari essere in grado di: competenze trasversali conoscenze Durata

17 Unità di Apprendimento: uno schema per la progettazione b) processo
Denominazione UdA Scheda didattica Competenze in ingresso Attività Metodologie Risorse/strumenti Modalità di verifica Modalità di valutazione

18 La progettazione dell’alternanza scuola-lavoro
percorso Attività preparatorie: Modulo di Orientamento: sostegno alla motivazione, sviluppo dell’autonomia e della capacità di assumere responsabilità (competenze trasversali) Modulo di Cultura del lavoro (testimonianze e sicurezza del lavoro) Patto formativo (scuola - azienda - studente)

19 La progettazione dell’alternanza scuola-lavoro
percorso Attività formative in azienda: Visite preliminari: presentazione dell’azienda agli studenti e degli studenti all’azienda Stage di osservazione: Unità di Apprendimento centrate sulla conoscenza dei processi produttivi e dell’organizzazione del lavoro e sull’acquisizione di competenze trasversali Stage professionalizzante: Unità di Apprendimento centrate su competenze trasversali, disciplinari e tecnico/operative coerenti con il piano di studio

20 E LE FIGURE DI ACCOMPAGNAMENTO
IL SISTEMA TUTORIALE E LE FIGURE DI ACCOMPAGNAMENTO Docente tutor interno  (Istituzione scolastica o formativa) FUNZIONI Assistere e guidare gli studenti e verificare il corretto svolgimento del percorso in alternanza. Tutor formativo esterno (azienda) Favorire l’inserimento dello studente nel contesto operativo, assisterlo nel percorso di formazione sul lavoro, controllare e verificare le attività, valutare l’efficacia dei processi formativi.

21 VALUTAZIONE, CERTIFICAZIONE
E RICONOSCIMENTO DEI CREDITI L’istituzione scolastica o formativa, tenuto conto delle indicazioni fornite dal tutor aziendale, valuta gli apprendimenti degli studenti in alternanza e certifica le competenze da essi acquisite, che costituiscono crediti: per la prosecuzione degli studi; per eventuali passaggi tra i sistemi Il modello di certificazione delle competenze acquisite attraverso esperienze di lavoro sarà definito con decreto del Ministro dell’istruzione, di concerto con il Ministro del lavoro e con il Ministro delle attività produttive, previa intesa con la Conferenza unificata, sulla base delle indicazioni del COMITATO PER IL MONITORAGGIO E LA VALUTAZIONE DELL’ALTERNANZA SCUOLA- LAVORO.

22 Le fasi di vita del percorso formativo
ex ante ex post in itinere

23 Ex ante – attività e processi
analisi contesto territoriale - caratteristiche utenza potenziale individuazione e coinvolgimento delle imprese e altri soggetti costituzione Comitato Tecnico Scientifico (CTS) individuazione delle risorse (finanziarie – strumentali - umane) progettazione - impianto modulare del percorso formativo approvazione da parte degli organi collegiali piano fattibilità (analisi SWOT: punti di forza/punti di debolezza; opportunità e rischi) per individuare e documentare le ipotesi di sviluppo del progetto sensibilizzazione – informazione - comunicazione promozione attività di ricerca, sperimentazione e sviluppo

24 Ex ante – prodotti mappa: bisogni occupazionali territorio - delle aziende e enti con cui la scuola è stabilmente in contatto - profili professionali composizione/caratteristiche utenza elenco risorse disponibili delibere organi collegiali moduli formativi (moduli di orientamento e moduli formativi da sviluppare a scuola e nell’impresa) inserimento del progetto alternanza nel piano dell’offerta formativa individuazione punti forti/punti deboli, vincoli/opportunità comunicazioni alle famiglie e agli allievi (sito web della scuola, lettera, assemblea ecc.) convenzione tra scuola e azienda/e comitato tecnico scientifico e organigramma dell’équipe di progetto progetto di ricerca piano di formazione tutor

25 In Itinere A) pianificazione e progettazione operativa
individuazione allievi e adesione formale studenti e genitori analisi dei bisogni formativi (“matrice cognitiva” degli allievi: stili, ritmi apprendimento, motivazione ad apprendere ecc.) definizione obiettivi formativi e costruzione indicatori mappa delle competenze da sviluppare (solo a scuola, in un ambiente di lavoro, a scuola o in un ambiente di lavoro) identificazione ed esplicitazione degli esiti equivalenti rispetto al piano di studi patto formativo strumenti (es. registro delle presenze allievo in azienda, schede di monitoraggio dei processi, schede per certificazione competenze, griglie osservative dell’esperienza pratica ecc.) organizzazione classi e gruppi - calendario scolastico gestione flussi informativi scuola/impresa metodologie didattiche e attività laboratoriali utilizzate a supporto dell’alternanza negli ambiti disciplinari, multi/interdisciplinari

26 PRODOTTI In Itinere A) pianificazione e progettazione operativa
Unità di apprendimento Percorsi personalizzati Abbinamento studente-impresa/e Patto formativo sottoscritto Calendario attività formative Laboratori didattici Formazione tutor

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32 La valutazione e la certificazione: i soggetti coinvolti
livello NAZIONALE processi prodotti Comitato per il monitoraggio e la valutazione dell’alternanza (art.3 D.L.vo n.77/2005) MIUR – MLPS – MAP - Conferenza Unificata Monitoraggio delle esperienze di alternanza Confronto delle esperienze territoriali Valutazione di sistema Definizione modelli di certificazione Banca dati delle Rapporti nazionali di monitoraggio e Modello di certificato

33 La valutazione e la certificazione: i soggetti coinvolti
livello REGIONALE TERRITORIALE processi prodotti Regione, EE.LL., USR, Camere commercio, Associazioni imprenditoriali, Parti sociali, enti di ricerca, Università Monitoraggio delle esperienze di alternanza Confronto delle esperienze territoriali Valutazione di sistema Definizione modelli di certificazione Banca dati delle Rapporti nazionali di monitoraggio e valutazione Modello di certificato

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35 valutazione del processo
ATTIVITÀ Valutazione: della responsabilità condivisa (“con chi è stato fatto?”) di progresso (“quali modificazioni si possono registrare?”) di efficacia (“quanto efficacemente è stato fatto in relazione a: apprendimento disciplinare; scoperta vocazionale; competenze professionalizzanti, ecc.”) narrativa (cosa è stato fatto?) di controllo (quanta parte dei contenuti è stata acquisita? di struttura (in che condizioni è stato fatto?) della conduzione (come è stato fatto?) di gradimento (con quanta soddisfazione degli allievi, dei tutor, delle famiglie, delle imprese ecc. è stato fatto?)

36 MONITORAGGIO, VERIFICA E VALUTAZIONE
VERIFICA EFFICACIA Rilevazione coerenza tra obiettivi e risultati Controllo/confronto tra risultati attesi e quelli ottenuti Individuazione dei livelli di accettabilità dei risultati (standard) INDICATORI N. Allievi che concludono il percorso come programmato; n. Presenti alle riunioni di progettazione/numero dei componenti; Rispetto delle scansioni temporali; Validità delle misure di accompagnamento Incremento frequenza scolastica Miglioramento esiti formativi Ecc.

37 VERIFICA DI EFFICIENZA
INDICATORI DI EFFICIENZA Quantità e qualità del gradimento dell’attività svolta (attraverso questionari); Quantità e qualità delle risorse impegnate; Difficoltà incontrate in itinere (attraverso l’esame sistematico, fase per fase, dei punti di forza e dei punti di debolezza del progetto).

38 VERIFICA IMPATTO Analisi della ricaduta del progetto sia rispetto al miglioramento del servizio, sia per l’innalzamento del successo formativo INDICATORI DI IMPATTO RISPETTO AGLI ALLIEVI Riduzione delle situazioni di difficoltà (attraverso l’osservazione diretta del tutor e dei docenti della classe); miglioramento degli esiti scolastici (attraverso l’analisi della differenza tra valutazione in ingresso e in uscita); sviluppo della capacità di autovalutarsi; aumento delle richieste di percorsi in alternanza.

39 VERIFICA IMPATTO Analisi della ricaduta del progetto sia rispetto al miglioramento del servizio, sia per l’innalzamento del successo formativo INDICATORI DI IMPATTO RISPETTO AI DOCENTI Incremento della partecipazione dei docenti ai progetti integrati scuola-lavoro (stage, tirocini, impresa formativa simulata, alternanza) incremento della certificazione delle competenze.

40 VERIFICA IMPATTO Analisi della ricaduta del progetto sia rispetto al miglioramento del servizio, sia per l’innalzamento del successo formativo INDICATORI DI IMPATTO RISPETTO AI GENITORI Incremento della partecipazione dei Genitori alle attività scuola-famiglia; Aumento delle proposte/pareri dei genitori rispetto alla progettazione dell’offerta formativa; Aumento della partecipazione dei genitori alle attività di monitoraggio e di autovalutazione di istituto.

41 VERIFICA DEL GRADIMENTO DELLE AZIENDE E DEGLI ALLIEVI
INDICATORI DI IMPATTO Aumento delle offerte di collaborazione da parte delle aziende Aumento della disponibilità delle aziende a ospitare stage; Aumento delle richieste di percorsi in alternanza da parte degli allievi.


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