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Dai BioCarburanti alla NetMobility per una mobilità cosciente Relatore: Roy Virgilio www.Progettomeg.it - www.EnergeticAmbiente.it.

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Presentazione sul tema: "Dai BioCarburanti alla NetMobility per una mobilità cosciente Relatore: Roy Virgilio www.Progettomeg.it - www.EnergeticAmbiente.it."— Transcript della presentazione:

1 Dai BioCarburanti alla NetMobility per una mobilità cosciente Relatore: Roy Virgilio www.Progettomeg.it - www.EnergeticAmbiente.it

2 La produzione per ettaro del biodiesel è in media di 2 t/ha (0,5 soia-6,0 palma); La produzione media del bioetanolo è 5 t/ha (3 mais-7 canna da zucchero); Media ponderata 3,1 t/ha Sappiamo che nel 2005 nel mondo sono stati consumati carburanti per 3,0 miliardi di TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) Quanti ettari servono per soddisfare questa richiesta? BIOCARBURANTI: Produzione media piante terrestri 1

3 2 3.000.000.000t/3.1t/ha = 9.677.419 km 2 Le terre coltivate nel mondo sono circa 14.000.000 Km 2 (pascoli esclusi - dati FAO) Possiamo quindi vedere che per soddisfare completamente i terreni da adibire a colture energetiche sarebbero pari a ben il 76% delle terre coltivate: DECISAMENTE TROPPO! Produzione media piante terrestri Ma siamo sicuri che non esistano altre soluzioni?

4 3 Le microalghe sembrano essere un ottima soluzione: -coltivabilità sia in acque dolci che salate e in condizioni estreme; -tasso di accrescimento molto veloce con raccolta alghe durante tutto lanno; -condizioni ideali con massima insolazione solare e temperature elevate; -selezionate alghe con contenuto in olio maggiore del 50% in peso; -produzione in olio da 20 a 60t/ha BioPetrolio dalle microalghe

5 Ricalcoliamo il bisogno di terreno (che in questo caso può non essere agricolo ma anche desertico, lagunare, marino e industriale!) con una produzione di 50t/ha: 3.000.000.000t/50t/ha = 600.000 km 2 che corrispondono a una percentuale di terreno coltivato del 4,3% Questo vuol dire che occupando una superficie pari a circa 2 volte lItalia (300.000 km 2 ) si può soddisfare TUTTO il bisogno di combustibili dellINTERO PIANETA abbattendo più della metà dellinquinamento! 4

6 5 Quale futuro? Anche senza la necessità di salti tecnologici (quali ad. es. la Fusione Fredda), abbiamo quindi già a disposizione valide alternative ( e questa è una sola ) per quando il petrolio sarà troppo costoso. Ma è davvero possibile e conveniente continuare a basare i nostri spostamenti sulluso massiccio dei mezzi privati?

7 6 IL PROBLEMA Le auto e i camion sono ovunque, linquinamento è alle stelle ma nuove strade vengono stese ogni giorno, gli spazi che offriamo al Dio Auto sono sempre maggiori e vanno a discapito degli spazi liberi, sicuri, utilizzabili dalla collettività, dai ragazzi. Anche il tributo in vite umane è una tragedia quotidiana che NON FA AUDIENCE (5.426 morti nel 2005: come se precipitassero 36 aerei con 150 persone ogni anno e solo in Italia!!)

8 5 IL SiSTEMA mobilità privata Eppure oggi siamo così assuefatti e dipendenti dallauto privata che immaginare un altro sistema di mobilità sembra IMPOSSIBILE. Le altre soluzioni sembrano richiedere PER FORZA SACRIFICI, che quasi nessuno è disposto a fare. MA E DAVVERO COSì? NON ESISTONO VALIDE E COMODE ALTERNATIVE? 7 Sia…

9 Bisogni e loro soddisfazione Qual è lo scopo primario di un auto? Farci spostare quando vogliamo, dove vogliamo e in un tempo e a un costo accettabile. Riesce lauto privata a soddisfare realmente queste necessità? Per quanto riguarda il quando e dove attualmente il mezzo privato non ha concorrenti validi. Per adesso… 8

10 Bisogni e loro soddisfazione Per quanto riguarda tempi e costi il divario tra trasporto pubblico e privato è già spesso in situazione di parità o a favore del pubblico. COSTI Con il record di 606 auto/1.000 abitanti (1,65 persone/auto) gli italiani spendono dai 200 ai 350 mese a famiglia per possedere la/le auto private (solo per tenere FERMO il mezzo!). Un abbonamento annuale non costa in genere più di 300-400 euro. Nel centro città tram e metro sono più rapidi e meno stressanti pur se a volte troppo pieni 9

11 Carenze odierne del servizio pubblico Carenze oggettive del servizio pubblico di massa: 1) Non è sotto casa; 2) Non è sempre disponibile quando lo vogliamo; 3) Non serve il luogo che vogliamo raggiungere; Queste carenze sono pressoché strutturali e legate alla natura stessa di un servizio che deve poter viaggiare con un carico di utenti minimi soddisfacendo quindi solo le principali direttive e gli orari di punta. Perciò il sistema, benché ampiamente migliorabile, non potrà mai competere completamente con la comodità di un auto in una città diffusa 10

12 Se non puoi batterli… alleati! Qualè la tipologia di trasporto che può soddisfare una domanda flessibile nel tempo, che copra capillarmente i luoghi e che sia comodo e poco costoso? ma quando condivisa con gli altri! Lauto… 11

13 Verso la NetMobility CarSharing; CarPooling; Autostop organizzato; sono tre esempi concreti per comprendere un concetto base: Bisogna passare da una mobilità basata sul POSSESSO di un mezzo a una mobilità basata sullACCESSO al servizio. INTERNET ci insegna e dimostra: è più utile e importante avere ACCESSO (e quindi poter usufruire), che POSSEDERE. Possiamo godere di più beni, nel momento che ci servono e scegliendo quello più adatto alla nostra esigenza particolare 12

14 Avere a disposizione auto è semplicissimo! Di auto ve ne sono in sovrabbondanza, sono ovunque, per ¾ vuote, raggiungono tutti i posti, tutti i giorni, 24 ore al giorno! Dobbiamo solo organizzare questi spostamenti per poterli sfruttare a nostro favore. Questo significa non dover tener fermo (sprecare) un mezzo per il 90% del tempo solo per poterci garantire laccesso per un 10% del tempo!! Verso la NetMobility 13

15 Organizzare la mobilità A)Persone che fanno spostamenti con auto vuota hanno posti a disposizione (carPooling); B)Auto che rimangono parcheggiate per ore e giorni possono servire a qualcun altro (carSharing); C)Spostamenti, anche imprevedibili, possono essere fatti sfruttando i flussi sempre presenti (autostop organizzato); D)Servizi pubblici quali autobus a chiamata, taxi collettivo, possono coprire servizi particolari in ore notturne o zone isolate 14

16 SI! ma alle seguenti condizioni: 1)che si organizzi un sistema a rete che partendo da realtà ben precise si espanda e duplichi su grandi scale; Ogni punto della rete è di esempio e propedeutico per altri. 2)Che esistano interventi sia pubblici che privati interconnessi che consentano lo sviluppo di servizi ad hoc per tutte le forme di mobilità alternativa: liberalizzazioni,assicurazioni,fondi, intermodalità, ecc. Si può realmente fare COMPLETAMENTE A MENO della propria auto e basarsi su questi metodi (sommati a bici e mezzi pubblici)? La domanda di fondo: 15

17 Database centralizzati degli spostamenti di tutte le persone che cercano o offrono questi servizi ove sia possibile: -trovare/offrire passaggi pendolari; -Trovare/offrire passaggi sporadici; -Viaggi nazionali e internazionali; -Avere la sicurezza di persone conosciute e controllate (iscrizioni, tessere, sms, email); -Prenotare/offrire un mezzo disponibile; -Ottenere informazioni su ulteriori mezzi disponibili (bici a noleggio, mezzi pubblici di massa, bici+treno, bici+auto). Cosa si può fare da domani 16

18 Cosa può accadere domani In questo modo: -Diminuiamo il traffico e linquinamento; -Risparmiamo soldi noi e la comunità; -viaggiamo comodi, sicuri e più veloci (anche i mezzi pubblici!); -Socializziamo, uscendo dal nostro guscio metallico privato; -Spostiamo lavoratori da catene di montaggio a lavori creativi e attuali; -DIMINUIAMO lo SPAZIO necessario alle nostre AUTO e lo diamo a noi e ai nostri figli!! 17

19 Obiettivi a più lungo respiro Il cambio di cultura e abitudini (uniti al più elevato costo dei combustibili) renderanno questi sistemi collettivi molto utilizzati e, si spera, affiancati da mezzi pubblici più efficienti e capillari; Ma bisogna andare oltre puntando a: 1) ridurre drasticamente il BISOGNO di SPOSTAMENTO ri-progettando le città a misura duomo e non di auto (NO alle città estese ma unità policentriche); 18

20 2) Riappropriarci delle aree urbane, delle strade, dichiarandole aree protette dal traffico privato: luogo pubblico -> mezzi pubblici che servino la collettività! Questo obiettivo è da raggiungere gradualmente e controbilanciando con trasporto pubblico efficace e personalizzabile. 3) Abbandonare la costruzione e lo sviluppo di qualsiasi progetto che possa servire al sistema auto privata (grossi parcheggi, road-pricing e parcheggi a pagamento) Obiettivi a più lungo respiro 19

21 Il sistema di mobilità privata è fra le principali cause del malessere urbano e per essere superato necessita della collaborazione di tutti i soggetti che partecipano alla vita urbana: politica, società, enti pubblici, associazioni e, in primis, la gente comune, quella che ogni mattina prende lauto per andare a lavoro: Cambiamo insieme viaggiando insieme! Prendete quella del vicino: è sempre la più verde!!! 20

22 E POSSIBILE!!! -Il prossimo passo lo faremo noi su www.EnergeticAmbiente.it con la creazione del database degli spostamenti e la nascita di un vero e proprio servizio di incontro totale fra domanda e offerta di mobilità flessibile Per mettersi in gioco non bisogna neppure aspettare. Vi sono già attivi numerosi progetti e servizi soprattutto allestero ma anche in Italia pur se a carattere regionale Perché INSIEME E POSSIBILE!! 21

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30 GRAZIE dellattenzione! da Roy Virgilio GRAZIE dellattenzione! da Roy Virgilio


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