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Georges Rouault, I discepoli di Emmaus.

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Presentazione sul tema: "Georges Rouault, I discepoli di Emmaus."— Transcript della presentazione:

1 Georges Rouault, I discepoli di Emmaus

2 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO
Diocesi di Milano Cardinal Angelo Scola Lettera pastorale 12-13

3 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO
PREGHIERA Se il Signore non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori. Se il Signore non vigila sulla città, invano veglia la sentinella. Invano vi alzate di buon mattino e tardi andate a riposare, voi che mangiate un pane di fatica: al suo prediletto egli lo darà nel sonno. Ecco, eredità del Signore sono i figli, è sua ricompensa il frutto del grembo. Come frecce in mano a un guerriero sono i figli avuti in giovinezza. Beato l'uomo che ne ha piena la faretra: non dovrà vergognarsi quando verrà alla porta a trattare con i propri nemici. Gloria..

4 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO
“Tutti riceviamo un dono. Poi, non ricordiamo più né da chi, né che sia. Soltanto, ne conserviamo – pungente senza condono – la spina della nostalgia” (Giorgio Caproni, poeta)

5 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO
Il testo di Caproni parla di dono e di nostalgia. “La nostalgia è quel sentimento che ci provoca il “dolore del ritorno”; il ritorno come un compito e come un compimento resi possibili da quel dono, che costituisce la spina dell’irreversibile anche nel cuore del nuovo, cioè la differenza di cui si nutre il nostro desiderio. Tra quel dono e quel compito sta il disegno delle nostre libertà” (Giovanni Trabucco)

6 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO
IL PENSIERO UMILE “Dalle macerie dell’alternativa tra un pensiero forte e un pensiero debole, vi è un’altra via possibile, quella del pensiero umile: Capace di non catturare ma di mettersi in ascolto della Rivelazione, Per scoprire da qui, che Dio e la Chiesa stessi non sono né forti né deboli, ma – appunto – umili.” (Roberto Repole, Il pensiero umile)

7 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO
PENSIERO UMILE: Il DIO DI GESU’ Spesso l’immagine di Dio che ci si è potuto fare, anche nell’Occidente cristiano e al di là delle più genuine intenzioni delle diverse proposte teologiche, è stata talora più debitrice di certa filosofia che di un ascolto attento e di meditazione profonda del venire incontro e del comunicarsi di Dio in Gesù Cristo.

8 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO
IL DIO DEI FILOSOFI “… Un Dio di cui si può predicare l’assolutezza, l’onnipotenza, l’insensibilità, l’impassibilità, ma che risulta distante, quando non concorrente, del mondo, dell’uomo, della sua storia, e libertà; ed estraneo alle sue gioie come ai suoi dolori. Un ‘Dio dei filosofi’ più che il Dio della Rivelazione, per quanto può valere una tale semplificazione.” (Lepore)

9 IL DIO DELL’ALLEANZA “Anche solo una scorsa superficiale dei testi biblici non mostra piuttosto un Dio che si compromette con l’uomo che cerca? Non è il Dio dell’alleanza, il Dio amante degli uomini, il Dio che, per l’uomo, prova sentimenti di misericordia e compassione?

10 IL DIO DELL’ALLEANZA “Il teologo belga Geshé con un’espressione forse un po’ardita dice che bisognerebbe “disinventare’ il Dio del teismo, come si dice che bisognerebbe “disinventare la bomba atomica”. Disinventare il Dio del teismo che tanto ha gravato su di noi e reinvenatare il Dio ignoto, sconosciuto, di Gesù Cristo” (Lepore)

11 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO
LETTERA PASTORALE “Le parole del Santo Padre al Teatro alla Scala hanno invitato anche gli sguardi più rassegnati ad aprirsi allo stupore, i discorsi più deprimenti a trasfigurarsi in un inno alla gioia: «Non questi toni. Non abbiamo bisogno di un discorso irreale di un Dio lontano e di una fratellanza non impegnativa.

12 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO
LETTERA PASTORALE Siamo in cerca del Dio vicino. “Cerchiamo una fraternità che, in mezzo alle sofferenze, sostiene l’altro e così aiuta ad andare avanti. Dopo questo concerto molti andranno all’adorazione eucaristica – al Dio che si è messo nelle nostre sofferenze e continua a farlo.

13 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO
LETTERA PASTORALE Siamo in cerca del Dio vicino. “Al Dio che soffre con noi e per noi e così ha reso gli uomini e le donne capaci di condividere la sofferenza dell’altro e di trasformarla in amore”.

14 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO
LA RICERCA DI DIO E LA RICERCA DELL’UOMO “La ricerca di Dio e la ricerca dell’uomo sono intimamente unite. Il clima attuale fa di tutto per svuotare questa ricerca di Dio: l’uomo d’oggi “è non solo senza Dio ma anche senza l’uomo” (Claude Geffrè). Oggi si trova sperso nell’assenza di certezze, trascinato da un assurdo caratterizzato più dalla moltiplicazione dei sensi che dal non-senso. (Enzo Bianchi)

15 LA RICERCA DI DIO E LA RICERCA DELL’UOMO
“In un tale contesto, si vuole trovare Dio immediatamente, evadendo in pratiche di guarigione, riducendo la preghiera a un’ingiunzione: Dio deve soddisfare il bisogno dell’uomo”. (Enzo Bianchi)

16 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO
La ricerca di Dio deve essere anche una ricerca e un approfondimento dell’umano, una capacità di far risorgere l’umanità dell’uomo dove sembra assopita perché l’uomo divenga umano”.

17 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO
Il Dio rivelato dalle Scritture non ha altro luogo in cui venire cercato se non l’umanità. È la storia e la carne umana che Dio ha abitato con l’incarnazione di Gesù, andando alla ricerca dell’uomo per farsi ritrovare da lui. Enzo Bianchi

18 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO
Non dimentichiamo che non si possiede mai Dio, anche quando lo si conosce: “Se pensi di averlo compreso , scrive ancora Agostino, non è Dio”.

19 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO
La dimensione della ricerca custodisce la distanza tra chi cerca e l’Essere ricercato. Distanza essenziale! Il Dio che si cerca, infatti, non è un oggetto ma un soggetto, poiché lui per primo ha cercato, chiamato e amato gli esseri umani, suscitando il nostro desiderio di lui.

20 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO
“Cercare Dio è rinunciare a pensare di essere noi i detentori della verità. Sotto la guida della Scrittura, cerchiamo Dio nell’altro, riconosciamo nel prossimo una parola che ci rivolge Dio stesso”. Enzo Bianchi Lettera ad un amico sulla vita spirituale

21 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO
DALLA LETTERA PASTORALE “La fede cristiana è generata e alimentata dall’incontro con Gesù, verità vivente e personale: è risposta alla persuasiva bellezza del mistero più che esito di una ricerca inquieta, è fiducia nutrita dall’incontro con il Signore più che una scelta causata dalla sfiducia nelle risorse umane e da uno smarrimento che non trova altra via d’uscita”. (2)

22 LETTERA PASTORALE Tuttavia oggi «capita non di rado che i cristiani si diano maggior preoccupazione per le conseguenze sociali, culturali e politiche del loro impegno, continuando a pensare alla fede come un presupposto ovvio del vivere comune. In effetti, questo presupposto non solo non è più tale, ma spesso viene perfino negato.

23 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO
LETTERA PASTORALE Mentre nel passato era possibile riconoscere un tessuto culturale unitario, largamente accolto nel suo richiamo ai contenuti della fede e ai valori da essa ispirati, oggi non sembra più essere così in grandi settori della società, a motivo di una profonda crisi di fede che ha toccato molte persone.

24 “Non possiamo accettare che il sale diventi insipido
e la luce sia tenuta nascosta”. (cfr. Mt 5,13-16)

25 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO
Un interrogativo si impone: Il popolo di Dio che è in Milano è realmente in grado ancora oggi di annunciare Gesù Cristo «Redentore dell’uomo, centro del cosmo e della storia”? (3)

26 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO
“CREDO; AIUTA LA MIA INCREDULITA’” (Mc 9,24)

27 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO
IL NOI DELLA FEDE “Nessuno può credere da solo, come nessuno può vivere da solo. Nessuno si è dato la fede da se stesso, così come nessuno si è dato l’esistenza.

28 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO
IL NOI DELLA FEDE “La fede è sempre dono del Signore che bussa alla porta di ciascuna persona e di ogni generazione con la voce, con il volto, con la storia di altre persone e di altre generazioni. Siamo generati alla fede dallo Spirito santo in quel grembo che è la comunità cristiana.” (n.7)

29 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO

30 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO
LA TRASMISSIONE DELLA FEDE A PARTIRE DAI QUATTRO PILASTRI DI OGNI COMUNITA’ CRISTIANA Ricordiamo i quattro pilastri della comunità di Gerusalemme: Atti 2,42-47

31 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO
I QUATTRO PILASTRI 1. “Perseveranti nell’insegnamento degli apostoli per educarsi al pensiero di Cristo”. 2. “Perseveranti nella comunione”. 3. “Perseveranti nello spezzare il pane e nelle preghiere” 4.”… il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati”.

32 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO
1. “Perseveranti nell’insegnamento degli apostoli per educarsi al pensiero di Cristo”. - L’ascolto della Parola del Signore: lectio divina (cfr . GDA) - La catechesi dell’Iniziazione Cristiana: introdurre, accompagnare all’incontro personale con Cristo nella Chiesa - La catechesi degli adulti: ripresa di Documenti del Concilio Vaticano II e Catechismo della Chiesa cattolica

33 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO
2. “Perseveranti nella comunione”. Introdurre e accompagnare nell’IC genitori e ragazzi a vivere l’esperienza della Chiesa Occorre una ‘comunità educante’ figura personalizzata della parrocchia o comunità pastorale.

34 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO
2. “Perseveranti nella comunione”. - Accoglienza e accompagnamento delle famiglia sin dalla richiesta del Battesimo; - proposta di un cammino per genitori con bambini da 0 a 6 anni; - impostazione a ispirazione catecumenale della fase di preparazione prossima alla Confermazione ed Eucaristia.

35 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO
LA CURA DELLE RELAZIONI Occorre avere cura delle relazioni con la famiglia, genitori e figli sin dalla prima accoglienza per il Battesimo e per tutti i passi successivi. E’ indispensabile una profonda comunione riconosciuta ed espressa in tutte le forme tra gli operatori pastorali perché sia segno visibile a chi è accompagnato.

36 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO
LA CURA DELLE RELAZIONI Occorre far crescere sinergie feconde tra preti e fedeli laici, tra diverse vocazioni e ministeri! Uno ‘stile’ di comunione trasmette la fede in modo autentico ed efficace nel tempo. E’ una comunità visibile e ‘personalizzata’ che incontra, si mette a fianco nel cammino credente.

37 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO
3. “Perseveranti nello spezzare il pane e nelle preghiere” La fede annunciata e vissuta ha nell’Eucaristia il suo centro e il suo vertice. Il mistero di Cristo, morto e risorto, dono d’amore del Padre per noi e per il mondo si rinnova nella liturgia. E’ indispensabile la cura della celebrazione! Non diamo per scontato che si sappia il senso della liturgia, in particolare dell’anno liturgico, il Giorno del Signore, l’Eucaristia. E’ indispensabile una progressiva introduzione al celebrare cristiano.

38 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO
4.”… il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati”. “L’Italia conserva ancora larghe tracce di tradizione cristiana, ma è segnata anche da un processo di secolarizzazione. Si diffonde una concezione della vita, da cui è escluso ogni riferimento al Trascendente”. (Annuncio e Catechesi per la vita cristiana, n. 7)

39 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO
4.”… il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati”. “«Una parrocchia dal volto missionario deve assumere la scelta coraggiosa di servire la fede delle persone in tutti i momenti e i luoghi in cui si esprime … L’adulto oggi si lascia coinvolgere in un processo di formazione e in un cambiamento di vita soltanto dove si sente accolto e ascoltato negli interrogativi che toccano le strutture portanti della sua esistenza: gli affetti, il lavoro, il riposo» (CEI, Il volto missionario della parrocchia in un mondo che cambia, n. 9).

40 ALLA SCOPERTA DEL DIO VICINO
4.”… il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati”. “L’Iniziazione cristiana è “espressione di una comunità che educa con tutta la sua vita e manifesta la sua azione dentro una concreta esperienza di ecclesialità. L’Iniziazione cristiana non è quindi una delle tante attività della comunità cristiana, ma l’attività che qualifica l’esprimersi proprio della Chiesa nel suo essere inviata a generare alla fede e realizzare se stessa come madre”. VMPMC n. 7 e Annuncio e catechesi per la vita cristiana n. 18


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