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TECNICA NELLA PRESTAZIONE SPORTIVA DISCESA LUCA CARDINALI.

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Presentazione sul tema: "TECNICA NELLA PRESTAZIONE SPORTIVA DISCESA LUCA CARDINALI."— Transcript della presentazione:

1 TECNICA NELLA PRESTAZIONE SPORTIVA DISCESA LUCA CARDINALI

2 Cosè la tecnica in generale? Uninsieme di azioni che garantiscono la soluzione più efficace dei compiti motori determinati dalla specificità di una disciplina sportiva o di un certo tipo di gara; e per azione si intendono posizione e movimenti specializzati caratterizzati da una particolare struttura motoria per la soluzione di un determinato compito tattico

3 Latleta La tecnica di un determinato atleta è caratterizzata dal grado di assimilazione di quellinsieme di movimenti. Ogni azione rappresenta di per se una sua tecnica esecutiva indipendentemente dalla disciplina. Il livello di preparazione tecnica non è isolato ma componente di ununità integrata nella quale le soluzioni tecniche sono legate alle capacità fisiche, psichiche, tattiche ed ambientali

4 I movimenti o azioni Primarie o di base Secondarie o complementari Sono il fondamento tecnico di uno sport o disciplina e sono indispensabili per unefficace conduzione della gara( nel rispetto dei regolamenti). Lassimilazione è assolutamente necessaria ed è linizio della carriera agonistica a determinarle Sono quelli che rappresentano elementi dei singoli movimenti, tipici di alcuni atleti e determinati dalle loro caratteristiche individuali. Incidono notevolmente sulla formazione della tecnica e dello stile di un atleta. Sono decisivi sul risultato futuro

5 Preparazione tecnica. I tre livelli Esistenza di immagini motorie delle azioni e loro tentativi di esecuzione Formazione dellabilità motoria caratterizzata da modalità instabili e concentrazione notevole sul singolo gesto Formazione dellabitudine motoria con automatizzazione dei movimenti

6 Tecnica e sue componenti Lefficacia:determinata dalla corrispondenza ai compiti da svolgere per il raggiungimento di risultati elevati. Conformità con il livello di preparazione fisica, psichica etc. La stabilità: legata alla capacità di resistere ai fattori di disturbo, indipendenza dalle condizioni di gara ed allo stato dellatleta La variabilità: capacità di correggere rapidamente le azioni secondo le condizioni della gara Economicità: uso razionale dellenergia(minimo dispendio)

7 Variabilità Lesperienza dimostra che il tentativo degli atleti di mantenere le caratteristiche dinamiche dei movimenti in qualunque condizione di gara non porta al successo. Negli sport ciclici mantenere movimenti con caratteristiche stabili nella seconda metà della gara porta a diminuire la velocità mentre i cambiamenti compensatori della tecnica, provocati dallaffaticamento progressivo, permettono agli atleti di mantenerla (Platonov).

8 Mezzi atti al miglioramento La maestria migliora con gli esercizi di gara in allenamento. Il miglioramento è legato alla ricezione e utilizzazione di due tipi di informazione: 1. La principale, che proviene dai recettori muscolari e legamento-tendinei con info sui cambiamenti della lunghezza dei muscoli, loro tensione, posizione del corpo, analizzatori, propriocettori e recettori cutanei. 2. La supplementare è diretta alla conoscenza dellallievo con spiegazioni verbali e dimostrazioni. Forma unidea chiara sulleseguito, sugli errori, differenze con il programmato e loro efficacia. Automatizzazione con ripetizione

9 Azioni adeguate alla situazione Recezione dellinformazione-capacità di selezionare e differenziare grazie alla percezione e conoscenza Elaborazione dellinformazione-capacità di rappresentare un confronto con anticipazione, pianificazione e decisione Registrazione dellinformazione-memorizzare attraverso lesperienza con aumento della conoscenza

10 Un fattore esempio da considerare Stato di riposoCarico standard Diminuzione fc : da 65-75 a 30-50 Diminuzione freq. Respirat. Da 16-20 a 6-10 minuto Diminuzione volume resp. Circa il 10-12% Diminuzione consumo dO2 di circa il 20% Diminuzione 1,5-2 volte di consumo diO2 nel miocardio Fc e freq resp molto bassi Dimezzo (almeno) del lattato ematico Inferiore concentrazione di catecolamine

11 Altro esempio allopposto se i carichi non sono correttamente pianificati Il processo di disadattamento porta ad una diminuzione della sintesi delle proteine e la massa dei ventricoli del cuore Si indebolisce la regolazione nervosa Diminuisce la trasformazione dellenergia ---------------------------------------------------------------- Successive interruzioni dellallenamento cambiano la capacità di resistenza: dopo 6-20gg diminuiscono del 20% i capillari delle fibre. Dopo un riposo passivo di 12gg la massima portata cardiaca diminuisce del 12% e il VO2 max del del 7%

12 Da non dimenticare prima di un lavoro tecnico Alattac. anaer.-atp, creatinf.-fino a 25-fino a 10 Lattac. anaer.-glicolisi-da 25 a 5-da 30 a 130 Aerobiche-ossidazione carb e lip-ore-da 2 a 5 Il lavoro dei giorni precedenti

13 Fattori da considerare I carichi, i tempi di adattamento, le reazioni I mezzi con la scelta dei metodi, i loro principi scientifici e la scelta dei principi didattici nella preparazione Le tappe dellapprendimento 1. Assimilazione(immagine) 2. Assimilazione approfondita(formazione delle abilità) 3. Consolidamento(azione perfetta, abitudine,varianti)

14 La tattica con la tecnica Mantenere la velocità ideale nel passaggio tecnico Mantenere velocità elevate in tratti di percorso e non in altri Varianti continue che dipendono dalla percezione e dalla previsione Tutti gli aspetti psicologici(allenamento ideomotorio e sviluppo capacità di reazione, miglioramento di tolleranza allo stress

15 Analisi delle specifiche Il percorso 1. Grado di difficoltà 2. Lunghezza I materiali e loro caratteristiche 1. C1 2. C2 3. K1

16 pagaia ed impostazioni Analisi delle fasi Gli agganci La posizione del corpo nella canoa Gli assetti interni Valutazioni delle scelte a secco il tutto relazionato al sesso ed alletà Controindicazioni traumatiche

17 Valutazioni in acqua Frequenza dei colpi in rapporto allavanzamento Scivolamento della canoa( rollio e beccheggio) e movimenti di correzione Biomeccanica del colpo in acqua Le traettorie e le gare a squadre

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19 Fine presentazione

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21 Grazie dellattenzione LUCA CARDINALI


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